Creato da A_L_W_A_Y_S il 29/11/2006

DIETRO L'ANGOLO

[...]

 

 

Post N° 567

Post n°567 pubblicato il 15 Novembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: ME

Forse perché è sempre il luogo ad essere sbagliato
Forse perché per la prima volta mi sento come se non ci fosse nessun segreto da mantenere
Forse perché ho tanta gente intorno ma dovrei iniziare a guardare chi conta realmente
Forse perché non mi sento più sicura neppure qua dentro
poi esco respiro l’aria e mi dico ‘sei sicura come a casa tua’

Forse perché fra poco più di un mese è natale
Forse perché il tempo vola ma in certi giorni il tempo non passa
Forse perché tutto prima o poi ti farà sorridere
Forse perché domenica stai a casa e non hai ancora organizzato nulla
come se fosse normale che sia l’ultimo giorno di riposo

Forse perché fino al 25 dicembre qualsiasi cosa accada, tu, al primo posto devi mettere loro: un pos, Bugs Bunny, Paolo, un orso. E devi incrociare le dita premendo F7.
Poi tutto tornerà normale.
E poi oggi c’è il sole, vai in posta, alla conad, giusto il tempo di raccattare un amico, dal tabaccaio ed è un ciao continuo. Sono stata assente. Mi sono dimenticata di vivermi casa. Mi sono dimenticata di come volessi bene a questo posto.

 
 
 

Post N° 566

Post n°566 pubblicato il 12 Novembre 2008 da A_L_W_A_Y_S

Rileggo vecchi messaggi. Spesso ci rido sopra. Altre volte penso stupida sarebbe stato meglio dare un’altra risposta. Poi mi accorgo che lentamente tutto è cambiato. Averti conosciuto meglio sei anni fa ti avrei portato all’altare. Perché poi impari a trovare i pregi i difetti, le cose che piacciono di più e ciò che fa imbestialire. E porca miseria è sempre troppo tardi.
Tutte quelle stronzatine alla tremetrisopraalcielo che ti alterano. Che poi va beh, io non ho mai fatto nulla in stile Baby, casomai Step. Però, dai ammettilo che l’inaspettato piace anche a te. Che ho visto i tuoi occhi davanti a quel modellino in scala. Scema. E poi sorridi.
Sorridi persino davanti a quel muro. Tu sei pazza. Sorridi, lo vedo. Non sono lì ma lo so, come se facesse rumore.  Ma se avessero cancellato la scritta prima che la vedessi? Non ci avevo pensato. Eppure io quel muro me lo sarei persino comprato, così adesso sarebbe ancora tutto lì. Abbandonata. Non gli ho nemmeno fatto una foto. Io si. Una è di notte e non si vede nulla, l’altra è della mattina dopo che mi sono svegliata all’alba e son passata di lì prima di andare a lavoro. Click.
E poi avrei voluto noleggiare la scritta scorrevole rossa del tabaccaio quella che dice ‘totocalcio, totip, bollo auto ecc’ e scriverci qualcosa per te, e in sottofondo in galleria doveva sentirsi quella canzone a costo di impossessarmi abusivamente dell’impianto stereo del centrocommerciale. ma non ho fatto in tempo.
tu però se vuoi una canzone sei ancora in tempo a dedicarmela. Cantarla all’orecchio mentre fuori
stizzicheja.

Intanto la pioggia sta scolorendo il mio parcheggio. Ros a giugno mi ha fatto un parcheggio. Io gli ho regalato un cd dei Negramaro e lui in cambio si è messo a dipingere l’asfalto. Lo ha colorato di blu. Mi ha chiesto qual è il tuo colore preferito? È la cosa più bella che hanno fatto per me. E si sta scolorendo. E se le cose vanno a pari passo il suo cd si sta lentamente graffiando.

 
 
 

Post N° 565

Post n°565 pubblicato il 11 Novembre 2008 da A_L_W_A_Y_S

- Sei felice?
- Anche senza un motivo.

Come quando mi chiese il numero e mi disse lunedì ti chiamo ma poi non l'ha fatto. Però Dio se ero felice.

