Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

 

Ranieri: "Sarà un campionato duro. Ora viene il bello e difficile. Con Toni un'arma in più"

Post n°3753 pubblicato il 05 Gennaio 2010 da Urbe_immortale

La conferenza stampa di Claudio Ranieri alla vigilia della sfida contro il Cagliari.
 
Giocherà Perrotta o Menez domani?
“Decido sempre la sera prima della gara. Stasera farò il resoconto di questo periodo. Tutti quelli convocati sono in grado di giocare. Sono tutti possibili tra i primi undici quelli convocati”.
Toni cosa ha portato tecnicamente?
“Un centravanti d’area di rigore, colpitore di testa, uno di esperienza che ha mille motivazioni. E’ un’arma in più che questa Roma deve saper sfruttare per questo finale di stagione”.
Momento cruciale della stagione.
“Abbiamo tre partite a settimana in questo mese. Adesso arriva il cuore del campionato. Stiamo per affrontare il curvone finale. Vedremo a marzo a che punto saremo. Dobbiamo fare bene mentalmente e psicologicamente. Adesso viene il bello e il difficile”.
Quanto pesa l’assenza di Totti?
“Mi auguro che si riprenda al più presto. Avere Totti in squadra ci dà una forza sia mentale che a livello tattico. Gli auguro di rimettersi presto”.
Totti e Mexes recupereranno per sabato?
“Mexes credo di no. E’ più di un mese che sta fermo. Per Totti sono più speranzoso, per Mexes no”.
Guberti non è stato convocato. Perché?
“Ne ho voluti portare venti”.
Su Baptista ci punta ancora?
“Punto su Baptista come tutti gli altri della rosa. Se poi c’è un giocatore che non vuole restare la palla passa alla società. Io voglio giocatori motivati. Credo che Baptista voglia restare”.
Come ha trovato i giocatori al rientro?
“Molto bene. Avevamo dato un programma da portare. Li ho visti bene. Quando si riinizia c’è sempre l’incognita di come saremo al rientro. Il Cagliari è una squadra tosta. Matri ha eguagliato Gigi Riva e  vorrà superarlo. Sappiamo di tutte le insidie, siamo preparati”.
 
Lei ha detto che con l'acquisto di Luca Toni, la Roma sarebbe cambiata nel tipo di gioco, più colpi cross per i colpi di testa e gioco sulle fasce. Avete lavorato su questo?
"La squadra ha sempre lavorato sulle fasce, anche se dopo si arrivava in corsa ad occupare la zona centrale. Molti dei nostri gol sono neti su azioni dalla fascia laterale. Prima si arrivava in corsa, ora invece abbiamo un punto di riferimento e in più chi arriva inserendosi dalla fascia, e questo potrebbe darci, in teoria, un'arma in più. Tra la teoria e la pratica deve passare però, un periodo d'adattamento"

Anche oggi per la fascia sinistra è stato convocato solo Riise. L'unica alternativa sarrebe spostare Cassetti a sinistra. State cercando sul mercato un possibile sostituto per il norvegese?

"Per il momento aspettiamo le risposte per Tonetto. In poco più di una settimana dovremmo averne. Io confido molto nel suo recupero perchè è un giocatore esperto e che ha dato tanto alla Roma, e sono convinto che se va via quel problema fisico al tendine possa dare ancora tanto"

Prima si parlava di Batista. In questi giorni un'altro giocatore al centro di numerose voci è Cicinho. Lei cosa pensa di quei giocatori che tornati nel loro paese rilasciano certi tipi di  dichiarazioni?

"Non ne penso. Ci ha già pensato la società a dire la sua. Io credo in Cicinho, ci può dare una grossa mano"

Col Cagliari la Roma arriva da dieci risultati utili consecutivi, e affronta una squadra ostica. Dopo la sosta avrebbe preferito incontrare un avversario meno duro, oppure questo è un fattore positivo?

"Non c'è da prefeire. Il campionato italiano è bello, difficile, intenso. Nessuno ti regala nulla. Noi sappiamo che andiamo ad affrontare una grande squadra. Ha una partita in meno di noi, ed ha fatto 7 vittorie, 7  sconftte e 2 pareggi. E' una squadra da dentro o fuori. E di solito in casa fa tremare. Noi andremo la con la consapevolezza di affrontare un grande avversario"

Un suo giudizio su Allegri. Questa linea giovane sta cambiando il modo di allenare?
" E' un giovane che si sta mettendo in luce. Ha avuto la fortuna di non essere mandato via la scorsa stagione nel momento topico, quando non riusciva a far punti. Cellino è stato molto bravo in questo e l'allenatore è riuscito a dimostrare quello che vale. Gli auguro tanta fortuna perchè il Calcio ha bisogno di allenatori bravi e lui può essere uno di questi. Per quanto riguarda il modo di allenare non cose diverse, è un allenatore che fa giocare bene la sua squadra, ma non vedo cose nuove. La globalizzazione ha fatto si che noi italiani, potessimo vedere cosa succedeva all'estero. Adesso poi la scuola Italiana comincia a farla da padrone. Prima eravamo noi a non volerci allontanare dall?italia. Adesso stiamo dimostrando di saper dire la nostra anche in Europa"

Tornando a Cicinho. Lei ha detto che non si vorrebbe privare di nessun giocatore, a meno che non sia il calciatore stesso ad esprimere questa volontà. Cicinho ha espreso apertamente la sua volontà di lasciare il club e tornare in Brasile, magari attraverso la rescissione del contratto. Lei ha escluso categoricamente quest'ipotesi. Cosa pensa delle dichiarazioni del gocatore che ha affermato di non credere più, nè sentirsi parte del progetto?
" A me non lo ha detto. Se vuole andare via deve dirlo alla società venire con i soldini e andrà via."

Lei prima ha detto di voler provare, dopo l'arrivo di Toni un nuvo modulo: il 4-4-2, con due punte magari Totti e Toni. Menez dove potrebbe finire in campo?
" A voi piacciono tanto 'sti numeri! (Ride). Trequartista dietro le due punte. E' sempre 4-4-2 no?"

