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Colui che finalmente si accorge quanto e quanto a lungo fu preso in giro, abbraccia per dispetto anche la più odiosa delle realtà; cosicché, considerando il corso del mondo nel suo complesso, la realtà ebbe sempre in sorte gli amanti migliori, poiché i migliori furono sempre e più a lungo burlati. (da Il Viandante e la sua ombra-wikiquote)

 

 

 

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"NIENTE PER CASO"

Post n°552 pubblicato il 16 Gennaio 2011 da mwinani
 

La vita umana può essere paragonata ad un lungo viaggio.

Lungo e lento, durante il quale si possano incontrare grandi quantità di accadimenti.

Forse una delle rappresentazioni migliori che se ne possa dare è rappresentata da una lunga crociera con una piccola barca a vela (non certo quelle "all inclusive" offerte dalle agenzie di viaggi).

Come la crociera la vita può attraversare periodi di bonaccia, di delusione, di stanca, fino ad arrivare alla depressione vera e propria che ci fa vedere enormemente ingigantite le piccole problematiche quotidiane.

Ecco qualche pensiero, sulla depressione in generale, da crociera in particolare, dedicato alle persone che stanno affrontando la loro "tempesta".

"Ne consegue che il miglior modo di sconfiggere la depressione da crociera è non scappare. Affrontarla appena arriva, restarsene semplicemente abbacchiati ad apprezzare il malumore fin tanto che dura. State sicuri che, in questo modo, lo stesso meccanismo che rende inevitabile la depressione farà sì che altrettanto inevitabile sia anche la conseguente euforia. Ogni giorno in cui vi sentirete depressi, vi abituerete ad esserlo, fino al momento in cui sarà inevitabile uno scatto verso l’alto del vostro umore. Ogni giorno di depressione sarà come una moneta messa in banca. Renderà possibili, per contrasto, i giorni di buonumore. Non esistono montagne senza vallate… allo stesso modo non si può avere gioia senza tristezza. Senza una combinazione di alti e bassi, la vita sarebbe una tristissima, infinita pianura.

Quando vedi la depressione come una parte inevitabile della tua vita, diventa possibile studiarla con meno avversione e scoprire che al suo interno esistono in gran numero possibilità trascurate. Tanto per cominciare, la depressione ti rende ben più consapevole dell’impalpabilità dell’ambiente che ti circonda. Quando sei in un porticciolo sperduto, il verso di un’anatra selvatica durante un periodo di buonumore non è altro che il verso di un’anatra selvatica. Ma se sei in uno di quei momenti in cui la depressione ti ha svuotato la mente, quello strano ed isolato suono può all’improvviso resuscitare in te un’ondata di consapevolezza di spazi vuoti, di acqua, di cielo. Sembra strano, ma alcuni dei miei più felici ricordi risalgono a giorni di massima depressione. Giorni grigi ed interminabili passati al timone a combattere con un vento umido che gela le ossa. O quei tre giorni di calma piatta, un’agonia di caldo, tristezza e frustrazione. Giorni in cui nulla sembrava andare per il verso giusto. Notti in cui non riuscivo a togliermi dalla testa qualche disastro imminente. Eppure li ricordo come “giorni virtuosi” "

Tratto da un articolo pubblicato nel 1977 sulla rivista Esquire da R.Pirsig.

Credo che questi pensieri abbinati al concetto di superuomo di Nietzche (quella specie di misantropo che rifugge il mondo e le sue regole per ritrovare sé stesso e le proprie regole), produca un cocktail molto interessante, senz'altro da approfondire.

Fig.1 L'evoluzione verso il superuomo.

 
 
 
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