Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

Il Diavolo in Corpo

Di tutto e di piu'.....

 

Messaggi di Maggio 2015

Vivere spettinata..

Post n°7089 pubblicato il 31 Maggio 2015 da nina.monamour

Oggi ho imparato che bisogna lasciare che la vita ci spettini, perciò ho deciso di vivere la vita con maggiore intensità.
Il mondo è pazzo.
Decisamente pazzo.
Le cose buone, ingrassano.
Le cose belle, costano. Il sole che ti illumina il viso, fa venire le rughe.
E tutte le cose veramente belle di questa vita, spettinano.
  Fare l’amore, spettina.
  Ridere a crepapelle, spettina.
  Viaggiare, volare, correre, tuffarti in mare, spettina.
  Toglierti i vestiti, spettina.
  Baciare la persona che ami, spettina.
  Giocare, spettina.
  Cantare fino a restare senza fiato, spettina.
  Ballare fino a farti venire il dubbio se sia stata una buona idea metterti i tacchi alti stanotte, ti lascia i capelli irriconoscibili…

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Quindi, ogni volta che ci vedremo, avrò sempre i capelli spettinati.
Tuttavia, non dubitare che io stia vivendo il momento più felice della mia vita.
E’ la legge della vita, sarà sempre più spettinata la donna che scelga il primo vagoncino sulle montagne russe di quella che scelga di non salire.
Può essere che mi senta tentata di essere una donna impeccabile, pettinata ed elegante dentro e fuori.
Questo mondo esige bella presenza, pettinati, mettiti, togliti, compra, corri, dimagrisci, mangia bene, cammina diritta, sii seria.
Forse dovrei seguire le istruzioni però quando mi ordineranno di essere felice?
Forse non si rendono conto che per risplendere di bellezza, mi devo sentire bella.

La persona più bella che possa essere!
L’unica cosa che veramente importa è che quando mi guardi allo specchio, veda la donna che devo essere.
Perciò, ecco la mia raccomandazione a tutte le donne..

Abbandonati, mangia le cose più buone che non ti facciano del male, bacia, abbraccia, balla, innamorati, rilassati, viaggia, salta, vai a dormire tardi, alzati presto, corri, vola, canta, fatti bella, mettiti comoda, ammira il paesaggio, goditela e, soprattutto, lascia che la vita ti spettini !!!

 

Il peggio che può succederti è che, sorridendo di fronte allo specchio, tu debba pettinarti di nuovo!


 

fonte web

 
 
 

In relax totale..

Post n°7088 pubblicato il 31 Maggio 2015 da nina.monamour

 

 

 

 

 
 
 

Rilassiamoci..

Post n°7087 pubblicato il 30 Maggio 2015 da nina.monamour

Io, con un istinto profondo, scelgo un uomo che esige
la mia forza, che fa richieste enormi
su di me, che non mette in dubbio il mio coraggio
o la mia durezza,
che non mi crede ingenua o innocente, che ha il coraggio
di trattarmi come una donna.

 


Risultati immagini per frasi divertenti week-end

 

 
 
 

Buona giornata a tutti..

Post n°7085 pubblicato il 28 Maggio 2015 da nina.monamour






logo BUON LAVORO!

 
 
 

La raccolta differenziata..

Post n°7084 pubblicato il 27 Maggio 2015 da nina.monamour

 

 

 
 
 

Che strana sensazione..