Due domande. Che ricordo ha dell'esperienza a Cagliari, e il perchè dell'assenza di De Rossi oggi che non si è allenato?
"E' stata la città che mi ha lanciato. Io ho fatto tutta la trafila qui, fino ad arrivare al Cagliari, che è stata la mia favola. In 3 anni passare dalla  Serie C, alla serie A è una cosa che in pochi allenatori sono riusciti a fare. Devo tutto alla città ai tifosi e alla famiglia Orrù che ha creduto in me e mi diede in mano una squadra con un grande passato. Aveva vinto un campionato ed era la squadra di Gigi Riva. Quello è stato il mio trampolino di lancio per cui la porterò sempre nel cuore. Per quanto riguarda Daniele, è in permesso per un lutto personale"

Cagliari può essere considerata un'oasi felice del Calcio?
" Si ma non è l'unica: Udine, Siena, Bari o la Sampdoria. Ttte città e squadre dove i giovani posso far bene e mettersi in luce. Sia i giocatori che gli allenatori"


Lei primava parlava che si è arrivati al periodo in cui bisognerà attaccare il cuore del Campionato. I giocatori sono sembrati tutti molto fiduciosi anche dalle dichiarazioni che hanno rilasciato. Ora l'obiettivo della Roma, dopo aver occupato nuovamente le posizioni che gli competono, è riprendere la Juventus?
" Sono sempre portato a vedere quello che ha fatto la squadra nella stagione precedente e cercare di migliorare. Ma sono tante le squadre che vogliono arrivare nei primi 4 posti. Non solo la Roma. La Roma ci è arrivata tardi. Ora dobbiamo difendere questa posizione dalle squadre che ci sono alle spalle, poi se continueremo ad andar bene è chiaro che  guarderemo avanti. Come allenatore sono ambizioso, e quinsi se sono quarto voglio arrivare terzo, se sono terzo voglio arrivare secondo e se sono secondo voglio arrivare primo. Questa è stata sempre la mia forza, questa voglia di migliorare me stesso e la squadra che dirigo. Non mi interessa il nome dell'avversario. se ne ho uno voglio batterlo. Ma ripeto, sono tante le squadre in lotta per quei posti e che hanno le nostre steesse possibilità di noi, lo dicevo sin dai tempi in cui stavamo più con le bombe carta che con i sorrisi di oggi. Dissi che eravamo tanto vicini alla Champions League quanto all'orlo del baratro che se rimanevamo uniti e ci credevamo avremmo potuto fare qualocsa di buono e toglierci delle soddisfazioni. So anche però che sarà un campionato molto difficile per la Roma"
 
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Perrotta: "Sono rinato, con Toni si vola!"

Post n°3752 pubblicato il 05 Gennaio 2010 da Urbe_immortale

Simone Perrotta, è arrivato un altro campione del mondo, Luca Toni, che lei conosce bene.

“Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto, ci siamo continuati a sentire, anche quando è andato in Germania. Luca è un bravissimo ragazzo, calcisticamente non si discute. E’ sempre rimasto umile, anche dopo essere arrivato a certi livelli. Per noi sarà un valore aggiunto. Si sta inserendo rapidamente, anche se bisogna ammettere che nel nostro spogliatoio è facile inserirsi per chiunque”.

Spesso si fa riferimento allo spogliatoio, al clima che c’è nel gruppo. Può essere questo il vero valore aggiunto della Roma? “Di sicuro in questi anni è stato così, soprattutto nei momenti difficili. Abbiamo dimostrato sempre di avere voglia di restare uniti, nonostante le critiche. Questa compattezza ci ha dato la forza di reagire. All’inizio della stagione ci davano tutti per finiti, ora invece siamo quarti, in corsa per entrare nei posti che contano. Chiunque arrivi a Trigoria si rende conto di avere a che fare con un buon gruppo. Non ci sono prime donne, sono tutti ragazzi semplici”.

Anche Totti, che è il capitano, il giocatore più importante, si inserisce in questo contesto senza stonare? “Francesco è il primo. Non ha mai fatto la prima donna, non gli si addice quel ruolo, è sempre il primo a scherzare”.

Lei è il giocatore simbolo di quello che è successo alla Roma in generale. Era dato per finito, poi da tre mesi è diventato insostituibile anche per Ranieri. Si è preso una bella rivincita… “No, non devo prendermi rivincite nei confronti di nessuno. Ho voglia di fare questo lavoro, se possiamo chiamarlo lavoro, con grande entusiasmo. Il calcio sul campo resta un gioco e a me diverte ancora da matti. Mi piace, metto sempre il massimo impegno in ogni allenamento. E’ questo, credo, che colpisce ogni allenatore. Mi fa piacere essere tornato ai miei livelli, questa è la mia sesta stagione alla Roma, ho sempre giocato e di allenatori ne abbiamo cambiati parecchi…”.

Ha cominciato la carriera da centrale di centrocampo, in quel ruolo ha conquistato la Nazionale. Poi con Spalletti la trasformazione in trequartista, con Ranieri addirittura esterno, pur tornando a volte a giocare dietro la prima punta. Questa duttilità è stata un vantaggio o uno svantaggio? “I ruoli del centrocampo li ho fatti tutti. Con Ranieri faccio l’esterno a destra e a sinistra. Non mi dà alcun fastidio cambiare. In certe posizioni riesco a mettere più in risalto le mie qualità. Ma l’importante è essere utili all’economia della squadra”.

Come è cambiato il modo di giocare da Spalletti a Ranieri? “Più o meno i compiti sono gli stessi. Rispetto allo scorso anno sono cambiato io. Fisicamente non ero quello di quest’anno. Ho avuto la fortuna di capire i problemi che mi frenavano e li ho risolti. Io sono questo, con qualsiasi allenatore. Aiuto il centrocampo e mi inserisco in avanti. Il lavoro che mi chiede Ranieri è lo stesso di Spalletti. In fase di possesso palla vado, mentre in fase difensiva devo coprire l’esterno offensivo che avanza. Le mie caratteristiche non sono quelle di mettere il cross in mezzo, non ho le qualità dell’esterno puro”.

Come ha risolto i suoi problemi fisici dopo una stagione molto tormentata? “Portavo per sedici ore al giorno un apparecchio estetico per i denti che mi faceva respirare male. Mi aveva chiuso la cassa toracica. Appena allungavo la corsa mi strappavo. Mi è accaduto due volte consecutive, prima non avevo mai avuto stiramenti nella mia carriera. Dopo l’infortunio della scorsa estate sono stato a curarmi a Sani Lucido, in Calabria, da Gigi Novello. Lui ha risolto tutti i miei problemi, sempre in piena sintonia con i medici della Roma. Grazie a loro ho avuto la possibilità di andare a curarmi in questo centro specializzato. Ho fatto tutto in sintonia con la società. Ho svolto un grande lavoro e ho ritrovato la voglia di correre che avevo perso nella scorsa stagione. Stavo dando ragione a chi diceva che ero arrivato al capolinea. Invece ora ho ritrovato quella voglia di correre e di sentirmi libero di fare tutto il campo che avevo prima”.

Con Ranieri, la Roma, non solo Perrotta, è ripartita. “La squadra nell’ultimo periodo sta facendo bene. Abbiamo recuperato tanti punti, abbiamo raggiunto il quarto posto. Ora è facile dire che ce lo meritiamo, ma anche nei momenti difficili noi abbiamo sempre avuto la consapevolezza di poterci risollevare. Sappiamo che sarà difficile mantenere questa posizione, non dovremo abbassare la guardia. Ma dentro di noi eravamo convinti di potercela fare anche quando le cose andavano storte. Anche in certe sconfitte si vedeva che la squadra non giocava male. Anche nelle prime due partite, quando c’era ancora Spalletti. I giornalisti giudicano spesso in base ai risultati, ma noi dobbiamo giudicare la prestazione. Per esempio nel derby abbiamo giocato male, abbiamo portato a casa i tre punti, ma tra di noi abbiamo parlato delle difficoltà incontrate”.

