Alla sera

E' bello rientrare a casa dal lavoro e trovare un sorriso a cui raccontare le proprie giornate

 

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Messaggi di Agosto 2007

Rituali

Post n°424 pubblicato il 31 Agosto 2007 da mestesso69

Sentiva particolarmente il richiamo per le localita’ esotiche, per quei luoghi un po’ al di fuori del tempo e dello spazio dove la frenesia e il consumismo non erano ancora riusciti ad impiantarsi e radicarsi come gramigna in un prato.

Subiva come nient’altro il fascino per tutto quello che riguardava la magia.Il suo cinismo e la sua razionalita’ gli suggerivano di smettere di credere a quelle cose ma lui si sforzava di non ascortarli…forse si illudeva di crederci.Non aveva mai dato per scontato alcunche’…non aveva mai precluso qualsiasi possibilita’…perche’ mai farlo con la magia.La rispettava…non la temeva…cosi’ come faceva con il mare o con le montagne.

Si era recato in Brasile…uno dei suoi tanti viaggi…uno dei suoi pochi viaggi dell’ultimo periodo…quale posto migliore dove soddisfare il suo desiderio atavico di luoghi incontaminati e al tempo stesso pervasi da profonda spiritualita’.

Girava sull’auto a noleggio lungo le strade della citta’ incurante dei possibili rischi che avrebbe potuto incrociare.

“Qui’ la vita vale cinquanta dollari” gli avevano detto

Era al sicuro…la sua valeva non piu’ di due monetine.A pensarci bene avrebbe potuto pagare lui…i soldi non erano un suo problema…nessun fantasma del passato da cui scappare…nessun retrogusto amaro con cui combattere…mai piu’…finalmente…

Un’insegna attiro’ la sua attenzione…non pote’ fare a meno di fermarsi e di entrare in quel luogo…limatura di ferro attratta da una calamita.
Un’atmosfera cupa gli diede il benvenuto.Alcuni ceri accesi gli indicarono il percorso da seguire per raggiungere un vecchio tavolo in legno.

Di fronte a lui un’anziana figura di donna.La pelle mulatta messa in evidenza da un abito bianco.Due occhi fissi…neri come la pece a scrutarlo con attenzione.Un magnetismo mai incontrato prima di allora.

“Qiumbanda?” gli domando’ con un sorriso

La voce sembrava provenire da un altro luogo, quasi fosse un eco proveniente dal mondo degli spiriti.

Solo in quel momento realizzo’ di trovarsi di fronte ad una ojuoba, ad una sacerdotessa voodoo, che gli stava proponendo un rituale magico.Resto’ immobile…quasi indeciso.

La mano di lei lo incorraggio’ a sedersi. Noto’ sul suo dorso il tatuaggio di una lucertola.Sembrava fluttuare nell’aria come se non fosse imprigionata nel tessuto cutaneo.
Una stella a cinque punte le teneva compagnia sulla spalla sinistra.

“Cosa desideri straniero” gli chiese
Rimase in silenzio quasi senza parole.

Difficile rispondere a simili domande…

Difficile rispondere quando si hanno mille desideri e al tempo stesso non se ne ha nemmeno uno.
Chissa’ come si era sentito Aladino di fronte al genio della lampada.

Difficile ma non impossibile…

“Dimenticare per poter tornare alla normalita’…per poter sperare nella felicita’” fu la sua risposta

Lei annui’ con fare bonario.Recupero’ un vecchio crogiolo in metallo da terra e lo poggio’ innanzi a lui.Quindi con mosse rapide e decise raccolse un piccolo cornetto rosso e un cordino marrone e vi diede fuoco sussurrando parole incomprensibili verso il cielo.
Gli cosparse il capo con la cenere prodotta e lo invito’ a pagare
“Dammi tre monete…la tua vita vale un po’ di piu’ di quello che pensi…”

Scettico verso la vita come chi ritiene di aver subito troppi torti, di aver ricevuto troppe bastonate ingiustamente, si allontano’ da quel luogo.Sorrise alla luce del giorno che lo attendeva la’ fuori.Un sorriso dall’anima come da tempo ormai non era piu’ abituato a fare. Nessuna illusione di poter dimenticare ma la certezza di un breve istante di felicita’.

