Creato da das.silvia il 26/02/2012

Setoseallegorie

BLOG DI SILVIA DE ANGELIS

Messaggi del 03/07/2012

ABITO D'AMORE

Post n°379 pubblicato il 03 Luglio 2012 da das.silvia

lussureggiante alito di mimosa
in un carezzevole cilestrino primaverile
soffonde anelante madrigale
immerso in setosi grappoli di sole

quel travisante stormire di foglie
interrotto dal garrire d'esili creature in volo
dischiude un capriccioso refolo
smuove docili onde
d'un acquerellante rivolo adolescente

tracimano brividi d'attesa passionale
in un fruscìo sferzante
un recondito bugigattolo della personalità
nel profilo distratto smarrisce il corpo
dentro un amaranto abito d'amore


Silvia De Angelis tutti i diritti riservati aprile 2011

       

                                      

 
 
 

CORRENTI MARINE

Post n°378 pubblicato il 03 Luglio 2012 da das.silvia

Le correnti marine sono molto importanti: infatti riscaldano

o raffreddano una area a loro circostante, come per esempio

la Corrente del Golfo, che riscalda tutta la zona circostante

il mare del Nord. Senza di esse cadremmo in una possibile

era glaciale che interesserebbe soprattutto i paesi del nord.

Il surriscaldamento globale, come già detto , influenzerebbe

molto l'attuale stato dei ghiacciai, che sciogliendosi

provocherebbero un innalzamento degli oceani ma anche un

raffreddamento delle correnti marine. L' effetto serra

altera i processi che avvengono negli oceani, con

drastiche conseguenze sulla situazione climatologica e biologica

del pianeta.

  
Onda anomala nell' oceano

La regione artica si sta riscaldando con velocità

doppia rispetto a quella media del resto del mondo.

In Alaska, nel nord del Canada e in Groenlandia,

la temperatura media è cresciuta a ritmo di 0.7 °C per

decennio in questi ultimi 50 anni, e la crescita maggiore

si è verificata in inverno. Le precipitazioni atmosferiche a

partire dal 1900 sono aumentate in media di circa l'8%,

ma con punte, in autunno e in inverno, anche del 50%, soprattutto

in Groenlandia, nord del Canada e Siberia settentrionale.

Il "permafrost" artico è in lento ma progressivo scongelamento

, ed il limite meridionale della presenza di ghiaccio permanente

si è spostato, in questi ultimi decenni, di decine di km verso

nord. Inoltre, il volume dei ghiacci artici è diminuito di circa

il 10% negli ultimi 25 anni e, nel frattempo, la loro estensione

si è ridotta di oltre un milione di km quadrati. Sono questi i

principali risultati di un ampio studio sull'Artico che

è stato oggetto di un Simposio internazionale, tenuto nel novembre

2004 a Reykjavik in Islanda. Se il riscaldamento climatico in

atto procederà a questi ritmi, o addirittura a ritmi superiori,

come molte proiezioni future prospettano, non vi è dubbio

che gli effetti più rilevanti, oltre che più vistosi, dei cambiamenti

climatici futuri saranno proprio nella aree polari, che sono quelle

più sensibili al surriscaldamento climatico. Tra le possibili

conseguenze, due sembrano particolarmente gravi: l'innalzamento

delle acque e l'aumento della salinità marina.

Tra i due possibili problemi, che rischiano di venire a presentarsi

in un futuro neanche troppo lontano, il più grave sembra proprio

l'aumento della salinità marina. La massiccia immissione di

acqua dolce nel mare, che potrebbe ulteriormente aumentare

il surriscaldamento del clima, modificherà la concentrazione salina

delle acque marine in un bacino, come quello del nord Atlantico,

che per quanto possa apparire esteso, è abbastanza ristretto e tale da

non permetterne un rapido rimescolamento e una omogeneizzazione 

con le acque più salate dei mari posti a più bassa latitudine. Se, con

il riscaldamento climatico, la velocità di immissione di acqua

dolce nel nord Atlantico sarà superiore alla velocità di diluizione

e di omogeneizzazione  con le acque salate del dell'oceano Atlantico

subtropicale, si creerà una differenza, o un gradiente di salinità,

tra le acque dell'Atlantico settentrionale e quelle dell'Atlantico

centro-meridionale. Ebbene, la possibile futura glaciazione di gran

parte dell'emisfero nord sarà originata proprio da questa

differenza di salinità delle acque atlantiche.

Una differenza di salinità tra le acque dell'Atlantico

settentrionale e quelle dell'Atlantico centro-meridionale potrebbe

causare, oltre alla glaciazione di gran parte dell'emisfero nord,

un totale sconvolgimento delle correnti marine. (W E B)



 

 
 
 

 

Viemmi a trovare su facebook :

(1) Facebook 

 



 

                                                                     

 

 

 

 

   

LE MIE PUBBLICAZIONI

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2012 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30 31          
 
 

AREA PERSONALE

 

La Legge 22 aprile 1941, n. 633

e successive modificazioni,

tutelano i diritti d'autore.

Essendo i versi e/o i pensieri

inseriti in questo blog

di produzione e proprietà

della titolarità del blog,

eventuali illeciti

in tal senso verranno perseguiti

secondo le norme di legge.

e successive modificazioni,

tutelano i diritti d'autore.

Essendo i versi e/o i pensieri

inseriti in questo blog

di produzione e proprietà

della titolarità del blog,

eventuali illeciti

in tal senso verranno perseguiti

secondo le norme di legge.

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963