Il quarto posto è l’obiettivo massimo o si può guardare più in alto? “Siamo a due punti dal terzo, ora bisogna mantenere questa posizione e cercare di andare più su. Mai accontentarci, visto che siamo li”.

Ranieri in certi comportamenti ricorda Capello, esigente, inflessibile, anche severo. Con Spalletti il rapporto era diverso. “Dopo quattro anni che lavori con una persona subentra una certa confidenza. Ma non credo che il problema fosse quello. Le differenze stanno nel modo di interpretare il calcio. Spalletti va alla ricerca del risultato attraverso lo spettacolo. Ranieri è più pratico, maniacale nel preparare la partita, nella cura dei particolari. Studia gli avversari e a ognuno di noi dà indicazioni anche sui singoli avversari. Sono molto diversi nell’approccio alla partita. Ma non dimentichiamo che Spalletti a Roma ha ottenuto grandi risultati”.

Qualcuno era convinto che lei lo avrebbe seguito allo Zenit… “No, non mi ha mai cercato”.

Proprio in quel periodo è arrivato il prolungamento del contratto con la Roma. “No, io avevo firmato già prima, a ottobre. Ciò che mi ha reso felice, al di là dell’anno in più di contratto, sono state le parole che mi sono sentito dire. Ho avuto quella fiducia che non avvertivo un anno fa”.

In questo cambiamento ha inciso il giudizio del nuovo allenatore? “Credo di sì, perché mi è stato detto che Ranieri ah una grande considerazione nei miei confronti. Da subito mi sono sentito importante con lui”.

Ci avete messo un po’ per capirlo… “Sì, forse è vero. E’ cambiata la mentalità. Con Spalletti eravamo una squadra che prendeva palla ed andavano tutti. Restavano solo i centrali difensivi e De Rossi. Ranieri cerca più compattezza di squadra. Credo che sia giusto avere questa compattezza”.

Adesso che ha ritrovato la voglia di correre, la Nazionale le manca? “Non sono rimasto male per non essere stato più convocato. Lippi ha deciso di puntare su altri giocatori. Credo che il ct sia molto coerente nelle scelte che fa. Sceglie in base alle indicazioni del campionato. In testa ha dei punti fissi, intorno ai quali ci sono altri giocatori che possono cambiare. Io cercherò di metterlo in difficoltà, ma non farò mai polemiche. Lippi mi ha parlato prima della Confederations Cup, mi disse che voleva portare gente nuova. Ci sono tanti altri centrocampisti che stanno avendo un buon rendimento. Io posso sperare, come altri. Certo, mi piacerebbe difendere il titolo di campioni del mondo che abbiamo conquistato”.

Domani ricomincia il campionato, la Roma riparte da Cagliari. “Dopo l’ultima sosta abbiamo vinto contro il Bari, speriamo che sia di buon auspicio. La squadra in questi giorni sta lavorando bene, con entusiasmo. A Cagliari i pericoli ci sono. Affronteremo un avversario che gioca molto bene, davanti al suo pubblico, su un campo stretto e corto”.

Toni potrebbe giocare dall’inizio… “Questo non lo so. Ma siete sicuri che Totti non ce la fa? Comunque l’arrivo di Luca ci ha trasmesso una grande carica e spero che ce ne trasmetta ancora di più. Toni ha un grande entusiasmo, si vede in ogni momento. Sappiamo che è arrivato un grande rinforzo. Da tanti anni fa gol ovunque, non è assolutamente finito. Appena un anno fa segnava a ripetizione. Poi ha avuto problemi. E’ arrivato qui motivatissimo. Lo avevo sentito quando non era sicuro del trasferimento, trasmetteva già la voglia di giocare con noi con questa maglia”.

In assenza di Totti, sarete lei e De Rossi ad aiutarlo, visto che lo conoscete meglio. “Toni non ha bisogno di essere aiutato. Deve avere la fortuna di fare gol subito per partire con il piede giusto”.

Perrotta, siamo ai saluti. Il contratto rinnovato fino al 2011 è atto di fedeltà nei confronti della Roma? “Spero di chiudere la carriera qui, di continuare anche oltre il 2011. Se sto in queste condizioni non ho voglia di chiudere tra un anno e mezzo. Spero di rivedermi presto con la società”.

Che cosa le manca nella sua carriera? “Uno scudetto con la Roma. Ci siamo andati vicini nel 2008 e non riusciamo a dimenticarlo. Ci riproveremo”.

Ha in mente un futuro da allenatore? “No, non credo proprio. Tutti dicono così quando stanno per smettere, ma bisogna avere le qualità giuste”.

 
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Okaka al Fulham per 18 mesi. Cerci rinnova e va al Bari.

Post n°3751 pubblicato il 05 Gennaio 2010 da Urbe_immortale

Mexes, Totti e Okaka sono out per la trasferta di Cagliari (il capitano, per l'infiammazione al tendine, rischia di saltare anche la gara di sabato contro il Chievo: ieri palestra, fisoteriapia e spot sull'Appia Antica): la Roma vola in Sardegna nel pomeriggio e Ranieri prepara il debutto di Toni (è arrivato il transfer). Guberti, fermo per un affaticamento, dovrebbe invece farcela.

L'allenatore lo considera utile, come alternativa a Taddei. Le sue caratteristiche di uomo di fascia, capace di arrivare sul fondo, si sposano bene con quelle del nuovo centravanti. Proprio da Guberti parte l'aggiornamento sui movimenti di mercato, in entrata e in uscita, del club giallorosso. Pradè è a Dubai e sino al suo ritorno, in serata, non si sbloccherà alcuna trattativa, ma ha già avvertito il manager dell'esterno, chiesto dalla Sampdoria (in vantaggio sul Bari e sull'Atalanta), di non prendere impegni: Guberti, al momento, resta.

In partenza Cerci, verso il Bari e dopo aver rinnovato con la Roma (contratto con scadenza giugno 2011) e soprattutto Okaka che, entro fine settimana, dovrebbe trovare sistemazione al Fulham: prestito lungo, di un anno e mezzo, su richiesta del giovane centravanti, stufo di cambiare in continuazione squadra. «Se Toni farà una buona stagione di sicuro a giugno lo riscatteremo: il Bayern è già a conoscenza delle nostre intenzioni», fa sapere Pradè. Il club bavarese dovrà però concedere una buonuscita al centravanti, sotto contratto sino al giugno del 2011 (6 milioni di ingaggio e 1 milione e 200 mila di premi).Pradè, nel weekend, dovrà affrontare la situazione degli esterni bassi. Cicinho insiste per andare al San Paolo che però gli offre solo 600 mila euro di ingaggio (la Roma dovrebbe contribuire con i restanti 500 mila euro e non è affatto disponibile a questa soluzione).

Allora può partire Motta, andando in prestito al Siviglia. La Roma, però, ha bisogno di un terzino mancino, come alternativa a Riise, visto che Tonetto è spesso indisponibile: sfumati Dossena che è d'accordo con il Napoli e Molinaro che sta andando allo Stoccarda. Baptista resta nel mirino dell'Inter che lo prenderà in prestito solo se andranno via Mancini e Viera. E' un'operazione di fine gennaio, come quella che porterebbe un giovane esterno alto a Trigoria, quasi sicuramente un sudamericano.

