Post n°78 pubblicato il 24 Giugno 2010 da blu_dada
Essenziale
Eliminare il superfluo: è questa la frenesia che mi ha preso. Sono giorni, ormai, che svuoto cassetti, elimino oggetti di ogni genere. Butto via tutto. In silenzio, senza chiedere o chiedermi nulla. Non è semplice voglia di mettere in ordine. È voglia di essenziale, di spazi vuoti. Di bianco, di chiarezza interiore. Di quel poco che significa. Ho bisogno di non perdere di vista l’essenziale, quello che davvero mi serve.
Oggi è stato uno sguardo il mio "essenziale". Lo sguardo di mia figlia che cercava i miei occhi. Non c’era bisogno di parole. L’essenziale è stato trovarci.
Spesso avviene, infatti, esattamente il contrario: sacrifichiamo l'essenziale al superfluo, la semplicità alle cose tronfie, pompose, vistose esageratamentre, perdendo di vista ciò che invece può veramente far bene alla nostra anima, ciò che, a volte, costituisce una vera ragione di vita - Dado
È quello che intendevo, in fondo le cose importanti sono anche quelle più semplici e autentiche.
Il mondo va, come al solito , al contrario, visto che troppi badano solo al superfluo. Ciao Dado. :)
Scarnificare, ridurre ed eliminare. Per capire. Non lo sai subito cosa sia importante. Ma lo impari. Perché, a forza di delusioni, capisci cosa resiste al tempo e alle tempeste. E a quello ti aggrappi o lasci che si aggrappi a te, vero? E' quello che ti dà un senso. E ti fa stare in equilibrio, anche quando cadi.
A volte si rischia di seppellire l’essenziale, quello che davvero conta per noi, sotto cose ingombranti e inutili... Impossibile capire se non si elimina il superfluo.
È obbligatorio... scarnificare.
Nella nostra nuova casa ho voluto spazi grandi e non sovraccarichi e dove il bianco avesse la preponderanza...
Il supefluo è ancora negli scatoloni, che prima o poi mi deciderò a vuotare, compiendo anch'io finalmente questa azione di "purificazione"
Ritrovarsi nello sguardo dei figli è quanto di meglio ci possa accadere....significa che abbiamo fatto un buon lavoro con loro...
Un bacio Dada****
Sai Chiara, credo che anche i nostri figli fanno un buon lavoro con noi, ogni giorno. Le mie figlie mi hanno insegnato tanto, è sorprendente quanto siano sagge... a volte. Ciao Chiara,baci. :)
anche io tendevo ad accumulare..mi sentivo una formichina..."poteva servire"......attualmente cerco anche io di essere essenziale, soprattutto nelle cose che mi circondano,( anzi ti debbo confessare che ho questo metodo...se dopo 3 mesi le cose non le cerco, vuol dire che non mi servono, posso farne a meno.....)e che non vivendo da sola arredano la mia casa....:))....in una cosa non sono mai stata eccessiva( e forse qui ho sbagliato), non sono mai stata superflua di parole, anzi forse dò tante cose per sottintese e questa è una fatica del mio vivere....per ritornare all'essenziale credo sia importante esserlo perchè così non ti senti mai persa....di meno cose hai bisogno e più puoi portarle con te.....ciao dada! mp:)
A volte fare ordine fuori, è un sintomo. Significa che hai bisogno di ordine dentro. Ma più che ordine, chiarezza. Stare bene senza farti tante elucubrazioni mentali. Via tutti i pensieri stagnanti. In fondo, ognuno di noi ha diritto all’essenziale, al minimo indispensabile per poter vivere. Quel minimo, però, è un poco che sa di tanto.
ci sono persone per cui non vale nemmeno questa differenziazione, cioè per loro tutto è superfluo. E' chiaro che sono estremi, ma la tua terapia mi sembra ottima da condividere:)
Ho letto il testo di Stacey Kent, che adoro...dice tutto :-). Hai una sensibilità fragile e straordinaria :-). " I´ve been afraid of changing
Cause I´ve built my life around you ...And if you see my reflection in the snow covered hills
with the landslide will bring you down". Hai messo ordine, riempito la crepa, riflettuto in silenzio in un bar centrale...ora sorridi :-) eh? Ti va? :-)
Arriva sempre questo momento ... bisogno interiore di selettività , di scelte , di capire cosa mantenere delle cose , ma anche che peso dare ai ricordi perchè questi non possono essere buttati nel cestino , ma solo relegati nell'area delle cose remote ...
