Creato da stabia_info il 19/06/2007

STABIA NEWS

Notizie dell'hinterland stabiese

 

Depurazione Fiume Sarno: Sbloccati lavori collettore Gragnano-Castellammare

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“Ripartono, dopo anni di fermo, i lavori relativi alla rete di collettori che consentirà di collegare al depuratore foce Sarno i comuni di Casola, Castellammare, Gragnano, Pimonte, Lettere, S Maria La Carità.”

Lo hanno comunicato gli assessori regionali Giovanni Romano (Ambiente e Ciclo Integrato delle Acque) ed Edoardo Cosenza (Lavori pubblici e Coordinamento Grandi progetti) al termine di una riunione con gli Uffici tecnici, l'impresa (l'ATI ITER Gestione e Appalti SpA) che sta attuando l'opera e il direttore dei lavori finalizzata proprio a sbloccare l'intervento fermo dal 2012.

“Il collettore – hanno detto Romano e Cosenza -riguarda un'area nella quale insistono 215mila abitanti equivalenti (ossia abitanti più carico industriale): attualmente meno della metà è allacciata al depuratore di Foce Sarno attraverso il collettore.

“In particolare ripartono subito i lavori di esecuzione dell’attraversamento in 'microtunneling' della linea Circumvesuviana Torre Annunziata – Sorrento al Km 25+930 e della S.S. 145 al Km 2 + 695. 

“L'intervento si inquadra nelle opere previste per attuare il completo disinquinamento del fiume ed è complementare al Grande progetto Sarno che riguarda la messa in sicurezza idraulica dell'intero bacino idrografico. Con gli interventi per la depurazione e quelli per la difesa del territorio dal rischio alluvioni, puntiamo a garantire agli abitanti della zona un'area pienamente fruibile dal punto di vista ambientale e sicura rispetto al rischio alluvioni attualmente esistente”, hanno concluso.

 
 
 

Castellammare: All'ospedale San Leonardo arriva "Lucas 2"

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Un massaggiatore cardiaco meccanico costato 18mila euro e in Campania l’unica azienda ad averlo

Maria Elefante - Castellammare di Stabia. Lavori in corso e disagi all’ospedale San Leonardo. Ma non solo. Al nosocomio è stato infatti assegnato dalla Asl Napoli 3 Sud un nuovo macchinario salvavita. All’ordine del giorno ci sono però rischi, carenza di personale e aggressioni. L’ultima risale alle settimane scorse quando uno dei pazienti, un uomo sulla settantina inattesa di essere visitato, ha sferrato un pugno ad uno dei responsabili del pronto soccorso perché sosteneva di aver atteso troppo a lungo per la visita. «Quello è il reparto più difficile da affrontare – spiega Giovanni Liguori responsabile della Rsu Cisl Fp dell’area metropolitana – Oggi l’ospedale sta vivendo un periodo difficile soprattutto per i lavori in corso che coinvolgono tre piani diversi e altrettanti reparti su cui chiediamo velocità e attenzione». In programma l’installazione di sei posti letto per l’osservazione breve al pronto soccorso, il rifacimento del reparto di neurologia che dal quinto piano sarà spostato al secondo, la ristrutturazione del reparto di neonatologia. Cantieri che talvolta rendono difficile non solo la degenza ma anche il lavoro di medici ed infermieri. Ogni giorno viene registrata una media di 130 accessi a turno, una media alta che porta il pronto soccorso ad un tour de force. «Bisogna far fronte alla carenza di personale soprattutto nel pronto soccorso e nel reparto di medicina dell’ospedale di Gragnano – spiega Mimmo Sabatino, responsabile rsu per la Cgil nel comparto sanità – ma occorre maggiore organizzazione nella gestione dei reparti e di questo deve farsi carico la direzione sanitaria». A tutto questo si aggiungono gli imprevisti come il black-out della scorsa settimana. Altra gestione da non sottovalutare è quella degli interventi. «Le sale operatorie sono solo due – continua Liguori della Cisl – una deve essere sempre libera per le operazioni d’emergenza e l’altra invece è a disposizione. Questo ovviamente porta un rallentamento nel calendario delle sedute operatorie che in tempi di spending review si riversano sulla spesa del servizio sanitario». Ma l’ospedale punta sull’eccellenza. E così da pochi giorni è arrivato un nuovo macchinario che salverà la vita a molte persone. Si tratta di un massaggiatore cardiaco meccanico costato 18mila euro e in Campania l’unica azienda ad averlo è proprio la Asl Napoli 3 Sud. L’apparecchio sostituisce in tutto la manovra che consente di mantenere il battito del cuore. «È un nuovo sistema di compressione toracica di precisione, si chiama Lucas 2 ed è prodotto da una ditta americana. Siamo gli unici ad averlo in Campania e per questo ringraziamo l’azienda sanitaria – spiega Arturo Fomez, medico responsabile del Pronto soccorso e della medicina generale – Nei casi di arresto cardiorespiratorio il macchinario offre un miglioramento rispetto al massaggio esterno perché il movimento di compressione toracica risulta più stimolante e profondo. Arrivando a 100 compressioni al minuto aumenta la circolazione sanguigna verso il cervello e agli organi vitali». Fonte: Il Mattino di Napoli

