Citazioni nei Blog Amici: 12
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Febbraio 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28  
 
 

Cerca gli argomenti

a

Cerca gli argomenti scorrendo la tendina "tutti i tags" 

 

 

Scrivici:

copdus@gmail.com

 

 

a

 

 

 

 

Buona notte

d

 

Canzone della sera:

▶ Mango - La rondine (videoclip) - YouTube

Il sogno, la poesia,

l'ottimismo aiutano la realtà

più di ogni altro mezzo a

disposizione.

S. Agostino

 

 

 

Aforismi e frasi celebri


as


le lacrime ti impedirebbero di vedere le stelle

(R. Tagore)
 

L'angolo della scrittura

libro

 

 

 

 

 

Giuseppe Nieddu

(Fumetto: Vegis Auree)

Ant02

Il sito di Giuseppe Nieddu

Paolo Lubinu

(Libro: Jesu Cristu Etzu)

Visualizzazione di flyerJCEmini2.jpg

JESÙ CRISTU 'ETZU - ROMANZO D'ESORDIO DI PAOLO LUBINU - crowdfunding

 

Sunny_Poems

a

 

E’ un inseguirsi tra le righe

questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

Una connessione spontanea

Senza alcuna richiesta

 

 

 

Sensibilità tenerezza ardore

sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 18/02/2015

 

Part time

Post n°3159 pubblicato il 18 Febbraio 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “OrizzonteScuola”


Part time insegnanti e ATA di ruolo: richieste entro il 15 marzo


Traazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a part-time per il personale scolastico. Termine perentorio di scadenza delle domande 15 marzo 2015.

Al fine di dare massima informativa tra il personale scolastico interessato, il sindacato SAB, tramite il segretario generale prof. Francesco Sola, comunica che il personale scolastico con contratto a tempo indeterminato, con esclusione dei DSGA (direttori servizi generali amministrativi ex segretari), che vuol trasformare il proprio rapporto di lavoro, da tempo pieno in regime di part­-time, deve presentare domanda all’ATP (ex Provveditorati agli Studi) di titolarità tramite il dirigente scolastico della scuola di servizio, nel termine perentorio del 15/3/2015.

Tale termine è perentorio anche per tutto il personale che già in regime di part-time, da almeno due anni, voglia ritornare al regime di tempo pieno.

Nella domanda deve essere specificato il tipo di part-time che si chiede e cioè in senso orizzontale con l’articolazione del servizio in tutti i giorni della settimana ridotto del 50% oppure in senso verticale con servizio solo in alcuni giorni settimanali, di norma non meno di tre.

Inoltre deve essere riportata l’anzianità di servizio, esigenze di famiglia, precedenze per disabili ecc.., in quanto la trasformazione del tempo normale in tempo parziale può essere concessa solo al 25% della dotazione organica complessiva provinciale del personale in servizio a tempo pieno per cui, se necessario, si farà ricorso ad una graduatoria provinciale.

Il SAB precisa infine che la trasformazione del rapporto di lavoro incide, di norma al 50%, anche sul trattamento retributivo e contributivo e non fa venir meno gli obblighi contrattuali di servizio connessi alla funzione docente o alla qualifica rivestita per il personale ATA che, al massimo, possono essere ridotti rispetto al tipo di part-time scelto.

Chi decide di transitare in regime di part-time dall’1/9/2015, per il prossimo biennio, tranne casi gravi, non può chiedere di rientrare in regime di tempo normale e la trasformazione del rapporto part-time perdura dopo il biennio fino a quando il lavoratore non chiede di rientrare in regime tempo normale.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Decreto

Post n°3158 pubblicato il 18 Febbraio 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: Decreto

Da "La Tecnica della Scuola"


