Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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I racconti dell'Ohio – Sherwood Anderson

Titolo: I racconti dell'Ohio Titolo originale: Winesburg Ohio Autore: Sherwood Anderson Traduzione: Marina Fabbri Casa editrice: Newton Compton formato: ebook lunghezza: 180 pagine (riferite al cartaceo) costo: 1,49 €


Un vecchio scrittore è a letto ed immagina di essere un giovane, anzi non un giovane, ma una giovane ragazza con indosso un vestito di maglia, davanti a cui sfilano una serie di immagini di uomini e donne, tutti coloro che ha incontrato nella vita. Seduto al suo tavolo compone un libro che intitola, "Il libro delle caricature", in cui ognuna di quelle figure espone la sua verità.
"C'era la verità della verginità e quella della passione, la verità della ricchezza e quella della povertà, della morigeratezza e dello sperpero, della negligenza e dell'entusiasmo.
Centinaia e centinaia di verità ed erano tutte belle.
Poi veniva la gente. Ciascuno al suo apparire afferrava una delle verità e alcuni che erano forti ne arrivavano ad afferrare anche una dozzina.
Erano le verità che rendevano le persone delle caricature. Il vecchio aveva in proposito una teoria molto complicata. Era convinto che nel momento in cui una persona si accaparrava una verità, la diceva sua e allora cercava di vivere secondo questa e diventava una caricatura, così come la verità diventava un inganno
"

Il primo capitolo de "I racconti dell'Ohio" è un tributo dell'autore a sé stesso che si autorappresenta sotto forma di un anziano (nel 1919, quando il libro fu pubblicato Sherwood Anderson aveva però solo 43 anni), sotto le cui spoglie cova però un animo giovane e sensibile, capace di sgranare i proprio occhi sul mondo  e di ascoltare ciò che altri hanno da dirgli. Questa attenzione verso gli altri prenderà poi corpo attraverso tutti i racconti successivi nella figura di George Willard, il giovane cronista del Winesburg Eagle che ognuno dei personaggi, la cui storia verrà narrata, finirà per incontrare, testimone a volte involontario di quelle verità che imprigionano e modellano le altrui vite.
Il libro si snoda come una serie di racconti dove prendono vita proprio le caricature sognate dallo scrittore: gli uomini e le donne di Winesburg, Ohio, un piccolo paese, rappresentato sul finire del XIX secolo, in un mondo ancora rurale, prima che inizi una massiccia industrializzazione.
Ognuno dei personaggi ha desiderato nella vita amare e ricevere in cambio amore, ma per qualche motivo invece ognuno di essi ha finito per chiudersi in sé stesso dopo una delusione, vivendo nell'isolamento e nella frustrazione, talora per l'altrui incomprensione, altre per propria scelta.
Uno di loro finirà per dire a George Willard "forse scriverai il libro che non scriverò mai. L'idea è molto semplice... E' questa: che nel mondo tutti sono Cristo e sono tutti crocifissi. Questo è quel che voglio dire".
Ogni uomo ed ogni donna della Winesburg raccontata da Anderson vagheggia di cambiare la propria condizione o rimpiange il tempo in cui avrebbe potuto farlo, ma poi finisce inevitabilmente per ricadere nell'inazione, privo del coraggio di uscire dalla propria "falsa verità" che, come una prigione, l'incatena a Winesburg.
"I racconti dell'Ohio" hanno una originalissima forma narrativa: ogni singolo racconto può essere considerato autoconclusivo, ma in realtà il tutto compone un insieme organico, una specie di grande racconto corale, il cui filo conduttore è George Willard, solo testimone di una lunga serie di sconfitte.
Sarà proprio George, infine, l'unico a dare un senso a tutti quel dolore, a quel desiderio di svolta, compiendo l'atto simbolico di abbandonare Winesburg per tentare di diventare uno scrittore e dare corpo ai propri sogni. L'unico su cui non cadranno sconfitta e rimpianto.
A metà fra "Antologia di Spoon River" di Edgar Lee Masters (componimento poetico da cui probabilmente trae ispirazione) e "Gente di Dublino" di James Joyce, questo bellissimo, a tratti lirico, romanzo racconta, in un mondo rurale e lontano, quello che è uno dei principali drammi della modernità: la necessità di conformismo che soffoca ciò che c'è di autenticamente originale e vero in ogni uomo o donna, rendendo impossibile amare ed essere amati, annegando ognuno nella solitudine e nell'incomprensione, per paura del rischio insito nel cambiamento.
"L'amore è come un vento che smuove l'erba sotto gli alberi, in una notte scura" le aveva detto. "Non devi cercare di definire l'amore. E' la parte divina della vita. Se cercherai di definirlo, di assicurartene e di vivere sotto gli alberi, dove soffiano i dolci venti della notte, il lungo giorno caldo della delusione presto sopraggiungerà e la polvere, sollevata dal passaggio dei carri, inaridirà le labbra infiammate e addolcite dai baci".

 
 
 
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-nessuno mi regala i libri
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-nessuno mi paga per scrivere e per dire quello che penso...
- e nemmeno quello che non penso!
- perchè se il "Giornale del Grande Fratello" èuna testata giornalistica, va a finire che io sarei la CNN! (questa l'ho quasi copiata da un altro blogger!).
Se volete leggere altre definizioni simili e più divertenti (magari vi torna comodo) potete trovarle QUI

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