 
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Arrivato il transfer dalla Germania: Toni può giocare a Cagliari

Post n°3750 pubblicato il 05 Gennaio 2010 da Urbe_immortale

È arrivato in serata il transfer dalla Germania per Luca Toni. La Roma lo aspettava per avere il giocatore a disposizione in tempo per la trasferta di mercoledì con il Cagliari e questa sera è arrivato. Toni quindi domani potrà partire con i nuovi compagni per Cagliari dove invece non ci sarà Totti, fermo per una tendinite al quadricipite destro.A

 
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Trigoria: Provati schemi per Toni

Post n°3749 pubblicato il 03 Gennaio 2010 da Urbe_immortale

In vista della trasferta di Cagliari, i ragazzi di Ranieri si allenano a Trigoria all'indomani dell'amichevole contro la Cisco che ha visto il debutto di Luca Toni.

Alle 10,30 sono i portieri i primi a scendere in campo. Riscaldamento per Julio Sergio, Doni, Lobont e Artur. Pian piano sul campo C arriva tutto il resto della squadra, Assenti i soliti: Mexes, Totti, Okaka e Tonetto. Baptista lavora a parte dopo aver giocato tutti i 90' minuti ieri nell'amichevole contro la Cisco, mentre Vucinic è regolarmente in campo dopo il fastidio muscolare al gluteo patito durante l'allenamento di ieri mattina.

Per Mexes e Totti dunque appare improbabile il loro rientro in squadra già a Cagliari. In rampa di lancio ci sono Burdisso e proprio l'ultimo arrivato: Luca Toni.

Presenti una ventina di tifosi all'esterno del Fulvio Bernardini che sparano alcuni fuochi d'artificio lungo il Piazzale Dino Viola. Il clima tra i calciatori, nonostante un momento di perplessità dovuto proprio a questi botti, è sereno.

Le formazioni della partitella ludica (a due tocchi) in cui sono messi in luce Perrotta, Guberti, il primo in versione assistman, il secondo come finalizzatore:

Gialli - Faty, Vucinic, Andreolli, Motta, Juan, De Rossi, Taddei, Pit, Menez, Vucinic, Toni

Rossi - Burdisso, Cicinho,Riise, Brighi, Cassetti, Esposito, Cerci, Guberti, Perrotta, Pizarro.

La squadra successivamente si divide in due gruppi. Quelli con il fratino giallo lavorano con Damiano, i rossi con Ranieri. Si provano gli schemi: circolazione palla, cross dal fondo per la punta. Insomma si provano delle soluzioni per sfruttare il gioco di Luca Toni, proprio come aveva anticipato lo stesso Ranieri nell'intervista post-amichevole contro la Cisco. "Bisogna saper far circolare la palla velocemente, i cambi di gioco sono importanti", urla il tecnico di San Saba.

Infine la classica partitella in famiglia, in cui Cerci realizza un gran gol: conclusione d'interno a giro e sfera sotto l'incrocio dei pali. Toni visibilmente affaticato non partecipa al match.

 
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Ranieri lo promuove subito: "L'ho trovato bene, a Cagliari giocherà. Ma Totti è out"

Post n°3748 pubblicato il 03 Gennaio 2010 da Urbe_immortale

Toni c'è, Totti no. Cominciamo bene. Il capitano è ancora fermo: infiammazione del tendine del quadricipite destro. Non si allena da parecchio, in questi giorni ha fatto solo fisioterapia e un po' di corsetta. Difficile, o forse impossibile che giochi a Cagliari. Rischia parecchio anche Vucinic che, insieme con il capitano (e non solo), non ha preso parte all'amichevole contro la Cisco. Dolore al gluteo per il montenegrino. Quindi formazione anti Cagliari senza molti attaccanti, visto che anche Okaka è out. Toccherà a J. Baptista, probabilmente o a Menez.

Il tecnico della Roma, Claudio Ranieri, intanto si gode Luca Toni. «Quella contro la Cisco era una partita che ci serviva per entrare nel clima del campionato, così ci siamo rimessi a pensare alla partita di Cagliari che sarà difficile», le sua parole a ai microfoni di Roma Channel, al termine dell'amichevole del Flaminio. «Toni? Non ha i ritmi di gioco, ma l'ho trovato bene. Me lo aspettavo lento, invece l'ho visto reattivo. Baptista? Ha bisogno di giocare di più. A livello tattico, con Luca in campo, qualcosa cambierà nella Roma, anche perché ha caratteristiche diverse dagli altri. Una Roma con Toni sarà una Roma diversa, insomma. E Totti? Non si allena da venti, trenta giorni. Prima facciamolo allenare. La Roma diventerà antagonista dell'Inter? Me lo auguro». Assente al Flaminio anche Cicinho. «Si è sentito poco bene ed ho chiesto un surplus di lavoro a Motta». Perrotta era in permesso, Doni non è ancora al top. Il primo per Cagliari è a disposizione. Mexes ieri non c'era e a Cagliari difficilmente ci sarà.

 
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Toni: "Accoglienza fantastica, spero di ripagare l'affetto"

Post n°3747 pubblicato il 03 Gennaio 2010 da Urbe_immortale

"Sensazioni? Ero molto emozionato - ha detto Luca Toni ai microfoni di Roma Channel - l'accoglienza del pubblico è stata fantastica. Con De Rossi ho un rapporto particolare lui più che un compagno è un amico. Sono quì per cercare di fare uncampionato alla grande. Speriamo bene...".

 
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Cisco-Roma 0-3: Toni in campo 60 minuti!

Post n°3746 pubblicato il 03 Gennaio 2010 da Urbe_immortale

Buona la prima di Luca Toni. L’amichevole contro la Cisco è servita per donare soldi in beneficenza ad un reparto del Policlinico Umberto i ma soprattutto per vedere il debutto con la maglia giallorossa del nuovo attaccante arrivato in prestito dal Bayern Monaco.

Il risultato finale è stato 0-3 per la Roma con una prova positiva da parte di Toni che in più di una occasione è andato vicinissimo al gol, disputando 60 minuti.

Ranieri sceglie Julio Baptista per far coppia con Luca Toni nella Roma che veste la maglia nera con numeri arancione. Il nero acquisto giallorosso dopo due minuti stoppa una palla di petto e appoggia  a terra, gesto seguito dall’ovazione del pubblico, e subito dopo un colpo di tacco a seguire per De Rossi. Al 6’ Julio Baptista cerca l’affondo per vie centrali ma viene fermato dalla difesa della Cisco. All’11 c’è lavoro anche per Julio Sergio che para a terra un diagonale di Angeletti. Dopo pochi secondi Taddei cerca Toni in mezzo all’area con un perfetto cross, ma l’attaccante non ci arriva per un soffio. Al 21’ Julio Baptista da lontano impegna il portiere della Cisco in angolo. Applausi per il brasiliano. Al 22’ colpo di testa di Toni su angolo di Taddei, ed il pubblico lo accompagna con un urlo, ma la deviazione è debole e finisce senza problemi tra le mani di Ambrosi. Al 26’ il gol. Uno-due Menez-Toni e palla ancora al francese che supera il portiere della Cisco .0-1. Al 28’ Toni si libera in area e dalla sinistra lascia partire un diagonale che finisce di poco fuori. Al 31’ Ranieri fa entrare Lobont al posto di Julio Baptista. Al 41’ ancora Toni vicino al gol con un tiro da dentro l’area che finisce di poco fuori. Dopo un minuto anche Taddei, con un colpo di testa su cross di De Rossi, sfiora la traversa. Al 44’ con un colpo di testa Toni supera il portiere con un pallonetto ma il capitano della Cisco salva sulla linea.

