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Messaggi del 02/11/2016

 

Diario da un Futuro Possibile

Post n°87 pubblicato il 02 Novembre 2016 da robertocass
 
Foto di robertocass

13 - Direzione Luna




Iniziamo a salire a bordo.

Il traghetto è soprattutto una nave da carico con enormi portelloni per facilitare il carico e lo scarico, lo spazio per i passeggeri è ridotto, ci sediamo e cominciamo a guardarci attorno.

Il viaggio sarà breve circa 18 ore, ma quello che sempre meraviglia è che tutti questi mezzi spaziali sembrano nuovissimi.

Nello spazio non c'è usura, consumo o ruggine, non c'è vento, a parte quello solare di cui abbiamo già parlato, e tutto rimane inalterato.

L'unico problema è la presenza di asteroidi e di metoriti, calcolati in più di un milione solo nel Sistema Solare, fra i primi con un diametro inferiore al chilometro, composti anche di ghiaccio, ma in questo caso vengono chiamati comunemente comete, e i secondi di dimensioni molto piccole.

La loro presenza, per lo più concentrata nella fascia principale posta fra Marte e Giove, non è un problema in navigazione dove le strumentazioni di bordo riescono senza problemi ad evitarli

Non è così sui pianeti, ogni anno fra meteoriti, piccoli asteroidi e polvere cosmica cadono sulla Terra migliaia di tonnellate di materiale, per fortuna grazie all'atmosfera la maggior parte si sbriciola in pezzi di pochi centimetri o anche meno.

Non è sempre stato così, una delle teorie più accredidate sulla scomparsa dei dinosauri è proprio quella di un asteroide del diametro di almeno 10 km che ha colpito la terra 66 milioni di anni fa causando la morte di più del 70% delle specie viventi sul pianeta.

L'aspetto della Luna con i suoi crateri è il risultato delle miriadi di collisioni di meteoriti e di corpi celesti.

Subito dopo la formazione del Sistema Solare per circa 500.000 anni i frammenti di materia rimasti dalla formazione dei pianeti sono precipitati sulle loro superfici causando appunto i crateri.

Sulla Terra le tracce sono scomparse sia per l'intensa attività geologica che provoca lo spostamento dei continenti e la conseguente presenza di faglie che causano i terremoti, sia a causa dell'atmosfera e dell'azione erosiva del vento e della pioggia.

Sulla Luna mancando queste condizioni la presenza è rimasta ben visibile.

Le nostre cupole però non rischiano molto, il nostro satellite non ha forza gravitazionale e questi eventi sono abbastanza rari, i controlli sono comunque continui.

La polvere cosmica è presente in tutto l'universo, forma delle nubi più o meno dense che interagiscono con la luce, assorbendola o riflettendola.                                               

Le polveri sono gli elementi da  cui si formano le stelle, grazie alla loro bassa temperatura e alla scarsa energia, sotto l'effetto della gravitazione, tendono ad addensare sempre pià materia, fino a quando l'energia gravitazionale si converte in calore e raggiunge valori di temperatura e di densità talmente elevate da consentire all'idrogeno di fondersi in elio.

Tutto questo ripetuto miliardi di volte e amplificato fino all'inverosimile porta alla nascita di una stella.

Partiamo.

La nave si stacca lentamente e prende velocità, ma non te ne rendi conto, non senti nessun rumore e non ci sono punti di riferimento, si ha solo la perecezione del movimento.

Non parla nessuno, ancora non siamo abituati a questi viaggi e la maggior parte di noi non si sente al sicuro.

Io non mi preoccupo più di tanto, sono sempre stato fatalista, e se deve succedere quale posto più bello posso scegliere?

Finire nello spazio fra le stelle e diventare un corpo celeste che fluttuerà per millenni fino a quando non sarà attratto da una forza gravitazionale, diventerei un meteorite che vaga nello spazio.

Non ho mai letto nulla su questo, ma incidenti nello spazio ci sono stati, anche se non molto frequenti, quindi è possibile che sia già successo.

Non penso mai che potrebbe finire tutto all'improvviso, non ci penso anche perchè è un qualcosa che non possiamo controllare o tantomeno prevedere, è un qualcosa di cui non posso avere paura.

Si ha paura del buio, ma c'è, esiste, lo vedo, ma come si fà ad avere paura di un qualcosa che non posso vedere o sapere quando e come verrà.