 
 
 

Gragnano: falsi incidenti stradali, denunciati dai carabinieri

Post n°17742 pubblicato il 17 Novembre 2014 da stabia_info
 
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GRAGNANO - I carabinieri della stazione di Gragnano hanno denunciato in stato di libertà per simulazione di reato, tentata truffa e falsa dichiarazione a pubblici ufficiali un 27enne di Castellammare di Stabia e un 72enne ed un 26enne del luogo. Nel corso di attività investigativa effettuata anche con la visione di immagini di sistemi di videosorveglianza, i militari hanno accertato che i 3 avevano presentato denuncia contro ignoti (ciascuno per proprio conto e in momenti e circostanze diversi) riferendo di essere stati investiti mentre percorrevano strade cittadine in sella alle loro biciclette e che gli investitori non si erano fermati a prestare loro soccorso, allegando alle denunce certificati medici rilasciati da medici del pronto soccorso ai quali si erano presentati lamentando generici dolori causati dagli incidenti, verosimilmente per ottenere un risarcimento dal fondo vittime della strada.

 
 
 

Area stabiese: Allarme truffe, anziani nel mirino

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Francesco Ferrigno - Castellammare di Stabia. Allarme truffe nell’area stabiese, anziani nel mirino. In seguito a diversi episodi registrati negli ultimi giorni, gli uomini della polizia di stato hanno fatto scattare una campagna informativa in città. Un gruppo di malviventi, infatti, sta utilizzando il sistema delle telefonate sulle utenze fisse. Nel momento in cui la vittima risponde all’apparecchio, infatti, dall’altro capo del telefono per il truffatore inizia la commedia: «Chiamo dalla compagnia assicurativa – dicono all’ignara vittima di turno – suo figlio Pasquale ci deve 800 euro». L’anziano istintivamente attacca la cornetta, poi la rialza e compone il numero del figlio per accertarsi della cosa. Il malvivente, però, è ancora in linea e, camuffando la voce e impersonando il figlio, rassicura la vittima di turno che quanto gli ha riferito l’addetto della compagnia assicurativa corrisponde al vero. A quel punto non resta altro da fare per il truffatore che richiamare per incontrare l’anziano e farsi consegnare la cifra pattuita. «I cittadini prestino massima attenzione – ha spiegato Pasquale De Lorenzo, primo dirigente del commissariato di polizia di Castellammare – e ci avvertano immediatamente se hanno dei sospetti». Nei mesi scorsi, insomma, gli agenti hanno ricevuto numerose denunce per un fenomeno che ha avuto la sua recrudescenza proprio negli ultimi giorni. Il modus operandi dei truffatori è simile per tutti gli episodi, e la «recita» cambia di poco di caso in caso. Il malvivente si dichiara rappresentante di una compagnia assicurativa o collaboratore di uno studio legale, la parlata è chiara, sicura e non ha inflessioni dialettali. Si tratta di elementi che consentono ai truffati di sentirsi subito a proprio agio, unitamente ad un altro fattore fondamentale. Il truffatore, infatti, accenna al nome di un familiare dell’anziano, all’età, a qualche sua abitudine. Ma com’è possibile che i malviventi conoscano simili particolari? «In realtà basta poco, – ha detto De Lorenzo – ci possono essere dei contatti con la vittima prima della truffa, come ad esempio poche parole dette senza pensarci troppo mentre si è in fila all’ufficio postale. Ovviamente non è il caso specifico degli anziani, ma in molti casi possono influire anche i social network con i loro aspetti negativi quali possono essere il ”postare“ sistematicamente spaccati di vita e dati personali». A presentarsi presso l’abitazione delle vittime per ritirare soldi sono anche in quel caso persone dall’aspetto «pulito» e rassicurante. Le cifre sottratte vanno dai 700 agli 800 euro: tali truffe possono perciò fruttare anche diverse migliaia di euro al giorno. Il problema, per le forze dell’ordine, è che i truffatori stanno utilizzando sistemi che non ne consentono l’individuazione nonostante ci siano approfondite indagini in corso. I malviventi utilizzano telefoni pubblici oppure numeri di cellulari le cui schede vengono successivamente distrutte. I sospetti, al momento, stanno dirigendo i poliziotti stabiesi verso persone originarie del capoluogo partenopeo, dove questo tipo di truffe è più diffuso. Appena una settimana fa proprio a Napoli è stato arrestato in quanto accusato di truffa e furto con destrezza il 45enne Vincenzo Romano. L’uomo si fingeva medico dell’Inps e riusciva a farsi mostrare la documentazione in possesso della vittima, ad esempio la domanda per ottenere l’indennità di accompagnamento. Romano avanzava poi una proposta di denaro, motivando la richiesta con il fatto che era finalizzata ad ottenere il buon esito della pratica. La polizia sospetta che l’uomo possa aver visitato più di un’abitazione nella provincia partenopea. Fonte: Il Mattino

