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CHIARIMENTI
Le notizie riportate nel presente blog, ove altrimenti non specificato, sono affidate alla memoria dell' autore e non possono pertanto essere considerate degne della minima fede. Ritengo sia mio preciso obbligo morale diffondere bufale, spacciandole per vere e viceversa. Chi si fida di me sbaglia a farlo, ma, volendo, potrebbe prendere spunto da quel bel po' di verità che sarà in grado di trovare in ciò che scrivo, per approfondire l' argomento, se gli interessa, altrimenti, ciccia.
Chi volesse comunque riferirsi a fonti ancor meno affidabili di una vacillante memoria di un incallito bufalaro, potrà consultare Wikipedia o, peggio ancora, la Treccani Online che a Wikipedia spesso rinvia. Degno di considerazione è il fatto che le idiozie di cui Wikipedia è spesso -non sempre, siamo onesti- intrisa fino al midollo sono consultabili gratis, laddove per la redazione della Treccani online lo Stato ha erogato all' ente, presieduto da un non bene amato ex ministro di nome Giuliano, due bei milioncini di euro nostri: che fine avranno fatto? Non c'è alcuna malizia da parte mia, s'intende, nel formulare questa domanda: solo semplice curiosità.
La lettura di questo blog è vivamente sconsigliata a chi ignora cosa sia l'ironia e/o non è in grado di discernere il vero dal falso.
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Piccola biblioteca romanesca (I miei libri in dialetto romanesco)
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Cento sonetti in vernacolo romanesco (di Augusto Marini)
Centoventi sonetti in dialetto romanesco (di Luigi Ferretti)
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I trovatori (Dalla Prefazione di "Poesie italiane inedite di Dugento Autori" dall'origine della lingua infino al Secolo Decimosettimo raccolte e illustrate da Francesco Trucchi socio di varie Accademie, Volume 1, Prato, Per Ranieri Guasti, 1847)
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Messaggi di Gennaio 2015
Post n°1168 pubblicato il 31 Gennaio 2015 da valerio.sampieri
Il Dittamondo LIBRO QUINTO CAPITOLO XXX Cosí andando e ragionando ognora, giungemmo al Nilo e trovammo una barca, dove salimmo senza piú dimora. Posti a sedere, io che avea carca la mente e grave, dimandai Solino: 5 "Dimmi qui, mentre che ’l nocchier ci varca, a ciò che meno c’incresca il cammino, il bo’, che scrivi ch’era in questo fiume, chi fu e quare si li disse Apino?" "Fra l’altre maraviglie, ch’abbian lume 10 di qua, rispuose, giá questa fu l’una e degna a dire in ogni bel volume. Nel destro lato avea una luna corniculata, bianca, e questo usciva de l’acqua in aire senza altra fortuna. Li Egizian correano in su la riva con ogni stormento e come saltava così ciascuno, cantando, saliva. Similemente, quando si posava, la gente lá, con ogni melodia 20 sonando, in su la riva l’aspettava. E come ancor di novo su salia, danzando andavan per quella rivera in fin ch’al tutto da loro sparia. Quivi, con molta fede e grande spera 25 ch’avean nel bo’ che desse legge al Nilo, d’or li gettavan dentro una patera. Apin fu detto, poi ch’Io, col suo stilo, mostrò di qua a lavorar la terra, lettere, a tesser lana e far lo filo. 30 Morto Osiris da le caine ferra, suo buono sposo, sette giorni apresso lo Nilo cerca e, trovato, il sotterra. Nel numer de li dii costui fu messo e celebrato, sí com’ella volse, 35 su per lo Nilo e in ogni tempio espresso. Apin da poi per marito tolse, che, dopo morte, iddio nominaro: tanto l’amaro e tanto a ciascun dolse. E, per onor di lui, poi adoraro 40 il toro, come il corbo per lo sole: e bove Apin, quel che tu di’, chiamaro". Qui tacque; e io, che per le tue parole ingenerato avea novo pensiero, come uom ch’ascolta altrui talor far sole, 45 li dissi: "Assai il tuo parlar m’è intero, però ch’io so chi fu Apino e Io e come venner qua giá lessi il vero. Ma qui d’udire la cagion disio perché il corbo o un altro animale 50 onoravano in nome d’uno dio". "Se cerchi Ovidio, al qual di dir ciò cale, vedrai il vero, dove Calliopé le Pierie sforma per cantarne male": cotal risposta a la dimanda fe’. 