Tu e il Paradiso

Immagini sacre, preghiere e pensieri...dal Cielo

 

SE SIETE INFELICI NON RIMPROVERATELO A ME!

 

Io sono la Luce,

e voi non mi vedete.

  Io sono la Via,

e voi non mi seguite.

  Io sono la Verità,

e voi non mi credete.

 Io sono la Vita,

e voi non mi cercate.

 Io sono il Maestro,

e voi non mi ascoltate.

 Io sono il Capo,

e voi non mi obbedite.

 Io sono il vostro Dio,

e voi non mi pregate.

 Io sono il vostro grande Amico,

e voi non mi amate.

Hai ragione, o Gesù, troppo poco ti ricordiamo

e troppo poco ti amiamo, per questo siamo infelici.

Ma le tue braccia aperte ci invitano al tuo cuore

e ci assicurano il perdono.

Nel tuo cuore, fonte di luce,

ritroveremo la forza per seguirti Via, Verità e Vita;

la grazia per ascoltarti Capo e Maestro;

la gioia per amarti Dio di Amore,

Amico di quanti confidano in te. 

 

 

AREA PERSONALE

 

PREGHIERA A PADRE PIO

 

Tu povero nascesti, o Padre Pio 

come fu Cristo, il nostro Redentore,

compagna l'umiltà ti fu fedele,

 immensa la Tua fede nel Signore.

Simigliante a Gesù anche le piaghe, 

che Tu accettasti con rassegnazione

memore del penoso Suo Calvario e della tormentata Sua Passione.

Or che Tu godi dell'Eterna Luce, fulgente, radiosa ed infinita,

continuando a darci il Tuo aiuto 

mostrati a noi quel che Tu fosti in vita.

In questo mondo pieno di tristezza 

dona il sollievo a tutti i sofferenti,

infondi in noi l'amore in ogni cuore, 

la fratellanza tra le umane genti.

Noi affidiamo a Te le nostre pene, 

or che ormai sei più vicino a Dio,

fa quel che puoi per il nostro bene 

intercedi per Noi, o Padre Pio!

 

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Angela da Foligno ( religiosa e mistica )

Post n°77 pubblicato il 04 Febbraio 2013 da osservandoilparadiso

Angela nacque nel 1248 a Foligno. Si sposò in giovane età e, dopo aver trascorso una vita "selvaggia, adultera e sacrilega", si convertì tramite una confessione al cappellano del vescovo in una data che gli studiosi collocano all'incirca verso il 1285. Dopo la morte del marito, dei figli e della madre, entrò nelTerz'ordine Francescano nel 1291 (altra data ipotetica), vivendo sull'esempio di Francesco d'Assisi in penitenza e nella radicale imitazione di Gesù Cristo, meditando soprattutto la sua Passione.

Morì il 4 gennaio 1309 e venne da sempre venerata con il titolo di Beata e Magistra Theologorum, ossia Maestra dei Teologi, perché in vita attorno a lei si era raccolto un Cenacolo di figli spirituali, tra i quali si annovera Ubertino da Casale.

Il suo corpo riposa nella Chiesa di San Francesco e Santuario della Beata Angela a Foligno.

Più che parlare sulla sua vita, di cui si hanno poche notizie, è bene soffermarsi sul suo Memoriale," autobiografia spirituale", steso da un frate A., suo cugino e consigliere spirituale, il quale, essendo venuto a conoscenza dalla stessa Angela di esperienze mistiche, mostra i trenta passi che l'anima compie raggiungendo l'intima comunione con Dio, attraverso la meditazione dei misteri di Cristo, l'Eucaristia, tentazioni e penitenze. Qui citiamo una pagina del suo libro sulle visioni mistiche:

"Chiesi a Dio che cosa potessi fare per piacergli, ed egli molte volte, mentre dormivo o mentre vegliavo, per bontà sua, mi apparve crocifisso sulla croce, e m'invitò a scrutare nelle sue piaghe aperte e, con mirabile modo, mi mostrò come aveva sofferto tutta la sua passione per me. E, dopo avermi enumerate ad una ad una le sofferenze durate, mi disse: "Che puoi dunque fare tu per ricompensarmi? ". Mi apparve molte volte anche mentre ero desta con un aspetto più sereno e placato di quando lo vedevo nel sonno, sebbene avesse sempre sul viso la sua pena e il suo dolore e, mostrandomi la fronte rigata di sangue ed i sopraccigli aspreggiati sotto la corona di spine e la barba strappata e scomposta, ed enumerandomi le battiture delle quali, ad una ad una ritrovava le sanguinose lividure sul suo puro corpo, mi disse: "Tutte queste sofferenze le ho patite per te".

Allora mi tornarono alla memoria i miei peccati e capii che con essi avevo di nuovo riaperto le piaghe di Gesù Cristo; per ripararvi non mi rimaneva che il mio dolore grande quanto tutta me" (decimo passo).

"Mentre sta pregando, la Poverella vede Gesù Cristo sulla Croce. Il Signore la chiama e le dice di accostare la sua bocca al costato: le sembra di vedere e bere il suo Sangue, che la purifica. La Beata prova gioia, sebbene dalla meditazione della Passione le derivi tristezza. La preghiera è il normale contesto delle rivelazioni divine. Quella vocale non è, però, l’unica forma di preghiera. Angela qui si riferisce a quella mentale" (quattordicesimo passo).

"Un giorno, durante la preghiera , nel cuore di Angela viene posto il Padre nostro. Lei lo recita lentissimamente, dopo averne capito, per grazia, le singole parole. La poverella comprende chiaramente la bontà di Dio e la propria indegnità.  Dolore e gioia, allora, si intrecciano: il primo per i propri peccati, la seconda per la divina bontà. La coscienza di quest'ultima le impedisce, addirittura, di alzare gli occhi ed allora, per ottenere il perdono, si affida alla Vergine Maria" (sedicesimo passo).

