Tu e il Paradiso

Immagini sacre, preghiere e pensieri...dal Cielo

 

SE SIETE INFELICI NON RIMPROVERATELO A ME!

 

Io sono la Luce,

e voi non mi vedete.

  Io sono la Via,

e voi non mi seguite.

  Io sono la Verità,

e voi non mi credete.

 Io sono la Vita,

e voi non mi cercate.

 Io sono il Maestro,

e voi non mi ascoltate.

 Io sono il Capo,

e voi non mi obbedite.

 Io sono il vostro Dio,

e voi non mi pregate.

 Io sono il vostro grande Amico,

e voi non mi amate.

Hai ragione, o Gesù, troppo poco ti ricordiamo

e troppo poco ti amiamo, per questo siamo infelici.

Ma le tue braccia aperte ci invitano al tuo cuore

e ci assicurano il perdono.

Nel tuo cuore, fonte di luce,

ritroveremo la forza per seguirti Via, Verità e Vita;

la grazia per ascoltarti Capo e Maestro;

la gioia per amarti Dio di Amore,

Amico di quanti confidano in te. 

 

 

AREA PERSONALE

 

PREGHIERA A PADRE PIO

 

Tu povero nascesti, o Padre Pio 

come fu Cristo, il nostro Redentore,

compagna l'umiltà ti fu fedele,

 immensa la Tua fede nel Signore.

Simigliante a Gesù anche le piaghe, 

che Tu accettasti con rassegnazione

memore del penoso Suo Calvario e della tormentata Sua Passione.

Or che Tu godi dell'Eterna Luce, fulgente, radiosa ed infinita,

continuando a darci il Tuo aiuto 

mostrati a noi quel che Tu fosti in vita.

In questo mondo pieno di tristezza 

dona il sollievo a tutti i sofferenti,

infondi in noi l'amore in ogni cuore, 

la fratellanza tra le umane genti.

Noi affidiamo a Te le nostre pene, 

or che ormai sei più vicino a Dio,

fa quel che puoi per il nostro bene 

intercedi per Noi, o Padre Pio!

 

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Santa Maria Maddalena De' Pazzi

Post n°79 pubblicato il 07 Febbraio 2013 da osservandoilparadiso

 

Caterina de' Pazzi nacque a Firenze il 2 aprile 1566. Appartiene alla casata de’ Pazzi, potenti (e violenti) per generazioni in Firenze, e ancora autorevoli alla sua epoca. Battezzata con il nome di Caterina, a 16 anni entra nel monastero carmelitano di Santa Maria degli Angeli in Firenze e come novizia prende il nome di Maria Maddalena. 

Nel maggio 1584 soffre di una misteriosa malattia che le impedisce di stare coricata. Al momento di pronunciare i voti, devono portarla davanti all’altare nel suo letto, dove "dì e notte sta sempre a sedere".  

Dopo la professione religiosa, il 27 maggio 1584, comincia un itinerario mistico, segnalato di grazie e numerosissime esperienze singolari, che fa di lei una delle più grande estatiche della Chiesa.

A eccezione di tre lettere, non scrisse nulla di proprio pugno. Ma lei, che parlava in estasi, è obbligata a conferire tutto quello che le accadeva ai superiori, tramite le sorelle, che scrivevano quello che lei diceva, fuori dell'estasi o durante le stesse esperienze mistiche.

Così furono prese dalla sua bocca e raccolte sotto sua dettatura le relazioni delle sue esperienze mistiche: e questi costituiscono quattro grossi volumi di manoscritti originali, essendo da lei stessa riveduti, schiariti e corretti. Sono questi: I Quaranta Giorni; I Colloqui; Revelatione e Intelligentie (o I otto giorni dello Spirito Santo);  La Probatione - Renovatione della Chiesa. 
Queste relazioni saranno complimentati ancora in vita della Santa con altri testi di natura biografica, avvisi, ammaestramenti e ricordi personali, raccolti a titolo particolare da carmelitane che con lei vivevano. 
Insieme tutti questi testi costituiscono uno dei maggiori monumenti della letteratura mistica cattolica.