55 E io: "Dimmi quale appropiato era a ciascuno di quei dei per sé". Ed ello a me: "Questo modo trovato di qua fu prima e dato il leone a Marte, perch’è fiero e bene armato. 60 Similmente la pecora a Giunone, la cicogna a Cilen, la gatta a Pluto, la vacca a Iside e a Giove il montone. Ancora avresti in quel tempo veduto per Priapus un asino onorare 65 e spesse volte dimandarli aiuto; per Proserpina il nottol, che ’l dí spare; per Bacco il becco, che le piante scialpa; per l’aire un dio, ch’era detto A’ re. A le Furie infernal davan la talpa; 70 la porca a Cere; a Nettunno il cavallo; la testuggin, ch’a terra grave palpa, a Saturno, e la scimia, senza fallo, veduto avresti onorar per Minerva, se fossi stato allora in questo stallo, 75 e cosí ancor per la Luna la cerva; lo pesce per Venus; per Ganimede ogni orcio, dentro al qual vin si conserva. Per Demetra, nel Nilo ponean fede; onoravano il fuoco per Vulcano; 80 per Vesta la fiamma che ne procede; per Esculapio, donde i fisichi hano quasi il principio, onoraro il serpente: né pare indegno a quei che ’l ver ne sano. Onoravano ancora quella gente 85 e monti e valli e boschi e fiori ed acque in nome d’altri iddii similemente". E cosí detto, mi guardò e tacque, perché nel volto si conosce il core, chi non s’infinge, e, veduto, li piacque. 90 Poi sopragiunse: "Demonio maggiore né con piú inganni si vedea in Egitto pien di lusinghe né con falso errore, com’era il toro Apin, del qual t’ho ditto". Per ch’io fra me: In Civitate Dei 95 dice Agustin come costui diritto. Indi li dissi: "Volontier saprei se altra novitá è qui nel Nilo, prima che ’n su la ripa ponga i piei". Allor mi ragionò del coccodrilo 100 la forma, la sua vita e come, mentre che dorme, in bocca li entra lo strofilo. Vero è che ’n prima s’immelma che v’entre; lusingando lo va, per fin ch’è giunto dove gli rode ciò ch’egli ha nel ventre. 105 Poscia mi disse la natura a punto de l’ippopotam, ch’al nitrir somiglia cavallo e quello par di punto in punto. Marco Scauro per gran maraviglia e l’uno e l’altro, per quel che si scriva, 110 pria li scoperse a la roman famiglia. Cosí parlando, discendemmo a riva. |
Post n°1167 pubblicato il 31 Gennaio 2015 da valerio.sampieri
Rime di Francesco Berni 1 |
XXVI |
Post n°1165 pubblicato il 31 Gennaio 2015 da valerio.sampieri
XLI |
Post n°1164 pubblicato il 31 Gennaio 2015 da valerio.sampieri
Il Dittamondo Ma io ti prego, poi che qui son giunto, che mi dimostri dove nasce il Nilo 5 e la natura sua di punto in punto, a ciò che, se di lui versi compilo, ch’io abbia il moto suo e la natura disegnato col tuo discreto stilo". Ed ello a me: "La tua dimanda è oscura, 10 perché da molti e per modi diversi trovar ne puoi una e altra scrittura. Ma, nondimen, ciò che giá ne scopersi qui ti dirò e tu cosí lo spiana, se mai avièn ch’altrui ne scriva versi. 15 Questo è Geon, che de l’alta fontana e santa scende per molte caverne sotto Atalante, presso a Mauritana: quivi si mostra e quivi si dicerne non lungi a l’Oceano e poi fa un lago 20 del qual gran gente par che si governe. E come per paura e per ismago lo coniglio s’intana e si nasconde, costui sotterra corre come un drago. Nilides costui è detto e per profonde 25 vene ne va, e non par che si scopra, fino a Cesaria, dove spande l’onde. Bagnato Delta e Cesaria di sopra, come hai udito, di nuovo s’attuffa, sí che la terra in tutto par che ’l copra. 