Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

JANE AUSTEN -RITRATTO

immagine
 

SLIME BOX

Slime adottati dal blog grafico amico Stravaganza

(clicca sul nome degli slime per leggerne la descrizione)

 

Pink Slime


 

Ink Slime

 


 

IL MIO ANIMALETTO BLOG-DOMESTICO

 

 

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 


 immagine


immagine

 

 

immagine

 

 

« Indipendenza di pensieroInception - Film in dvd »

La donna in nero - Susan Hill

Post n°658 pubblicato il 29 Agosto 2011 da bluewillow
 


Titolo: La donna in nero Titolo originale: The woman in black Autrice: Susan Hill Traduzione: Ombretta Marchetti Casa editrice: Polillo pag: 188 costo: 7,70 €

Se questo libro capitasse per caso nelle vostre mani, senza sapere niente né dell'autrice, né dell'epoca in cui è stato scritto, potreste credere facilmente di essere incappati in un autentico pezzo d'epoca, scritto da qualche ignoto autore vittoriano.
Il fatto che nel volume vengano citati elettricità, torce elettriche ed automobili, riesce a malapena a scalfire la sensazione di essere avvolti dalle brume di qualche gotica nebbia ottocentesca.
Non è un caso se "La donna in nero" di Susan Hill, scritto nel 1983, è divenuto in breve tempo un autentico classico fra le ghost story inglesi: è un romanzo che dà la sensazione di essere stato scritto per puro caso nel secolo sbagliato.
Come le autentiche storie ottocentesche non c'è davvero verso di morire di paura o di non chiudere occhio la notte: ben difficile  essere tormentati dal fantasma della storia come lo è il protagonista, perché manca un autentico legame emotivo fra lo spettro della storia e la sua vittima, qualcosa che riesca estendere il tormento dello spirito a quelle che sono le paure della vita reale.
Questa storia è "classica" nel senso più autentico: nessuna strizzatina d'occhio al lato oscuro, bene e male sono rigorosamente separati e non c'è nessuna zona grigia di contatto.  Solo una terribile fatalità ha portato in contatto l'incolpevole Arthur Kipps con forze ultraterrene e non esiste alcuna fascinazione per il male. La "casa stregata" di Susan Hill non assomiglia neanche lontanamente a quelle che si potrebbero incontrare in un libro di Stephen King: nessuna flebile voce sussurra di inconfessabili tentazioni al lato oscuro nascosto in ogni uomo, non c'è nessuno peccato originale o evento traumatico del passato che generi un punto di contatto fra forze oscure e della luce. Questo libro prescinde totalmente da Freud (il che rafforza la sensazione che sia un libro antico e non contemporaneo).
Il romanzo si apre con un capitolo introduttivo in cui all'anziano Arthur Kipps viene chiesto di raccontare, com'è tradizione alla vigilia di Natale, una storia di fantasmi.
L'uomo ne rimane inspiegabilmente  scosso perché, sebbene la sua famiglia non ne sappia nulla, eventi terribili hanno funestato il suo passato. La vicenda non può essere spiegata in poche parole e così Arthur decide di mettere nero su bianco i fatti che lo hanno tormentato in gioventù.
Dal secondo capitolo in poi la storia, che si presume essere il racconto scritto del protagonista, si sposta in un tempo non esattamente definito , presumibilmente agli inizi del '900, quando al ventitreenne londinese Arthur Kipps viene affidato l'incarico di recarsi nella sperduta contea del ***shire per assistere al funerale di una cliente del suo studio legale, l'anziana Mrs. Drablow. Il compito di Arthur è inoltre quello di rimettere ordine fra le carte della donna, che ha sempre vissuto in maniera del tutto isolata in una casa sperduta nel mezzo di una palude.
locandina sceneggiato La missione è apparentemente piuttosto semplice, eppure al solo sentire nominare la tenuta di Eel Marsh House, appartenuta alla defunta, un brivido sembra scuotere gli abitanti della vicina cittadina di Crythin Gifford, ed Arthur ha non poche difficoltà a trovare non solo qualcuno che lo aiuti a portare a termine il suo incarico, ma anche solo che voglia parlare dei Drablow.
Kipps liquida l'evidente paura che legge sui volti altrui come il residuo di qualche sciocca superstizione campagnola, anche per l'evidente reticenza a trattare l'argomento che incontra pressoché ovunque.
Al funerale di Mrs. Drablow, a cui non assiste praticamente nessuno eccetto Arthur ed un uomo del posto incaricato dallo studio legale, appare una strana pallida donna, dall'aria emaciata, totalmente vestita di nero. E' solo il primo di una serie di incontri che segneranno la vita di Arthur per sempre, perché "la donna in nero" non è di questo mondo e appare unicamente allo sfortunato giovane.
A colpire in questa storia è il senso di "tempo indefinito" che si respira: potrebbe svolgersi ugualmente agli inizi del secolo scorso, come negli anni '40: abbiamo solo pochi indizi per capire in che epoca ci troviamo.
Sappiamo che Arthur può usare il telefono, prendere il treno e  comprare una torcia elettrica a Crythin  Gifford: nessuna di queste cose viene descritta come un evento eccezionale, quindi presumiamo siano cose che si possono fare comunemente nel tempo in cui si trova.
Ci viene detto che lo studio legale per il quale Arthur lavora è stato fondato nel secolo precedente dal padre del suo capo, del quale sappiamo che è avanti negli anni.
Nel romanzo un periodo situato a sessanta anni di distanza dal presente del ventitreenne Arthur viene descritta come "epoca vittoriana". Il regno della regina Vittoria fu uno dei più lunghi della storia inglese: ben 63 anni, dal 1837 al 1901. A voi la scelta quindi su quale sia l'epoca esatta in cui vive Arthur: possiamo dire con certezza solo che deve trattarsi di un periodo a partire almeno dagli inizi del '900 per via delle automobili che divennero diffuse solo a partire da allora.
Dal libro di Susan Hill sono state tratte varie opere derivate: un dramma teatrale, che viene rappresentato da oltre venti anni continuativamente nel West End, noto soprattutto per essere interpretato da solo due attori, ed un film per la tv del 1989. Entrambi presentano  diversi cambiamenti rispetto al volume originale, a partire dall'ambientazione che è resa pienamente vittoriana, più consona forse allo spirito del volume, il cui titolo ricorda un altro famoso libro ottocentesco a base di (presunti) fantasmi "La donna in bianco" di Wilkie Collins (recensito nel post n° 474).
daniel radcliffe in Attualmente è in lavorazione una nuova versione del film "La donna in nero", la cui uscita è prevista per il 2012, che vede nei panni di Arthur Kipps "l'ex Harry Potter" Daniel Radcliffe (il cui cognome è senz'altro gotico quanto basta: mi riferisco ovviamente alla scrittrice Ann Radcliffe, stella del gotico ottocentesco).
Curiosamente la parte che verrà interpretata da Radcliffe nella nuova versione de "La donna in nero" fu a sua volta, nel film del 1989, proprio di Adrian Rawlins, l'attore che in "Harry Potter e i doni della morte" intepreta James Potter, il padre del maghetto.
Anche in questo caso sembra che si sia optato per una ambientazione pienamente vittoriana, almeno a giudicare dal trailer: niente torce e telefoni, chissà che non scaccino in fantasmi dall'immaginario collettivo; tenetene conto se mai vi trovaste ad affrontare il soprannaturale, un telefonino potrebbe salvarvi la vita!


