Creato da codiceastrale il 01/04/2007

Codice Astrale

Segreti dello Zodiaco

 

 

I'ts better to burn out than fade away

Post n°49 pubblicato il 21 Febbraio 2014 da codiceastrale
 
Foto di codiceastrale

 

  "E' meglio bruciare che spegnersi lentamente", cantava Neil  Young in "My My, Hey Hey". Correva l'anno 1979 e l'album era il mitico "Rust Never Sleeps". La stessa frase appare nel biglietto che il leader dei Nirvana scrisse, sembra, per congedarsi da questa vita...sembra, appunto...perchè dopo 20 anni la sua morte è ancora avvolta da un alone di mistero.

 

Kurt Cobain

I Pesci sono rappresentati come il segno del mistero e dell’infinito, ma se guardiamo un po’ più in là incontreremo una personalità profondamente empatica che sente il bisogno di fuggire dai limiti e da tutto ciò che è scontato, dalla noia e dalla routine, che segue la propria ispirazione e tende alla fusione con il “Tutto” e l’universale. La dimensione simboleggiata dallo stadio evolutivo dei Pesci è il mondo dell’inconscio collettivo, l’akasha dei mistici, dove non esistono il passato e il futuro, ma tutto si fonde in un aeternum senza tempo. Un Sole in Pesci vive in una realtà invisibile agli altri, nella quale ritrova fede, certezze e quel senso di assoluto che sfugge all’immediato e al contingente, ma che dimora nel profondo di ogni essere umano. Umanità, in fondo, è una parola chiave del segno, come lo sono compassione, fusione, carità…è molto evidente il contrasto fra il “sentire” dei Pesci e il “ragionare” del segno opposto e complementare, la Vergine; se quest’ultimo vive con i piedi saldamente ancorati a terra e tutto ciò che fa deve avere uno scopo, al contrario il Pesci vive sintonizzato sulle onde invisibili del sentimento unificante che tutto avverte, per lui reale quanto la materia fisica. Un Sole in Pesci con Saturno, pianeta dei limiti per antonomasia, sottolinea l’angoscia per qualcosa di cui ci si sente costantemente in colpa (“non riesco più ad emozionarmi, e mi sento in colpa verso tutta questa gente”), una responsabilità di tipo emotivo, il disagio per ciò che si riconosce come impuro nell’essenza intima di se stessi. Saturno in Pesci è un cammino di solitudine, nel senso che chi nasce con questa configurazione planetaria, in un modo o nell’altro, ad un’età o ad un’altra della propria vita attraverserà una fase in cui si sentirà maledettamente solo, o in cui avrà una forte necessità di stare da solo, o ancora, durante la quale potrebbe decidere di intraprendere un percorso iniziatico, alternativo, di fede o discepolato. “Sono troppo sensibile”…diceva Cobain…Sole in Pesci, Mercurio in Pesci trigono alla Luna in Cancro, Venere in Pesci trigono a Giove in Cancro, trigono a Nettuno in Scorpione; un grande trigono d’acqua, una forte girandola di emozioni che scorrono veloci fino a farti perdere la bussola se non hai elementi utili a darti un punto di riferimento. Nettuno, pianeta delle droghe e dell'alcool, in questo tema è Maestro del Sole, di Mercurio e di Venere, si trova in Scorpione, e forma un “punto di Talete” sul quale si scarica l'opposizione fra la congiunzione Urano-Plutone in Vergine e Saturno in Pesci. Nessuno nasce nel vuoto, ognuno è figlio del tempo e dell'ambiente in cui è venuto alla luce e ne porta con sé i valori, un background culturale, generazionale e collettivo che condizionerà il suo modo di agire e di pensare.La congiunzione Urano-Plutone è un aspetto molto potente, che sprigiona intense energie, e assume un’importanza notevole perché i due astri hanno un passo molto lento e si incontrano nello zodiaco circa ogni 115 anni, segnando l’inizio di trasformazioni profonde e significative a livello sociale, culturale e collettivo. I nati negli anni sessanta ce l’hanno tutti nel loro tema di nascita, insieme a Nettuno in Scorpione, ma coloro che sono venuti alla luce fra Aprile 1964 e Marzo 1967 la sentono particolarmente perché i due pianeti nel loro tema sono opposti a Saturno in Pesci, indice di un conflitto fra ragione e sentimento, realtà e fantasia, contingente immediato e ideali superiori…uno scontro di valori molto forte che per ognuno assume un significato diverso e si manifesta in modo differente a seconda della situazione, dell’ambiente personale e del luogo della carta in cui si trovano i pianeti.

