Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

JANE AUSTEN -RITRATTO

immagine
 

SLIME BOX

Slime adottati dal blog grafico amico Stravaganza

(clicca sul nome degli slime per leggerne la descrizione)

 

Pink Slime


 

Ink Slime

 


 

IL MIO ANIMALETTO BLOG-DOMESTICO

 

 

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 


 immagine


immagine

 

 

immagine

 

 

« MorbinoCausa di forza maggiore ... »

La pietra di luna - Wilkie Collins

Post n°462 pubblicato il 01 Marzo 2009 da bluewillow
 

BLOG CALENDARIO 2009 - MARZO - prima parte

Nel 1868 Wilkie Collins era ritenuto uno dei migliori scrittori di romanzi a puntate e aveva alle spalle la pubblicazione di ben diciannove titoli, fra cui quello  ritenuto unanimamente da pubblico e critica il suo più grande capolavoro, ovvero “La donna in bianco” pubblicata nel 1860 sulla rivista “All the year round” dell'amico Charles Dickens, per il quale realizzò quasi tutti i suoi più grandi successi. Molti anni erano passati dagli incerti esordi di Wilkie, vissuto inizialmente all'ombra dei dei desideri del padre, celebre pittore, che avrebbe voluto avviarlo su quella che riteneva essere la strada di famiglia, visto che anche il nonno e il fratello dello scrittore erano a loro volta  pittori, ma i risultati ottenuti dal giovane Collins furono alquanto deludenti. Fu solo alla morte del padre, con la pubblicazione nel 1848 di una biografia ad esso dedicata che finalmente Wilkie Collins trovò il suo destino. La scrittura era la sua vera e tanto cercata vocazione e nel 1850 il romanzo “Antonina” lo lanciò nel mondo dei re dei romanzi a puntate.
Eppure diciotto anni dopo quel primo romanzo, anche sulla vetta di tanto successo, Wilkie Collins non poteva dirsi del tutto felice. Il suo precedente romanzo,”Armadale” al quale aveva profuso tanto impegno, non solo era stato rifiutato da  Dickens, ma era stato un sonoro fallimento anche per l'editore che infine aveva accettato di pubblicarlo ed era stato letteralmente distrutto dalla critica che lo aveva giudicato troppo scandaloso. A tormentare lo scrittore c'erano anche forti attacchi di quella che veniva definita “gotta reumatica”, un male che lo spingeva ad assumere dosi sempre maggiori di oppio al quale lo scrittore indulgeva oltre il lecito anche per consolarsi dei suoi mali morali. Il successo de “la donna in bianco” più che una consolazione era quasi un tormento: possibile che avesse già prodotto il suo più grande capolavoro? Il resto sarebbe stato solo un declino?
Invece Wilkie Collins sbalordì tutti e scrisse non solo un romanzo di grandissimo successo (e questa volta Dickens non si fece pregare e lo pubblicò senza esitazione), ma anche una pietra miliare del romanzo in generale, visto che “La pietra di luna” è considerato il precursore di tutti i romanzi polizieschi moderni, introducendo per la prima volta una figura di investigatore che sarà il modello per tutti gli anni successivi fino ai nostri giorni, quella del sergente Cuff: alto, segaligno, con un occhio che sembra sempre vedere più di quello che si vuol mostrare, con una insana passione per la coltivazione delle rose, inglese fino al midollo, in sergente Cuff ha lasciato un po' di sé in tutta la letteratura mondiale. Indubitabilmente anche Sherlock Holmes di Conan Doyle deve qualcosa a Wilkie Collins.
Per l'elaborazione della struttura del romanzo Collins si ispirò alla febbre poliziesca che si era scatenata in Inghilterra in seguito ad uno dei più celebri crimini degli anni precedenti, l'omicidio di Road Hill House (del quale ho parlato a proposito del libro recensito al post n° 446), un delitto che rappresentava il classico caso del giallo della stanza chiusa. Un bambino era stato ucciso ed il colpevole poteva essere stato solo uno degli abitanti della casa. Era stato chiamato a risolvere il caso  uno dei primi detective di Scotland Yard, Johnathan Wicher che fornì una soluzione compatibile con il caso, ma non fu creduto e fu costretto poi a ritirarsi dalla professione. Qualcosa di simile accade anche al sergente Cuff in “The Moonstone”, dove il mistero però non ruota attorno ad un omicidio, ma al furto di una pietra preziosa, “la pietra di luna”, un diamante indiano di incomparabile valore. Anche nella finzione creata da Wilkie Collins i colpevoli possono solo essere quanti presenti al momento del furto: come nel caso di Road Hill House chi è a conoscenza di qualcosa  tace ostinatamente  e si innesca così tutta una sequenza narrativa complicatissima in cui per andare alla ricerca della verità l'autore si può affidare solo ad una investigazione oggettiva,  chiaramente ispirata alle nascenti tecniche poliziesche, basata sulla raccolta di testimonianze di quanti sono effettivamente presenti nel momento in cui si svolgono i fatti. Da qui la nascita di un romanzo corale, affidato a più voci, in cui si succedono le narrazioni di personaggi minori all'interno della storia, ma che hanno il posto privilegiato di testimoni oculari.
Ed è qui che Wilkie Collins mostra tutta la sua genialità come scrittore: le differenti personalità sono rese con estrema verosimiglianza, differenti nello stile, nelle opinioni, nei sentimenti, ma accomunate tutte dalla capacità del loro creatore di mostrare sempre il loro inconsapevole tratto umoristico. Indimenticabile il maggiordomo Betterdge, per il quale Robinson Crusoe è più di un semplice libro, ma  quasi una bibbia laica. Davvero difficile credere che una delle parti del romanzo più ironiche, quella affidata alla bigotta zitella Miss Clack, sia stata, per ammissione stessa dello scrittore, una di quelle in cui era più pesantemente sotto gli effetti dell'oppio a causa del dolore, tanto da non riuscire a ricodare nemmeno di averla scritta.
Sicuramente in parte autobiografici i capitoli affidati alla narrazione di Ezra Jennings, un medico afflitto da un grave male e che è costretto a ricorrere all'oppio in dosi massicce per sopportare i propri mali.
Come giallo in sé il volume ha una soluzione alquanto rocambolesca e sicuramente risente del fatto di essere stato pubblicato a puntate, ha infatti tutti i tipici difetti di questo genere di romanzi, sempre che si voglia considerarli tali: molti ammiccamenti al pubblico a cui gli scriventi si rivolgono, come se sapessero che probabilmente la dispensa settimanale del volume sarebbe stata letta non solo da singoli, ma anche da gruppi di persone raccolti attorno ad lettore ad alta voce(i romanzi a puntate erano i telefilm dell'epoca), e quindi la ricerca della battuta facile capace di suscitare commenti e discussioni nel pubblico, l'elogio delle nobili virtù inglesi, l'esasperazione di sentimenti come onore, amicizia, fedeltà per venire incontro al sentire popolare.
Ma allo stesso tempo, nonostante il passare del tempo, “La pietra di luna” ha tutto il fascino di un romanzo capace di tenere avvinto il lettore, con abili colpi di scena disseminati lungo il percorso, per mantenere viva l'attenzione, mentre lunghe pagine portano a piccoli passi verso il colpevole, e in cui all'interno del poliziesco si avvicendano in realtà tanti generi: il dramma, la commedia, il romanzo epistolare, il mistero. Un romanzo che forse vale la pena leggere più per incontrare i suoi personaggi che per la storia in sé, ma che proprio per questo non delude il lettore moderno.

