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« Un aperitivo all’albaProvocazioni verbali »

Il miracolo della 88. Ma io rimango ostinatamente agnostica

Post n°406 pubblicato il 23 Ottobre 2014 da viburnorosso

L’88 non era riuscito a risolverla nessuno. Ovviamente neanche il Gufetto, né Scrocchiazzeppi, né Occhibelli, né i loro padri, che di matematica, tra scientifico ed istituto tecnico, un po’ ne avevano masticata.

L’88 era un’espressione dal libro di algebra di seconda media. Un’espressione complicatissima con frazioni, numeri negativi e financo con le parentesi graffe. 
E le graffe per me sono LA MATEMATICA.
Ovvero il sacro. 
Ovvero l’incomprensibile. 
Roba per gente con un'attitudine dogmatica, insomma.

Io che son miscredente infatti le graffe non le capisco, non so come pregarle. 
Mica come le tonde, le quadre, le virgole e i punti, che se sai usarli bene aiutano a trasformare i pensieri in parole. 
Con le graffe, se non sai l’algebra, non ci fai proprio nulla. 
Non ci incornici un inciso, non ci sospendi un discorso, non ci subordini un pensiero.  
Nulla di nulla. 
Fuori dal mondo dei numeri secondo me le graffe manco esistono. 
E se domani si estinguessero, probabilmente non me ne accorgerei.

Sia ben chiaro, con queste mie parole non voglio offendere la fede di nessuno. 
La mia è solo la posizione di un’agnostica matematicolesa ancora in attesa di una rivelazione algebrica!

Perché in fondo io qualche dubbio che la matematica non sia una scoperta, ma un’invenzione dell’uomo, ce l’ho. 
Del resto l’universo esisterebbe anche se non fossimo in grado di contarlo o raccontarlo. O anche se lo raccontassimo in modo diverso. 
Come dimostrano le lingue che adottano sistemi diversi da quello decimale, o addirittura come fanno i parlanti di Pirahã, la popolazione amazzonica che non possiede parole per contare. 
Quest’ultima scoperta sembra addirittura demolire l’idea che i numeri costituiscano universali linguistici, e quindi cognitivi.

Insomma tutto questo preambolo di algebra e fede, per dire che ieri sera, voi non ci crederete, ma è accaduto l’incredibile.
Dopo che tutti si sono arresi, IO ho risolto la 88.

Capite?
Il sacro che si piega al profano!
L’inspiegabile che diventa comprensibile!
Che si gridi pure al miracolo!

Non so come sia potuto accadere, ma presa improvvisamente da sacro furore,  o più plausibilmente da trance agonistica, dopo anni di ferite al mio orgoglio algebrico, ho abbandonato la cena sui fornelli e mi sono seduta al tavolino. 
Ripescando reminiscenze probabilmente mai possedute ho cominciato a riempire pagine su pagine di inchiostro, e passaggio dopo passaggio  … ho domato la bestia.

Beh, volete sapere quale era il risultato? 
Un’intera riga intera di espressione e 4 facciate di svolgimento per un miserissimo 4!
Che poi vien da dire, ma se era 4, non potevi scrivere direttamente 4?

Come se io dicessi che devo parlare con il figlio della figlia del padre di mia madre per dire che ora vado a telefonare a mio fratello. Quello che ci capisce di matematica.  

A questo punto è chiaro che la matematica non né una scoperta, né una invenzione. Ma puramente una scienza infusa. 
E a me evidentemente devono aver tenuto il filtro troppo poco in infusione.

 

PS: mi avanzano un sacco di graffe ancora nuove, se qualcuno fosse interessato le cedo gratuitamente. Ritiro a domicilio.

 

 

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
decostruzionista il 23/10/14 alle 20:36 via WEB
le parentesi sono delle subordinate. aiutano all'approccio decostruzionista per la risoluzione delle espressioni. oltre le graffe è complicato. come se si dovesse scrivere un periodo con più di una subordinata che prevedesse qualcosa che è da verificare con l'analisi empirica seguendo delle teorie che possono spiegare il figlio del maestro di juodo che ciavevo e quindi non posso andare alla festa delle medie, che al mercato mio padre comprò.
e poi hai risolto un'espressione.
le conclusioni asintotiche sul fatto che, visto che i numeri potrebbero non essere universali linguistici, non è condizione sufficiente per stabilire che non siano concetti che sono dentro di noi, tipo la logica, pure quella stringente, e quindi siano inventante, lasciale ad un passaggio al limite.
(Rispondi)
 