L’opposizione di Saturno in Pesci alla congiunzione Urano-Plutone in Vergine rappresenta l’inconciliabilità fra due linguaggi diversi, quello del materialismo e del contingente da un lato e quello del sentimento e della spiritualità dall’altro. Percepire come pratico e opportuno ciò in cui non si crede da un punto di vista assoluto è qualcosa che stride a un’anima sensibile, che avverte in se stessa un rumore sordo e rimbombante allo stesso tempo. Urano-Plutone in Vergine è l’inizio dell’era dei computer che, al di là di tutto, hanno anche reso l’uomo schiavo delle tecnologie; è la nascita delle multinazionali farmaceutiche e dell’uso di nuovi farmaci, che nel tempo non sempre si sono rivelati il meglio per il benessere dell’uomo, e ancora, senza distanziarmi troppo da dove scrivo, la nascita come a Porto Marghera delle città dormitorio per gli operai e degli impianti che hanno avvelenato l’aria e i polmoni di chi ci lavora. Saturno in Pesci opposto alla Vergine ammoniva i due astri dell’ottava superiore (Urano-Plutone) che nel tempo la coscienza collettiva, ma soprattutto la qualità della vita, avrebbero pagato un pesante dazio. Negli ultimi 50 anni sono cresciuti in modo esponenziale suicidi e malattie psicologiche…chissà perché! L’opposizione degli anni sessanta (che con Nettuno in Scorpione ha comportato il dilagare della droga) metteva a nudo una questione basilare… la salute, fisica e psicologica (Vergine) non può prescindere da un profondo contatto con se stessi, con la propria emotività e la propria anima, e giungle di cemento asettiche e sterili di un mondo stereotipato e angosciante come quello in cui viviamo, che tutto è meno che costruito a misura d’uomo, non possono che portare alla sofferenza emotiva. Tutto questo ci parla del malessere di una generazione, ma non tutti i suoi componenti ne sono realmente consapevoli, anche se la matrice archetipica esiste dentro tutti a livello inconscio.

Kurt Cobain aveva la congiunzione Urano-Plutone all’ascendente opposta a Saturno in VII casa, e il lacerante conflitto fra valori materiali ed emotivi nel suo caso è stato vissuto principalmente nel contesto delle relazioni interpersonali, dei rapporti con gli altri, dei legami e delle associazioni. Con il segno della Vergine all’ascendente, l’espressione della personalità si basa su un bisogno di “integrazione” che è sempre presente nel comportamento e nella psiche del soggetto, che non può fare a meno di esserne condizionato, se non altro inconsciamente, come se un computer interno monitorasse ogni azione al fine di controllare che tutto sia in ordine. L’ordine di cui parlo, chiaramente, non è quello esteriore ma quello che permette all’Io di sentirsi a posto con se stesso quando mantiene un certo codice di comportamento. L’ascendente Vergine per un Pesci significa esprimersi attraverso dei simboli che sono l’opposto della propria essenza più intima, un cammino che già di per sé illumina la via delle relazioni con l’altro, perché questo rappresenta l’opposto e il complementare di sé, ma soprattutto, la propria “ombra”, il proprio lato oscuro da conoscere e da ricercare nel confronto dialettico come in un eterno gioco di specchi.Il piccolo Kurt scriveva sui muri del bagno “odio mia madre, odio mio padre, mio padre odia mia madre, mia madre odia mio padre, insomma non vogliono che io sia felice”. Luna e Giove in Cancro mostrano un nucleo di dolcezza e di affettività che si esprime nel bisogno di un focolare e di una famiglia, verso la quale si nutrono fiducia e aspettative (Giove); il transito di Saturno in Cancro del ‘74/75, mentre la Luna progressa transitava Nettuno, è stato per lui molto difficile perché ha portato, su quel punto così sensibile del suo cielo, tutta la durezza e tutto il conflitto legato alla posizione natale, e nella sua reazione più immediata l’ascendente Vergine diceva…”volevo solo una famiglia normale, volevo essere come tutti i miei compagni, avere un padre e una madre, dei genitori normali”. Nel tempo, non riuscì ad avere una famiglia “normale”, e questo dovette pesargli molto, e infatti era inquieto e tormentato, e le controversie con la moglie Courtney e la decisione di separarsi non erano un segreto per nessuno. 