Un decreto d’urgenza per colpire la classe docente


Lucio Ficara

In un Paese normale ci aspetteremmo un decreto d’urgenza contro la corruzione dilagante, ci aspetteremmo un decreto d’urgenza contro il rischio terrorismo, sarebbe etico attendersi una decretazione d’urgenza contro l’evasione fiscale e contro  chi gli intestatari dei conti neri svizzeri presenti nella lista Falciani e invece su questo la politica tace e non se ne occupa. Viviamo in un Paese dove troviamo alcuni nostri politici, imprenditori, personaggi sportivi e dello spettacolo, inseriti in una lista, accanto a trafficanti, cassieri delle dittature ed evasori, di correntisti della banca svizzera  Hsbc. Da un’inchiesta dell’Espresso risulterebbero oltre 6 miliardi di euro che l’Italia dona alla banca svizzera di cui una parte sottratti al fisco del nostro Paese. Cosa fa il Governo al riguardo? Nulla non fa proprio nulla! In Italia si evade tranquillamente, la corruzione è ai massimi storici, come si è visto in questi anni con gli scandali delle Regioni, del Mose, dell’Expo. E cosa fa il nostro Governo? Un decreto d’urgenza sulla scuola intervenendo sulla carriera dei docenti e sui loro stipendi. Si avete capito bene un decreto d’urgenza per colpire la classe docente, rea di essere eccessivamente sindacalizzata, fannullona, che lavora poco e perciò è pagata poco. Mentre la Corte dei Conti chiede di intervenire d’urgenza contro la corruzione e l’evasione fiscale vera emergenza italiana, il governo Renzi propone per fine febbraio l’aumento dei carichi di lavoro per gli insegnanti, la valutazione dei docenti  e la forte riduzione degli  scatti di anzianità. Il metodo del decreto d’urgenza, per fare passare questa riforma della scuola, lascia molto perplessi ed è indicativo di una riforma molto controversa. L’avere tenuto fuori i sindacati da questa partita di giro è significativo di una riforma volta a punire il personale della scuola piuttosto che gratificarlo. In buona sostanza si può senz’altro dire che questo è un decreto legge d’urgenza, fatto per colpire la classe docente. Nessuna concertazione con i sindacati, nemmeno su temi contrattuali come l’orario di servizio dei docenti e il loro stipendio, nessun dibattito parlamentare visto l’utilizzo del decreto legge, nessun parere del CNPI o del CSPI, ma soltanto la decisione unilaterale del governo. Ma cosa ci sarà di così nefasto per i docenti italiani in questo decreto legge, tanto da non riferire nulla nemmeno ai sindacati? Ufficialmente non è dato saperlo, ma la dichiarazione di ieri di Rino di Meglio coordinatore nazionale della Gilda è eloquente: “esiste il totale dissenso ad accettare eventuali modifiche per via legislativa di materie come l'orario di lavoro e la retribuzione dei docenti, che costituiscono oggetto di trattativa sindacale”. Quanto affermato dal sindacalista triestino è molto indicativo di quanto bolle in pentola e si comprende dove sta puntando il governo con questo decreto legge. Senza giri di parole si tratta di una manovra economica sulla scuola che aumenterà i carichi di lavoro degli insegnanti, ridurrà quasi totalmente il fondo d’istituto e i fondi per le supplenze e di fatto ridurrà, pur introducendo gli scatti di competenza, la crescita degli stipendi dei docenti. Così in Italia si continuerà ad evadere il fisco, a speculare in borsa come è accaduto  nel caso della riforma delle banche popolari, la corruzione sarà sovrana, ma almeno si colpiscono letalmente i pericolosissimi insegnanti, che con le armi della cultura e della formazione  avrebbero potuto rendere normale un Paese destinato inesorabilmente al declino perenne. 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Dalla A alla D

Post n°3157 pubblicato il 18 Febbraio 2015 da fabiana.giallosole
 

Da ”Corriere della sera”

Dalla «A» alla «D»: ecco i nuovi voti per valutare le competenze

Problem solving, attitudini personali, stili di vita: parte la sperimentazione per la «certificazione delle competenze». Entro il 20 marzo le scuole possono candidarsi


Antonella De Gregorio

In punta di piedi (perché, va premesso, non ci sono risorse extra per accompagnare la novità), entra nella scuola la «Certificazione delle competenze». Per gli studenti che concludono i cicli del primo grado - quinta elementare e terza media - alla tradizionale pagella che valuta con un numero la capacità di far di conto e coniugare i verbi, si aggiungerà presto una scheda che descrive la «padronanza dei saperi acquisiti, la capacità di usarli per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali e simulati». Non più (solo) l’accumulo di conoscenze, ma «il modo in cui vengono messe in relazione fra di loro e con il mondo che ci circonda» si legge nella Circolare del Miur (la n.3/2015) appena emanata, che contiene le indicazioni per l’«adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenze». Problem solving e abilità, atteggiamenti ed emozioni, potenzialità, stile di vita. Un complesso insieme di caratteristiche che gli insegnanti sono chiamati a osservare nel tempo, misurare e raccontare in una scheda che verrà consegnata alle famiglie a fine anno, insieme alla pagella. Restituirà un profilo più dettagliato dello studente, ne documenterà il percorso compiuto e il processo di crescita individuale, favorendo la continuità dell’offerta formativa «e lo aiuterà - scrive il Miur - a effettuare scelte per il futuro».