 
 
 

A volte

Post n°423 pubblicato il 30 Agosto 2007 da mestesso69

A volte senti cosi’ tanto la mancanza l'uno dell'altra che ogni azione abituale,anche la piu’ banale ,diventa un compito insopportabile.Ogni cosa pare irritarti.Nulla ti soddisfa.Se sorridi per un qualcosa ecco che poco dopo ti rabbui,con un vago senso di colpa per aver avuto un attimo di apparente gioia senza che ci sia l'altro presente.
Due note di una canzone,fossero anche di Peppino di Capri,ti riconducono all'oggetto dei tuoi pensieri..."Una rotonda sul mare" ti fa piangere come un vitello e "questo piccolo grande amore" ..beh....da strapparsi tutti i capelli (per chi ne ha!!!)
Guardi fuori la finestra e non vedi niente.Potrebbe cadere giu' un 'astronave in fiamme o affacciarsi l'Uomo Ragno in persona che tu non li vedresti,assorto come sei in uno stato catatonico di non visione.Pensi.O almeno cosi’ ti pare.Ricordi.Riacciuffi tutti i ricordi,anche quelli che poverini cercano di defilarsi,e li rimetti in riga..dal primo all'ultimo.E che nervi quando non ti ricordi un particolare!!!Il colore della maglietta...il tipo di scarpe...
Maneggi il cellulare come un ming preziosissimo:lo guardi illuminarsi ed ecco un tuffo al cuore...il pollice e l'indice si battono a duello per scrivere le parole velocemente e che emozione quando dai l'Invio....

A volte....come ieri

A volte cammini per strada e ti domandi cosa stai facendo in quel luogo, perche' ti trovi lungo quel marciapiede affollato di persone invece che essere altrove.
A volte sei fuori sul balcone a fumare sigarette una dietro all'altra come fossero ciliege perche' hai bisogno di restare da solo, di abbracciarti al silenzio e di farti accarezzare dalla solitudine quando in realta' vorresti essere in compagnia.
A volte continui a guardare le lancette dell'orologio nella speranza che il tempo trascorra velocemente e senza lasciare traccia.

A volte...come oggi

 
 
 

I portachiavi

Post n°422 pubblicato il 27 Agosto 2007 da mestesso69

La vita e’ come una scatola di cioccolatini diceva qualcuno…la vita e’ come un uovo di cioccolata sostengo io…
Consumavo avidamente tutto quello che l’esistenza mi parava innanzi,distillavo ogni minima emozione anche da ogni piu’ banale esperienza per illudermi che tutto quello che avevo sempre cercato era li’ davanti a me, a portata di mano.
Affrontavo la vita senza paura in compagnia della mia solitudine come un navigato attore di un teatro senza scenografia, senza parte.Nessuna aspettativa, nessun sogno ma solo la convinzione che la vita ti da cio’ che tu hai cercato di prendere con sforzi terribili e fatica.Nessun regalo….nessuna sorpresa…nessun uovo di cioccolata da rompere con quella particolare curiosita’ di sapere cosa c’e’ al suo interno.
"Il solito portachiavi" ti dici per convincerti che va tutto bene.
Ho incontrato te e ho lasciato che mi accompagnassi e che mi insegnassi a prendermi cura di me, dei miei sentimenti e della mia realta’.
Mi hai amato senza domandare nulla in cambio, insegnandomi ad amare incondizionatamente a sazietà e restituendomi la vita, quella vera, quella che ti fa’ sentire vivo in un corpo vivo.
Mi hai donato un sogno, un sogno senza logica, che neppure io che ho indossato l’abito del principe protagonista sono riuscito a comprendere, un sogno fatto di stupore,innocenza,semplicita’ e meraviglia, un sogno di cui tu sei l’incontrastata regina.
Hai dato vita ad un mondo dentro di me, ad uno spazio ideale riservato al linguaggio dei nostri corpi, al linguaggio senza scrittura, silenzioso, che lascia apparire, a sprazzi, quella verità che mai la voce ha svelato, al linguaggio dell’anima.
La semplicità e il desiderio di rinascere, senza un futuro da desiderare, ci hanno unito.
Un'esperienza rara,completa ed esaltante ci ha tenuti insieme e ci ha infine separato.
Sei andata via da me rinnegando tutto…e’ tempo che vada via anche io …nessuna lacrima ma il mio solito sorriso beffardo  di chi , forse e’ avaro di parole, ma mantiene sempre cio’ che promette.
No, non sei stata il solito portachiavi…
La vita e’ come un uovo di cioccolata…ma questa volta…mi spiace…non te la raccontero’.