 Tra il 1992 e il 1994 la generazione di cui parlo ha vissuto un biennio molto impegnativo e la svolta generazionale avviene con il transito di Urano-Nettuno in Capricorno, al trigono della Vergine e al sestile dei Pesci, ma anche al sestile di Nettuno in Scorpione; si tratta di un cambiamento importante, la rottura con un modello di comportamento, il lasciar andare alcune cose e prendere delle decisioni importanti per il domani. Con Saturno in Pesci, la nuova struttura segue quasi sempre un periodo di sbandamento, di evasione, di solitudine, di timore per il futuro. A volte si manifesta la svogliatezza o l'indecisione nel prendere una strada che, fondamentalmente, ”non è, o non si è certi che sia, quella che si vorrebbe”…ma è necessaria. Credo che Kurt abbia vissuto il ‘94 come il momento della svolta che avrebbe dovuto trasformare profondamente la sua vita perché qualcosa di intenso e di forte stava avvenendo in lui. Agitato e confuso, aveva rischiato di morire più volte per overdose. In questi casi l'anima percepisce che qualcosa la turba e che occorre fermarsi un istante e consultare la propria guida interiore. In un certo senso, sente che serve un "percorso di armonia", una guarigione sul piano emotivo, e provoca delle situazioni estreme per spingere l'Io a sostenere la prova. Nettuno transitava all'opposizione di Giove fra la quinta casa (eccessi) e l'undicesima (equilibrio, liberazione dalle dipendenze), mentre Giove stesso si trovava sul Marte di nascita al trigono del Sole, un passaggio che aumenta la tendenza ad agire d'impulso sotto la spinta dell'emotività e della fiducia in se stessi. Saturno, pianeta della costruzione e della solidità, aveva appena raggiunto il Sole e si apprestava a transitare la sua posizione natale; è il “primo ritorno di Saturno”, che rappresenta la chiusura della prima fase di vita e l’inizio della maturità psicologica. E’ un momento importantissimo, in cui tutti avvertono che l’età dei giochi è finita per davvero e che è giunto il momento di impegnarsi, di crescere, di assumersi le responsabilità necessarie per la propria solidità. Serve quindi una “pausa di riflessione”, di meditazione, servono ragionamenti seri e leali con se stessi e con gli altri che richiedono probabilmente dei tagli con il passato. Kurt aveva un problema con l’eroina, e sembrava che volesse davvero darci un taglio, ed era infatti in una clinica per disintossicarsi quando scappò e di lui non si seppe più nulla. Il Sole progresso per i 27 anni di vita aveva raggiunto esattamente il 29° Pesci, il grado critico in cui si trova, alla nascita, proprio Saturno e nel quale brilla la Stella Fissa “Scheat”, di natura Marte-Mercurio, simbolo di assassinio, suicidio, prigione ed estrema sfortuna. Il Sole che raggiunge Saturno indica un ostacolo, un fermo, un impedimento; Urano e Nettuno in Capricorno in opposizione a Giove in Cancro qui simboleggiano il risveglio dalle illusioni e una forte presa di contatto con la realtà, ma anche la consapevolezza di tutto ciò che non funziona in quello in cui si crede.

La rivoluzione solare del '94 vedeva uno Stellium di pianeti in dodicesima con Marte, maestro dell'ascendente di rivoluzione, mentre Giove, secondo governatore dei Pesci, si trovava in Scorpione sulla cuspide dell'ottava, la casa della morte. La dodicesima, la fine del ciclo, è in analogia proprio con i Pesci e spinge a guardare oltre l'immediato per abbracciare l'infinito. Fra le tendenze di questo settore c'è anche quella che porta a rompere con le sicurezze quotidiane, e questo significa "lasciarsi andare", ma rappresenta anche tutte quelle situazioni che avvengono all'improvviso e verso le quali non abbiamo nessun tipo di controllo. Come tutto ciò che vive o che avviene ai confini è ambigua e sfuggente, e non può che alimentare i già tanti misteri di questa tragica storia. Dove regna il mistero però, significa che qualcosa non è chiaro perché qualcuno non ha voluto che lo fosse.