Post n°7083 pubblicato il 26 Maggio 2015 da nina.monamour

Non sempre le cose sono come sembrano.
Davanti ad un "come stai" fingi un sorriso, mentre vorresti sputare veleno.
Ci sono momenti in cui vorresti metterti lì, seduta al tavolino di un bar e confessare tutto al primo sconosciuto che passa, quasi a dire "fermati qui con me, se mi ascolti prometto che ti offro un caffè."
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Ed ecco che piovono confidenze e sogni, desideri e paure, mentre lo sguardo dello sconosciuto di fronte a me si incuriosisce e quasi mi sento un caso disperato. Forse è proprio la paura di apparire, di mostrarsi deboli e indifesi che ci fa tenere tutto dentro.
Che ci fa costruire muri, montagne anche davanti a chi ti vorrebbe solo aiutare, a chi vuole solo tenderti una mano, non per farti sentire inferiore, ma per farti sentire che c'è, quando vuoi.
E poi improvvisamente lo sconosciuto prende forma, tu ti lasci un pò andare, quella montagna di paure, dubbi e mille e mille altre cose inizia a sgretolarsi e finalmente riesci a respirare aria nuova..
..e ti senti diversa, più leggera.
Che strana sensazione.
Grazie sconosciuto, pago tutto io.
Tu se puoi, continua a prenderti cura di me..

 
 
 

Si riparte..

Post n°7082 pubblicato il 25 Maggio 2015 da nina.monamour

 

Buon Lunedì a tutti, che sia un sereno inizio di settimana..


 
 
 

Al tramonto..

Post n°7081 pubblicato il 24 Maggio 2015 da nina.monamour

Tienimi per mano al tramonto,
quando la luce del giorno si spegne e l’oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle…
Tienila stretta quando non riesco a viverlo questo mondo imperfetto…

Tienimi per mano, portami dove il tempo non esiste..
Tienila stretta nel difficile vivere.

Tienimi per mano nei giorni in cui mi sento disorientata..
cantami la canzone delle stelle dolce cantilena di voci respirate..


Tienimi la mano, e stringila forte prima che l’insolente fato possa portarmi via da te..
Tienimi per mano e non lasciarmi andare.. mai..


Herman Hesse

 
 
 

Buon relax..

Post n°7080 pubblicato il 24 Maggio 2015 da nina.monamour

I ricordi sanno emozionare ma, a volte, anche far molto male,

perchè ti riportano alla mente momenti che non possono più ritornare.


 
 
 

Per non dimenticare chi ha creduto in una Italia senza mafie..

Post n°7079 pubblicato il 23 Maggio 2015 da nina.monamour

Il Giudice Giovanni Falcone e la sua scorta

Erano quasi le 17:58 del 23 maggio 1992.

Il giudice Giovanni Falcone, direttore degli affari penali del Ministero della Giustizia, era da poco atterrato all'aeroporto di Punta Raisi con la moglie Francesca Morvillo anche lei Magistrato.

Si dirigeva a Palermo con la sua solita scorta e il suo solito sorriso sul volto.

Tutto era tranquillo sull'autostrada Trapani/Palermo. Ma in un istante la croma marrone guidata dagli agenti della scorta salta in aria, investita da un'esplosione di 5 quintali di tritolo, e subito dopo anche l'auto del Magistrato con accanto la moglie Francesca e dietro l'autista Giuseppe Costanza, rimasto vivo quasi per miracolo.

Un'esplosione radiocomandata da Cosa Nostra per uccidere 5 persone di grande coraggio e spessore. Nell'attentato di Capaci, insieme al Giudice siciliano da tanti anni impegnato nella lotta alla mafia e alla moglie, rimasero uccisi anche tre dei sei agenti della scorta..

Antonio Montinaro 30 anni di Calimera (Le), arruolato in Polizia nel 1981 e assegnato al servizio scorte nel 1991 dopo essere stato in forza per alcuni anni alla squadra mobile. Lascia la moglie e due figli.

Vito Schifani 27 anni di Palermo, arruolato dal 1989 e assegnato al reparto scorte nel dicembre del 1991. Lascia la moglie e un figlio di pochi mesi..

 La ricomposizione e l'identificazione dei loro corpi, estratti dopo un lungo lavoro dei Vigili del Fuoco, è stata uno degli aspetti più difficili e penosi. Subito dopo l'attentato l'autostrada sembrava il "cratere di un vulcano" e nelle prime comunicazioni radio, Falcone veniva indicato con l'iniziale "Foxtrot", con la sigla "Monza 500" e con la qualifica di "nota personalità".