Un sereno we.
Mimmo
I ricordi non si eliminano, vanno messi nel baule in soffitta, nell’area delle cose passate. Stanno bene lì, non ingombrano in giro e non ci inciampi più. Hai spazio libero. Ciao Mimmo, buon fine settimana. :)
Riconosco il virus... Ha un andamento ciclico per cui si ripresenta un paio di volte l'anno...I sintomi sono quelli da te elencati: bisogno di essenzialità, di vuoto, di semplicità, del solo soddisfacimento dei bisogni primari...Necessità estetica di ascetismo... La prognosi tuttavia è benigna. Qualche giorno di sano essenzialismo e poi basta uno sguardo su qualche vetrina e, voilà, è passato...;))
Purtroppo io sguazzo nel superfluo, come D'Annunzio nel Vittoriale, mi circondo di piccole cose colorate da collezionare. Non getto nulla e se per caso lo faccio, rimpiango il gesto.
Siamo così piccoli, insicuri e ignoranti, che per tutta la vita innalziamo muri intorno la nostra falsa cittadella. Così si finisce intrappolati nelle proprie superflue difese, perché è impossibile difendersi da sé stessi, più che dagli altri. Riuscire a rendersene conto è un ritorno all’essenziale, alle proprie paure, alla ricerca di verità e del mistero della vita. Tendere una mano a chi è nel bisogno; sorridere ad un bimbo che chiede una carezza; ricercare l’onestà e la purezza del cuore: queste cose rendono tutto il resto superfluo e inessenziale. Ma abbiamo bisogno dell’altro, della purezza di occhi in cui sprofondare e da quel posto ripartire. I bimbi, tutti i bimbi, questo chiedono. Quando essi non trovano acque cristalline, diventano come la superficie opaca in cui si sono specchiati. E costruiranno difese. Superflue al vivere nell’essenziale. Blue.chips
Come è vero. Eppure basterebbe così poco per vivere una vita piena, perché è nella semplicità delle cose che risiede la vera bellezza.
Dare una carezza ad un bimbo, prenderlo per mano mentre cammina... è di un bello strepitoso. Ricordo quando erano piccole le mie figlie e allungavano la mano cercando la mia. Sorrido, solo a pensare a quelle piccole mani che si aggrappavano a me.
I bambini sono una risorsa preziosa , hanno l’innocenza e la purezza d’animo. Dovrebbero trovare occhi puri, SEMPRE! Ciao Blue :)
Con un sorriso,
anche la frenesia è superflua
se basta uno sguardo, un attimo
per aprire il cuore
ad un racconto senza tempo
che, con un sorriso,
è tutto quello che conta.
La semplicità è la necessità di distinguere sempre, ogni giorno, l'essenziale dal superfluo.
(Ermanno Olmi)
Infatti, io sono semplice, ed è la semplicità che cerco per me.
Dopotutto, quando si è assetati, è solo l’acqua che si desidera bere. L’acqua è la cosa più semplice del mondo, ma racchiude la vita stessa.
Grazie della bella canzone, l’ho ascoltata volentieri. Sorrido.
Ciao Adina. A me succede con la mia nipotina. Ha 12 anni ed è dolcissima. Due occhi da "BAmbi" e quando mi guarda so già cosa vuole: le piace stare tra le mie braccia stretta stretta in silenzio.
Inviato da: mastro.zero
il 16/01/2019 alle 22:11
Inviato da: mpt2003
il 19/11/2014 alle 10:02
Inviato da: violanda72
il 10/10/2014 alle 19:09
Inviato da: kremuzio
il 19/03/2012 alle 18:14
Inviato da: se_forse_mai
il 10/02/2012 alle 13:59