Ranieri adotta un’altra formazione con l’ingresso in campo di almeno 8 giocatori. Restano invece in campo Toni, Baptista, Taddei e Motta. Al 48’ Toni sfiora il gol con un tiro di piatto in anticipo su un difensore. Al 51’ su cross di Guberti Toni impegna il portiere avversario in una parata in angolo dopo un colpo di testa piazzato. Dopo due minuti al 53’ il raddoppio della Roma. Julio Baptista appoggia in rete un pallone arrivato in area su cross di Guberti. 0-2. Al 60’ Ranieri richiama in panchina Toni che riceve l’applauso dei presenti, per far posto a Esposito. Da una parte della tribuna scoperta, dove si sono sistemati i gruppi della Sud, arrivano cori di contestazione contro Rosella Sensi ma il resto dello stadio fischia. Cori, invece, per Riise vero beniamino del pubblico. Al 76’ arriva il terzo gol. Lo mette a segno ancora Julio Baptista che di piatto mette in rete un cross di Guberti dopo una bellissima azione solitaria di Cerci. 0-3.

 
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Conferenza stampa di presentazione di Luca Toni

Post n°3745 pubblicato il 03 Gennaio 2010 da Urbe_immortale

La conferenza stampa di presentazione integrale del nuovo acquisto giallorosso Luca Toni

Le dichiarazioni di Rosella Sensi:

"Innanzitutto Buon Anno a tutti. Ci avete raggiunto in tanti quest'oggi per la presentazione di Luca. Siamo felicissimi di essere qui per Toni, è un acquisto che si inserisce in un progetto forte, serio ancora vivo. Dopo i rinnovi di Totti, Perrotta e Pizarro oggi arriva Toni, un grande giocatore che si inserisce in un progetto completo che coinvolge anche i giovani e si rinnova. L'acquisto di Luca entra a farne parte. Ora lascio la parola a lui (Toni) che è il vero protagonista di oggi".

Luca Toni: "Appena si è aperta la possibilità Roma non ho avuto dubbi e sono voluto subito venire qui. Sono nella squadra che ho sempre voluto da quando sono iniziati i problemi con la mia vecchia squadra. Mi metto a disposizione del mister per raggiungere traguardi prestigiosi".

Come stai? E al Presidente Sensi, Luca Toni è l'acquisto più importante della sua gestione?

Toni: "Sono molto carico ho sei mesi per dimostre di meritare la maglia della Roma. Cercherò di mettermi a disposizione e fare gol, ovviamente".
Sensi:" L'acquisto di Toni è uno dei più importanti, se non il più importante della mia gestione. Noi abbiamo comunque preo grandi calciatori che giocano vicino a Toni. Ho buona memoria e tendo a ricordare che nella nostra formazione ci sono grandissimi campioni, e sono ben contenta che lui (Toni), possa aggiungersi a questa rosa"

Come ti vedi in campo, meglio prima punta con Totti qualche metro più indietro o in coppia con il Capitano?

Toni: "Queste cose le decide il mister. Essendo un attacante d'area ovviamente più gioco vicino alla porta meglio è".

Tu sei in prestito. C'è già un accordo con la Roma per fine stagione?

Toni: "Innanzitutto voglio dire che ho uno splendido rapporto con la dirigenza del Bayern ed è anche merito loro se oggi mi trovo qui. Per quanto riguarda eventuali accordi con la Roma, ho tempo fino alla fine della stagione per dimostrare di meritare questa maglia".

Puoi già giocare una partita dall'inizio alla fine?

Toni: "Questo non lo so. L'ultima partita l'ho giocata a novembre e poi ho avuto problemi con l'allenatore e sono finito fuori rosa. In questo mese però mi sono allenato molto bene, però si sa un conto è l'allenamento e uno è la partita, oggi ne abbiamo subito una (amichevole con la Cisco, ndr), poi ne parleremo con l'allenatore e si vedrà, ripeto, mi sono allenato bene e poi ovviamente parlerà il campo".

L'Inter ti ha mai cercato? E che idea ti sei fatto dalla Germania di questa Inter, se come dicono molti giocatori, la Roma con il tuo acquisto può diventare l'anti-Inter?
Toni: "Fa piacere che alcuni giocatori dell' Inter con il mio passaggio alla Roma, temano di più la squadra giallorossa, però come ho detto prima dirà il campo, è vero che nell'ultimo mese e il mio procuratore lo sa, c'erano tante squadre che mi volevano, però il mio unico desiderio era venire alla Roma ed ho fatto di tutto affinchè si avverasse questo desiderio. Si è lavorato perchè la situazione era complicata, ed è per questo che ringrazio i dirigenti del bayern che hanno assecondato la mia voglia".

Alla Dott.ssa Sensi, che prima parlava di questo progetto, la Roma ora può puntare alle posizioni di vertice?

Rosella Sensi: "Io sono molto contenta che oggi lei ci possa fare questa domanda , perchè vuol dire che la nostra convinzione di qualche mese fa, quando purtroppo ricevevamo grandi critiche nei confronti della squadra anche per risultati negativi, eravamo comunque convinti che questa squadra fosse un gruppo competitivo e di livello e già oggi parliamo di altri discorsi. Sicuramente l'arrivo di Toni ci aiuta a continuare in quello che abbiamo sempre fatto anzi speriamo anche di migliorare. Quello che tengo particolarmente di sottolineare oggi è che Toni si inserisce in un bellissimo gruppo competitivo e dobbiamo ringraziare anche i ragazzi che oggi ci sono nella squadra, e che le permette oggi di farmi questa domanda e di darle questa risposta".

Quanto ti ha fatto piacere sapere che giocatori importanti come Totti De Rossi e Perrotta, abbiano voluto il tuo arrivo alla Roma?

Toni: "E' chiaro che conta tanto. Intorno a me ho sentito tanto affetto, da parte del presidente e del direttore e dai giocatori; è un mesetto e più che mi sento con Francesco, con Daniele, con Simone. Mi hanno detto tutti che era un ambiente fantastico, ed è normale che avendo vissutoinsieme momenti fantastici in nazinale, con loro ho un raporto particolare. E' chiaro che è servito molto sentire l'affetto sia dei giocatori che della società".

Per il presidente. Questa è una risposta per chi diceva che con questa società non sarebbero potuti arrivare i grandi campioni?