 
 
 

Buon compleanno Scorpione

Post n°48 pubblicato il 23 Ottobre 2013 da codiceastrale
 

Con il Sole in Scorpione si scende nel mondo nascosto dell’Ade. L’ottavo segno si oppone al Toro, ciò che vive sopra la terra in pieno luce, sotto i raggi del sole, e simboleggia la vita sotterranea dove tutto muore per rinascere in una nuova forma. E’ un segno della triplicità d’acqua, in analogia con il corpo astrale che simboleggia la vita del desiderio, cioè la natura delle emozioni e delle sensazioni dell’essere umano; come dice Liz Greene, “il corpo astrale è spesso il mondo delle cause di ogni cosa che succede all’individuo nel mondo esteriore, anche se l’individuo è generalmente inconsapevole della potenza e della natura di queste sensazioni inconsce”. Lo Scorpione insegna che nel lasciar andare ciò che costituisce le nostre sicurezze più vicine, i valori che ci sono stati tramandati, il senso di attaccamento alle cose, possiamo riscoprire i tesori nascosti della nostra anima e il nostro Sé più autentico. Segno del profondo e dell’estremo, non è affatto interessato alle mezze misure, così è amato o odiato ma difficilmente risulta indifferente. E’ l’uomo faustiano, il cui impulso lo porta verso tutto ciò che è nascosto e misterioso, oppure verso ciò che è rimosso e costituisce un tabù della società. Tenace, resistente e volenteroso, ma anche provocatorio e a volte scomodo, può essere tirannico, distruttivo e autodistruttivo, ma ha una grande capacità di vedere il lato nascosto delle cose, ciò che si cela nell’ombra, ed è in grado di usare questo suo fiuto innato per cambiare le cose e guarire le ferite di altri individui o della società. E’ il segno degli psicologi, dei criminologi, dei chirurghi, di tutti coloro che vedono il male, in sé e nel mondo, e avviano un  processo di trasformazione e di guarigione. Lo Scorpione ha una grande capacità di penetrazione attraverso un intenso potere emotivo, è uno dei segni più intelligenti dello zodiaco e difficilmente si riesce a ingannarlo o resistere alle sue doti di persuasione occulta.  Il pianeta che lo governa, Plutone, viene definito anche “il ricco”, significando in questo modo non tanto le ricchezze materiali quanto quelle spirituali e profonde dell’individuo che cercando dentro se stesso riesce a incontrare il suo vero sé e usare il proprio potere personale. Il potere resta una delle simbologie più importanti del segno, e il nativo può usarlo nel bene in favore degli altri o nel male “sugli altri”, ma questo dipenderà dal suo livello evolutivo. Con l’entrata del Sole in questo segno autunnale comunque siamo nella fase dell’anno in cui la natura avvia un processo di rigenerazione…è il tempo della semina, i cui risultati vedranno la luce con l’avvento della prossima primavera.

 
 
 

Mike Jagger, 70 anni “suonati” a ritmo di Rock

Post n°46 pubblicato il 31 Luglio 2013 da codiceastrale
 
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 Mike Jagger

 

Gli anni ‘40 furono il decennio d’oro della musica perché in quegli anni nacquero i più grandi in assoluto, cantautori e chitarristi soprattutto, che hanno regalato al mondo quella che resta ancora oggi la musica più bella mai ascoltata, unica, irraggiungibile e inimitabile. Tra questi spicca senza ombra di dubbio Mike Jagger, il leader di un gruppo leggendario che ha attraversato il ventesimo secolo sempre sulla cresta dell’onda, perché quando si parla dei Rolling Stones, signori… si parla della storia del Rock! E la voce degli Stones è una leggenda nella leggenda, un talento naturale che ha appena compiuto 70 anni e che, nonostante le inevitabili rughe, mantiene intatta tutta l’espressione di quel genio ribelle che da Woodstock in poi si è rivelato un vero animale da palcoscenico. Come un saltimbanco alieno che giunto fin qui per sbaglio scegliesse di fermarsi a  intrattenerci e divertirci, così egli è salito su quel palco e non è più sceso…ci ha incantati, sedotti, emozionati e affascinati con la sua musica calandosi in un tempo che non gli appartiene per davvero, ma che ha varcato come un treno ad alta velocità in mezzo a tanti treni a vapore e illuminando, con la sua stella, la notte oscura del rock.  