«Avanzato» o «Iniziale»?

Il giudizio di sintesi sarà espresso in lettere, all’inglese: dalla «A» di un livello «Avanzato», molto competente (nel risolvere problemi complessi, decidere con responsabilità, padroneggiare le conoscenze), alla «D» di uno stadio «Iniziale» («L’alunno, se opportunamente guidato, svolge compiti semplici in situazioni note»), passando per la «B» di «Intermedio» e la «C» di «Base». Non sono previste voci negative: il nuovo modello di valutazione non vuole segnalare quello che non va, ma dare l’indicazione di una strada da percorrere.

- La Scheda di certificazione per la quinta primaria - Guarda
- La Scheda di certificazione per la terza media - Guarda

Competenze europee

Le competenze cui la certificazione fa riferimento sono quelle considerate chiave per l’apprendimento permanente e individuate dalla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 2006. I nuovi modelli, accompagnati da Linee Guida e dalla circolare di accompagnamento per l’avvio sperimentale sono a disposizione delle scuole. Chi vuole aderire già da quest’anno può comunicarlo all’Ufficio Scolastico Regionale di competenza entro il 20 marzo. Si impegnerà così a intraprendere un percorso di ricerca-sperimentazione che prevede la costituzione di un «gruppo di progetto», la comunicazione ai genitori, l’analisi dele ricadute sull’attività «ordinaria». Le osservazioni raccolte nei prossimi mesi serviranno ad aggiustare il tiro. Il prossimo anno, tutte le quinte primarie e le terze medie della Penisola adotteranno «in via sperimentale» la certificazione, che dal 2016/17 entrerà in via definitiva e obbligatoria nella routine della valutazione.

Quindici anni di gestazione

Prevista dal regolamento per l’autonomia scolastica quindici anni fa, la certificazione delle competenze è rimasta lettera morta per anni; riesumata in maniera «occasionale» dal ministro Fioroni nel 2007, fu poi rilanciata dalla Gelmini, con una valutazione in decimali, uguale a quella degli apprendimenti. La svolta, con le nuove Indicazioni nazionali per il curricolo (2012), che hanno costretto a rivedere il tutto per armonizzare le certificazioni ai nuovi contenuti. Negli ultimi anni, la Certificazione delle competenze è stata compilata dalla maggior parte delle scuole, ma in maniera autonoma e ciascuna con un proprio modello di valutazione. Adesso sarà uguale per tutto il territorio.

Come valutare

Gli insegnanti hanno quindi modo di mettersi alla prova e dovranno familiarizzare il prima possibile con la novità, perché i descrittori che dovranno usare presuppongono nuovi modi di conoscere e valutare gli alunni e le loro capacità, diversi e più complessi di quelli usati per gli apprendimenti disciplinari. E qui sta, in fondo, l’incognita dell’effettiva applicazione

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Pantaleo

Post n°3156 pubblicato il 18 Febbraio 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “Rassegna.it”

Pantaleo (Flc): dal basso per cambiare la scuola

Nel paese cresce la voglia di partecipazione, ma il governo pretende di "chiudere" un tema così cruciale in un decreto, senza coinvolgere Parlamento e sindacati. "Senza ascolto – dice il sindacalista – il conflitto è inevitabile".

Di Stefano Iucci

Non si può "chiudere" una riforma complessiva e ambiziosa del sistema scolastico in un decreto partorito nelle stanze chiuse dei palazzi. C’è bisogno di un ampio confronto in Parlamento e nella società, dove cresce la voglia di partecipare e confrontarsi. Così Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil, dopo il confronto del 16 febbraio col ministro Giannini che il sindacalista giudica “molto deludente. C’è stato detto senza giri di parole che il governo procederà sulla sua strada senza ascoltare nessuno. Per noi questa scelta non va bene. Nel decreto dell’esecutivo ci sono norme che riguardano una molteplicità di temi: reclutamento, precari, formazione, valutazione. Tutti capitoli su cui bisogna discutere in Parlamento e che non possono essere imposti, appunto, per decreto. È chiaro che alcuni provvedimenti, come ad esempio la stabilizzazione dei precari, possono anche andare per decreto, ma per il resto questa strada non va bene”.