Rosella Sensi: "Questa risposta non la vorrei dare. L'unica che posso dare è che sono contenta per i nostri tifosi perchè abbiamo passato un periodo molto più soddisfacente negli ultimi tempi e speriamo di averne ancora di migliori".

Come è stato l'incontro con Totti, con il quale lei ha un rapporto anche fuori dal campo. E quanto è importante per te lo stimolo dei Mondiali fra sei mesi? Quanto conta quindi questo abbinamento Roma-Mondiale?

Toni: "Francesco l'ho visto stamattina ed era sul lettino (ride). E gli ho chiesto "Cosa hai fatto?" e lui mi ha risposto "adesso vedi, sei venuto a prendere le botte anche per me". Francesco è un ragazzo a cui piace scherzare e quindi abbiamo scherzato. Per quanto riguarda la Nazionale, adesso penso alla Roma, la Nazionale viene dopo dato che può solo venire attraverso la Roma. Adesso il mio unico pensiero è fare bene qua, fare goal qua e soprattutto aiutare i miei compagni, fare gol e far vincere le partite. Alla Nazionale ci penso e non ci penso, deve essere una conseguenza".

Perchè ha scelto la Roma rispetto ad altre società. Cosa le ha fatto scegliere la Roma?

Toni: "Volevo la Roma perchè mi piaceva l'idea di venire qua, giocare con Francesco ed altri campioni, mi piace la piazza e gli stimoli che da. Avevo bisogno di queste cose, sono quelle sensazioni che appena ti dicono "Roma" "Si vado!".

Ci racconta il Toni fuori dal campo, il Toni-uomo, qualche sua passione? Molti l'hanno già accosta a Batistuta, con il suo arrivo arrivò anche lo scudetto. E' un peso o uno stimolo?

Toni: "Batistuta è stato un grande attaccante, quando ero alla Fiorentina lui aveva fatto molto bene a Firenze quindi più volte mi hanno accostato a lui. E' chiaro che è stato un grande; io però a Firenze sono riuscito a battere il suo record di gol e quindi li a Firenze gli sono passato davanti. Lui qui ha vinto lo scudetto ed ha fatto tanti gol. Io qui devo ancora iniziare a giocare. L'importante è iniziare a giocare e fare gol. Dopo si vedrà. Lui qui ha dimostrato di essere un grande giocatore e un grande campione io devo ancora fare la prima partita e il primo gol. Toni fuori dal campo è uun ragazzo normalissimo, che ha una splendida fidanzata, e che cerca di vivere la propria fortuna visto che faccio il lavoro di cui sono innamorato, sono un ragazzo proprio fortunato".

 
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COLPO DELLA ROMA! ARRIVA LUCA TONI!

Post n°3744 pubblicato il 24 Dicembre 2009 da Urbe_immortale

Ieri in se­rata si sono infittite le voci di una accelera­ta nella trattativa per portare Toni in giallo­rosso. E ormai si può dire che tutto è a posto. Luca ieri aveva dichiarato: «Torno in Italia per puntare al Mondiale». Decisive le telefonate di Totti e di De Rossi per portarlo in giallorosso!

In attesa d'interrompere la fuga dei cervelli e di far rientrare i capitali dall'estero, qualcosa comincia a rimettere piede in Italia.Un campione del mondo, ad esempio. Ovvero Luca Toni, che ieri ha rotto gli indugi è ha scelto il suo futuro: Roma.

Voglia di Mondiale Che il centravanti dell'Italia campione del MondoaBerlino avesse concluso la sua avventura al Bayern Monaco ormai era chiaro da tempo. Troppi i conflitti con il tecnico Van Gaal, troppe le polemiche pubbliche per far immaginare che l'attaccante potesse restare ancora in Germania, vista soprattutto l'emarginazione a cui era stato costretto.

L'ultimo atto è stata l'uscita inequivocabile della dirigenza tedesca: «Toni siamo disposti anche a regalarlo». Visto l'ingaggio- circa 6 milioni a stagione e con un contratto fino al 2011 - sarebbe stata l'unica opzione per un giocatore di 32 anni. Ma la Roma ha saputo giocare tre carte importanti per battere la concorrenza straniera (Amburgo, Atletico Madrid e Dinamo Mosca su tutte) e portare l'ex viola alla corte di Ranieri: la voglia del centravanti di andare al Mondiale (e questo non giocando non gli sarebbe stato possibile), il desiderio di tornare in Italia (cosa che aveva confidato agli amici) e infine il gusto di ricominciare a far coppia d'attacco con Francesco Totti.

Non a caso il discreto pressing telefonico del capitano della Roma era cominciato già in estate, quando all'orizzonte s'intravedevano le nubi nel rapporto col nuovo allenatore olandese del Bayern. In questi ultimi giorni si sussurra che il rapporto sia continuato in modo sotterraneo, sia tra i due ma anche con De Rossi, e così Toni, visti i tentennamenti dell'Inter, ha rotto gli indugi scegliendo il prestito alla Roma. Questo, probabilmente, rinunciando anche a qualcosa rispetto ai 3 milioni netti che dovrebbe prendere per metà stagione e decidendo di giocarsi il futuro in sei mesi. Futuro che significa essenzialmente due cose: Mondiale e un rinnovo (forse biennale) col club giallorosso. Tutto questo avendo tagliato, il 26 maggio, il traguardo dei 33 anni.

Di sicuro il giocatore emiliano ha due certezze:

1) Ranieri voleva una punta forte fisicamente, in grado di far salire la squadra e di dare valide alternative anche nel gioco aereo. Un po' il suo identikit.

2) Una maglia da titolare non gli sarà garantita, perché non sempre la Roma potrà permettersi il lusso di giocare avendo davanti un tridente composto da Totti, Toni e Vucinic.

Il montenegrino quindi potrebbe andare in panchina? È presto per dirlo, visto che l'età e la considerazione di Ranieri («è uno dei più forti attaccanti d'Europa») gioca dalla sua parte.

 
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Panucci: «Romanisti tifosi unici»

Post n°3743 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da Urbe_immortale

8 anni vissuti intensamente e conclusi con l'addio amaro. «Avrei voluto chiudere la carriera a Roma ma il destino ha voluto diversamente. Sono onorato di aver vestito quella maglia».

Panucci ha lasciato il cuore nella Capitale, qui ha casa dove torna ogni volta che può. L'Olimpico non dimentica e lui non scorda i suoi tifosi. Applausi e cori, striscioni e ovazioni alla lettura delle formazioni. «Panucci, il nostro affetto per il tuo rispetto» gli hanno scritto. Poi ancora: «Chi gioca con grinta e vive con onore avrà sempre un posto nel nostro cuore. Siamo tutti Christian Panucci».

Il difensore lo legge, ricambia con un applauso e trattiene le lacrime. «Ho provato qualcosa di indescrivibile. In otto anni ho dato l'anima. Come in una storia d'amore ci sono cose belle e brutte, ma sempre fatte in buona fede. Credo che nessuno abbia dato tanto quanto me nello spogliatoio. I tifosi della Roma sono unici».