 Jagger - Tema Natale

Un leader nato per brillare sul palco e stare al centro dell’attenzione non poteva che avere un Sole in Leone, segno dello spettacolo e della creatività chiassosa e dirompente. Il suo Sole non è isolato, bensì congiunto a Giove e Plutone, la grandezza e la creatività profonda, la “fortuna major” degli antichi da un lato e l’istinto animalesco dall’altro. Nel segno di fuoco che trae forza e fiducia in se stesso dal sentirsi “unico ed eccezionale”, questo stellium ha acceso un falò che dopo tanti anni rischiara ancora la scena. La terza casa dell’oroscopo di solito è molto importante nelle carte astrali dei cantanti proprio per la loro spiccata comunicativa, come il segno dei Gemelli, in quanto si tratta del segno e della casa di Mercurio, il pianeta preposto a trasmettere un messaggio. Detto e fatto, l’accoppiata Leone-Gemelli nella carta natale di Mike Jagger si materializza come un segno del destino, come testimonia in fondo la presenza del nodo lunare  nel segno del Sole. Anche Mercurio partecipa alla festa ma non è il solo, anche la Luna Nera fa la stessa cosa raggiungendo Plutone al 7° mentre la “parte di fortuna”, quasi a volersi distinguere nel suo ruolo, si fa un po’ più in là e si fa vedere al 22°, ma non manca nemmeno Chirone (30°), che chiude la massiccia presenza planetaria in questo segno nell’anno di grazia 1943. Sole, Giove e Plutone insieme danno una vitalità, una forza e una creatività eccezionali, e qui  sono congiunti al Fondo Cielo, come a voler dire che Jagger trae la sua forza dalla parte più profonda e intima di se stesso, e come il Sole ogni notte vince la lotta con il serpente delle tenebre per rinascere a nuova vita il giorno successivo, così egli si rinnova continuamente negli anni e torna alla ribalta con la sua musica dopo un periodo di silenziosa trasformazione. In un documentario si raccontava di quando, durante i periodi vissuti dagli Stones nella loro lussuosa villa che fungeva da quartier generale, da luogo di isolamento, di festa e tutto il resto, dopo i “bagordi”, con l’eroina che scorreva a fiumi e le bottiglie di whiskey vuote sparpagliate sul pavimento, ad un certo punto uno fra Charlie Watts e Keith Richards si alzava e cominciava a suonare la chitarra, l’altro gli andava dietro e improvvisamente ci si accorgeva che era giunto il “momento creativo”, lo si percepiva e lo si respirava nell’aria, così anche Jagger si alzava e cominciava a cantare … qualcosa di nuovo stava nascendo, qualcosa, era nato in quel preciso istante. Il rinnovamento, la genialità e l’eccentricità del personaggio sono testimoniati dall’importanza di Urano in questa mappa, perché il signore dell’Aquario governa il Medio Cielo e lo osserva con un trigono; in questo modo ci informa sulla vita pubblica e sulla vocazione, si trova nel segno dei Gemelli, in dodicesima casa e in sestile allo stellium di cui sopra, indicando una grande predisposizione a cogliere gli umori della collettività e trasformarli in…”musica per le nostre orecchie”! La dodicesima casa è notoriamente importante nella carte degli artisti in quanto rappresenta quella parte sotterranea e misteriosa di un individuo dove egli viene a contatto