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Assolutamente sì

Post n°409 pubblicato il 01 Novembre 2014 da viburnorosso
 

Le mode sono cose effimere, hanno però il vantaggio di spostare dall’ombra qualcosa e piazzarla sotto i riflettori, magari per lo spazio di una stagione.
Ci sono mode nell’abbigliamento, mode nell’acconciatura, ci sono anche mode alimentari. Chi non ricorda l’imbevibile Lancers che spopolava sulle tavole anni ’80, insieme alle pennette al salmone e all’accoppiata rucola e stracchino?
Generalmente le mode vanno e vengono, ma alcune rimangono.
Succede soprattutto con le mode linguistiche. Perché già, esistono anche quelle.

Vi sarà capitato di sentire almeno una volta quant’altro a chiudere con noncurante eleganza una lista di cose.
Tipo: Mi occupo di ambiente, politiche giovanili e quant’altro
Oramai è così onnipresente e pervasivo da non richiedere neanche più una lista per essere giustificato; la frase appena citata infatti può tranquillamente ridursi a:  
Mi occupo di ambiente e quant’altro.
Conciso ed elegante, vero? Fa nulla poi se non vuol dire un cazzo!

Per non parlare del devastante uso di piuttosto che in funzione disgiuntiva (= o, oppure) PIUTTOSTO CHE avversativa (= invece).
Non mi ci soffermerò perché esiste già a riguardo una ricchissima letteratura, comprensiva addirittura di un’intera pagina uichipidia in cui si spiega chiaramente che si tratta di un vezzo linguistico con ambizioni snobistiche di origine settentrionale.
Del resto Milano è o non è la capitale della moda?
Pertanto è giusto che dia il suo contributo anche in termini di abbigliamento linguistico.

Quello invece di cui vorrei parlarvi oggi è l’uso inspiegabilmente dilagante di assolutamente (o no) al posto del semplice (da scriversi, per cortesia con accento grave sulla I) o del semplice no.
Proprio ieri sentivo un’intervista alla radio. Il giornalista chiedeva:

      - Può illustrarci quale è la sua posizione riguardo a blablablabla?

E l’intervistato rispondeva esordendo con un:

      - Assolutamente!

Assolutamente sì, intendeva. Ovvio.
Solo che mi chiedo: perché?
Assolutamente in effetti è un avverbio, e come tale ha la funzione di rafforzare e no quando sono usati in funzione olofrastica, cioè nelle risposte.
Perciò, direte voi: Assolutamente sì è una risposta corretta, e quindi, per ellissi, anche Assolutamente e basta.
Manco per niente!
Assolutamente ha, come dicevamo, funzione intensiva, pertanto può essere accettabile (non dico gradevole, ma logicamente accettabile) laddove la risposta voglia rinforzare il contenuto della domanda.
Per dire, se io ti chiedo:

      - Ti piace la Nutella?

ha senso che tu mi risponda

      - Assolutamente (sì)

perchè mi stai dicendo che ti piace tanto. E mi stupirei piuttosto del contrario.
Ma se ti domando:

      - Vai al mare domani?

la tua risposta può solo essere o no, perché diversamente dalla domanda precedente, la domanda con andare è di tipo polare, ovvero non ammette gradazione nella risposta, tipo che al mare ci vai poco, abbastanza o così così. Al mare o ci vai, o non ci vai!
Pertanto anche rispondere

      - Assolutamente (sì)

è fuori luogo, perché rinforza qualcosa che non può essere rinforzato.

E invece oggi è tutto un dilagare di assolutamente.
Come l'intervistato di cui sopra, che poteva limitarsi ad illustrare la sua posizione riguardo a blablabla invece che illustrarla assolutamente.
Ma del resto siamo gente a cui piace pensare di avere posizioni estreme su chicchessia. Ci piace perché ci restistuisce un'immagine ben definita di noi, in un'epoca in cui tutto è così sfocato ed incerto.
Il linguaggio del resto offre interessanti spunti speculativi per lo studio della psicologia di massa, ma non mi addentrerò adesso in questo discorso.

Quello che invece noto è che questa moda dell'assolutamente contraddice il principio di economia dei mezzi linguistici, che è uno dei primi obiettivi a cui il parlante punta, come dimostra oggi l’uso dilagante su chat e messaggeria dei vari grz, cmq, nn.
Sono orribili, lo so, ma si giustificano perché sono brevi e permettono di risparmiare tempo.

Assolutamente invece è senza dubbio meno economico del semplice o no, richiede un maggiore sforzo articolatorio per essere pronunciato e più tempo per essere digitato. 
Eppure spopola.

Sarà perché è di moda.
E si sa che la moda se ne frega della praticità e del buon gusto.

Sennò come ci spiegheremmo le giacche con le spalline degli anni ’80, le pettinature cotonate e le scarpe con le zeppe?

 
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