Messaggi del 24/07/2018
Post n°2729 pubblicato il 24 Luglio 2018 da namy0000
“Caro Santo Padre, chi ti scrive è una mamma. Una mamma che ha aperto il ventre per accogliere una vita, e il cuore per accoglierne un’altra dall’Africa. Ti scrivo perché il sette luglio sarai a Bari, nella mia città, e andrai a pregare sulle reliquie di Nicola, un santo nero arrivato da lontano su una barca che non naufragò, amato e venerato a Bari e nel mondo. Che se non fosse stato santo e fosse sbarcato di questi tempi sulle nostre coste sarebbe stato un migrante. E non sarebbe stato né riconosciuto, né accolto, né amato. Ma si amano i santi, e talvolta si odiano i vivi. In questi giorni di deriva razzista, di intolleranza, di emarginazione, giorni pesanti di morti annegati, pesanti di odio, siamo in tanti a batterci affinché non si dimentichi che siamo tutti fratelli nell’umanità. Come arma abbiamo solo la nostra parola e le nostre opere, ma non bastano contro questa barbarie di sentimenti. E ci stupiamo sempre più spesso nel constatare quanto certe forme di intolleranza e di rigetto arrivino proprio da gente che si professa cattolica. Santo Padre, in questo momento solo la tua voce può alzarsi, forte e potente, e contrastare il clima di indifferenza e di odio in cui ci troviamo a vivere, e che ci porta a temere la disumanità del nostro vicino, non lo straniero dei gommoni. Sabato ricorda, se puoi, a coloro che pregheranno con te e ti ascolteranno, che non si può far parte dell’umanità se non ci si riconosce fratelli nella stessa umanità. Ricorda, se puoi, che non ci sono compromessi nella fede e nell’amore. E che Dio guardandoci e amandoci non vede il colore, la lingua, la religione, ma vede solo i suoi figli, e ci insegna a fare così, a guardarci l’un l’altro come fratelli. Ricorda, se puoi, che ai fratelli che soffrono o sono in pericolo, si tende la mano, non la si nega, non la si allontana. Ricorda, se puoi, che in questi barconi c’è il figlio dell’uomo, e che continua a morire, non in croce ma annegato, perché non lo abbiamo riconosciuto, aiutato, accolto… Guardo la pelle di mia figlia: è scura, eppure se la tocco è uguale alla mia, Santo Padre… E io voglio consegnare a mia figlia, a mio figlio, alle generazioni che stanno crescendo un mondo in cui la pace e la fratellanza dei popoli non restino parole ingombranti ma un diritto riconosciuto e rispettato. Grazie Santo Padre – P.A.” (Lettera firmata pubblicata su FC n. 29 del 22 luglio 2018). |
Post n°2728 pubblicato il 24 Luglio 2018 da namy0000
Tag: bollette, cittadini, città, civile, crediti, danni, education, esempi, metropoli, mezzi pubblici, punti, strutture sportive, valutazione A SUQIAN, UNA METROPOLI CINESE DI CINQUE MILIONI DI ABITANTI, SI STA SPERIMENTANDO UN SISTEMA DI VALUTAZIONE DEI CITTADINI BASATO SUI CREDITI. E SU NUOVI STRUMENTI DI SORVEGLIANZA. Il giorno della sua foto identificativa Jiang indossava una camicia a quadri rossi e neri… Il giorno dopo il suo volto compariva su schermi di tre metri quadrati sistemati in corrispondenza di decine di incroci della città. La sua foto si alternava a quella di Li e di altri passanti che avevano attraversato con il rosso. Il 3 maggio Jiang e Li, di cui sono stati resi noti solo i cognomi, hanno già perso 20 dei 1.000 punti della loro pagella di affidabilità. Per recuperare i “crediti sociali” dovranno dimostrare il loro senso civico, donando il sangue, distinguendosi come lavoratori modello o compiendo delle “buone azioni”. … Dando un voto ai comportamenti, le autorità vorrebbero spingere i cittadini a essere più “civili” e corretti. Si stanno provando diversi sistemi. Le istituzioni cinesi (banche, assicurazioni, tribunali, aziende di trasporti) sono invitate a stilare liste di persone che hanno viaggiato senza biglietto, non hanno saldato un debito o hanno danneggiato qualcuno; persone a cui è vietato prendere un treno ad alta velocità o un aereo, o alloggiare in albergo. In alcune città anche le imprese devono superare un esame e ricevere una valutazione prima di poter partecipare a una gara d’appalto. Il progetto più inquietante, ma più vago, prevede di estendere il sistema di valutazione a tutti i cinesi. La città di Suqian è un ottimo esempio della politica del governo e dei suoi limiti. Il 20 aprile tutti gli abitanti tranne quelli con precedenti penali hanno ricevuto una valutazione su una scala da zero a mille punti in base alle loro azioni. Donare il sangue fa guadagnare cinquanta punti, come anche fare volontariato, ricevere un’onorificenza da “lavoratore modello” o soccorrere qualcuno in difficoltà. Al contrario, pagare le bollette in ritardo può far perdere tra i quaranta e gli ottanta punti. A quanto pare, avere precedenti penali o aver commesso delle infrazioni costa tra i cento e i trecento punti. Un voto positivo dà diritto a riduzioni sull’abbonamento ai mezzi pubblici, a un accesso prioritario all’ospedale, a ingressi gratuiti nelle strutture sportive della città. Un voto negativo, invece, non cambia niente: a questo stadio il sistema svolge solo una funzione d’incoraggiamento, a differenza di quello che sembrerebbe affermare la propaganda, anche a Suqian… (Internazionale n. 1264 del 13 luglio 2018). |
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il 08/02/2024 alle 11:19
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il 27/12/2023 alle 17:41
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2022 alle 12:06
Inviato da: cassetta2
il 31/08/2022 alle 18:17
Inviato da: cassetta2
il 09/05/2022 alle 07:28