con la sua capacità di isolarsi, immaginare e creare; è il luogo che gli indù chiamano “lopasthana”, cioè luogo delle trasformazioni, quelle inevitabili che ogni essere umano deve vivere durante la sua vita, ma anche il luogo in cui egli si supera e si apre alla vita abbandonando la routine per incamminarsi sul sentiero dell’insolito. E’ qui che la maggior parte degli artisti cerca l’ispirazione, ed è qui che essi attingono a un po’ di quella magia che ci ammalia e ci incanta quando osserviamo, leggiamo o ascoltiamo le loro opere; ed è sempre qui che ognuno di noi ritrova non solo un po’ di quella magia, ma anche parte della sua stessa follia. In questa casa del cielo notoriamente definita la “casa delle prove” in realtà si trova, si cela ed esiste molto di più, e anche se un pianeta in questo settore non basta di sicuro a fare di un individuo un artista, quando è presente stimola la sua tendenza a seguire, un po’ più degli altri, la via del sogno e dell’immaginazione. Nettuno si trova nella casa dello spettacolo, la quinta (in analogia con il Leone), al trigono della Luna in dodicesima, e quando il dio del mare entra in contatto con la signora della notte nasce una persona che saprà incantare le folle e farle sognare con emozioni che parlano un linguaggio universale. Ma Nettuno in quinta casa, quella degli eccessi, è anche la configurazione nella quale si può leggere la tendenza all’uso di alcool e droghe, oltretutto perché in aspetto con la dodicesima e con la Luna, signora delle dipendenze per eccellenza. Se non si sapesse di chi sto parlando, sembra che io stia tracciando i lineamenti di un sognatore con la testa fra le nuvole, qualcuno che fugge dalla realtà…mentre questa realtà, come sappiamo, è ben diversa. Con Luna e Marte in Toro, con Venere nel segno pratico, analitico e attento ai dettagli della Vergine, Mick Jagger è una persona assolutamente concreta, come vuole lo stesso Saturno in prima casa. Marte in Toro è in trigono quasi esatto a Venere, aspetto che denota una natura calda, cordiale e affettuosa ma ovviamente un grande sex-appeal; il Leone e la quinta casa inoltre sono legati ai rapporti amorosi, e questo aspetto fra i due pianeti del desiderio inserito in un tema già fortemente segnato dal fuoco con il Sole congiunto a Plutone (sessualità)  ha fatto sì che diventasse un simbolo sessuale per milioni di donne, mentre la quadratura Venere-Urano è indice di instabilità affettiva e di continue rotture nei legami sentimentali. Gli anni 60 che videro la nascita delle “pietre rotolanti” furono segnati dal passaggio di Urano dal Leone alla Vergine e di Plutone in Vergine, quindi i due astri lenti transitarono nella casa quinta al trigono dei pianeti in Toro, e questo fu un momento di creatività e di svolta importante per il futuro cantante degli Stones, che fino al 62, ancora pensava di studiare economia (Luna, signora della terza casa in Toro) e forse di fare il giornalista (valori gemelli)…per fortuna il destino ci ha messo una mano, di certo bisogna ringraziare il suo amico e partner musicale Richards, che lo ha convinto a proseguire con decisione nella sua vera passione…grazie Keith, senza di te cosa ci saremmo persi!!

