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San Catello society una comunità di origini stabiesi negli Stati Uniti

Post n°4950 pubblicato il 24 Gennaio 2009 da stabia_info
Foto di stabia_info

A New Haven è presente una Comunità di origini stabiesi che ha conservato l’usanza di portare in processione la statua di San Catello, sia per la festività religiosa di gennaio che per la festa patronale di maggio, proprio come a Castellammare

Come già ben noto ai nativi di Castellammare di Stabia, il nome di battesimo Catello è una peculiarità marcatamente stabiese, basta infatti spostarsi di appena qualche chilometro, sul territorio delle città viciniori, che i Catello si contano sulle dita di una mano; uscendo poi, fuori provincia o dalla stessa regione questo nome di battesimo risulta essere addirittura evanescente tanto da considerarsi incomprensibile, o nel migliore dei casi una vera e propria rarità. Ebbene, spesso si suol dire che “l’eccezione conferma la regola”, mai come in questo caso si poteva utilizzare un’affermazione più azzeccata: se infatti ci spostiamo oltre oceano, nello specifico a New Haven nel Connecticut (Stati Uniti), notiamo che il suddetto andamento statistico trova il suo naturale punto di arresto per la presenza in loco della “San Catello Society” (foto d’epoca (1930) della Sancatellosociety); una comunità italiana di chiare origini stabiesi costituita nei primissimi anni del 1900 ad opera di emigrati italiani alla ricerca di lavoro e di un più degno tenore di vita. In quegli anni, infatti, viste le precarie condizioni socio/economiche in cui versava il nostro Paese, partirono dall'Italia interi nuclei famigliari: una vera e propria transumanza di uomini e di speranze, e Castellammare da buona cittadina del Meridione diede il suo contributo alla causa. Ecco come il geniale Raffaele Viviani nella poesia L’EMIGRANTE, racconta in rime questo fenomeno sociale: “E io lasso ‘a casa mia, lasso ‘o paese eme ne vaco ‘America a zappare. Pe’ fa’ fortuna, parto e sto nu mese senza vede’ cchiù terra: cielo e mare. E lasso ‘a patria mia, l’Italia bella, pe’ghi’luntano assaie, ‘nterra straniera. E sott’a n’atu cielo e n’ata stella trasporto li guagliune e la mugliera. E llà, accummencia la malincunia, penzanno alla campagna addo’so’ nato, a chella vecchia santa ‘e mamma mia e a tutt’‘e cose care d’‘o passato. E ghiennemenno cu ‘a speranza ‘ncore ca vene ‘o juorno che aggi’‘ a riturna’, saglio cchiù allero a buordo a lu vapore ogge, si parto, è pe’ necessità. E io lasso ‘a casa mia, lasso ‘o paese”. Ma torniamo ad oggi, ebbene la notizia che a New Haven è presente una Comunità di origini stabiesi risale al maggio del 2006, fu resa nota quando il sig. Catello Cuticello, prese contatti con il noto portale web stabiese www.liberoricercatore.it per richiedere delle immaginette sacre ritraenti San Catello (in tale occasione Cuticello ebbe modo di spiegare, che a New Haven, esiste una comunità stabiese che ha conservato l’usanza di portare in processione la statua di San Catello, sia per la festività religiosa di gennaio che per la festa patronale di maggio, proprio come a Castellammare). La sorprendente notizia, che immediatamente incuriosisce e commuove, spinge gli autori del sito web a ricontattare il sig. Catello Cuticello, la perseveranza della ricerca non tarda e dà i suoi frutti quando Giuseppe Zingone riprendendo i contatti ottiene ulteriori informazioni e una bella immagine della statua di San Catello, proprio quella che due volte l'anno, sfila in processione inAmerica. I contatti con i “cugini” italo/ americani di New Haven, pur restando saldi, nei mesi a seguire però, si assopiscono momentaneamente, fin quando, LiberoRicercatore.it viene nuovamente contattato da un cittadino di questa Comunità: mister Paul Valanzuolo, grazie al quale la Redazione nella persona di Gaetano Fontana, riesce ad avere una nuova interessante corrispondenza con la “San Catello Society”, questa volta a scrivere è il Presidente in carica dell'Associazione, la signora Irene Cuticello Flynn, che molto garbatamente risponde alle domande di Fontana, ecco a seguire un sunto della corrispondenza intrattenuta: “I miei nonni sono nati a Castellammare di Stabia e venuti in America. La San Catello Society è stata organizzata nel 1901 a New Haven, Connecticut. La statua di San Catello è nella chiesa di San Michele, in suo onore celebriamo una Messa la terza settimana di gennaio e ancora nel mese di maggio abbiamo un Comunione Breakfast. Vestiamo la statua di San Catello con la mitra vescovile. Abbiamo anche un gioiello (una croce pettorale) che abbiamo messo intorno al collo, e ovviamente, un anello di diamante al dito. Abbiamo anche posto ai piedi della statua di San Catello i fogli con la preghiera per le persone che pregano per la statua.Abbiamo un solo membro, che è nato a Stabia: Vincent Afasano (oggi 91enne, emigrato in America con la sua famiglia ad appena dieci anni, il cui adattamento ed i suoi primi passi lavorativi sono stati durissimi per l'acerrima concorrenza: vendeva giornali in un angolo di strada ed essendo piccolo, spesso era soggetto alle prepotenze dei venditori più anziani. Poi l'innata forza di volontà e la spiccata ambizione di ottenere un “posto al sole”, lo hanno reso Direttore di una rinomata banca statunitense e Presidente di numerose associazioni locali). Tutti gli altri sono figli, figlie o nipoti di membri della Società di San Catello...”. Inutile dire che alla lettura di queste parole, care e preziose, la commozione è stata tanta. In una società sempre più arida di buone notizie, tutto ad un tratto e quasi per caso, si scopre che da più di cento anni, in un luogo tanto lontano e diverso dal nostro quotidiano vivere, esiste una Comunità di origini stabiesi, che conserva le migliori tradizioni religiose ed è fedele al culto del nostro amato santo Patrono, San Catello. Acommemorazione dei cugini statunitensi, e della centenaria attività della “San Catello Society”, a nome della Città di Castellammare di Stabia, l'intera Redazione di LiberoRicercatore. it, ha deciso di donare al sig. Vincent Afasano una targa ricordo in quanto rappresentante della comunità stabiese in America. La targa, attualmente in preparazione, nei prossimi giorni verrà spedita per posta aerea in un pacco contenente anche alcuni libri locali a carattere storico/religioso. Maurizio Cuomo - il Gazzettino Vesuviano

 
 
 
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