 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

BANNER

I miei banner

immagine
immagine
immagine

immagine

(Realizzati per me in esclusiva dal blog grafico Stravaganza)

 

ROMPERE IL VETRO IN CASO DI EMERGENZA

 

BANNER LINK

 


 

 

 

 

I MIEI PROGETTI PER IL FUTURO

 

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.

____________________


Metto questo disclaimer molto alla moda su quasi tutti i blog, già mi sento più importante solo per averlo messo! Comunque la mia personale opinione al di là della legge è che non sono una testata giornalistica perchè :
-non vedo il becco di un euro, ma in compenso a scriverlo sto andando alla neuro
-nessuno mi regala i libri
-nessuno mi regala i biglietti del cinema
-nessuno mi paga per scrivere e per dire quello che penso...
- e nemmeno quello che non penso!
- perchè se il "Giornale del Grande Fratello" èuna testata giornalistica, va a finire che io sarei la CNN! (questa l'ho quasi copiata da un altro blogger!).
Se volete leggere altre definizioni simili e più divertenti (magari vi torna comodo) potete trovarle QUI

____________________

 

 


Si fa il più assoluto divieto di utilizzare o citare il materiale contenuto in questo blog su siti di natura pornografica, illecita o immorale, pena denuncia alla polizia postale.

 

Relativamente al contenuto dell'intero blog, vale il seguente copyright:
TUTTI I DIRITTI RISERVATI.

Le citazioni da libri, all'interno delle recensioni dei libri stessi o in altri post, appartengono ai relativi autori.

 
Citazioni nei Blog Amici: 226
 

LE TRADUZIONI DI BLUEWILLOW - FREE TEXT

La maschera della morte rossa - Edgar Allan Poe

L'ingratitude (L'ingratitudine) - Charlotte Brontë 

Disclaimer
Non sono una traduttrice professionista, quindi le mie traduzioni potrebbero contenere errori. Vi raccomando di adottare riguardo a questi testi le stesse precauzioni di una installazione di Windows e cioè: non basate il software di aerei sulle mie traduzioni, non impegnate il vostro patrimonio in scommesse sul fatto che siano esatte, non usatele per delle tesi di laurea e soprattutto non spacciatele per vostre! Declino ogni responsabilità riguardo (e fate i vostri compiti onestamente, diamine!)

Anche se si tratta di traduzioni su di esse valgono gli stessi diritti di qualsiasi altra opera di ingegno. Naturalmente potete leggerle, stamparle, regalarle ai vostri amici e anche farci delle barchette di carta, ma non potete in nessun caso ricavarne un profitto o ometterne i crediti.

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963