 
 
 

Notte bianca

Post n°421 pubblicato il 26 Agosto 2007 da mestesso69

E' notte bianca...le vie del centro si popolano di un mare di folla...musica...vociare...confusione...inconsueti per quei luoghi...
E' notte nera dentro di lui...meno di quello che immaginava...c'e' luce intorno a lui.

Quella donna mi sta uccidendo
ha ferito il mio cuore
per quanto io tenti di dimenticarla
la mia anima non vuole saperne.

Il mio cuore è calpestato
dolente e abbandonato
vediamo, vediamo, lo sai, dimmi amore mio
quanto amore?
E quanto dolore ci è rimasto?

Ahi ahi ahi, cuore ferito
quanto fa male, fa male amare
Ahi ahi ahi, quanto mi fa male amare.

E quanto fa male, quanto fa male il cuore
quando si è completamente abbandonati all’altro
però non dimenticarti, donna, che un bel giorno dirai
ahi ahi ahi…quanto mi fa male amare.

Ahi ahi ahi, cuore ferito
quanto fa male, fa male amare
Ahi ahi ahi, quanto mi fa male amare.

Ahi ahi ahi, cuore ferito
Ahi ahi ahi, quanto mi fa male amare.

Quanto mi fa male dimenticare
quanto mi fa male il cuore
quanto mi fa male essere vivo
senza averti al mio fianco amore.

Cuore ferito
Cuore ferito
Cuore ferito
Cuore ferito

Cuore ferito
Cuore ferito
Cuore ferito
Cuore ferito

 
 
 

In chiesa

Post n°420 pubblicato il 24 Agosto 2007 da mestesso69

Sono andato in chiesa.Non mi capitava da parecchio tempo.Avevo bisogno di silenzio.Seduto all'ultimo banco, perche’ mi sento poco degno di stare al primo,stretto nella mia camicia bianca guardo il soffitto con gli angeli dipinti.Da piccolo mia nonna mi portava a Messa tutte le domeniche e io,per ingannare il tempo,avevo dato un nome a quasi tutti gli angeli : Lucetto,Bianca,Splendora,Amata,Rosa,Amore...

Mi ero anche convinto che essi si cambiassero continuamente posto perche’ quando la Chiesa era vuota essi scendevano da lassu’ e si mettevano a giocare a nascondino tra le navate,tirandosi addosso l'acqua santa per farsi un dispetto e tirando il mantello al paziente San Gabriele ,issato in una nicchia della parete ovest della Chiesa.Poi magari intervenivano le Madonne che da brave mamme sapevano riportare l'ordine,mentre San Gennaro minacciava di non dar piu' loro baba’ e cannoli fritti.
Stasera gli angeli sono tutti lassu’.Strano come mi sembrano cambiati.Strano che ricordi soltanto qualche nome.Strano che non li veda piu' cosi' nitidi come a sei anni.Strano che invece del sorriso mi facciano scendere lacrime.
Il prete fa una lunga omelia:mi perdo subito dopo il primo capoverso.Pazienza.La gente mi guarda come un alieno...non mi si vede abitualmente in questo luogo ed evidentemente sono un evento a modo mio.
Davanti a me una giovane coppia siede e ascolta attenta.Li conosco.  Si sono sposati meno di un anno fa e me li ricordo da fidanzati perche’ li vedevo passeggiare stretti stretti lungo il viale del paese.Ora sono qui davanti.Lui chiuso in una maglietta azzurra e jeans consunti ,lo sguardo fisso in avanti.Lei composta gli siede accanto:un giacchino nero ,i capelli neri e ricci a cascata dietro.Hanno solo le spalle che si sfiorano.Per il resto sono due blocchi monolitici a se stanti.Li osservo parecchio (bella forza ,li ho davanti) nessuno dei due si volta mai a guardare per un attimo l'altro.Ciascuno dei due da per scontato che l'altro sia li’ accanto.Mi intristisco per loro.Possibile che non sentano il bisogno di stringersi anche solo la mano? Penso a me e a lei...se fossimo noi quei due...Io lo so cosa farei...allungherei la mia mano e cercherei la sua...e poi continuerei a non sentire il prete...esattamente come sto facendo ora...

