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Post n°34 pubblicato il 26 Agosto 2007 da cuoredoroio
E' stato come un sentirsi a casa seppur trovandosi in terra straniera.. E' stato come vivere 4 settimane in un luogo senza tempo e senza confini.. Svegliarsi col sorriso sulle labbra, addormentarsi pensando alle meraviglie viste durante i giorni, ed a quelle particolarmente vicine a noi, tanto da poterle toccare allungando un dito.. Risate ad accompagnare questo soggiorno taitiano.. Occhi stupiti incapaci di metabolizzare ciò che si trovava davanti a noi, una giacca per fingersi chic.. Una macchina fotografica, un paio di Rayban a nascondere le eventuali occhiaie ed un buon caffé fatto in casa per non perdere troppo il contatto con la realtà. Smarrirsi consapevolmente in un labirinto fatto di negozi, monumenti, parole, gesti, sguardi. Perdersi. Esserne consapevoli. Ed avere voglia di non tornare più, ancora prima di essere partiti... E' finita la vacanza,ora si riparte,nella mente interminabili giorni di gioie e divertimenti. |
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RINGRAZIAMENTO
Voglio ringraziarti Signore,
per il dono della vita;
ho letto da qualche parte
che gli uomini hanno un'ala soltanto:
possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte, nei momenti di confidenza,
oso pensare, Signore,
che tu abbia un'ala soltanto,
l'altra la tieni nascosta,
forse per farmi capire
che tu non vuoi volare senza di me;
per questo mi hai dato la vita:
Perché io fossi tuo compagno di volo,
insegnami, allora, a librarmi con Te.
Perché vivere non è trascinare la vita,
non è strapparla, non è rosicchiarla,
vivere è abbandonarsi come un gabbiano
all'ebbrezza del vento,
vivere è assaporare l'avventura della libertà,
vivere è stendere l'ala, l'unica ala,
con la fiducia di chi sa di avere nel volo
un partner grande come Te.
Ma non basta saper volare con Te, Signore,
tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello
e aiutarlo a volare.
Ti chiedo perdono, perciò,
per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi,
non farmi più passare indifferente
vicino al fratello che è rimasto con l'ala, l'unica ala,
inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine
e si è ormai persuaso
di non essere più degno di volare con Te.
Soprattutto per questo fratello sfortunato dammi,
o Signore,
un'ala di riserva.
SE MI RICORDO DELLE ROSE...
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