Altri tre Poliziotti si trovavano sull'auto che chiudeva la scorta e sono scampati alla strage. Questi i loro nomi, Paolo Capuzzo, Gaspare Cervello e Angelo Corbo.

 Quel giorno, come accadeva spesso per il week-end, Falcone è di ritorno da Roma, il suo jet arriva a Punta Raisi attorno alle 16:45 e ad attenderlo ci sono tre fiat Croma blindate. Falcone ha voglia di guidare e si sistema alla guida della Croma Bianca, sulla vettura assieme a lui c'è la moglie e l'autista giudiziario Giuseppe Costanza.

Sulla Croma marrone che precede l'auto di Falcone ci sono Vito Schifani alla guida con accanto l'agente scelto Antonio Montinaro e sul retro Rocco Dicillo; in quella azzurra, che segue la vettura di Falcone, ci sono Paolo Capuzzo, Gaspare Cervello e Angelo Corbo. Le auto lasciano l'aeroporto e partono in direzione di Palermo.

Su una strada parallela all'autostrada, però, una macchina segue tutti gli spostamenti delle tre Croma e tiene informati i killer. Sono le 17:58 quando al Km 5 dell'autostrada A29 all'altezza dello svincolo di Capaci,

Giovanni Brusca

aziona con un telecomando l'ordigno posizionato in una galleria scavata sotto la sede stradale,

500 Kg di tritolo sventrano la strada e investono in pieno la Croma

marrone, la prima delle tre.

I tre Agenti a bordo della vettura muoiono sul colpo.

La Croma bianca, quella guidata da Falcone, si schianta contro il muro di cemento e di detriti che si è innalzato per via dello scoppio.


Falcone muore un'ora dopo l'incidente a causa delle ferite riportate; qualche ora dopo muore anche sua moglie.

Gli agenti della Croma azzurra restano invece feriti.

L'Italia resta attonita e incredula.

Già, le nostre, le mie idee, le loro idee andranno sempre avanti,

nel bene e nel male....

 


fonte gazzetta della sicilia

 
 
 

Gridare non serve..

Post n°7078 pubblicato il 23 Maggio 2015 da nina.monamour

In famiglia, può capitare a tutti di perdere la pazienza, ma alzare la voce è dannoso, mortifica i bambini e non li aiuta a crescere.

Impariamo a dialogare in modo efficace.

Non è facile ammetterlo, ma i figli sono capaci di tirare fuori il peggio di noi! Ci conoscono bene, intercettano i nostri stati d'animo, scoprono subito i nostri punti deboli e riescono a metterci in situazioni imbarazzanti.

Così, perdiamo la pazienza, ci arrabbiamo e li rimproveriamo duramente,

ma non è questa la strada giusta, gridare non serve a nulla, le urla spaventano e non educano, ecco allora le strategie per non oltrepassare il limite oltre il quale si rischia di compromettere il rapporto con i nostri figli e, soprattutto, di minare la loro autostima.

Stabilire regole chiare, andare al supermercato con tuo figlio è una tragedia perchè lui vuole comprare tutto. La sera è impossibile farlo sedere a tavola se non gli permetti di guardare la tv mentre mangia. E come finisce? Che, dopo l'ennesivo tentativo di farlo ragionare, esplodi.

Per prevenire le tensioni, però, non devi dimenticare che i bambini hanno bisogno di regole chiare. Prima di andare al supermercato, per esempio, dirgli chiaramente che potrà comprare solo una piccola cosa e stabilisci un orario entro il quale spegnere la tv, se fissi dei paletti, e li rispetti tu per primo, eviti tante arrabbiature.