Quello che ha sempre sconvolto l'uomo è il tempo che passa, è la consapevolezza di un tempo che una volta volta passato non c'è più.

E' l'angoscia di non poter tornare indietro, per ripensarci, per correggere gli errori, per rivivere i momenti brutti e per poterli cambiare.

Il sogno dei viaggi nel tempo, sarà mai possibile?

Per il momento non ci sono risposte, anche se la scienza da tempo è arrivata a dimostrare qualcosa di molto simile.

Einstein nel 1905 sviluppa la sua teoria e prende in esame la dilatazione del tempo registrabile da osservatori che si spostano ad una velocità prossima a quella della luce, fenomeno dimostrato poi da numerosi esperimenti e che sembrerebbe lasciare la porta all'ipotesi dello spostamento nel futuro, vincolato però solamente al principio causa effetto e non, almeno per il momento, ai viaggi nel tempo.

E si è parlato con la Teoria delle Stringhe di universi paralleli, ipotetici universi separati e distinti dal nostro ma coesistenti in un continuum spazio temporale.

Quindi in un altro universo parallelo c'è un altro me stesso che ha scelto di stare con Maria, che ora passeggia nel parco o è in casa a curare le piante, in un altro c'è un altro me stesso che invece è sposato con figli, e così in tutti gli altri infiniti universi paralleli ci sono altri me stessi che scelgono cose diverse e vivono in modo diverso.

Una teoria affascinante ma possibile?

Non possiamo saperlo, su tutto questo siamo rimasti a quello che si studiava ai tempi di mio padre, la scienza poi è stata impegnata solamente a studiare come uscire dal declino del pianeta Terra, a trovare energie alternative, a cercare soluzioni che purtroppo non esistevano.

Lo studio del Progetto Marte ha impegnato tutti gli scienziati del mondo, ma ormai è una realtà che si attuando, manca veramente poco all'avvio dell'esodo dalla Terra.

Si pensa che se tutto prosegue senza intoppi fra meno di vent'anni si potranno inziare i primi trasferimenti.

Io conto di starci, voglio assistere a questo esodo biblico che mai si è tentato prima.

Gli scienziati finita l'emergenza hanno ripreso gli studi più disparati e con il livello tecnologico che si è raggiunto dovremo aspettarci grandi cose.

Marte è servito anche a questo, sono stati risolti problemi enormi e oggi per la scienza tutto è possibile.

Sento un vocio, occupato a pensare non mi sono accorto che siamo arrivati.

Davanti a noi la visuale è tutta occupata dalla sagoma del gigantesco Traghetto, non si vede altro.

Ci stiamo avvicinando, già si vede il portellone posteriore che lentamente si sta aprendo, è talmente grande che consente il completo ingresso della nostra nave.

Non ho mai visto nulla di simile, sembra un porto, si vedono altre navi ferme che scaricano container, forse la nostra attrezzatura.

Signori fra qualche minuto potrete scendere.

Buona Fortuna

La nave ora è ferma, si accendono le luci, possiamo scendere.

Fuori un gran movimento di macchine automatiche che stanno inziando le operazioni di messa in sicurezza.

Scendo, veramente sono fermo e guardo fuori, non credo ai miei occhi, sto entrando nel futuro, un futuro che non immagginavo.

Alzo gli occhi, si vede molto in alto la curvatura dello scafo, si vedono piccoli areomobili che passano sopra di noi, ecco uno sta scendendo.

Buonasera, benarrivati su Traghetto Uno sono il Comandante, prego seguite gli automi davanti a voi, vi porterranno nei locali a voi destinati.

Il Comandante è una donna non molto alta dai lineamenti orientali, è vestita con l'uniforme verde scuro degli equipaggi addetti ai viaggi spaziali.

Iniziamo a seguirli, stiamo uscendo dal porto, mi sembra giusto chiamarlo così, entriamo in un corridoio che finisce in un ascensore, stiamo salendo.

Mi è sembrato un tempo lunghissimo, si è fermato, siamo davanti a decine di porte, i nostri alloggi.

Entro insieme ad altri 9, la cabina non è molto grande ed ha solamente letti a castello.

Mi ci butto sopra e mi addormento di colpo.

 
 
 
 
 

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