IL MIO PARADISO
LA NOSTRA ISOLA............
Quando incontri una persona speciale... ti addormenti sperando di sognarla e di svegliarti pensando di sentirla... Anche se non la puoi vederla come vorresti, sai comunque che puo' essere lontana dai tuoi occhi MA MAI DAL CUORE E DAI TUOI PENSIERI...Quando incontri una persona speciale la tua vita cambia anche se non te ne accorgi subito perchè vicino a una persona speciale tutto prende un colore diverso... LE PERSONE SPECIALI ti cambiano la vita te la rendono migliore... ti fanno stare bene e faresti di tutto per loro... solo per vederle sorridere. Per te G.G
RINCORRERE COSA?
Siamo sempre alla continua ricerca di qualcosa. Un amore, una parola gentile, una carezza, un bacio, una ragione per andare avanti, un gesto affettuoso, un po' di felicità, del coraggio, della serenità. Ognuno di noi rincorre qualcosa, sempre.
Per te sono stato un capitolo. Per me, tu eri il libro.
Una famiglia italiana su quattro non riesce curarsi e ha bisogno di aiuti alimentari. La soluzione è il reddito di cittadinanza.
Luciana Littizzetto e Fabio Fazio, radical chic del Pd, incasseranno 350 mila euro a testa per 'lavorare' ossia presentare il Festival di Sanremo per tre giorni. Intanto gli operai disoccupati si suicidano, gli anziani poveri rubano qualche noce nei supermercati. I politici? Le istituzioni? Tutti concentrati sulla staffetta tra Letta e Renzi...Buon pomeriggio!
CHE CARINIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
INDOVINA CHI
FORZA TUTTI A VOTARE
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COME ABBIAMO FATTO A SOPRAVVIVERE NOI BAMBINI DEGLI ANNI 50 - 60 - 70 - 80 ? 1.- Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag… 2.- Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale e ancora ne serbiamo il ricordo. 3.- Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernici a base di piombo. 4.- Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali, nei bagni, alle porte. 5.- Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco. 6.- Bevevamo l’acqua dal tubo del giardino invece che dalla bottiglia dell’acqua minerale… 7.- Trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i fortunati che avevano strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni. Dopo vari scontri contro i cespugli, imparammo a risolvere il problema. Sì, noi ci scontravamo con cespugli, non con auto! 8.- Uscivamo a giocare con l’unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari… cosicché nessuno poteva rintracciarci. Impensabile . 9.- La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con il papà). 10.- Ci tagliavamo, ci rompevamo un osso, perdevamo un dente, e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessuno, se non di noi stessi. 11.- Mangiavamo biscotti, pane olio e sale, pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare… 12.- Condividevamo una bibita in quattro… bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo. 13.- Non avevamo Playstation, Nintendo 64, X box, Videogiochi , televisione via cavo con 99 canali, videoregistratori, dolby surround, cellulari personali, computer, chatroom su Internet … Avevamo invece tanti AMICI. 14.- Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell’amico, suonavamo il campanello o semplicemente entravamo senza bussare e lui era lì e uscivamo a giocare. 15.- Si! Lì fuori! Nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto? Facevamo giochi con bastoni e palline da tennis, si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati dopo non andavano dallo psicologo per il trauma. 16.- Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo, nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né d’iperattività; semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l’anno. 17.- Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità … e imparavamo a gestirli. La grande domanda allora è questa: Come abbiamo fatto a sopravvivere? E a crescere e diventare grandi? Se appartieni a questa generazione, condividi questo post con i tuoi conoscenti della tua stessa generazione…. e anche con gente più giovane perché sappiano come eravamo noi prima! |
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