La Messa e’ finita.Esco e guardo il mondo la’ fuori.Niente di interessante…solo un silenzio assordante intorno a me.

 
 
 

Saluti

Post n°419 pubblicato il 23 Agosto 2007 da mestesso69

Vederti partire,

Vederti andar via

Nessuna domanda sulla destinazione

Non ha importanza dove vai

Qualsiasi luogo…

lontano da me.

Un saluto amaro,

Piu’ amaro della vita,

Che sa di solitudine.

Glaciale come un addio.

Spacca il cuore in mille frantumi

E ogni volta…

Il rimpianto di averti rivisto

E non poterti trattenere.

E ogni volta…

La speranza di non vederti mai piu’

Per non morire ancora.

 
 
 

Abbracci

Post n°418 pubblicato il 22 Agosto 2007 da mestesso69

Le tue braccia…il mio porto

Dove ancorare il corpo

E dare riposo all’anima

In un attimo di infinito

Nel lungo viaggio della vita

 
 
 

Afa

Post n°417 pubblicato il 21 Agosto 2007 da mestesso69

Caldo…afa…le pareti di questa casa, tutto sembra congiurare contro di me. Decido che e’ il momento di farmi la doccia, di concedermi una mezz’ora sotto il getto di acqua fredda per respirare un po’.
Davanti allo specchio, nudo, mi stendo la schiuma da barba sul viso anche se non ho voglia di radermi, non ne vedo il motivo,non mi va ma mi violento, cerco di non lasciarmi andare a questa apatia che si fa largo in me.
"Cosa c’e’ Massi?"
 mi chiede la mia immagine allo specchio.
Vedo le lacrime scendere sul mio volto, incontrollabili, irrefrenabili come auto impazzite su una pista da corsa, mi tuffo dentro di esse sperando di naufragare verso un’isola di tranquillita’ mentre invece affogo nei miei pensieri.
"Non c’e’ nulla e questo mi spaventa un po’.Non ho problemi sul lavoro, anzi a dire la verita’ non ho proprio lavoro.Agosto e’ sempre stato un bel mese per venire in ufficio…poche persone…poche riunioni e tutti in attesa che arrivi settembre per riprendere con slancio le attivita’.
Non ho problemi a casa, la situazione tra me e lei e’ decisamente migliorata, certo rimangono ancora alcuni piccoli screzi da bambini viziati ma sono solo stupidatine superabili con un sorriso ironico, per di piu’ tra poco andra’ via e tornero’ a fare quello che voglio e occupero’ gli spazi che piu’ mi aggradano.
Non ho problemi di soldi, certo non navigo nell’oro ma per il momento non devo rinunciare a nulla di quello che desidero, non devo fare sacrifici per acquistare questo o quello.
Non ho problemi di salute, solo una saltuaria e fastidiosa tosse che mi disturba prima di addormentarmi ma per il resto mi sento in perfetta forma.
Non ho problemi di cuore.Non ho piu’ cuore.Ho vissuto la storia d’amore che ho sempre sognato, ho avuto al mio fianco una persona che era ben oltre le mie aspettative di donna ideale.Non posso chiedere di piu’…
 Insomma ho tutto quello che mi serve per essere sereno e in effetti sono veramente in pace con me stesso, in alcuni momenti della giornata sono addirittura felice eppure eccomi qui’ di fronte allo specchio del bagno a piangere e a combattere contro la voglia di non far nulla."
"Ti manca Massi?" mi incalza nel disperato tentativo di fare chiarezza dentro di me " Certo che mi manca, non posso negare l’evidenza ma non e’ una mancanza fisica ne spirituale.Vorrei baciarla, vorrei abbracciarla, vorrei fare l’amore con lei in ogni momento ma non e’ questo che mi manca.Le nostre anime, si cercano, si trovano, dialogano tra loro e si divertono come bambini in un parco giochi ed e’ come essere insieme tutto il giorno.Non so cosa e’…penso che mi mancherebbe anche se abitassimo sotto lo stesso tetto e fossimo in due stanze separate perche’ e’ proprio bisogno e voglia di stare con lei, e’ proprio bisogno e voglia di essere me stesso e solo con lei riesco ad esserlo."
La lametta percorre il mio volto con fare meccanico quasi fosse radiocomandata a distanza.Non riesco a smettere di pensare a lei nemmeno per un istante e mi rifugio nell’abisso delle memorie per poter sorridere un po’.