 
 
 

FS: Tratta Castellammare-Gragnano sarà trasformata in linea tranviaria

Post n°17696 pubblicato il 05 Gennaio 2013 da stabia_info
 
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Interscambio con i treni Fs e Circum la funivia del Faito e il porto stabiese

Francesco Fusco - GRAGNANO. La tratta ferroviaria soppressa nel 2010 dalla Regione? Sarà trasformata in linea tranviaria veloce ed ecologica. Lo hanno stabilito i commissari prefettizi nel documento d’indirizzo al Piano regolatore ora in attesa dei tempi per le osservazioni. Secondo una prima bozza del progetto redatto dal Comune, la nuova linea tranviaria avrà numerosi punti di interscambio sia con i treni Fs nella stazione di Castellammare, sia con i treni della Circumvesuviana, con la funivia per il Faito e con il porto turistico stabiese. La vecchia tratta Gragnano–Castellammare così diventerà di fatto una sorta di scambio terra–mare, senza alcun impatto ambientale. Soddisfatti di questo provvedimento sono i rappresentanti di diverse associazioni gragnanesi, da sempre in prima fila per scongiurare la scomparsa della stazione inaugurata nel 1885 dal re Umberto I di Savoia, dalla regina Margherita e dal primo ministro De Pretis. «Il 2013 è cominciato con una gran bella notizia per tutti i gragnanesi – afferma Giuseppe Di Massa, presidente del centro di storia e cultura dei Lattari -. Prevedere nel prg la nascita di una linea tranviaria è fondamentale per diminuire i tempi di realizzazione. In questa fase finale delicata – continua - la presenza di un organo imparziale come la commissione prefettizia, guidata dal prefetto Salvatore La Rosa, può rendere finalmente raggiungibile quest’obiettivo, rivalutando l’antica stazione cittadina». E così, due anni dopo la chiusura, voluta nel dicembre 2010 da Regione, Trenitalia e dall’ex sindaco di Castellammare Luigi Bobbio, arriva la svolta. Il treno che collegava la città gragnanese alla vicina Castellammare era diventato un ramo secco per Trenitalia, e risultava un mezzo altamente inquinante per gli ecologisti. Dall’inaugurazione nel 1885 al periodo d’oro del pendolarismo industriale degli anni ’60 e ’70, sembravano passati millenni. Secondo Trenitalia il vagone unico, con sessantotto posti a sedere, che ogni mezz’ora attraversava le due cittadine e sette passaggi a livello, con al massimo un paio di viaggiatori per ogni corsa della durata di circa dodici minuti, causava pesanti disagi alla viabilità, già congestionata, del centro e della periferia urbana di Gragnano e di Castellammare. Da qui l’intenzione di sopprimerlo. Ma la nascita della nuova linea tranviaria ed ecologica sarà soltanto una delle prospettive di sviluppo previste nel nuovo prg. «Speriamo – conclude Di Massa – che il nuovo strumento urbanistico cancelli le speculazioni che, nel corso degli ultimi decenni, hanno violentato il territorio dando vita ad un abusivismo selvaggio». Fonte: Il Mattino di Napoli

 
 
 
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