Impariamo a gestire le emozioni! Nella relazione con i figli entrano in gioco molte variabili emotive; a volte si è così stanchi o preoccupati, altre si prova rabbia e dolore. Questi sentimenti rendono i conflitti ancora piu' difficili da gestire perchè scatenano l'aggressività. A questo cosa fare? Per esempio, è importante non correggere immediatamente il comportameto sbagliato di tuo figlio.

Prendi tempo e conta fino a 10 prima di ribattere, poi fissa un appuntamento per affrontare la questione dicendo "ne riparleremo piu' tardi".

Cerchiamo di non giudicare, quando tuo figlio fa un errore, non considerare il suo gesto l'ennesima conferma che è problematico; non condannarlo con frasi tipo "sei sempre il solito bugiardo". Accetta che lui possa commettere errori, senza farlo sentire sbagliato o inadeguato.

Per riuscirci adotta la tecnica del precedente positivo, pensa a un'occasione in cui il bambino si è comportato nel migliore dei modi.

Così, valuterai il suo comportamento in maniera meno rigida e questo ti permetterà di tranquillizzarti e abbassare i toni della discussione.

fonte web


 
 
 

Le donne, noi donne..

Post n°7077 pubblicato il 22 Maggio 2015 da nina.monamour

 mente..

bambina..

femmina nel corpo..

 

 

 
 
 

Unici e inimitabili..

Post n°7076 pubblicato il 21 Maggio 2015 da nina.monamour

La meraviglia si trova ad ogni istante, cerca di sentire, di percepire, invece di pensare.

Il senso profondo della vita si trova al di là del pensiero, e ciò che rende meravigliosa la vita, è meravigliarsi ogni giorno di vivere, perchè

se sai vivere bene un solo giorno riuscirai a vivere bene tutta la vita..

Essere realmente se stessi in una società, che ci vorrebbe tutti uguali non è facile. Bisognerebbe avere il coraggio di non conformarsi, di difendere i propri ideali senza paura di essere messi da parte.
Ma la realtà è purtroppo un'altra, siamo costretti ad indossare maschere che ci nascondono, in realtà, solo da noi stessi, perché solo così crediamo di piacere agli altri, in quanto in realtà, noi esseri umani abbiamo paura di "non piacere" !

Magari siamo costretti a limitare il nostro vero io, per essere parte integrante di qualcosa e allora, siamo realmente noi quelli che percorrono la strada di un'esistenza tracciata da altri?
Tutti siamo unici ed inimitabili.. Solo che purtroppo l'ignoranza delle persone fa si che il cosiddetto "diverso" ossia "se stesso" venga allontanato...
La mente delle persone è conformata secondo certi canoni e vedere qualcuno che ne esce, per la massa fa paura.


 


 
 
 

La sindrome di Charge..

Post n°7075 pubblicato il 20 Maggio 2015 da nina.monamour

Per otto mesi vive immobile nel letto di un Ospedale, poi arriva alla Lega del Filo d'Oro di Osimo dove comincia a muoversi e a comunicare e..così scopre di essere un bambino.

Aspettava solo che lo trattassero da bambino; un pugno chiuso che batte sul viso, un gesto da bambini, come tanti, ma se a farlo è un bambino speciale, come Agostino, cambia tutto perchè quel pugno sul volto significa la parola "mamma" nella lingua dei segni. Agostino l'ha detta dopo oltre due anni di silenzio carichi d'attesa e per la mamma, dopo mesi di sofferenza e disorientamento, è stata una gioia immensa.

La strada di Agostino è stata subito in salita, dopo la diagnosi alla nascita (sindrome di Charge, una grave patologia genetica che comporta diverse minorazioni sensoriali, ritardo nello sviluppo e problemi di di respirazione e alimentazione), arriva il ricovero in Ospedale, dove vi rimane per ben otto mesi.