Nell' autunno del 1602 si ammala e il 19 ottobre 1604 è costretta a stare a letto, colpita da tubercolose polmonare. Comincia allora la fase della sua vita chiamata il "nudo patire", una fase posteriore alla trasformazione del matrimonio spirituale e unica nella storia della mistica.

Muore il 25 maggio 1604. Il suo corpo incorruttibile si trova attualmente sotto l'altare maggiore della Chiesa del Monastero di S. Maria degli Angeli e di S. Maria Maddalena de' Pazzi, che si trova a Careggi, Firenze.

Ecco alcune date che segnano in modo "particolare" la vita di questa santa:

 

1584: "I quaranta giorni". Rimane estatica ogni giorno, subito dopo la comunione, per 2 o 3 ore.

 

1585: riceve il dono della Corona di spine

15 aprile (Lunedì santo): riceve le Stimmate invisibile

17-19 maggio: le "40 ore". Delle 14 ore (circa) di venerdì, fino all'una di domenica accompagna Gesù nel mistero della sepoltura, della resurrezione, della liberazione dell'anime del Limbo e della sua apparizione a Maria, Sua Madre. 18 maggio: riceve il Cuore di Gesù.

25 maggio: comincia a mangiare soltanto pane e acqua (nei giorni festivi, cibi quaresimali), a dormire poche ore e a dormire  prima "sopra la sola materassa, e poi sopra un sol saccone". Questa inedia prolungata solo finirà il 30 gennaio 1594.

8-16 giugno: I "otto giorni dello Spirito Santo", durante i quali "stette dì e notte sempre rapita in eccesso di mente, salvo che per lo spatio di circa due hore, che gli fu concesso per dir l'uffitio, pigliare un po' di cibo e alquanto riposo". In ciascuno di questi giorni all'ora di Terza riceve il Spirito Santo sotto una forma diversa.

9 giugno (Pentecoste): verso le 11 ore, è messa dello Spirito nella "fossa dei leoni" (lit.: "lago de' leoni"), dove rimarrà cinque anni completi, fino al 10 giugno 1590.

16 giugno (Santissima Trinità): alla un'ora di notte comincia la prova della privazione del sentimento e del gusto della grazia, lasciandola Dio nella fossa dei leoni "circundata da moltitudine di demoni e afflitta dalle lor grande e orribil tentatione". È la terribile notte oscura dello spirito o notte mistica della fede.

 

 1587

2 agosto: avendosi spogliato di tutto che ha in camera (il 5 luglio), passa a indossare una sola tonaca e scapolare, i più abietti che ha trovato, a "similitudine di" Gesù "e dei sua santi apostoli". Persevererà così fino alla morte.

7 agosto: comincia a camminare scalza, senza scarpe, "all'apostolica" (fino al 9 giugno 1590).

30 novembre: per vincere la tentazione del suicidio, piglia un coltello di refettorio e lo mette in mano alla Vergine del coro.

1588

25 febbraio: riceve il dono singolare del fasciculus myrrhae, il "fascetto della Passione, come dette a San Bernardo".

25 novembre: entra nel colmo della prova. Le tentazioni di lasciare il Monastero e di morire raggiungono il culmine.

 

1590

9 giugno (vigilia di Pentecoste): continua l'inedia, ma il giovedì può bere vino in onore dell' istituzione dell'Eucaristia. Non camminerà più scalza, ma non userà più scarpe.

10 giugno (Pentecoste): dopo la comunicazione dello Spirito, verso le 9 ore, dai suoi santi prottetori, vieni finalmente tratta fuori dalla "fossa dei leoni".

 

1603

marzo (forse il 30, Pasqua): domanda a Dio la grazia di un nudo patire, cioè "che da niuna banda [Dio, mondo, corpo, spirito e persone] vi sia consolazione" e sente che gli sarà accordata.

aprile (prima settimana, verso il 3): 1ª emottisi.

7 agosto: 2ª emottisi. Sputa sangue in grande abbondanza per 4 giorni. Non cesserà mai di sputar sangue, anche se soltanto lo faccia di 2 in 2 o di 3 in 3 settimane.