 
 
 

Post N° 564

Post n°564 pubblicato il 11 Novembre 2008 da A_L_W_A_Y_S

è come dice lui siamo cerchi in un mondo di piazze

 
 
 

Post N° 563

Post n°563 pubblicato il 11 Novembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: ME, THINK


[abre/tus/ojos]

Perché scrivi canzoni tristi?
Perché quando sono felice esco.

 

Penso a come Ennis Del Mar aspettasse ansioso Jack Twist
e poi penso agli addetti dell’imbustamento all’entrata dell’iper. Taglio delle spese. Voi siete fuori.
E lentamente aumenteranno anche le casse fai da te.  

|l'anno scorso era domenica|

 
 
 

Post N° 562

Post n°562 pubblicato il 07 Novembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: FRIENDS, ME


[emma.c]

[Ricordi di due settimane fa]
“La fidanzata di mio cugino è andata a fare l’accertatrice”

E in quel momento non voglio sapere di che cugino sta parlando, anche se lo so, lo immagino.
”Tuo cugino chi? Alessio?”
Già, poi arriva sempre qualcuno che pone domande al posto tuo. Tanto per mettere il dito nella piaga o una lama arrugginita dentro ad una ferita.
Non dovrebbe importarmi nulla di lui, che è stato solo un errore di percorso eppure mi infastidisce.
Alan ce lo presentò una sera che uscimmo tutti insieme. Pensai subito che era carino.
Poi ricordo la strada che ci portò in un pub sperduto fra la nebbia. Tornando a casa gli lasciai il primo cd che mi capitò fra le mani, giusto per avere una garanzia, qualcosa che mi dicesse ‘dovrai uscire di nuovo con noi, perché a quel cd ci tengo e devo riaverlo’

“ti lascio il mio numero così mi fai sapere com’è”
E poi ci furono le uscite da soli. Le uscite senza dirlo a nessuno ma che tutti tempo cinque minuti sapevano. E c’erano gli sguardi, le pacche sulla spalla degli amici che chiedevano come procedeva la cosa.
La cosa più andava avanti e più sfumava poi si è persa completamente con il mio riassetto fra i binari, con un aereo che è partito. Un lavoro troppo lontano. Un lavoro che poi ha portato i ritorni a casa e qualcosa d’altro, ma non abbastanza.
Un lavoro che ha portato il fastidio nel sentire nominare il suo nome. E messaggi che ogni tanto arrivano ma non portano niente di concreto fra le parole.
E adesso non me ne frega nulla che la sua fidanzata andrà in giro per la città a fare multe, che avrà già troppe persone che le alzeranno il dito medio. Tanto non so neppure che faccia abbia. Mi ricordo a malapena quella di Alessio. Però mi infastidisce.

 
 
 

Post N° 561

Post n°561 pubblicato il 03 Novembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 


[ArteTetra]

Pensieri |non tanto| sparsi #2

Non sai che sono rimasta in attesa ad aspettare l’alba con lo stesso battito che ho aspettato te la prima volta
Non sai che il giorno più brutto della mia vita è stato quando la persona più importante al mondo mi è caduta davanti ed ho avuto paura di non poter più sentire la sua voce
il più bello è iniziato invece con un viaggio in treno
non sai che mi sono innamorata di Minturno, Scauri e Gaeta dal primo momento che le ho viste.
Non sai che la croce che è appesa allo specchietto non è perché credo in Dio ma è un regalo di una persona importante
Non sai che ho ancora la bomboletta verde fluo giù in cantina
Non sai che il primo bacio che ti ho dato è stato sul braccio. Quando mi tenevi bloccata per non farmi passare.
Non sai che adesso avrei voglia di abbracciare mia cugina
Non sai che arrivavo a casa da scuola ogni giorno alle 14 e 27 e sorridevo guardando l’orologio
non sai che quando quel giorno mi hanno investita è stato perché ti ho visto passare e mi son persa
Oltre a non sapere cos’è un blog non sai che ne esiste uno dove tu compari spesso fra le righe

 
 
 

Post N° 560

Post n°560 pubblicato il 30 Ottobre 2008 da A_L_W_A_Y_S


[Sepulture]

[TITOLO: stanotte avevo paura di sognare un criceto ed invece ho sognato un pezzo della mia vita]

Bisognerebbe imparare a dare un giusto peso alle parole dette, a tutti quei gesti fatti.
E non bisogna sentirsi in colpa
|non sentirti in colpa|
smettere di darsi il torto che non si ha, anche se la conclusione non è stata delle migliori.
'Meglio tardi che mai' si dice. Partono i rimpianti, i ma, i se.
Io sono felice, sono in buona fede che tutto quello che ho fatto per lei lo rifarei altre miliardi di volte. Non ho prove contro, ho, come dire, un alibi perfetto.
Mi vergogno, a volte, del bene che provo ancora preferisco non spargere la voce e far credere il contrario, che è molto più semplice.
Tracciare una riga con la penna: sapere e riuscire a leggere quello che c'è sotto ma andare avanti.

