Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 24/10/2017
Post n°8172 pubblicato il 24 Ottobre 2017 da nina.monamour
Il gesto terribile di Mattia Stanga, 24 anni, (tanto per citarne qualcuno) che ha ucciso la sua fidanzata Alba Chiara Baroni, sembra inspiegabile alla gente di Tenno (Trento). Hanno litigato, lui l'ha inseguita in bagno e le ha sparato, poi si è ammazzato. Resta il mistero dell'emozione violenta che trasforma una discussione in delitto, con le donne che pagano il prezzo più alto, nel 2016 ne sono state uccise 120 da compagni e mariti. Non si tratta di raptus, ma di una cultura che rende possibile arrabbiarsi e ferire a morte. Basta giustificazioni e foto sui giornali della coppia felice prese su Facebook il giorno dopo, come fosse un fotoromanzo. Quello di Tenno non è un omicidio-suicidio, è l'ennesimo femminicidio in cui l'assassino si è suicidato. Aggiungiamoci lo scivolone giuridico, la nuova legge sulla riforma penale prevede che molti stalker possano cavarsela con una multa. Lo Stato non può tradire le donne, esortandole a denunciare e poi depenalizzando. Il guardasigilli Andrea Orlando è già pronto ad intervenire modificando la legge sullo stalking in modo che sia perseguibile d'ufficio. Intanto il sottosegretario alla Presidenza Maria Elena Boschi ha presentato un piano che prevede finanziamenti ai centri antiviolenza e parla di prevenzione. È importante lavorare nelle scuole, certi gesti scambiati per attenzioni sono il primo passo verso comportamenti aggressivi. Che esista una cultura dello stupro lo dimostrano le cronache più recenti, dalla modella inglese rapita per essere venduta all'asta sul dark web ai due casi di Bari, una dodicenne violentata per mesi dal branco e ricattata e una quindicenne attirata dall'ex e stuprata da lui e quattro amici. Possiamo vincere perché questa non è una battaglia delle donne, è una battaglia di civiltà. Sembravano così felici, poi un giorno lui le spara, l'accoltella o la strangola, dietro ai femminicidi c'è una cultura che rende possibile arrabbiarsi e ferire a morte, e allora si torna a parlare della necessità di fare prevenzione già nelle scuole. Bisognerebbe partire dai primi anni di vita dei bambini a sensibilizzare per una cultura del rispetto in cui non possano avere la meglio la maleducazione e la prepotenza.
|
AREA PERSONALE
MENU
ULTIMI COMMENTI
**********
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Inviato da: virgola_df
il 25/05/2020 alle 16:42
Inviato da: Nuvola_vola
il 25/05/2020 alle 11:27
Inviato da: zacarias5
il 25/05/2020 alle 07:34
Inviato da: tanmik
il 25/05/2020 alle 06:18
Inviato da: lascrivana
il 24/05/2020 alle 19:19