 
 
 

Gita

Post n°416 pubblicato il 20 Agosto 2007 da mestesso69

Mi ritrovo a Roma , e’ la seconda volta che ci torno in pochi mesi , qualcuno potrebbe dirmi che ho ormai superato il periodo dell'innamoramento e cio’ che sento nei confronti di questa citta’, è una passione consolidata, come il legame fra due coniugi, trasformato dagli anni in un'amicizia, che ha i contorni definiti della certezza.
Sono felice di essere qui’...penso che avrei potuto non scendere, perdendomi cosi’ la possibilita’ di respirare la fragranza di questo luogo senza tempo.
Ho indossato un paio di comodi jeans e maglietta bianca,scarpe da ginnastica e ho messo alle orecchie un lettore mp3. Guardandomi allo specchio mi rendo conto di non essere un modello di eleganza, di sicuro non mi vestiro’ cosi’ tra pochi giorni per andare a teatro, ma ho addottato la perfetta divisa del turista, perche’ in fondo e’ quello che sono…mi sto godendo la mia vacanza…la mia vacanza romana.
Mi piace mescolarmi alle persone che durante le ore di maggior caldo, quando gli abitanti del posto se ne stanno rintanati nelle loro case, o dentro bar dalla temperatura polare, passeggiano per le strade con il naso all’insu’, incuranti dei raggi del sole che sembrano fucili laser, sorde al traffico, cieche al richiamo di negozi dalle vetrine sgargianti, e annusano e respirano secoli di storia.
Ho percorso quegli acciottolati calpestati da milioni e milioni di turisti, seguendo itinerari obbligati, al fine di ammirare i monumenti e le opere piu’ famose, meraviglie mai viste se non in fotografia fino a ritrovarmi in cima alla cupola della cappella sistina.
Sotto di me Roma, la citta' eterna... chilometri di strade che si intersecano tra loro quasi a formare un labirinto senza uscita.Sembrano cosi’ piccole, pochi metri rinchiusi tra alti palazzi costruiti a testimoniare lo scorrere del tempo.Lo sguardo indugia poi sui curatissimi giardini vaticani, tanto perfetti da sembrare dipinti dalla mano fatata di un pittore eccelso.Hanno un fascino particolare, sfarzosi e discreti al tempo stesso, quasi fossero una aristocratica dama di altri tempi. E’ un tripudio di luce e di colore, sembra un mosaico di una madonna dal viso di ragazza che riflette i raggi del sole illuminando  con riverberi d’oro e un sorriso celeste.
E’ bello vedere paesaggi nuovi, il gioco della scoperta mi intriga e affascina perche’ mi lascia sovente senza parole.
La giornata e’ trascorsa tranquilla, sono un po’ stanco e cosi’ decido di ascoltare per qualche ora i bisogni del mio corpo.
Una nuotata in piscina, un po’ di idromassaggio e infine una sauna rigenerante.In pochi minuti anche il mio corpo e’ al settimo cielo e si ricongiunge con lo spirito che ancora vola alto.
Pochi minuti e poi incontrero’ lei.
La vedo apparire poco dopo le 19. E’ una donna splendida, il viso ha un fascino che attira lo sguardo, gli occhi, di un verde luminoso,che ti costringono a fissarla, non hanno perso sotto i colpi della disillusione la luce della curiosità e il riflesso delle promesse .
Veste in maniera sobria con la disinvoltura di chi ha saputo crearsi uno stile personale che la fa sentire a proprio agio e i gioielli, mai vistosi, completano anziché involgarire.
Capisco il significato della parola magnetismo, la sua presenza occupa uno spazio specifico e non so allontanare la mia attenzione da lei.
Porta con se una capiente borsa multicolore e mentre mi cammina incontro mi sorride travolgendomi l’anima.
Non riesco a staccare lo sguardo da lei, mi domando se veramente questa donna magnifica e’ la mia donna.
Si avvicina a me, mi abbraccia e mi bacia, meraviglioso regalo di una citta’ che non e’ solo eterna ma e’ anche magica.

