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Colui che finalmente si accorge quanto e quanto a lungo fu preso in giro, abbraccia per dispetto anche la più odiosa delle realtà; cosicché, considerando il corso del mondo nel suo complesso, la realtà ebbe sempre in sorte gli amanti migliori, poiché i migliori furono sempre e più a lungo burlati. (da Il Viandante e la sua ombra-wikiquote)

 

 

 

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Mittel Europa (con un pizzico di Benelux), 2007 P.22

Post n°553 pubblicato il 18 Gennaio 2011 da mwinani
 

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16 agosto 2007, Berlino. Dal centro verso est: la piazza di Alessandro.

Come direbbe Dalla, a Berlino non si perde nessuno. Tutti i treni portano al Check Point Charlie e la distesa di lapidi e targhe commemorative di chi cercando di violare il vincolo imposto dall'umana follia, incontrò una pallottola fatta di solido, pesante, piombo caldo.

Non non ci passiamo. L'estate 2007 è una occasione per perdersi, per poi ritrovarsi. Però per ritrovarsi bisogna prima perdersi.

Perciò decidiamo di passeggiare sotto i tigli, come cantava Marlene Dietrich. Per farlo partiamo dalla rugginosta stazione di Friedrichstrasse. 

Prima di arrivare ai tigli, una delle tante foreste di gru che animano i cieli di Berlino, specialmente nell'est della città.

Ed eccoli i tigli (linden) sotto i quali (under den), si può passeggiare o cantare.

In una delle vie storiche della Berlino del 20° secolo.

Si respira un'aria maestosa con un'aurea classicheggiante.

Il palazzo dell'opera

Il duomo

Altre gru, dietro il municipio.

Avreste mai immaginato di vedere una Porsche rossa con motore Diesel?

Eccola

Qui mi sento finalmente a casa: strutture, ferro, frullini che fiottano scie di scintille

Lo sapevate che Berlino ha più ponti di Venezia? E' anche possibile fare una romantische gita in battello (certo non è come la gondola)

Ci stiamo avvicinando alla nostra prima meta, ma c'è un grosso palo sul nostro cammino... anche se lo spazio per giraci attorno, non manca.

In cima c'è questa

Una delle due torri panoramiche di Berlino. Stavolta i Russi hanno battuto gli americani, l'hanno fatta più alta e più bella. La mia natura mi porterebbe di corsa lassù, però dopo aver visto quella di Monaco, la paura che sia una palla, ci trattiene.

Così optiamo per una delle fontane più "avventurose" che io abbia mai visto. 

Una vera gioia per Valentina che appaga così una delle sue più grandi passioni del momento.

Non finisce più.

Notate che c'è un particolare apprezzato da molti.

Il palazzo rosso del municipio di Berlino.

Queste case qui invece sanno molto di DDR (ma sono simili a certe cose che abbiamo in Italia?)

Si affacciano anche sulla piazza

Eccola la mitica. Se come me, quando cantava Alice e Franco (Battiato) eravate curiosi come me di questa famosa Alexander Plats (per la prospettiva Nevskij dovrete aspettare il racconto del viaggio a San Pietroburgo), eccovi soddisfatti. 

Ci vorrebbe una foto panoramica, di sicuro in rete ne trovate di molto migliori, ma queste sono le mie, mi sento come se ci fossi presente. A proposito, andiamo subito a comprare un ombrello nuovo con la bandiera tedesca, sta per piovere di nuovo (oggi siamo un po' in ritardo). Qui è molto conveniente ci sono negozi con articoli veramente a buon mercato e che durano anche una settimana interi.

Si intravvedono scorci di una Berlino "alternativa" anche se i quartieri più popolari e alternativi sono ancora un po' più in la, ancora più a est. Fuori, per stavolta dal nostro raggio d'azione.

Qui c'è il secondo centro commerciale, per importanza di Berlino: Galeria

Al piano terra un fornaio discretamente fornito. Contando che in Germania il pane bisogna chiederlo se lo si vuole mangiare, di solito.

Però ci sonole baguette moscie (Italian do it better).

Il record della vetrine di Teplice viene tosto battuto e troviamola più vasta esposizione di souvenirs scioglievoli della nostra storia

E l'entusiasmo si scatena.

Per poi esplodere quando approdiamo ad un fast food di dolciumi (oggi siamo commerciali, che ci volete fà!)

Però non compriamo nulla! :-)

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