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Messaggi del 04/09/2015

Paradossi temporali: ovvero come restare a galla affondando nella malinconia

Post n°423 pubblicato il 04 Settembre 2015 da viburnorosso

L’estate me la raffiguro come una piscina senza bordi.

Ci nuoti al centro, te ne stai bello fresco mentre fuori c’è l’afa, e ogni tanto mandi la testa sott’acqua per rinfrescarti, poi la tiri su, ti guardi attorno e all’improvviso ti accorgi che i bordi della piscina sono equidistantemente lontanissimi tutti e quattro. Lontani come possono essere lontani i bordi di una piscina rettangolare neanche olimpionica, stretta tra palazzi di incombenze sbrigate e ancora da sbrigare.  
Roba che con qualche bracciata saresti fuori, però in quel momento appaiono cancellati dalla distanza.

E così ti ritrovi a galleggiare nel nulla, sospeso in un brevissimo frammento temporale dilatato non sai bene perché di malinconia. Indeciso se indugiare nel fresco dell’acqua o guadagnare rapidamente la riva per stenderti al sole.
Ed è un’indecisione che dura una frazione in più del piacere.

Quello che basta a comprendere il paradosso di un agosto che sembra non cedere mai il passo ad un settembre che arriva sempre maledettamente troppo presto. 

 
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