 
 
 

Post N° 559

Post n°559 pubblicato il 28 Ottobre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 


[m1nna]

PENSIERI SPARSI .#1.

°° Se tornata dalle ferie estive avevo la sindrome della MSC Crociere, tornata dalle ferie autunnali ho solo voglia di rompermi una gamba e starmene a casa

°° Ho una penna strafighissima, piccola e cicciotta, con disegnate tante piccole mucchine, peccato solo che scrive in giallo

°° La tv deve smettere di pubblicizzare shampoo che promettono il liscio senza piastra, perché è impossibile. L’uomo sa andare sulla luna ma non ha ancora inventato uno shampoo del genere.

°° Ho un santino nella carta di identità di Sant’Antonio da Padova. Ancora oggi mi chiedo come ci sia finito.

°° Domenica sera sono rimasta incollata al monitor del computer a guardarmi Ritorno al Futuro II.

°° Ci sono due ragazzi che in pausa pranzo vengono al centro commerciale. Mi stanno antipatici a priori, ma mi volto sempre a guardarli.

°° Devo ancora formattare il computer. Non vedo l’ora. Così finalmente mi sbarazzerò dell’Office in francese e istallerò l’originale in Italiano.

°° Ho un quadro da appendere, ma il capocantiere mi deve ancora consegnare il muro.

°° Fra quattro ore e mezza devo iniziare a lavorare, se qualcuno in casa ha un qualsiasi tipo di esplosivo, vi mando in pvt l’indirizzo del negozio.

 
 
 

Post N° 558

Post n°558 pubblicato il 26 Ottobre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: ME


[cakeybabes]

Ultimo giorno di ferie!!!
|Ed ho pure guadagnato un ora|
In ogni caso: OH NO!!

 
 
 

Post N° 557

Post n°557 pubblicato il 24 Ottobre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: ME

PLAY.


[Kirsty Mitchell]

Ti vedo sul ponte della stazione. Ci separa un vetro e una strada. Ti vedo come se i miei occhi sapessero che ti avrei rincontrato lì. E allora mi siedo dal lato giusto, guardo fuori anziché dritto. Guardo in volto le persone invece delle macchine che passano accanto. Ti vedo come se il tuo vestito fosse di un colore che spicca in mezzo a tanti altri. Come un giallo in mezzo a tanti neri.
Vorrei frenare, vorrei restare ferma nonostante il semaforo verde, ma non sono io a comandare sui pedali allora ti seguo con lo sguardo fino a quando la visuale me lo permette, poi vieni nascosto da un camion bianco che passa.
Impulsiva. Sono impulsiva e faccio quello che la mia testa mi dice di fare in quel momento. Scendo alla mia non fermata. Attraverso la strada. Ti ritrovo lì dove ti avevo lasciato un secondo prima. Volevo solo sapere come stavi, avevo voglia di sentire la tua voce perché lentamente mi sto dimenticando la tonalità e volevo quei due baci sulla guancia. Volevo portarmi l’aria fresca di un incontro con me e sorridere pensandoti. Sono passati nove mesi precisi dall’ultimo sguardo, e fattelo dire, mi sei mancato. Avrei voluto, salutandoti, ringraziarti che per anni sei stato per me l’esempio.

 
 
 

Post N° 556

Post n°556 pubblicato il 20 Ottobre 2008 da A_L_W_A_Y_S


[lucas roberts426]

che tu forse non sai,
che il regionale che passava in stazione, quello che andava a Ferrara, per me era come un orologio portato al polso.
Poteva essere in ritardo oppure in anticipo, ma quando passava, qualsiasi ora fosse, per me erano le 16 e 30.
Erano le 16 e 30 sempre, quando la mia giornata iniziava.

