Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

Il Diavolo in Corpo

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Messaggi del 23/05/2017

Vivi e lassa viviri..

Post n°7979 pubblicato il 23 Maggio 2017 da nina.monamour



Nel venticinquesimo anniversario della morte dei magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e degli agenti, le associazioni "Voci Attive" e "Vivi e lassa viviri" ricorderanno quanti con loro hanno sacrificato la vita e si sono impegnati nel servizio per la lotta alla mafia e ogni forma di ingiustizia con una pedalata in bici.

Falcone era un personaggio decisamente scomodo, uno che non aveva timore di denunciare e di indagare i sottili e raffinati equilibri tra mafia, politica e imprenditoria. Era sempre in prima linea contro la criminalità organizzata siciliana e fece della lotta al malaffare la sua missione di vita, nel suo lavoro mise tutta la passione di chi a Palermo c'era nato e di chi voleva vedere Palermo e la Sicilia guarite dal cancro della mafia. 

"La mafia non è affatto invincibile, è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha avuto un inizio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine", diceva. 
Gli uomini passano ma le idee restano e quelle di Falcone continuano a riecheggiare nella sua terra come una dolce melodia di speranza.

In ragione del conflitto con altri interessi, Cosa Nostra decise di reagire, la cosiddetta "Commissione" guidata dal boss Salvatore Riina detto ‘Totò, (anche il famoso boss conobbi in uno dei suoi trasferimenti da un carcere all'altro e ricordo che quel famoso pomeriggio nel carcere di....incrociai i suoi occhi.... occhi freddi, senza espressione, sembrava un pezzo di marmo) pianificò una serie di attentati il cui scopo era prima di tutto quello di bloccare le attività di indagine e di dichiarare apertamente guerra a quegli apparati dello Stato che avrebbero contrastato gli affari della mafia.
Il 23 maggio 1992 andò in scena il più feroce di quegli attacchi allo Stato.

Due mesi dopo il giudice Paolo Borsellino verrà assassinato insieme agli uomini della scorta.



Il Giardino della memoria accoglie l'auto di scorta di FalconSono profondamente delusa dai vari Governi, dallo Stato di per sé, e dai mezzi democratici che hanno fallito contro la mafia. É mai possibile che sono passati quasi 70 anni, da quando é stata riconosciuta Cosa Nostra, e nessun governo é riuscito a sconfiggere questa peste mafia che incombe su di noi, popolo assuefatto e rassegnato? 

La risposta è semplice, la mafia vive grazie alla complicità degli organi statali, e le ultime cronache confermano il tutto. Nella realtà dei fatti siamo governati da ladroni che fanno combutta con la mafia.




 Nonostante queste situazioni, a dir poco drammatiche, non ho mai ritenuto che il Giudice Falcone (e come scrissi in un post dell'utente nonchè amico Diogene, ebbi la fortuna di conoscerlo all'Università di Palermo, dove Lui insegnava), fosse un eroe, perché credo sia triste un Paese che abbia bisogno di eroi, ma certamente è un esempio da seguire, per me, per i miei figli, per tutti i nostri figli, per tutti noi, e spero anche per le nuove generazioni. 

Bisogna lottare per una Nazione diversa, all’insegna della legalità e della giustizia, non restando a guardare ma educando, soprattutto i più giovani, ai valori sani del rispetto, dell’onestà e della dignità.



Dobbiamo stare dalla parte della legge e camminare a testa alta, lontani dalla corruzione e vicini al senso del dovere.
Un grazie, per non essersi mai arreso e per aver fatto il suo dovere fino in fondo..

 
 
 

In cerca di lavoro..

Post n°7977 pubblicato il 23 Maggio 2017 da nina.monamour

 

 

Un giovane disoccupato, diplomato in ragioneria, ha trascorso gli ultimi due anni a cercare un posto di lavoro. Ormai è disperato e si attacca a tutto, nemmeno al Pony Express hanno un posto per lui. Un giorno capita davanti ad un circo e nota un cartello che annuncia l’offerta di un posto di lavoro. Entusiasta si presenta di corsa dal direttore col cartello in mano:
– Buongiorno, io sarei qui per quel posto…
Il direttore gli spiega la situazione:
– Ecco, veda, si tratta del numero dell’orso acrobatico. E’ sempre stato un numero di gran successo che attirava molto pubblico. Ma siccome ci è morto da poco l’orso ed è molto difficile addestrare un nuovo orso per quel numero, abbiamo pensato di farlo fare ad un finto orso.
– Che vuol dire finto orso?
– Che se accetta dovrà indossare una pelle d’orso e pedalare su una bicicletta su un filo a venti metri di altezza…
Il ragazzo, pur di avere un posto di lavoro accetta:
– Va bene, direttore! Quando comincio?
– Allora cominci da lunedì, ora vieni con me che facciamo le prove!

 

orso-in-bicicletta-circo-1076211

 


Vanno in pista, il ragioniere indossa la pelle d’orso, sale sulla pedana da cui parte il filo ed inforca la bicicletta. Sta per incominciare la “traversata” quando, guardando di sotto, vede una gabbia con dieci leoni. A quel punto urla verso il direttore:
– Direttore, veramente di leoni non si era parlato! Io ho paura!
Da sotto si sente uno dei leoni:
– Non si preoccupi ragioniere… qui sotto siamo tutti geometri!

 

 

Buona Giornata


 
 
 

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