30 E tanto per gran tuffi si rabuffa, che surge in Etiopia e quivi rompe ed esce fuor coi piedi e con le ciuffa. Isole bagna assai, ma di piú pompe Meroe si crede, e per le strane lingue, 35 che ’l fiume truova, il nome suo corrompe: onde passammo, il Negro si distingue; Astisapes e Astabores altrove e quando giro tra gente piú pingue. E che questo sia vero, che si move 40 di Mauritana, il pruova ch’esso cresce qui verso Egitto, quando di lá piove. La natura de l’acqua e cosí il pesce, che lá si truova, chiaro tel disegna: ché tal, qual vedi a questo, di quello esce. 45 Iuba lo scrive, il quale di qua regna, Sesostris, Dario e Cambise ancora, che ne volson cercar le vere segna, e Tolomeo Filadelfo, che allora li fe’ un fosso di cinquecento miglia, 50 cento pié largo e trenta il fondo fora. E se vedessi il cammin che si piglia da Tolemaide al castel di Latano, ben ti parrebbe una gran maraviglia come d’Egitto navicando vano 55 li mercatanti, a far mercatanzia, dove Etiopi e Trogoditi stano. Or, per mostrarti in tutto la sua via, poi ch’è in Egitto, si divide in sette e, quindi, in verso Arabia si disvia. 60 Alfin lo piú nel mar Rosso si mette; l’altro di verso il Caro rizza il rostro, dove Carisio l’onde sue son dette. E questo è quello, che t’insegno e mostro, che l’Asia da l’Africa divide, 65 il qual ne vien diritto nel Mar nostro. E sappi, dove la terra ricide, che tutto insiem dodici mila passi si fa il traverso, per chi meglio il vide. Or hai udito dove e di quai sassi 70 nasce e come due volte si annega e due di nuovo sopra terra fassi. A la seconda parte che mi priega la tua dimanda, in breve ti rispondo come per me e per altrui si spiega. 75 Quel sommo Ben, che move i ciel, secondo che girar vedi, con vertú e con lume, e che ha dato legge a tutto il mondo, vuole che, per natura, questo fiume si spanda semel l’anno per Egitto 80 e che allaghi il paese, per costume. Dico nel tempo poi, che ’l sole è fitto nel segno de la luna, ch’esso ingrossa a dí a dí, come altrove t’è ditto; e, poi ch’entra nel suo, prende tal possa, 85 che la contrada allaga sí del tutto, che senza barca non so chi ir vi possa. La gente, che di lá fanno ridutto, a certi segni c’hanno pongon cura e sanno se la terra fará frutto. 90 Però gli antichi onoravan Mensura e i sacerdoti, a’ tredici di agosto, lui celebrando, ch’era in sua altura, come si va di qua, e non piú tosto, a le letane, giano e, per piú lodo, 95 natalem mundi nome gli avean posto. E sí come nel crescer suo tien modo, cosí, scaldando il sole a Virgo il petto, discrescere si vede a nodo a nodo. Per questa forma appunto, ch’i’ t’ho detto, 100 in fin che ’l sole a le Bilance giunge, di grado in grado è tornato al suo letto. Ma qui so bene che un pensier ti punge. Tu di’: com’è che questo fiume ingorga tanto, che spanda quanto par da lunge? 105 Crede alcuno che tanta rena porga il mare in contro, che gli faccia rete, sí che a dietro ritorni e che non corga. E altri vuole che cosí reflete per Etesie ne’ dí canicolari, 110 forse perché ’l paese ha di lui sete. Ed è chi dice che a dietro ripari e ingorghi, per gran piova che vi scende. Cotali opinion fun ne’ piú chiari e qual le due e qual tutte le prende". 115 |
XXI |
Post n°1162 pubblicato il 30 Gennaio 2015 da valerio.sampieri