 
 
 

Post N° 555

Post n°555 pubblicato il 19 Ottobre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: ME, THINK


[Always]


Ieri sera ci ho provato anch’io. Ho pensato ‘c’è sempre una prima volta’. Ho preso una schedina e ho iniziato a compilarla.

Quali sono i numeri della tua vita?
[superano quasi tutti il 90]
Allora qualche data, di qualche giorno importante.
[Non credo molto alle ‘date importanti’ nel gioco del Lotto.]
è un po’ come nel gioco dei pacchi su Raiuno. Che tutti arrivano alla fine con la data della figlia o il numero fortunato, io invece mi guardo le regioni. Di sicuro fra le ultime terrei la mia e la Campania, anche se dovessi finire il gioco con il 13 e il 17.
Così, a parte la prima giocata, ho iniziato ad annerire numeri a caso.
“Pensa a me se vinci” mi dice la collega.
[Sai quante persone salterebbero fuori nella mia vita se dovessi vincere. Tutti a riscuotere la loro parte]
Il tabaccaio lo dice sempre: “Tutti a promettere mari e monti in caso di vincita e poi non vengono neppure ad offrirmi un caffè”
Ho pensato spesso a cosa avrei fatto con tutti quei soldi, oltre al riempire le tasche delle persone più importanti (che son poi poche). Ho sempre avuto il pallino dei bimbi africani, quelli di Giobbe Covatta del ‘basta poco che ce vò’.
Ci sono una marea di cose. Ma la felicità non si compra, non è in vendita, dicono. Diciamo però che tutti quei soldi un bel sorriso te lo fanno fare.

‘se vincessi, offrirei un caffè al tabaccaio’ :)

E per la cronaca su trentacinque numeri è uscito solo l'8

 
 
 

Post N° 554

Post n°554 pubblicato il 18 Ottobre 2008 da A_L_W_A_Y_S

PLAY.


[un errore [no time]]

Che poi dirai che lo sai, invece no, ti assicuro: sei lontano anni luce dalla verità.
Come prendere l'aereo e volare.
Come guardare l'ora e costruire il tempo.

Come leggere E = mc² e dire
è la formula della relatività e capire
la formula della relatività.
Dunque se tu sapessi cosa significa prepararsi per il primo appuntamento, se tu davvero sapessi cosa c'è dietro ogni singolo dettaglio, se tu sapessi che nessuno è insignificante, che anche i difetti nascono da infinite prove,
se tu davvero lo sapessi,
tu la donna del primo appuntamento non la lasceresti mai.

[Lilya Corneli]

 
 
 

Post N° 553

Post n°553 pubblicato il 17 Ottobre 2008 da A_L_W_A_Y_S

sei:ventisei


[atàque aereo en la tierra de las mariposas]

Bastasse uno spaventapasseri a cacciare via la stanchezza per il lavoro e tutte le cose brutte che attorno a te esistono,
io, lo pianterei.

se Dio sapesse di te sarebbe al tuo fianco
direbbe "son io , il pittore, son io"
è troppo occupato a dipingere nuvole in cielo
per badare anche me

 
 
 

Post N° 552

Post n°552 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: JOB, ME


[*December Sun]

Sarina. Non posso più chiamarti Sarina. Mi ha detto Gae stamattina.
Dice che non sono più piccola. Che non posso essere paragonata a quella ragazzina che tre anni fa ha messo piede per la prima volta in quel centro commerciale. Che sabato mi ha guardato camminare. Che sabato mi ha visto più donna, nello sguardo, nei lineamenti dei fianchi.
Non sa che io, il mio essere piccola, non lo cederò a nessuno. Perché mi piace. Quando chi non sa il mio nome, mi chiama piccola. Quando, chi, per far prima mi chiama “la bimba del Benetton”.
E sabato, non lo sa, ma ero felice. Pensavo di poter essere padrona del mondo o almeno di una piccola parte. Speravo di incrociare occhi già visti mentre riportavo una tazzina vuota al bar. Lui sabato non sapeva che credevo di poter volare muovendo semplicemente le braccia.