 
 
 

Guidare

Post n°415 pubblicato il 19 Agosto 2007 da mestesso69

Guida distrattamente tra le vie del centro.La musica scandisce l’attesa del semaforo verde.Osserva il mondo la fuori, quel mondo fatto di chiacchierate, di sorrisi, di allegria che troppo spesso sta alla larga da lui.Prima…seconda…terza…gli piace spingere sul pedale dell’accelleratore…si illude di poter seminare la propria ombra.La mente persa in mille pensieri…per non pensare.Frena…l’ennesimo rosso gli intima di fermarsi.Sembra dirgli che non e’ giornata…si domanda quando mai sara’ giornata per lui.Attende che la fila di auto svolti a sinistra.La vede dentro all’abitacolo…e’ un secondo ma sembra l’eternita’.Mesi per dimenticare, per illudersi di aver dimenticato…un istante per ricordare.Vorrebbe fare inversione, seguirla…fermarla ma sarebbe inutile.Hanno gia’ percorso quella strada insieme, ci hanno provato ma guidavano a diverse velocita’…a lui piace spingere sul pedale dell’acceleratore…non puo’ farne a meno se non vuole farsi risucchiare dal peso di quello che e’ stato.

Quarta…quinta…sesta…spera che non ci sia nessun autovelox in giro…e intanto la musica continua... 

 

 

Come una barca fatta di carta
che quando si bagna affonda,
come un frutto che a ogni morso
la testa mi confonde,
come una fiamma che si muove
e al vento non ubbidisce mai,
mi piace come sei

come una bilancia che pesa il tempo
la solitudine e il silenzio,
come un buco nell'universo
da dove arrivano i sogni,
come una cesta da riempire
e da non vuotare mai,
mi piace come sei

come una ferita dentro al cuore che non fa male
mi piace come sei
come una finestra che anche chiusa lascia passare l'aria
una figlia una madre una donna nella mia vita

come una nuvola gonfia d’acqua
che nutre la terra secca,
come la lana che mi protegge
quando l'inverno arriva,
come la candela che resta accesa
e che mi fa luce nell'oscurità,
mi piace come sei

come la strada che mi porta sempre
nel luogo esatto in cui voglio arrivare,
come quel posto lontano dal centro
dove mi fermo a riposare,
come una patria senza bandiera
dove sentirsi liberi,
mi piace come sei

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mestesso69
Data di creazione: 21/01/2007
 

immagineSiamo angeli con un'ala sola...
solo abbracciati riusciremo a volare

 

SEI NELL'ANIMA

Vado punto e a capo così
Spegnerò le luci e da qui
Sparirai
Pochi attimi
Oltre questa nebbia
Oltre il temporale
C’è una notte lunga e limpida,
Finirà
Ma è la tenerezza
Che ci fa paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai
Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
E’ una strada stretta stretta
Fino a te
Quanta tenerezza
Non fa più paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito
Sei nell’anima
Sei nell’anima
In questo spazio indifeso
Inizia
Tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
Goccia a goccia, fianco a fianco
 

 
 

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