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Monastero di Voronet

Post n°30 pubblicato il 26 Gennaio 2010 da anelusa
 

VORONET ROMANIA

 

Il Monastero di Vorone è un noto monastero romeno che si trova vicino alla città di Gura Humorului, nel distretto di Suceava. Dal 1993, insieme ad altre chiese della zona, fa parte dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Nel 1488 Stefano il Grande ordinò la costruzione di un monastero per ricordare la vittoria sui Turchi del 1475. I lavori iniziarono il 26 maggio e si conclusero in meno di quattro mesi, il 14 settembre.

Nel secolo successivo (precisamente nel 1547), furono aggiunti anche un atrio e numerosi affreschi esterni per ordine del metropolita Gregorio Rosca. Secondo tradizione, gli affreschi esterni furono opera principalmente dello ieromonaco Gaurila.
Importante anche l'affresco posto sopra la porta del pronao, con una Madonna della Misericordia con il Bambino e ai lati due angeli in preghiera. Si racconta che alla fine del sedicesimo secolo l'imperatore Rodolfo II d'Asburgo inviò due alchimisti per studiare e carpire il segreto del colore azzurro del monastero. Pur avendo prelevato alcuni frammenti, essi non furono in grado di ricreare l'esatta tonalità che circonda il Trono dello Spirito Santo. L'enigma dell'azzurro di Voronet è tuttora di difficile soluzione, dal momento che nemmeno chimicamente esso è stato ancora riprodotto.

Inoltre, "Voronet Blue" è stato aggiunto al lessico d'arte accanto colori come il "Titan Ted" di Rubens e "VeroneseGreen". Su questo sfondo blu, si possono trovare l ' "Albero di Jesse", o la genealogia di Gesù Cristo Redentore. Filosofi greco- latini sono depinti ai confini a sinistra e a destra: Aristotele e Platone, essendo tra i filosofi più noti che si possono trovare lì,

Dell'impianto originario, oggi è rimasta solo la chiesa, di dimensioni ridotte: 25,50 metri di lunghezza ed una larghezza che va da 7,70 metri (pronao) a 10,50 metri (abside).

L'elemento caratteristico sono in ogni caso gli affreschi, con il caratteristico colore azzurro. Il principale affresco raffigura il Giudizio universale (facciata ovest dell'edificio), motivo per cui il monastero viene spesso chiamato la cappella Sistina d'Oriente:nel registro superiore gli angeli, protetti da arcangeli armati, chiudono la pergamenta del tempo, segnando la fine del cielo(dove compino i simboli dei segni) e il fluire del universo. Da notare la figura dell'Eternno, rappresentato secondo i dogni della Chiesa ortodossa, secondo la quale il principio trinitario non segue la consustanzialità, ma la discendenza, ovvero dal Padre, al Figlio e dal figlio allo Spirito; sulla stessa linea diretta si pone la croce ortodossa e la mano che pesa le anime, rappresentate la giustizia divina. Dall' Eterno scatunisce anche il fiume di fuoco che raggiune l' inferno. Nel mezzo sta il Cristo, con ai lati la Madonna e il Battista, tramite tra il cielo e il mondo degli uomini, che inizia piu sotto, con Adamo, ritratto da vecchio( a rappresentare la lunga durata del genere umano) ed Eva ritratt da giovane( perche grazie alla donna  il genere umano è durato a lungo)

VORONET ROMANIA

Oggi non rimane nulla dell'arredamento originario. Il trono è infatti una copia dell'originale (conservato in un museo). Il coro è stato invece realizzato all'inizio del seicento. Pure l'iconostasi dell'altare non è originale, ma realizzata nei secoli successivi al posto di quella originaria.

VORONET ROMANIA

"Ed ecco, Stefan-Voda, viaggiando dal Cittadella Neamtul di Moldavia,è venuto a Voronet, dove abitava un prete Eremita, con il nome di Daniil. E Voda-Stefan, ha bussato alla porta dell'eremita per aprirgli , ma la risposta dell'Eremita è stata che Stefan-Voda deve aspettare fuori dalla porta, perché era in preghiera. E dopo l'eremita aveva finita la sua preghiera, chiamò Stefan-Voda nella sua cella, e Stefan-Voda confessato a lui. E Stefan -voda ha chiesto all'Eremita che cosa avrebbe potuto fare, in modo che egli non è più necessario fare la battaglia con i Turchi: avrebbe dovuto rinunciare al suo paese per i turchi? E l'eremita rispose che non deve rinunciare, la battaglia è il suo dovere, ma che dopo avrebbe vinto, egli dovrebbe sorgere un monastero in quel luogo, nel nome di San Giorgio Martire come Patrono della sua chiesa ".
Ion Neculce (cronista rumeno, 1672-1745)

 

 
Rispondi al commento:
alexandra2510
alexandra2510 il 28/01/10 alle 21:54 via WEB
bellissima io vivo li vicino a radauti belissimo blog cara complimenti ^_*
 
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