 
 
 

Arrigo Boito

Post n°45 pubblicato il 15 Luglio 2013 da codiceastrale
 
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Sole congiunto a Nettuno (la musica) in VII casa. Il Sole in VII esprime la personalità di chi ha un forte bisogno di essere rassicurato e accettato dagli altri, ma è proprio con questi “altri” che darà il meglio di se stesso, delle proprie azioni, e che si darà un valore definendo i contorni della propria immagine. Le relazioni sono quindi importanti, ma anche il consenso del pubblico, e la congiunzione di questo Sole-Io con Nettuno, pianeta legato all’immaginazione e alla fantasia, nonché alla musica, ha permesso allo scapigliato padovano di “giungere all’altro” attraverso le sue espressioni artistiche, ma anche di farlo in un modo che fa “sognare” con emozioni collettive e universali (Nettuno).

                         Arrigo Boito _ Tema natale

La congiunzione Sole-Nettuno inoltre è al sestile della Luna in quinta casa, che indica una grande sensibilità in campo creativo, con l’astro notturno nel segno del Sagittario legato alla mente superiore e al pensiero filosofico; Nettuno ne è il secondo maestro insieme a Giove, quindi l’irrequietudine del pensiero qui si esprime attraverso forme artistiche. La Luna è anche signora delle masse, sottolineando e rafforzando quanto espresso dallo stesso Nettuno. Non bastasse, Sole e Nettuno sono anche al sestile di Plutone, signore della creatività profonda e delle risorse personali, che si trova nella nona casa, in analogia con il Sagittario e quindi con i significati espressi in quinta. I rapporti con gli altri quindi si appoggiano da un lato alla sensibilità per esprimere le  emozioni, dall’altro alla creatività per espandersi e per ampliare la mente e il proprio raggio d’azione. Poeta e musicista, Boito aveva l’ascendente nel segno del Leone e quindi un forte bisogno di brillare e di essere al centro dell’attenzione, ma i valori aquario moderavano l’egopatia facendo in modo che desideri e creazioni venissero convogliati attraverso i canali della mente razionale e della comunicazione, appoggiato in questo da Mercurio e da Venere nell’undicesimo segno. Mercurio e Venere, pensiero e arte, comunicazione e poesia…Boito iniziò studiando musica, violino e pianoforte, per approdare in seguito alla poesia e alla letteratura. La musica è ciò che lo ha sempre attratto sin da giovane (Sole-Nettuno), e le posizioni della Luna in Sagittario e di Plutone in nona casa, hanno fatto sì che egli viaggiasse per l’Europa per lavoro  andando in Germania, Polonia, Belgio, Francia e Inghilterra; Plutone in nona casa significa anche la morte (Plutone) lontano da casa e infatti morì, se non all’estero, comunque a Milano.Era uno scapigliato, quindi fondamentalmente era un ribelle…Il temine "scapigliatura" venne usato per la prima volta in un romanzo di Cletto Arrighi, come traduzione del francese "boheme"; come fenomeno letterario fu essenzialmente espressione di anarchismo borghese: gli scapigliati erano difatti intellettuali che non accettavano le strutture borghesi, nelle quali vedevano la negazione dei loro ideali di arte e dei valori in cui credevano.  Con il Sole congiunto a Nettuno e Marte in Pesci in ottava casa (il distacco dall’ambiente) con Urano, governatore del Sole stesso, Arrigo Boito è senz’altro un figlio del suo tempo. In “dualismo”, getta lo sguardo oltre le convenzioni in modo ironico e dissacratore, dando vita ad una delle poesie più belle di questo movimento culturale e letterario. ­

 
 
 

Janis Joplin

Post n°44 pubblicato il 30 Giugno 2013 da codiceastrale
 
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                               Janis Joplin


E’ stata definita “the greatest white urban blues and soul singer of her generation”. La ragazzina texana che lasciò la provincia per inseguire i suoi sogni di gloria, divenne a S. Francisco la “voce femminile più blues della storia del rock”, una voce inconfondibile che terminò la sua esperienza terrena il 4 ottobre del 1970, mentre era ancora viva nella memoria di tutti la scomparsa del chitarrista di Electric Ladyland, avvenuta solo 15 giorni prima. Janis entrò così a far parte del mitico quanto famigerato “club dei 27”, insieme a diversi grandi della storia della musica tra i quali Jimi Hendrix, appunto, Jim Morrison, Brian Jones e altri. Gli anni ‘40 furono in assoluto i più fecondi dal punto di vista musicale, un decennio durante il quale nacquero i veri giganti che hanno fatto la storia del rock, i più grandi, e mai più le stelle furono così benevole verso quest’arte, mai più, negli anni a venire, videro la luce voci e talenti neanche lontanamente paragonabili ai mostri sacri di allora, con i quali si è chiusa per sempre un’epoca inimitabile. Ciò che seguì quel tempo altro non fu che il buio più nero, un assoluto silenzio rotto solamente da strimpellatori di basso livello, anche se lo dico con profondo rispetto per tutti. Costoro ci hanno provato, ma resta tutt’ora una…”mission impossibile”! 

                    Tema natale


Janis Joplin Nacque a Port Arthur (Texas) il 19 Gennaio 1943, lo stesso anno di nascita del “re lucertola”, di Mike Jagger, di Alan Wilson, il leader dei Canned Heat trovato morto per un’overdose di barbiturici, nemmeno farlo apposta, solo un mese prima di Janis. Una vita vissuta pericolosamente fra alcool e droga la sua, sin da quando fuggì dalla “prigione natale” di Port Arthur (come la definiva lei stessa) a 17 anni dopo aver lasciato il college, per seguire le orme delle sue stelle preferite. Era una ragazzina sovrappeso e con il viso segnato dall’acne, e di lei si diceva fosse complessata e cercasse rifugio nella musica e nell’arte, ma io credo fosse solo una figlia del suo tempo alla ricerca di se stessa e della sua dimensione.

