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L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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Quattrocento – Susana Fortes

Post n°400 pubblicato il 25 Giugno 2008 da bluewillow
 

Titolo: Quattrocento Titolo originale: Quattrocento Autrice: Susana Fortes Traduzione: Manuela Vallone e Rosa C. Stoppani Casa editrice: Editrice Nord pag: 384 costo: 18,60 euro



“Quattrocento”  ruota attorno alla reale vicenda storica nota come “congiura dei Pazzi”, uno dei più famosi attentati al potere della famiglia dei Medici,  sia per la sanguinosa vendetta che  seguì a causa del suo fallimento, sia per lo scenario che i congiurati scelsero per realizzare il proprio piano: la celebrazione della messa di Pasqua in Santa Maria del Fiore.
Nel 1478, anno della congiura, la città di Firenze era retta da Lorenzo, detto il Magnifico, e dal fratello minore Giuliano. Bianca de' Medici era andata in sposa a Guglielmo de' Pazzi, per tentare di inglobare nella sfera di influenza dei Medici una delle più potenti famiglie rivali, ma il dominio dei Medici era mal tollerato e Jacopo dei Pazzi tramava per portare la propria famiglia alla ribalta. Perché il piano riuscisse era indispensabile che venissero eliminati entrambi i fratelli, perciò due congiurati si assicurarono che l'indisposto Giuliano si trovasse in Chiesa insieme a Lorenzo, andando a prenderlo personalmente per assistere alla funzione.  Durante l'ostensione dell'Eucarestia, mentre tutti erano inginocchiati, Giuliano venne pugnalato a morte e la stessa sorte sarebbe toccata al Magnifico, che si trovava in quel momento in un altra ala della Chiesa, se allarmato dalle grida non avesse reagito prontamente allontanandosi dagli assalitori, venendo ferito solo di striscio.
La congiura fallì e per  la città si scatenò una sanguinosa caccia al'uomo,: i membri della famiglia dei pazzi furono tutti uccisi o esiliati.
La congiura dei Pazzi è lo spunto che Susanna Fortes usa per scrivere l'ennesimo giallo storico alla Dan Brown , usando una miscela di ingredienti ben collaudata dal  noto predecessore, autore del “Codice Da Vinci”. Ci sono infatti un quadro che cela oscuri segreti e simbologie arcane,un segreto scomodo per il Vaticano, un pittore  affiliato ad una setta segreta, che guarda caso forse giunge fino ai nostri giorni,un professore esperto d'arte e, tanto per non farsi mancare nulla,fa una comparsata persino Leonardo Da Vinci.

ll libro è scritto alternando capitoli ambientati nel presente in cui la protagonista ,e giovane laureanda, Ana Sotomayor cerca di ricostruire la vicenda della congiura (quando non è impegnata a sedurre o vagheggiare il proprio relatore), ad altri ambientati invece nel passato. Il quadro su cui si appunta l'indagine investigativa è però del tutto inventato, così come il pittore che l'avrebbe dipinto: non esistono né “La madonnna di Nievole”, né un Pierpaolo Masoni detto il lupetto. Probabilmente il personaggio di Masoni è ispirato a Piero della Francesca, citato anche lui nel libro, ma questa volte come reale autore del ritratto del duca di Urbino, Federico da Montefeltro. (vedi sotto)




Se qualcuno ha la curiosità di sapere come potrebbe essere la Madonna di Nievole, penso che probabilmente sia ispirato al quadro qui sotto riportato (la Sacra conversazione), dove, se osservate bene, potrete notare lo stesso duca di Urbino inginocchiato davanti a Maria. Così ora sapete perché portava quel cappello rosso nel suo ritratto più famoso: era calvo. Sembra inoltre che si facesse ritrarre di profilo perché aveva perso un occhio in seguito ad un duello.


Il libro non brilla per originalità, ma ha almeno il pregio di essere piuttosto scorrevole. Non aspettatevi realismo storico però, perché anche se la Fortes è realmente una studiosa di storia,  tutti i fatti reali sono coloriti e caricati fino all'inverosimile, accentuando lati grotteschi e sanguinosi fino alla pura invenzione. Un particolare mi è sembrato molto buffo. L'autrice sostiene nel libro che la foglia di rucola sia usata come simbolo di crocifissione in molte opere rinascimentali: la rucola è infatti amara e per questo ricorderebbe l'agonia di Cristo. Le foglie di rucola sono citate un po' lungo tutta la storia e sono un segno importante per la setta segreta. Ma a me, profana dell'arte, una setta della rucola, fa  lo stesso effetto di una sacra congrega della pummarola: insomma fa un po' ridere. Considerando che l'intero libro è abbastanza inverosimile direi che la rucola però rispetta appieno lo spirito del volume. La cosa più ridicola però è il ringraziamento finale, dove Susana Fortes giura e spergiura di disprezzare i libri storici alla Dan Brown e di non esserne stata minimamente ispirata, perché la sua è un opera storica seria, solo apparentemente romanzesca.  Sarà, ma almeno Dan non aveva citato insalate invano!

 
 
 
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