 

1604

24 giugno (Natività di San Giovanni Battista): ultima estasi, sopra il nudo patire.

12 ottobre: è eletta Sottopriora e Maestra delle Sopragiovani.

19 ottobre: nuove emottisi, "con febbre grandissime e dolor di testa, che la fermorono in letto affatto", con tubercolosi. Qui resterà per due anni e sette mesi, senza nessuna consolazione interiore o esteriore, proprio fino alla morte: è il "nudo patire", la configurazione suprema con Gesù abbandonato nella croce.

 

1607

13 ottobre: riceve l'Estrema Unzione dal Confessore del Monastero, padre Vincenzo Puccini.

25 maggio (venerdì di Ascensione): verso le ore 6,00 entra in agonia e tre ore dopo pronuncia le sue ultime parole: Benedictus Deus. Verso le 12 ore, Suor Maria Maddalena muore.

26 maggio: verso "le 2 ore di notte" (22:00), il corpo, "rinchiuso in una cassa di legno", fu posto sotto l'Altare Maggiore della Chiesa del Monastero, perché i muri perimetrali della cappella maggiore della Chiesa stillano umidità per la vicinanza dell'Arno e per l'acqua che trabocca dalla gronda del tetto.

 

1608

27 maggio: a domanda delle Monache, Puccini ottene dall'Arcivescovo il permesso di ritirare in clausura le spoglie della Suora. Avvendo bisogno di cambiare la cassa,Vincenzo Puccini preside alla apertura e ricognizione della salma. Appena aperta la cassa, il corpo si mostra fresco, intero, flessibile; solo le vesti erano bagnate e fradice. Le Suore lo compongono "in una cassa d'albero" e lo sistemano sotto l'altare dell'oratorio a lei dedicato l'anno precedente (perché fu la camera dove morì), ma detto "del Crocifisso". 

3 di giugno: il corpo "cominciò a stillare dal ginocchio in giù, liquore di soavissimo odore: non si poteva raccorre che ne' drappi che si poneano sotto, i quali rimaneano macchiati come d'oglio e odorosi [...]. Seguitò a stillare fino a giugno di 1620. Nè perché cessò il liquore, cessò il soavissimo odore, per ciò che questo rimase come prima a spirare da tutte le membra".

 

 

 

 
 
 
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Un blog di: osservandoilparadiso
Data di creazione: 13/12/2010
 

E' GRADITO ALLA MADONNA E A GESÙ

CHIEDIAMO AI SANTI DI INTERCEDERE PER NOI

Novena a Dio Padre e ai 9 Cori degli Angeli (per qualsiasi grazia)

Novena a S.Gianna Beretta Molla (per avere un figlio) -

Novena a S. Teresa di Lisieux - 

 

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LA MADONNA CI ESORTA A RECITARE IL ROSARIO

 

A Fatima, a Lourdes e a Medjugorje la Madonna ha incitato insistentemente alla recita del Rosario

La Mamma celeste ci ha invitato a recitare il Rosario come arma potente contro il male.

Può sembrare una preghiera ripetitiva, invece è come due fidanzati che si dicono l'un l'altro tante volte "ti amo"... 

"Col Rosario si può ottenere tutto. 

Esso è come una lunga catena che lega il cielo alla terra; 

una delle estremità è nelle nostre mani e l'altra in quelle della S. Vergine. 

Finché il Rosario sarà recitato, Dio non potrà abbandonare il mondo, perché questa preghiera è potente sul suo cuore. 

La dolce Regina del Cielo non può dimenticare i suoi figli che, senza interruzione, ripetono le sue lodi. 

Il Rosario sale come incenso ai piedi dell'Onnipotente. 

Maria lo rinvia subito come una benefica rugiada, che viene a rigenerare i cuori. 

Non c'è preghiera che sia più gradita a Dio del Rosario". 

(S. Teresa )

" Durante un esorcismo, attraverso la persona posseduta, 

Satana mi ha detto : 

Ogni Ave Maria del Rosario, è per me una mazzata in testa ; 

se i cristiani conoscessero la potenza del Rosario, per me sarebbe finita ! " 

(Don Gabriele Amorh )

 

 
 

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