Stava sempre seduto disteso a letto, assistito come un malato e quando l'hanno portato alla Lega del Filo d'Oro non stava neppure seduto, non si sapeva se sentiva o se vedeva. Sono stati loro che hanno iniziato a trattarlo da bambino; Agostino viene accolto nella grande famiglia del Centro di Osimo, dove comincia l'esatta valutazione delle sue potenzialità.

Si scopre che da un occhio ci vede abbastanza e iniziano una serie di terapie di sollecitazione delle abilità residue, prima la vista, poi l'aspetto motorio e uditivo e per la prima volta in vita sua, il bambino riesce a stare eretto, anche se per lui c'è anche l'alimentazione artificiale, dovuta alla disfagia che lo accompagna dalla nascita, e la conseguente logopedia per la stimolazione delle corde vocali.

I problemi non spariscono ma smettono di ammantare di nero il futuro e stimolano Specialisti e famiglia a tenere duro. A livello riabilitativo gli hanno salvato la vita, tanto che quando lo portano dai Medici che non lo conoscono, chiedono se sia vero che ha tutti i problemi cognitivi e sensoriali che pure risultano, certo il lavoro sarà ancora molto.

La speranza di Agostino è un futuro di potenzialità sfruttate al massimo, nella comunicazione, ad esempio, oltre alla lingua dei segni, il bambino si affida ad uno speciale album dove sono raccolte le immagini di oggetti quotidiani, luoghi e persone. Indicandoli, esprime di cosa ha bisogno, chi vuole vedere e dove vuole andare.

Da Settebre Agostino va alla materna, gli Specialisti dellla Lega del Filo d'Oro stanno mettendo a punto un progetto su misura per lui, e lo seguono sempre, in costante rapporto con famiglia e Insegnanti. Sembrava impossibile ciò, ma pur con un certo tremore, la mamma, confida che anche Agostino possa riuscire a trovare il suo posto anche a scuola. 

N.B.

Dal 1964 la Lega del Del Filo d'Oro è accanto a chi è sordocieco e a chi ha pluriminorazioni psicosensoriali per aiutarlo a crescere e ad uscire dall'isolamento in cui si trova. Presente in sette Regioni, la Lega elabora per ogni ospite una terapia riabilitativa personalizzata e sistemi adeguati di comunicazione, per consentirgli di stabilire relazioni col mondo e recuperare, quanto piu' possibile, una dimensione fatta di dignità e autonomia.

Questo cammino ha bisogno di strutture adeguate, personale specializzato e tanto amore, ma soprattutto anche di solidarietà. La strada è ancora lunga ma un piccolo contributo può farci arrivare ancora piu' lontano.

Aiuta la Lega del Filo d'Oro, perchè aiuti chi sa dare aiuto.

Numero Verde 800.904450

www.legadelfilodoro.it 

 
 
 

Seneca..

Post n°7074 pubblicato il 19 Maggio 2015 da nina.monamour

 


...c'è una grande differenza tra il non volere
e il non sapere peccare..

P.S.
Non sono una Filosofa ma mi chiedo se esisteva il "peccato" prima dell'avvento del Cristianesimo.

Quali erano i "peccati" nell'era pagana? Magari è stato usato un termine improprio per indicare altro.

Se ho sbagliato Seneca non me ne voglia..


C'è anche da considerare la traduzione dal latino che spesso ha un significato diverso da quello che noi gli diamo ora.

Per buona pace di Seneca, mi assumo la mia parte di responsabilità e ai posteri l'ardua sentenza

 

 
 
 

Romano Battaglia..

Post n°7073 pubblicato il 18 Maggio 2015 da nina.monamour


Mi uccide il fatto di non riuscire mai a chiedere
nulla.

Ma ancora di più il fatto che gli altri pensino
che io non abbia bisogno di nulla

 

Buon inizio di settimana..



 
 
 

Un dolce da gustare..

Post n°7072 pubblicato il 17 Maggio 2015 da nina.monamour

Preparate mestolo, grembiule, bilancia e mettete a scaldare il forno..