L’ascendente nel segno dell’Aquario non poteva che renderla stravagante ed eccentrica, il Sole in dodicesima con Venere e Mercurio le davano un tocco di quella diversità che a volte viene scambiata per follia, ma che spesso e volentieri è solo un isolarsi dal caos e dalla banalità del quotidiano ritenuto troppo squallido, grigio e noioso, un “mal di vivere” comune a tutti coloro che sentono la vita così tanto intensamente da avvertire la necessità di anestetizzare il proprio dolore emotivo attraverso qualche forma di “fuga”, sia essa nell’alcool, nella droga o altro. Il vizio e la fuga hanno tante forme, ma tutte hanno in comune il tentativo, nettuniano, di liberarsi dai limiti interiori dell’io per approdare ad una dimensione diversa, ad una realtà diversa, ad uno stato di pace e di beatitudine difficilmente raggiungibile. Janis Joplin aveva un Sole in dodicesima casa trigono a Nettuno, e la sua fuga interiore era, se non una conseguenza di quella esteriore, una sua compagna di strada; si sentiva chiusa e soffocata da quella comunità nella quale era cresciuta e la sua ribelle natura aquariana cominciò a manifestarsi proprio durante gli anni dell’adolescenza e della scuola superiore. Mercurio retrogrado in dodicesima, la casa della solitudine e dell’emarginazione, e la congiunzione Urano-Saturno in Gemelli in terza, quella dell’adolescenza e della socievolezza, sono anche il segnale di un periodo durante la scuola in cui ha sicuramente sofferto per i pettegolezzi di alcuni coetanei che, come riportato dalle biografie, l’avevano presa di mira come soggetto da schernire; e la sua Venere uraniana opposta a Plutone divenne l’artefice, oltre che di una vita sentimentale difficile durante tutta la vita, anche delle voci sulla sua promiscua sessualità.  La sua breve carriera partì dai club country di Houston e di altre città del Texas, un Texas che non amava, ma che in qualche modo portava dentro e dove tornò quasi seguendo il destino nel 1966 per incontrare un amico, Chet Helms. Questi stava per diventare il manager di un nuovo gruppo rock, “Big brother and the holding company”, e nemmeno a farlo apposta, aveva bisogno di una voce femminile.

Quell’anno Giove stava per transitare sulla sua stessa posizione natale dando inizio ad un nuovo ciclo jupiteriano, e l’anno seguente, con il festival di Monterey che le portò un enorme successo, iniziava a dare i suoi frutti transitando su Plutone in Leone, nella casa del lavoro, al trigono del Medio Cielo in Sagittario. Saturno e Urano, i due Maestri dell’Ascendente e del Sole sono congiunti in terza nel comunicativo segno dei Gemelli, e Mercurio è con Venere in Aquario in dodicesima, sede dei sogni nettuniani che da sempre inseguiva e che riuscì, seppur brevemente e in modo incompleto, a realizzare. Giove, signore del Medio Cielo, era con la Luna in quinta casa, lo spettacolo, e alimentava la creatività, il sogno, la fantasia, il desiderio di salire su un palcoscenico. Ma Giove in Cancro con la Luna nella casa dell’amore ci parla anche di sentimenti e di un forte bisogno di affetto, che però Venere non era in grado di coltivare nelle relazioni che intrecciava. Quella Luna cancerina nutriva un ideale di amore che Giove esasperava, rendendolo irraggiungibile, e che Venere razionalizzava sentendosi incapace, o non degna, di viverlo fino in fondo. Il suo grande bisogno di amore lo esprimeva sul palco cantando, e Marte in decima, la casa dell’ambizione e del successo, mette in risalto tutta la forza e la grinta che hanno contraddistinto il suo modo di essere e la sua fulminea apparizione nell’Olimpo degli déi del rock. 

 
 
 
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