 
 
 

Post N° 551

Post n°551 pubblicato il 12 Ottobre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: *, ME, OBBY


[f.vp]

°° Quando dimentico a casa portafoglio, documenti e patente
°° Quando guardo ogni singola macchina nel parcheggio alla ricerca della tua
°° Quando ci ritroviamo con un intero paese chiuso al traffico, e giro per la via come una pazza smadonnando contro il sindaco, municipale e qualsiasi essere vivente, persino con uno yogurt solo perché ha avuto la sfortuna di chiamarsi come quel cavolo di comune.
°° Quando mi calmo solo vedendo il cartello verde dell’autostrada e dopo n. 2 chiamate.
°° Quando ce ne andiamo a San Marino perché questo week end l’avevamo organizzato già da tempo, perché per me l’inizio ottobre significava qualcosa
°° Quando accendo la tv e mi guardo c’è posta per te, allora mi tiri per un braccio e mi porti fuori
°° Quando sbuffi solo perché mi incanto nel guardare un negozio della Benetton illuminato con neon rosa.
°° Quando mi sembra di essere in un film horror dove il maniaco potrebbe comparire da un momento all’altro. Che in quel parcheggio, e nel paese, ci siamo solo noi. Oppure nel livello di ‘Venezia’ di Tomb Raider II.
°° Quando la notte mi accorgo che è la prima volta che ti sento russare
°° Quando la mattina il sole è bellissimo
°° Quando ci guardiamo una partita di calcio stando a 100 metri di altezza
°° Quando vedo due alberi con le radici che si incrociano come in un forte abbraccio. “si chiamano Sara e Antonio” ti dico.
°° Quando ogni panchina è una scusa per sedersi
°° Quando una coppia ti chiede di fargli una foto e mentre sento il clik ti dico che sono carini e forse mi sentono perché ci sorridono. E mi chiedo con occhi di altri noi come siamo.
°° Quando mi dici che un giorno, magari, verrò qui con qualcun altro. E allora penso a quei due alberi, a come sorriderò nel vederli ancora abbracciati
°° Quando vuoi vedere il mare e ce ne andiamo a Rimini.
°° Quando al mare ci andrei anche il 25 dicembre
°° Quando mi chiedi di guidare un po’ al posto tuo. Ti dico che sono stanca, ma è una scusa. La verità è che mi piace vederti guidare.
°° Quando tu sei come il svegliarsi alle 7 del mattino. Che non ti va, che vorresti dormire ancora un po’ ma poi in mezzo al traffico vedi l’alba e sei felice. Che se ti svegliavi alle 8 ti saresti perso tutto quello splendore. Tu sei quei 5 minuti del sorgere del sole.
°° Quando a me, quei 5 minuti non bastano più.

 
 
 

Post N° 550

Post n°550 pubblicato il 09 Ottobre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: ME

Certo che anch'io sono una fenomena: voglio formattare il pc ma non ricordo dove ho messo il cd di XP.

E prego che l'hard disk esterno non mi abbandoni proprio oggi. Che sono poi le foto che mi interessano più di tutte. Se questo blog non verrà aggiornato in tempo breve vorrà dire che ho scassato tutto o semplicemente che non ho nulla da dire.

 
 
 

Post N° 549

Post n°549 pubblicato il 08 Ottobre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: ME

Una volta avevo 4 nonni. Uno era in bianco e nero vestito da militare in una cornice di finto argento. Non l’ho mai conosciuto in modo diverso.
I due nonni paterni erano separati. Del nonno mi ricordo che aveva i baffi e mi portava tanta cioccolata anche se mio padre dice che mi confondo con Francesco un amico del nonno che era uguale al nonno. Eppure io sono convinta di no. Ha vissuto tanti anni in Belgio e solo per quel motivo la ricerca per l’esame elementare la volevo fare su quello stato. Ma poi la prof me l’ha fatto fare sulla Danimarca. La sua ex moglie, mia nonna, la andavo a trovare tutti i sabati ed ero felice perché da lei c’era l’ascensore ed io amavo prenderlo. Poi una domenica, avrò avuto sette anni, dovevo andare ai giardini Margherita e non vedevo l’ora ma proprio mentre stavamo uscendo ci chiama l’ospedale dicendo che la nonna era morta. Piansi, ma non ricordo se per i giardini Margherita o per la nonna. Penso per la nonna comunque.
L’altra nonna è quella che ricordo meglio di tutti anche se viveva lontano da me.
Tutte le estati ero da lei e mi piaceva quando mi dava da mangiare i polaretti.
Mia nonna mangiava sempre la pasta al sugo.
Aveva una vetrinetta dove teneva tutte le sorprese degli ovetti kinder e le bomboniere di matrimoni e battesimi.
Tutte le domeniche mattine andava a messa. Era piena di rosari e santini di gente morta. Perché lei al paese conosceva tutti e voleva ricordarsi di tutti. Poi un giorno mia mamma gli prese qualche rosario e li portò al cimitero polacco di MonteCassino.
Ricordo che una volta mi voleva cuocere un sofficino Findus ma invece di metterlo sulla padella lo mise direttamente sulla fiamma.
Quando andavo in motorino con mia cugina ci diceva sempre di andare piano e di metterci il casco, poi una volta mi ha salutato in un modo diverso dal solito e mi ha dato un bacio.
Aveva i capelli lunghi ma io glie li ho visti sempre raccolti.
Gli occhi chiari e un marito in cornice di finto argento.