Rassegna Il governo, tuttavia, sostiene che questo è stato fatto, con la consultazione sulla “Buona Scuola”.

Pantaleo Diciamo la verità: quella consultazione è stata una finzione. E, in ogni caso, non si è tenuto in nessun conto delle obiezioni che sono arrivate. In Parlamento ci sono tante proposte, a partire dalla Lip. Chiediamo che se ne discuta. Naturalmente la Flc Cgil ha le sue idee, le sue opinioni; alcune proposte le condividiamo, altre meno. Ma, insomma, bisogna confrontarsi.

Rassegna Da cosa bisogna partire per cambiare la scuola italiana?

Pantaleo Al primo punto ci sono gli investimenti. Riforme a costo zero non si possono fare. Abbiamo quantificato in 6 miliardi le risorse necessarie. Questi investimenti devono essere utilizzati su vari fronti: la qualità didattica, l’ampliamento dell’offerta formativa a partire dal Sud che è stato dimenticato. E poi, naturalmente, la retribuzione del personale e il diritto allo studio. Di questi investimenti, invece, non c’è traccia alcuna. Tra gli altri punti per noi fondamentali c’è la difesa dell’autonomia scolastica, fondamentale per rinnovare la didattica, e la valorizzazione del ruolo della dirigenza scolastica, che deve tornare ad avere una funzione determinante nell’organizzazione dell’offerta formativa e nel rapporto con il territorio. I dirigenti non possono essere solo un appendice burocratica e manageriale in un’organizzazione sempre più simile a quella aziendale.

Rassegna Cosa pensate della stabilizzazione dei precari?

Pantaleo Pensiamo che vadano stabilizzati tutti i precari, anche le terze fasce e i cosiddetti Pas (Percorsi abilitanti speciali, ndr). Quello che fa il governo non basta.

Rassegna L’altro tema forte di contrasto col governo è quello ormai annoso del blocco dei contratti e degli scatti di anzianità…

Pantaleo Certamente. Il rinnovo dei contratti scaduti da anni è una priorità, perché in questi anni la perdita del potere d’acquisto dei salari è stata notevole. La questione degli scatti va ricondotta all’interno della contrattazione: non può essere regolata da un decreto. Per noi il tema della contrattazione è centrale. Siamo in questi giorni al rinnovo delle Rsu e io penso che nel contratto di lavoro che puntiamo a riconquistare, il ruolo delle Rsu – e dunque della contrattazione d’istituto – vada ampliato.

Rassegna Cosa intendete fare per affermare queste posizioni?

Pantaleo Nella società c’è una grande voglia di partecipazione. I precari si organizzano, i cittadini raccolgono firme su proposte di legge. La nostra ambizione è quella di contribuire alla costruzione di un grande schieramento dal basso fondato sulla partecipazione e che voglia costruire davvero una scuola di qualità per tutti. Ma se il governo non ascolta, il rischio del conflitto è davvero alto e dunque anche quello di altre azioni di lotta, dopo il presidio dei precari dello scorso 17 febbraio.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

Biblio-Blogs e Forum utili:

Docente Bibliotecario

http://www.libreriamo.it/


I lettori possono riprodurre liberamente le immagini presenti in questo blog.

In questo blog sono presenti immagini tratte da Internet. 

Se qualcuna di esse, a nostra insaputa, è  protetta da copyright

Vi preghiamo di informarci e provvederemo subito a rimuoverla.

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Net Parade

Sostieni il blog Docenti Inidonei e + su Net Parade!

Con un click aiuterai il blog a crescere! 

a

 

 

Psss...puoi votare + volte! Grazie. FabianaGiallosole

 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

pillole musicali

 

s

 

Loredana Errore - Innamorata (Audio) - YouTube

Loredana Errore Ti sposerò - YouTube

 Naya Rivera - Songbird (Traduzione italiano) - YouTube

Preghiera della sera 

O Maria dacci la tua forza

 e la tua volontà per affrontare

 e superare gli ostacoli della vita...

 

Divagazioni artistiche sarde

 

http://web.tiscali.it/spazio_alguer/articoli/2001/immagini/0533_2001%20.jpeg

Il sito di Giuseppe Nieddu

(Grafico pubblicitario, disegnatore fumetti, illustratore tradizionale e digitale etc)

Carlo Nieddu videomaker, fotografo, noto sul web come Carloportone 

 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963