Testi gratuiti, in lingua originale:

"The Moonstone" su Bibliomania

"The Moonstone" su Project Gutenberg

Testo di riferimento:


Titolo: La pietra di luna Titolo originale: The Moonstone Autore: William Wilkie Collins Traduzione: Piero Jahier e Maj-Lis Rissler Stoneman Casa editrice: Garzanti pag: 533 costo: 9 euro.

Nella prossima puntata de “Il blog calendario 2009” , che verrà pubblicata eccezionalmente  ancora una volta a Marzo, confidando che la buona sorte si volga a mio favore e finalmente mi venga consegnata la copia del libro che ho ordinato, sarà dedicata a “La donna in bianco”, sempre di Wilkie Collins. Non perdetela: amore, morte e un mucchio di pettegolezzi sulla complicatissima vita sentimentale di Wilkie Collins!

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

BANNER

I miei banner

immagine
immagine
immagine

immagine

(Realizzati per me in esclusiva dal blog grafico Stravaganza)

 

ROMPERE IL VETRO IN CASO DI EMERGENZA

 

BANNER LINK

 


 

 

 

 

I MIEI PROGETTI PER IL FUTURO

 

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.

____________________


Metto questo disclaimer molto alla moda su quasi tutti i blog, già mi sento più importante solo per averlo messo! Comunque la mia personale opinione al di là della legge è che non sono una testata giornalistica perchè :
-non vedo il becco di un euro, ma in compenso a scriverlo sto andando alla neuro
-nessuno mi regala i libri
-nessuno mi regala i biglietti del cinema
-nessuno mi paga per scrivere e per dire quello che penso...
- e nemmeno quello che non penso!
- perchè se il "Giornale del Grande Fratello" èuna testata giornalistica, va a finire che io sarei la CNN! (questa l'ho quasi copiata da un altro blogger!).
Se volete leggere altre definizioni simili e più divertenti (magari vi torna comodo) potete trovarle QUI

____________________

 

 


Si fa il più assoluto divieto di utilizzare o citare il materiale contenuto in questo blog su siti di natura pornografica, illecita o immorale, pena denuncia alla polizia postale.

 

Relativamente al contenuto dell'intero blog, vale il seguente copyright:
TUTTI I DIRITTI RISERVATI.

Le citazioni da libri, all'interno delle recensioni dei libri stessi o in altri post, appartengono ai relativi autori.

 
Citazioni nei Blog Amici: 226
 

LE TRADUZIONI DI BLUEWILLOW - FREE TEXT

La maschera della morte rossa - Edgar Allan Poe

L'ingratitude (L'ingratitudine) - Charlotte Brontë 

Disclaimer
Non sono una traduttrice professionista, quindi le mie traduzioni potrebbero contenere errori. Vi raccomando di adottare riguardo a questi testi le stesse precauzioni di una installazione di Windows e cioè: non basate il software di aerei sulle mie traduzioni, non impegnate il vostro patrimonio in scommesse sul fatto che siano esatte, non usatele per delle tesi di laurea e soprattutto non spacciatele per vostre! Declino ogni responsabilità riguardo (e fate i vostri compiti onestamente, diamine!)

Anche se si tratta di traduzioni su di esse valgono gli stessi diritti di qualsiasi altra opera di ingegno. Naturalmente potete leggerle, stamparle, regalarle ai vostri amici e anche farci delle barchette di carta, ma non potete in nessun caso ricavarne un profitto o ometterne i crediti.

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963