 
 
 

Post N° 548

Post n°548 pubblicato il 06 Ottobre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: JOB, ME


[Olivia Bee]

Ero calma, in pace con me stessa. Consapevole di non aver fatto nulla di male in fondo.
Eppure quel biglietto lo prendono come un ‘non star bene in negozio’
Dentro di me penso ‘ma che cazzo c’entra!' Io parlo di un mobile e lui del non star bene in negozio. Non star bene per il negozio.
E allora vorrei fargli capire che la mia vita non inizia e finisce dentro quel centro commerciale. Che magari può capitare di avere dei giorni no, non per forza dovuti al lavoro.
La mia vita è tanto di più. È fatta di cose semplici e di persone importanti. La mia vita è piena di casini, ma non sai quante volte questi casini mi hanno aiutato a farmi forza. È piena di sorprese, è un via vai di persone. Amo il mare, e ogni anno faccio di tutto per vederlo anche solo per quindici minuti. A volte do troppo altre volte per paura non concedo niente. La mia vita è una stretta di mano. Sono occhi in cui mi perdo dentro. E poi sono orgogliosa di me stessa. E invece di perdere tempo con me e dei biglietti stupidi, guarderei le persone che ti ritrovi accanto. Che a Miki darei il premio oscar 2008 come miglior attrice, che è falsa e questo dovresti capirlo dal suo tono di voce sempre impostato.
Ed è a questo che mi è servita questa mattina: a capire quali sono le persone che è meglio evitare sempre e non darle troppa importanza che in fin dei conti non si meritano nulla.

 
 
 

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AAAAAAALWAYSSS!

And I will love you, baby - always
And Ill be there forever and a day - always
Ill be there till the stars dont shine
Till the heavens burst and
The words dont rhyme
And I know when I die, youll be on my mind
And Ill love you - always

 

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ODIO E AMO

Odio e amo. Forse vuoi sapere come faccio.
Non lo so, ma sento che mi succede ed è un tormento.

ODIO: la sensazione dell’essermi dimenticata qualcosa, l’odore del sigaro, i ritardi, il mio non sapermi tenere strette le persone, avere torto, essere tenuta per i polsi, i tirapacchi, l’odore di incenso e dell'asfalto, le code chilometriche in tangenziale, odio quella persona che mi ha trovato cambiata che ho deluso che ho ferito e forse realmente è l’unica cosa che ho odiato in vita mia.

AMO: i viaggi in macchina che non ti portano da nessuna parte, il primo caffè della mattina, i numeri dispari, i treni, il profumo dei libri nuovi e della benzina, Fabio e la Ste, tutto quello che è blu, i jeans a vita bassa, respirare nell'aria NarcisoRodriguez, stare sotto il piumone in inverno, Bologna, sedermi vicino al finestrino, i giri in macchina con l'Alessia, lo shampoo, Fabio Volo, quello Stupido Hotel, L'Egitto, le stradine strette di campagna, le metafore, le mie dugonghe, chi ti chiede ‘come stai?’ ed è realmente interessato alla risposta, mio papà, quei 5 mongoli che mi hanno cambiato la vita scolastica e che mi hanno fatto tanto crescere soprattutto Daniele.
e come dice Vasco ‘amo te…’

 

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