A fine gara ha regalato loro la maglia, ricevendo in cambio una sciarpa della Roma. Gli ex compagni li ha salutati prima e dopo la partita nello spogliatoio giallorosso.

 
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Montali: "Ora dobbiamo solo proseguire per questa strada"

Post n°3742 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da Urbe_immortale

Gianpaolo Montali nel sottopassaggio dell'Olimpico: "Risultato importante, ma il 6 gennaio c'è già il prossimo impegno importante, a Cagliari.".

La squadra son due mesi che ha una tendenza diversa, nello sport fanno la differenza i risultati che vengono se c'è la giusta mentalità. In questo momento la Roma ha il ruolino di marcia migliore degli ultimi due mesi. Ora si deve festeggiare poco e dal 28 avere la stessa mentalità di adesso. Noi dobbiamo giocare una gara alla volta. Tireremo su la testa alle idi di maggio e vedremo dove saremo. Totti ha preso una botta, vediamo."

 
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Pradè: "Prova di maturità"

Post n°3741 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da Urbe_immortale

Daniele Pradè al termine della sfida contro il Parma: "Oggi abbiamo fatto una partita da squadra matura, che ha assimilato quanto dice l'allenatore. Ranieri cerca l'aspetto psicologico: siamo attenti, concentrati, preparati.".

Siamo contento per Baptista, che viene fischiato. E' un professionista da imitare. Gli faccio un in bocca al lupo per il 2010. Oggi abbiamo raggiunto la posizione che ci compete. Ma non ci fermiamo, non ponendoci limiti. Il tifo è stato speciale. Il Panathinaikos è una squadra che conosco. Gilberto Silva lo abbiamo seguito e lo sento ogni tanto. Cissè è fortissimo con limiti caratteriali. Totti? Speriamo che non sia nulla di grave. Con Francesco in campo siamo diversi.

 
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Totti: "Il mio infortunio è cosa da poco conto"

Post n°3740 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da Urbe_immortale

Queste le parle del capitano giallorosso Francesco Totti apparse sul suo sito ufficiale.

"La cosa importante era chiudere bene l'anno e ci siamo riusciti. Abbiamo agganciato il quarto posto ed ora la classifica è dalla nostra parte: dovremo riprende fin dalla prossima partita con questo stesso ritmo e questa convinzione. Il mio infortunio è una cosa di poco conto, sto bene e credo di essere a disposizione alla ripresa del campionato. Approfitto per fare tanti auguri a tutti"

Il capitano della Roma trascorrerà qualche giorno sulle Dolomiti con la famiglia, per poi tornare nella capitale per Natale.

Questo il bollettino medico ufficiale:

L'A.S. Roma Spa rende noto che nel corso della partita odierna il calciatore Francesco Totti e' stato costretto a lasciare il campo in seguito ad uno scontro fortuito di gioco. Gli esami diagnostici effettuati hanno evidenziato esclusivamente una contusione a carico del vasto mediale associata ad una infiammazione dell'inserzione quadricipitale della gamba dx.

 
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L'immenso Mister Ranieri: "Chiudiamo bene il 2009!"

Post n°3739 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da Urbe_immortale

Claudio Ranieri a fine gara ai microfoni di Sky Sport.

Situazione Juventus…lei ne sa qualcosa…

“No…io per quello che ero stato chiamato a fare l’ho fatto e sono andato oltre”.

Tutti si aspettano generosità nel mondo del calcio mentre Blanc si è assunto la responsabilità del tuo esonero. Cosa è capitato e cosa pul capitare alla Juventus.

“Io lo so ma al momento mi faccio i fatti miei. Io quel che dovevo fare l’ho fatto, quel che dovevo dire l’ho detto a chi di dovere ma non quando sono stato esonerato, prima. Per cui ora sono l’allenatore felice della Roma e guardo la Roma. Se vogliamo parlare di calcio c’è da dire che cambiare il sistema di gioco non era facile. Io l’ho detto, cerchiamo un vice Nedved perché la squadra si ritrova con questo sistema di gioco. Cambiare...Un vice Nedved ecco che può fare buone cose. Non mi è stato proposto nessun vice Nedved allora ho detto si prende Diego perché è un odei campioni che mi avete proposto. Si prende Diego e bisognerà cambiare sistema di gioco e ci vorrà del tempo per far capire ai ragazzi come ci si muove con una squadra con il centrocampo disposto a rombo. Ci vorrà del tempo perché loro sono abituati a pressare, a stare stretti e compatti. Quando si cambia sistema di gioco hai bisogno di determinati giocatori che capiscano quel che devono fare. Sicuramente io avrei incontrato le stesse difficoltà ed io sarei stato già mandato a casa. Insomma questo è il mio pensiero. Ci vuole il tempo per far ambientare Diego, ci vuole il tempo per fare ambientare la squadra al cambio di sistema di gioco. Tutto qua”.

E’ un concetto che a Torino non c’è quando ti chiami Juventus…

“E’ lo so, però una volta si era detto che ci volevano cinque anni per riproporre ai vertici per lottare per lo scudetto. Visto che il primo anno terzi ed il secondo secondi visto che si sono spesi 50 e passa milioni è logico che si pretenda di vincere subito. Ma, insomma, non è che mettendo giocatori hai la certezza che tutto funzioni bisogna lavorare ed aiutare la squadra in determinati momenti”.

C’è un dato nella Roma. Dopo aver subito per 14 partite consecutive, unica squadra in Italia ed in Europa, un gol da 3 partite non prende gol. Questo è conciso con il rientro di un giocatore che si chiama Juan, sia pure senza un giocatore che si chiama Mexes. E’corretto pensarla cosi?

“Mah…è corretto…Quando giocano giocatori di carisma e qualità hai sempre un assetto molto pià compatto. Però io volevo sottolineare proprio il lavoro di tutti quanti perché lo sappiamo benissimo che non è soltanto la linea difensiva e il portiere che fanno reparto ma ci vuole il lavoro di tutta la squadra. Cosi come prima dicevo al primo tiro in porta ci fanno gol non è possibile perché io poi vedo nei vostri highlights alcune squadre che subiscono più di noi e invece gli va bene. Dico per cui continuando a lavorare qualcosa deve cambiare. Adesso mi auguro che dopo 14 partite consecutive in cui prendevamo gol adesso ce ne siano 14 positive senza prenderli, sarebbe molto bello”.

Situazione di Totti?

“Io spero nulla di grave, anche lui per sincerarsi è andato a fare delle analisi cosi vede un po’. Lui mi aveva chiesto il cambio proprio perché aveva preso una botta sul ginocchio”.

Quarta partita consecutiva senza prendere reti. Vedendo la classifica pensa che la Roma possa sedersi nel tavolo delle grandi a livello di continuità?