Il Dittamondo Oh, quanto è folle qual prende baldanza, Fortuna, ne’ tuoi ben, che sempre giri 5 la rota e dái e tolli a l’uom possanza! Sí come senza spin non cogli o miri rosa, cosí non è mortal diletto senza fatica, pensieri e sospiri. Signor non fu giá mai senza sospetto 10 di sé o di suo stato; e s’altri è meno, vive in temenza, sé come suggetto. Dunque, che si dee far, se ’l mondo è pieno di vanitá, di lusinghe e di pene, e che dolce non ci è, senza veleno? 15 Dessi fermare l’anima e la spene del tutto in Colui, ch’è sommo bono, fuggendo i vizi e operando il bene. Ed io, che ’n sí lontana parte sono e tra gente sí dispettosa e vile, 20 ricovero a Lui per grazia e perdono: e, quanto posso, divoto e umile Lo prego che m’aiuti nel cammino e ch’io mi truovi, al fin, del suo ovile. Cosí dicea fra me, quando Solino 25 indi si mosse e prese la sua via per un sentier boscoso e pellegrino. Come andavamo, gente acerba e ria trovammo assai di lungi da coloro dei quali ragionò la scorta mia. 30 "Figliuol, diss’ello, sappi che costoro adoran li demoni de lo’nferno e qui è tutta la speranza loro. Fra questi, un’altra novitá dicerno, la qual voglio che noti, sí mi piace, 35 se mai avièn che ne tinghi quaderno. Dico, qual prende sposa, ch’ella giace le prime notti con quanti ella vole e ciò ch’a lei diletta in tutto face. Dopo questo, il marito a sé la tole, 40 lo qual vuol poi che sempre a lui si tegna pudica e casta in fatti e in parole". "Certo, diss’io, lo demonio l’insegna, a cui son dati, cosí trista legge; ma di cui fie il figlio, s’ella impregna?" 45 "Colui, per cui ella si guida e regge, lo tien per suo e come vuol si vada né altri nol castiga né ’l corregge. Angile detti son per la contrada". "Angili no, diss’io, ma dimoni 50 e, se piacer mi vuoi, tieni altra strada". Allor si mosse, senza piú sermoni, e con gran passi tanto gimmo avanti, ch’uscimmo fuori de le lor regioni. In questa parte sono i Gamfasanti, 55 che negan le battaglie a lor podere: solo la pace piace a tutti quanti. In fra costoro non può rimanere né abitare alcuno forestieri; fuggon commercia a tutto lor sapere. 60 Non per dritto cammin, ma per sentieri andavam sempre in verso l’oriente, ché di strade miglior non han pensieri. Noi trovammo, cercando, un’altra gente: questi son quei che dipinti veggiamo 65 bestial del corpo e ciechi de la mente. "Oh, diss’io vèr Solin, seme d’Adamo, tanto natura di qua ti trasforma, ch’a pena mostri frutto del suo ramo!" Ond’ello a me: "Figliuol, prendi la forma 70 de’ modi e de gli aspetti e oltra passa e, secondo che gli hai, li poni in norma. Da questa gente tanto vile e bassa noi ci vedremo in breve disciolti: Egipani li noma e star li lassa. 75 Diretro da costor son quelli stolti Satiri, c’han men legge che le serpi, strani a veder di costumi e di volti". Poi trovammo, passati boschi e sterpi, gli Imantopodi e questi, quando vanno, 80 portan le gambe e corron come serpi. Partiti noi da lor, con grave affanno giungemmo al fin di Libia e d’Etiopia, dove i Farusi, che fun d’Ercol, stanno. Qui mi disse Solin: "Quanto s’appropia 85 a l’Africa per traverso e per lungo, tu n’hai del tutto, sí com’io, la copia. Quivi niente scemo né aggiungo; ma, perché siam tra l’Oceano e ’l Nilo, piú del passare innanzi non ti pungo: 90 però ch’andando, come andiamo, a filo, noi daremmo del becco nel mar Rosso: e ciò sarebbe fuor d’ogni mio stilo". E io: "A la tua posta mi son mosso; quel cammin prendi che ti par piú destro, ché qui miglior consiglio dar non posso". Allor prese la via di vèr sinestro e, giunti in su la riva del bel fiume, trovammovi una barca col maestro, che ne passò di lá per quelle schiume. 100 |
Post n°1161 pubblicato il 30 Gennaio 2015 da valerio.sampieri
Chi l'ha ddetto? |
XVI |
Post n°1159 pubblicato il 30 Gennaio 2015 da valerio.sampieri
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Inviato da: cassetta2
il 12/08/2024 alle 08:41
Inviato da: amistad.siempre
il 11/08/2024 alle 23:52
Inviato da: Vince198
il 25/12/2023 alle 09:06
Inviato da: amistad.siempre
il 20/06/2023 alle 10:50
Inviato da: patriziaorlacchio
il 26/04/2023 alle 15:50