Cominciamo!


Risultati immagini per immagini  mestolo e grembiule

Plumcake carote e cannella

INGREDIENTI: 120gr di farina 00, 80gr di fecola, 100gr di burro morbido, 2 uova, 50gr di zucchero bianco,  50gr di zucchero di canna, 180gr di carote già pulite, 1 bustina di lievito,  cannella in polvere, latte q.b. (50ml circa), sale, zucchero a velo.

Grattugiate le carote (io ho lasciato dei pezzettoni perchè mi piace sentire la consistenza mentre mangio il dolce) e lasciatele asciugare su carta da cucina in modo da eliminare tutta l’acqua. La ricetta "originale" suggerisce anche di usare, in alternativa, le carote julienne in busta da tagliuzzare con le forbici  perchè asciutte.

In una ciotola lavorate con la frusta il burro morbido con i due tipi di zucchero e un pizzico di sale, fino ad ottenere una crema soffice.

Aggiungete i tuorli (uno alla volta) ed una spolverata di cannella poi con una spatola  incorporate delicatamente la farina setacciata con il lievito, alternandola al latte se il composto diventa troppo sodo. Unite le carote e mescolare ancora.

Incorporate infine gli albumi montati a neve ferma con un goccio di succo di limone, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto.

Versate metà dell’impasto in uno stampo da plum cake, distribuite all’interno un "ripieno a vostra scelta"  (io ho messo dei pinoli, la ricetta originale ci affogava dei cucchiai di nutella.. fate voi)  e ricoprite con il resto della pasta.

pinup ai fornelli

Infornate a 180°C per circa 40 minuti (fare la prova stecchino).
Lasciate raffreddare su una gratella e servire cosparso di zucchero a velo.

Vi posso assicurare che sono davvero buoni, ho abbondato di cannella dove ho tolto la nutella ed il sapore era quel dolce speziato che a me fa impazzire.


fonte ricette.it

 
 
 

Sempre allegra..

Post n°7071 pubblicato il 17 Maggio 2015 da nina.monamour

 
 
 

Come non vestirsi per un matrimonio..

Post n°7070 pubblicato il 16 Maggio 2015 da nina.monamour

Settembre ormai pare aver surclassato Maggio nelle classifiche dei mesi migliori per sposarsi, e c’è chi, da invitato intendo, si fa anche 2-3 cerimonie a stagione. Ma che si tratti di spose di Maggio o di Settembre, il vero dilemma dell’invitata è sempre lo stesso: "cosa mi metto?"

Ci sono regole ferree, e altre un pò meno.

Ecco il mio personale parere, in cinque facili punti.


1. non ci si veste di nero ai matrimoni

VERO


Eddai, possibile che con tutta le le infinite gradazioni di colore che esistano al mondo non riusciate a scollarvi dal solito nero? Almeno ai matrimoni, no. Se non per l’etichetta, fatelo almeno per fantasia.

2. non ci si veste di bianco ai matrimoni

VERO


Qui non si può che dar ragione alla saggezza popolare, non ci si veste di bianco perché è il colore della sposa, e una brava invitata non vuole far finta di essere la sposa (neanche se si rode dalla gelosia di non esserlo).

3. ai matrimoni ci si mette l’abito lungo

FALSO


Qui dipende dalla tipologia di matrimonio (e dalla tipologia di amici che avete). Ci sono spose che obbligano le invitate a presentarsi in lungo, perché se non è lungo non è chic. Altri sostengono che sia vietatissimo, altri ancora difendono complicate regole in base all’orario del ricevimento (tipo no dalle 10 alle 10.15,  si dalle 18 alle 18.01). Informatevi prima, io personalmente non mi sono mai vestita in lungo ad un matrimonio, per una ragione semplicissima, quando mai lo riciclo un abito lungo da cerimonia?

