Scrittore Mascherato

settimana

Che settimana.

Giorni duri, ma anche giorni in cui finalmente ho cominciato a camminare come si deve senza ulteriori gambe se non le due di cui madre natura mi ha fornito; oggi inoltre mi hanno detto che posso smettere la fisioterapia in ospedale e iniziare a autogestirmi gli esercizi.

Solo sul ponte di comando non me la sono cavata male anche se ci sono stati momenti di tensione e non c'è nulla come la tensione per farti stancare come un mulo.

Ho avuto una riunione davvero importante e me la sono cavata, alla fine ho ottenuto quello che volevo magari non proprio in un modo perfetto ma è il risultato quello che conta.

I tasselli anche i più importanti stanno tornando al loro posto  e anche stasera ne ho avuto la dimostrazione.

Ed adesso penso di meritarmi un po' di riposo; leggere un libro sdraiato nel mio letto, al calduccio sotto il piumone, cullato dal rumore della pioggia che picchietta sulle tegole del tetto.

Buonanotte lettori, passate una notte serena.

Meta

Cerco di trovare la via nell'intrico di rami e rovi che mi circonda.

Dall'alto come frecce scagliate da uno strambo arco piombano raggi di sole colorati dalle alte fronde che mi coprono.

Sono perso, non ricordo come ho raggiunto questo punto, quando prendendo mille e più svolte mi sono trovato ad un incrocio in cui le strade dietro di me sono dimenticate.

Eppure mi rendo conto che ogni svolta era presa cercando una meta, ma ad un certo punto la meta si è dissolta, come neve al sole.

Guardo in alto e vedo però il sole, è la oltre le chiome degli alti alberi e mi sorride come una luce in fondo al tunnel.

Si affaccia la speranza, per troppo tempo lasciata senza nutrimento, ma ho paura di abbandonarmici, che possa essere di nuovo soffocata dal sottobosco, dai rovi che crescono aggrappandosi ai tronchi degli alberi saggi e diritti.

Cammino, alzo la testa, raddrizzo le spalle e avanzo senza paura, o meglio tenendo a bada la paura.

Faccio appello al coraggio, alla mia forza interiore, sperando che basti, sono in territorio inesplorato.

Spero solo che una nuova meta mi si riveli, perchè non posso più procedere a caso. Non voglio.

Sabato

Scrivo in un momento di calma, seduto sulla potlrona.

Sto pensando che questo è un periodo di grandi cambiamenti per me e mi sembra di non viverlo nella maniera più giusta.

Soprattutto perchè alla fine di tutti questi cambiamenti diciamoci la verità in questo momento non mi importa.

Sono stanco, oggi mi sembra di avere corso la maratona.

Ma quello che io desidero lo so bene.

cucco

Sabato sono uscito a pranzo con mia moglie.
Mentre ci avviavamo alla cassa per pagare, da un tavolo vicino dove erano sedute due donne una di circa 60 anni e l’altra di oltre ottanta, arriva un allegro buongiorno bello.
Stupito mi giro e la splendida ottantenne mi apostrofa con uno squillante manda via quella li e stai con me.
Io gentilmente rispondo che la ringraziavo ma lei era mia moglie.
Alla risposta la signora si incupiva leggermente e diceva ma allora non mi vuoi bene?
La figlia o almeno quella che penso fosse la figlia interviene dicendo ma come fa a volerti bene che non ti conosce.
Ed allora la signora si rivolge a me indicando mia moglie: “Quella ha un brutto muso dalle una bella bastonata sul culo”.
Al mio rifiuto la signora per nulla intimidita all’entrare di due avventori maschi chiede loro di portarsi via mia moglie perché lei vuole stare con me.
Ecco tutto questo per dire che so ancora conquistare ))))))))))

Sono stufo

Sono stufo stasera.

Mi spiace lamentarmi e so anche che i salti umorali non depongono a mio favore a dire il vero, ma sono triste.

Certo forse il fatto che faccia la riabilitazione all'ex ospedale psichiatrico per me che credo ai segni non è proprio una bella notizia.

Il problema è che vedo nuvole all'orizzonte, vedo la pioggia che incombe e invece vorrei la primavera, vorrei il sole.

Sarà la stanchezza accumulata, saranno mille cose, ma soprattutto sono le cose che mi mancano.