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Va via anche l’attaccante, il ds Amodio prova a ingaggiare l’ex granata. Lettera-appello dei tifosi alla squadra

GAETANO D'ONOFRIO Castellammare di Stabia. La Juve Stabia cala il poker. Ma non è un poker d’assi, purtroppo. All’indomani della crisi che ha condotto il club stabiese all’ultimo posto in classifica, e soprattutto del singolare episodio che ha visto protagonisti tifosi e squadra domenica scorsa, arriva il quarto addio per la compagine di Costantini. Dopo Geraldi, Radi e Cristea, anche Biancolino ha comunicato ufficialmente, sia pure attraverso il suo procuratore, Fedele, la volontà di passare la mano. In pratica il bomber dalle polveri bagnate, l’ex «pitone», lascia la Juve Stabia nel momento del bisogno, quando davvero i suoi gol sarebbero stati necessari, e si tira fuori dalla lotta salvezza. Un incontro cordiale quello avuto in mattinata tra Fedele, il diesse Amodio ed il dirigente Manniello. Insieme si è discusso della decisione di Biancolino, che per la verità già a gennaio aveva chiesto di essere ceduto, salvo poi lasciarsi e dandosi appuntamento alla prossima settimana per definire i particolari del divorzio. Insomma, come nel più classico dei matrimoni, dopo i confetti della scorsa estate, sono venuti i difetti. Purtroppo per la Juve Stabia, che con l’addio di Biancolino risparmierà un bel po’ di soldi, a farne le spese è stato il rendimento dell’intera squadra in campionato, con una classifica deficitaria, che complica non poco il finale di campionato. E proprio in vista del finale di stagione, ormai con la speranza di dover disputare ancora nove gare, comprese le due dei playout, la società, che nei giorni scorsi ha ingaggiato il francese Piocelle, potrebbe piazzare un altro colpo. Ad onor del vero, da via Cosenza smentiscono, ma in città è circolata con insistenza un’indiscrezione che vorrebbe Amodio sull’ex attaccante della Salernitana e del Pescara, Di Vicino. Un bomber che potrebbe fare la differenza in un momento davvero particolare del campionato, in cui bisogna appellarsi a tutto pur di riuscire ad abbandonare l’ultimo gradino della classifica, e provare a raggiungere quanto meno i playout, diventati al momento la prima vera speranza per salvare la categoria. Intanto, dopo l’episodio di domenica scorsa, i tifosi della curva hanno scritto una lettera alla squadra per invitarli ad un maggiore impegno in vista del derby col Sorrento. «Ci ritroviamo costretti a scrivere questa lettera, dopo aver davvero provato di tutto per smuovere le vostre coscienze. E speriamo che dopo di essa, davvero qualcosa in voi si risvegli. Castellammare di Stabia è città bellissima, piena di ricchezze, mare sole, sorgenti. Ma allo stesso tempo è piena di difficili situazioni di vita, disoccupazione, degrado sociale,cose che fanno davvero molto male, e mortificano una popolazione, che riesce a trovare la forza di seguire e sostenere l’unica cosa che da 102 anni accomuna tutti i veri stabiesi, la Juve Stabia calcio.… Noi abbiamo lo Stabia nel cuore, quella maglia l’abbiamo cucita sulla pelle. E non abbiamo alcuna intenzione di rimanere a casa la domenica, per colpa di una retrocessione che vuol dire quasi la fine del calcio a Castellammare. Ci rivolgiamo stavolta direttamente alle vostre coscienze, alla vostra dignità. Siete giocatori che hanno addirittura giocato in categorie superiori, ma da sette mesi avete dimenticato (o fate finta) di non saper più giocare a calcio. Mancano sette partite, ora dimostrate che in ognuno di voi batte un cuore». il mattino