4. ai matrimoni ci si mette le calze

SAREBBE ANCHE VERO MA…
Ricordo con un brivido un matrimonio di Maggio in cui seguii il consiglio di mia mamma e indossai un paio di calze, seppure velatissime e color sabbia. Era il Maggio più caldo degli ultimi 10 anni e maledii il galateo. Comunque sì, il bon ton dice mai gambe nude. Io me ne frego, e devo dire che generalmente lo fanno anche quasi tutte le altre, tranne chi ha un discreto interesse a coprire.

5. ai matrimoni non ci si veste da mignotte

 VERO
Ricordate il famoso film  “Quattro matrimoni e un funerale”?  Sperate di accasarvi pure voi, ma una cerimonia non è l’occasione migliore per mettere in mostra (e in saldo) la mercanzia, se mai ce ne fosse una adatta, "ma non si sposano in chiesa" non è una giustificazione,

a meno che il Sindaco non sia Silvio Berlusconi (potrebbe apprezzare il look olgettina). Cercate di comprare un vestito con della stoffa, non li vendono al metro.

Detto questo, buona cerimonia!

E una volta che siete vestite, truccate e accessoriate di tutto punto, attente al buffet e abiti fascianti

e tacchi a spillo

possono diventare traditori dopo il decimo drink!


fonte galateo.it

 
 
 

Un milione di dollari..

Post n°7069 pubblicato il 15 Maggio 2015 da nina.monamour

In Indonesia la polizia brucia 3 tonnellate di marijuana e sballa tutto il quartiere.
Un colpo portato a segno senza precedenti per l’Indonesia ma che, nel tentativo di smaltire l’enorme quantità di droga con un falò, ha accidentalmente intossicato (e fatto sballare) tutto il quartiere.

La droga era già stata preparata meticolosamente e confezionata in tanti pacchetti, pronti ad essere distribuiti sul mercato e che avrebbero fruttato al proprietario 1 milione di dollari americani.

Ad un mese dal sequestro, non sapendo ancora bene come smaltire tutta questa marijuana, la polizia locale ha pensato bene di bruciarla!

marijuana bruciata in piazza


Il tutto è successo a Tangerang a circa 26 chilometri dalla capitale indonesiana Jakarta.

L’Asia è uno dei pochi stati del mondo dove la cannabis è vietata sotto tutte le forme e aspetto, il possesso o la coltivazione per uso personale sono reati puniti come la vendita e il commercio.

L’incendio per lo smaltimento è stato appiccato in una piazza pubblica non lontani da sguardi e nasi curiosi. Una quantità enorme di marijuana da bruciare al punto che sono dovuti intervenire a supporto l’intero distretto di Polizia della città oltre quelli vicini di sicurezza e sorveglianza.

Per la sicurezza tutti gli Agenti intervenuti per l’operazione indossavano delle mascherine di protezione a differenza dei cittadini spettatori che, accorsi per assistere al falò, si sono presentati senza mascherine; moltissimi hanno respirato il fumo della marijuana e sotto l’effetto della droga si sono dati alla pazza gioia per le strade.

Nel giro di qualche minuto il fumo si è diffuso rapidamente raggiungendo anche le abitazioni vicine e ben presto la cittadina intera era fuori controllo,

marijuana a fuoco bruciata

alcune persone saltavano di quà e di là altre invece ridevano a crepapelle in mezzo alla strada senza che ce ne fosse il motivo.

Probabilmente se voluto e fatto apposta, un effetto simile non sarebbe stato uguale. Mal di testa, nausea, vomito e senso di vertigini sono stati accusati dai cittadini per gran parte della giornata.

Oltre alla marijuana la polizia ha approfittato del falò per bruciare anche droghe pesanti, 2 chilogrammi di metamfetamine e più di 2500 pasticche di estasi.

E se fosse successo in Italia??!!


Non oso pensarci, ah..ah..

fonte curiosità dal mondo


 
 
 

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