viburnorosso
viburnorosso il 24/10/14 alle 14:13 via WEB
Nella lingua le parentesi si usano solo per gli incisi (e solo le tonde, anche se taluni preferiscono le quadre), che come è noto sono svincolati dalle regole della subordinazione.
Per la subordinazione pertanto non si ricorre né a parentesi - men che meno a graffe - (anche il segno meno funziona bene per gli incisi), né ad altri artifizi grafici che vadano oltre la semplice punteggiatura, giacché la regola della ricorsività (che poi è proprio quella che al mercato che mio padre comprò) permette (teoricamente) infiniti livelli di incassatura della frase subordinata, sicché sarebbe necessario avere oltre a parentesi tonde, quadre e graffe, anche obblique, segmentate, arricciolate, oblunghe ecc. per descriverli tutti
Invece il figlio del maestro di judo non può andare alla festa delle medie puramente per una questione di coerenza testuale.
La coerenza è quella cosa che insieme alla coesione rende un testo tale e non una semplice accozzaglia di parole. Una volta lo dissi pure in un commento ad un post ma il padrone del post e del blogghe mi disse che ero un po’ maestrina e probabilmente non avevo capito un caxxo. Anche se poi siamo diventati amici, io e quello del blogghe, intendo (scusa la scarsa coesione, ma oggi sono un po’ sparpagliata).
Sulla questione dell’esistenza della matematica al di fuori della nostra testa, devi prendertela con quel provocatore di Lakoff, perché l’idea è sua (Where Mathematics Comes From: How the Embodied Mind Brings Mathematics into Being) e di Nunez.
(Rispondi)
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 23/10/14 alle 22:42 via WEB
Le graffette oggi non si usano più.
I fogli sparsi sul desktop non si spostano neanche se passa la bufera.
(Rispondi)
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 23/10/14 alle 22:44 via WEB
Ma chi sarebbe quest'ottantotto?
E' un erede del sessantotto?
(Rispondi)
 
 
viburnorosso
viburnorosso il 24/10/14 alle 14:16 via WEB
Certo come ci siamo ridotti male! Nel '68 facevano l'amore e non la guerra, nell'88 si erano messi a fare le espressioni. Ora poi lasciamo perdere ...
(Rispondi)
 
viburnorosso
viburnorosso il 24/10/14 alle 14:15 via WEB
Mi hai dato un'idea, posso usare le graffe che mi avanzano per contenerci tutte quelle carte sparse sulla scrivania!
(Rispondi)
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 24/10/14 alle 22:51 via WEB
Ma 'nsomma non se po' sapè che è st'ottantotto?
Famme armeno 'n disegnino.
(Rispondi)
 
 
 
viburnorosso
viburnorosso il 26/10/14 alle 15:27 via WEB
Uffa, ancora non hai capito? è una ventina di posizioni dopo la sessantanove. Quando si è ormai scesi dal letto e ci si è messi a tavolino a fare i compiti con i figli.
(Rispondi)
oltre.lo.specchio
oltre.lo.specchio il 24/10/14 alle 10:07 via WEB
88..come la pista per le automobiline con cui anni fa perdemmo i "sensi"per montarla:))graffetta un po' di pareti Prof...mettine un po' qui un po' la ad incastro, un tocco di colore...et voilà...graffiti graffettati a graffe;)))
(Rispondi)
 
viburnorosso
viburnorosso il 24/10/14 alle 14:17 via WEB
perché non sapevi che il risultato era 4, che sennò con 4 mosse l'avevi bella che montata!
(Rispondi)
sagredo58
sagredo58 il 24/10/14 alle 12:48 via WEB
Divertiti: http://blog.libero.it/sognidigitali/12146989.html se poi vuoi leggiti anche: http://blog.libero.it/sognidigitali/12273980.html
(Rispondi)
 
viburnorosso
viburnorosso il 24/10/14 alle 14:23 via WEB
Letto Sagredo, grazie del link! In realtà la mia era una provocazione sul fatto che la matematica ci dica più cose sul funzionamento della mente umana di quante ce ne dica sul mondo che la circonda.
Ecco perché a me le espressioni richiedono molto sforzo!
La tua equazione ovviamente non ci provo manco a risolverla, però non posso che apprezzarne la simmetrica eleganza.
Sono molto attenta all'estetica io!
(Rispondi)
 
 
sagredo58
sagredo58 il 29/10/14 alle 20:46 via WEB
è quello che ho apprezzato anche io unitamente al risultato iconico che è 1.
(Rispondi)
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