 "Successivamente Angela prova tale diletto nella preghiera, che si dimentica di mangiare. Anzi, arriva a desiderare di non dover mangiare, per pregare, o almeno di mangiare pochissimo. Comprende, però, che si tratta di una tentazione e di un inganno" (diciottesimo passo).  

 

E poi, alcune frasi tratte dai suoi "scritti":

"Non vedo quale maggiore soddisfazione possiamo dare a Dio, che vedere perfettamente la nostra povertà" 

"Infatti, la preghiera continua illumina l'anima, l'eleva e la trasforma" 

"Venite, perciò, o figli miei benedetti, e guardate la Croce e piangete con me Cristo morto su di essa per le nostre iniquità, perché proprio noi siamo stati la causa del suo così grande dolore" 

"Il Dio-Uomo straziato fu obbediente solo per te a tutte le tribolazioni" 

"In Cristo ci fu anche il dolore di compassione per quella sua dolcissima Madre" 

"Figliolini miei, datevi da fare per essere piccoli" 

"Perciò, mai, o figli di Dio, togliete gli occhi vostri da questa fedelissima umiltà, che questo Dio Uomo straziato ebbe per voi"

"Ma questo Dio-Uomo straziato ebbe in tutta la sua vita una sola condizione, vale a dire la croce" 

Preghiera di Papa Giovanni Paolo II

Beata Angela da Foligno!
Grandi meraviglie ha compiuto in te il Signore.
Noi oggi, con animo grato, contempliamo e adoriamo l'arcano mistero della divina misericordia, che ti ha guidata sulla via della Croce fino alle vette dell'eroismo e della santità.
Illuminata dalla predicazione della Parola, purificata dal Sacramento della Penitenza, tu sei diventata fulgido esempio di virtù evangeliche, maestra sapiente di discerinimento cristiano, guida sicura nel cammino della perfezione.
Hai conosciuto la tristezza del peccato, hai speRimentato la "perfetta letizia" del perdono di Dio.
A te Cristo si è rivolto con i dolci titoli di "figlia della pace" e di "figlia della divina sapienza".
Beata Angela! confidiamo nella tua intercessione, invochiamo il tuo aiuto , perché sincera e perseverante sia la conversione di chi, sulle tue orme, abbandona il peccato e si apre alla grazia divina.
Sostieni quanti intendono seguirti sulla strada della fedeltà a Cristo crocifisso nelle famiglie e nelle Comunità religiose di questa Città e dell'intera Regione.
Fa' che i giovani ti sentano vicina, guidali alla scoperta della loro vocazione, perché la loro vita si apra alla gioia e all'amore.
Sostieni quanti, stanchi e sfiduciati, camminano con fatica fra dolori fisici e spirituali.
Sii luminoso modello di femminilità evangelica per ogni donna: per le vergini e le spose, per le madri e le vedove.
La luce di Cristo, che rifulse nella tua difficile esistenza, brilli anche sul loro cammino quotidiano.
Implora, infine, la pace per noi tutti e per il mondo intero.
Ottieni per la Chiesa, impegnata nella nuova evangelizzazione, il dono di numerosi apostoli, di sante vocazioni sacerdotali e religiose.
Per la Comunità diocesana di Foligno implora la grazia di un'indomita fede, di una fattiva speranza e di un'ardente carità, perché, seguendo le indicazioni del recente Sinodo, avanzi spedita sulla strada della santità, annunciando e testimoniando senza sosta la perenne novità del Vangelo.
Beata Angela, prega per noi!


(da "L'Osservatore Romano")

 


 

 

 

 

 

 

 
 
 
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Un blog di: osservandoilparadiso
Data di creazione: 13/12/2010
 

E' GRADITO ALLA MADONNA E A GESÙ

CHIEDIAMO AI SANTI DI INTERCEDERE PER NOI

Novena a Dio Padre e ai 9 Cori degli Angeli (per qualsiasi grazia)

Novena a S.Gianna Beretta Molla (per avere un figlio) -

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LA MADONNA CI ESORTA A RECITARE IL ROSARIO

 

A Fatima, a Lourdes e a Medjugorje la Madonna ha incitato insistentemente alla recita del Rosario

La Mamma celeste ci ha invitato a recitare il Rosario come arma potente contro il male.

Può sembrare una preghiera ripetitiva, invece è come due fidanzati che si dicono l'un l'altro tante volte "ti amo"... 

"Col Rosario si può ottenere tutto. 

Esso è come una lunga catena che lega il cielo alla terra; 

una delle estremità è nelle nostre mani e l'altra in quelle della S. Vergine. 

Finché il Rosario sarà recitato, Dio non potrà abbandonare il mondo, perché questa preghiera è potente sul suo cuore. 

La dolce Regina del Cielo non può dimenticare i suoi figli che, senza interruzione, ripetono le sue lodi. 

Il Rosario sale come incenso ai piedi dell'Onnipotente. 

Maria lo rinvia subito come una benefica rugiada, che viene a rigenerare i cuori. 

Non c'è preghiera che sia più gradita a Dio del Rosario". 

(S. Teresa )

" Durante un esorcismo, attraverso la persona posseduta, 

Satana mi ha detto : 

Ogni Ave Maria del Rosario, è per me una mazzata in testa ; 

se i cristiani conoscessero la potenza del Rosario, per me sarebbe finita ! " 

(Don Gabriele Amorh )

 

 
 

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