“E’ brutto fermarsi adesso che siamo lanciati, e la sosta non viene in un buon momento. Adesso dobbiamo continuare, sedersi sul tavolo delle grandi non lo so. Dobbiamo continuare. Non vogliamo dimenticarci come siamo partiti, la contestazione che abbiamo subito però abbiamo ritrovato l’amore del nostro pubblico ecco. Io ho chiesto ai ragazzi di continuare a spingere e a lottare perché il pubblico di Roma si conquista prima con questo e poi con i risultati. Noi lo abbiamo fatto e loro ci sono stati vicini anche quando i risultati non erano rosei come adesso e adesso passeranno un Buon Natale e questo è importante. Volevo fare gli auguri a tutti i 2vostri e nostri telespettatori e doppi auguri per lei Ilaria. La aspetteremo con ansia”.

 
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Okaka: "Probabilmente mi sono stirato"

Post n°3738 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da Urbe_immortale

Stefano Okaka è uscito dagli spogliatoi zoppicando vistosamente. Il centravanti si è limitato a dire: "Probabilmente mi sono stirato...".

Il giocatore ha poi lasciato lo stadio con Pizarro a bordo di un Suv blu. Ricordiamo che durante la gara Okaka era entrato al posto di Totti ma è stato costretto ad uscire per infortunio al posto di Baptista.

 
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Pizarro: "Dobbiamo continuare cosi"

Post n°3737 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da Urbe_immortale

David Pizarro uomo in campo Sky: "Siamo contenti perchè non era una partita facile. Il Parma è una squadra che meritava tutto il rispetto possibile, e questa sera lo ha dimostrato. Noi siamo contenti perchè li abbiamo agganciati, dopo aver iniziato in salita sia in campionato che in coppa, ma abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi e speriamo di continuare così anche nella seconda parte della stagione".

Siete a meno due dalla Juventus..

"L'importante è crederci sempre, chi va in campo deve mettere la voglia e dare tutto per la squadra. In questo è stato molto bravo Ranieri a ricompattare il gruppo che è la cosa fondamentale".

Spalletti a San Pietroburgo...e tu sei un suo pupillo...

"Un grosso in bocca al lupo. Se rimango? Si sennò chi la sente mia moglie?".

 
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Rosella Sensi: "Ringrazio tutti. Siamo tornati ai posti che ci competono"

Post n°3736 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da Urbe_immortale

Rosella Sensi a fine gara: "Un finale meritato perché è bello rivederci nei posti che ci spettano, contentissima per i tifosi ed un grazie ai nostri ragazzi che hanno disputato una partita eccellente contro un grande Parma.".

Cerchiamo di stare con i piedi per terra perché il campionato è lungo e non abbiamo vinto niente. Stiamo però nei posti che ci spettano. Ranieri è un grande profesisonista e io, nelle parole di mio padre, ero convinta della scelta. Il mercato? Non parlo. La volontà c'è tutta però non ne parliamo adesso. E' giusto che il mister ne parli e ne parliamo anche noi con lui, non è un segreto. E' molto quello che ha dato Ranieri ha questa squadra ma voglio ringraizare tutti perché se l'allenatore può fare quello che fa è merito di tutti. Buon Natale ai nostri tifosi e grazie.

 
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Consegnata maglietta a Panucci prima della partita

Post n°3735 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da Urbe_immortale

Prima dell'inizio della partita fra Roma e Parma i gruppi della Sud "Giovinezza" e "Padroni di casa" hanno consegnato a Christian Panucci una maglietta, con su scritto: "2001-2009 229 gare 20 gol GRAZIE CHRISTIAN".

 
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Aggancio riuscito! E' quarto posto!

Post n°3734 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da Urbe_immortale

Burdisso e Brighi firmano il 2-0 dell'Olimpico: raggiugiamo così il quarto posto che vale la Champions. Mirante nel primo tempo respinge sul palo una conclusione di Totti.

Dopo un primo tempo equilibrato, Burdisso a inizio ripresa spezza gli equilibri portando in vantaggio la Roma. La squadra di Ranieri cambia volto e a tempo scaduto trova il defnitivo 2-0 con Brighi, che sfrutta al meglio un assist di Vucinic. La Roma aggancia così il Parma al quarto posto, e corona la rimonta alla zona Champions a lungo inseguita.

La Roma dell'ex Brighi schiera Taddei nel tridente offensivo alle spalle di Totti, con Menez in panchina. Il Parma dell'ex Panucci risponde con Paci fra i cinque della difesa, e sorprendendo in attacco con la coppia Amoruso-Bojnov. Lanzafame è in panchina, Paloschi in tribuna. Il primo tempo scorre a buon ritmo, fra due squadre che puntano prima di tutto a chiudere gli spazi e poi a tentare fortuna in avanti. E infatti le occasioni sono merce rarissima: all'8' un cross di Totti innesca Vucinic, che colpisce di testa ma non trova lo specchio, e al 32' Mirante respinge un destro ravvicinato di Brighi. Il resto è tanta corsa, agonismo spinto, forza e determinazione. Mancano invece lucidità e qualità, elementi che possono fare la differenza quando due squadre si equivalgono a livello fisico. Totti e Taddei non illuminano la Roma, e la fisicità di Riise non basta; così come Bojinov e Galloppa non trovano lo spunto e la spinta di Zaccardo non è sufficiente a scardinare una Roma attenta a non scoprirsi. Così la spinta offensiva profusa da entrambe si spegne dalla trequarti in su, con le buone intenzioni che non si trasformano in occasioni da gol e i portieri che restano quasi inoperosi.

La ripresa si apre con il gol del vantaggio giallorosso: ci pensa Burdisso, dopo 3', approfittando di una corta respinta di Amoruso. La Roma prende vigore, nonché il sopravvento sulla gara. E cerca da subito il colpo del k.o. Lo sfiora Totti al 7', quando obbliga Mirante a una deviazione affannosa, e il portiere manda il pallone su un palo. Prova allora a dare la scossa Guidolin, inserendo Lanzafame al posto di Dzemaili dal 14'. Burdisso rinvia sui piedi di Amoruso, che non trova però lo specchio, poi Bojinov prova una girata sotto rete, ma trova pronto Mirante. Sostituzione obbligata al 21': Amoruso zoppica, al suo posto entra Antonelli. Un minuto più tardi è invece un acciaccato Totti (ginocchio destro) a lasciare il posto a Okaka. Intanto la spinta offensiva del Parma cresce, la Roma perde qualche metro, ma nel contempo non rinuncia a prendere in controtempo gli emiliani, ed è una sequenza di occasioni più o meno limpide: intorno alla mezz'ora arrivano al tiro Motta, Okaka, De Rossi e Vucinic, ma errori di mira o salvataggi in extremis negano il raddoppio alla Roma. Poi si fa male Okaka, e Baptista, appena entrato, si presenta con un gran destro dal limite: è bravo Mirante ad alzare in angolo. Il finale è una trottola impazzita: la Roma va vicinissima al raddoppio, ma anche Bojinov va al tiro due volte, pur sbagliando mira. Paci viene espulso al 42' per doppia ammonizione. Ma non è finita: nel primo dei 5 minuti di recupero assegnati la Roma trova finalmente il 2-0, grazie a un destro di Brighi su assist di Vucinic. E ora la Champions appare davvero più vicina.

 
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