DarkSoulLa mia vita dopo la tossicodipendenza |
L'abuso della droga non è una malattia, ma una decisione, come quella di andare incontro ad una macchina che si muove. Questo non si chiama malattia, ma mancanza di giudizio. (Philip Dick, da “Un oscuro scrutare”, 1977)
Comprare droga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico, ma il prezzo di questo biglietto è la vita.
ORA SONO LIBERO
Il mio passato ed il mio errore sono sepolti senza nome e senza ricordo.
PENTIMENTO
Io rimpiango
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Ricadere nel tunnel non è un dogma
Post n°196 pubblicato il 16 Febbraio 2015 da mygangsta
Stavo riflettendo che, e lo dico per esperienza, c'è moltissima gente che dà per scontato che se hai fatto uso di stupefacenti una volta, allora un giorno ci ricadrai. Ti danno una probabilità del 80% di tornare nel tunnel. Mi capitò di sentirmelo dire da psicologi (e non solo da quello, di cui ho già scritto, del buco nero), tanti psicologi e/o medici mi si rivolsero (e ancora si rivolgono se sanno dei miei trascorsi) non nascondendo il "se dovesse tornare a fare uso di stupefacenti...", mi capita di leggerne in giro e sentirne parlare. Certo, anche io so di molti che, dopo un periodo più o meno lungo, hanno ripreso ad assumere sostanze. Può succedere, è vero e succede. Io stesso ho temuto, il primo anno "dopo", di poterci ricadere. E non è facile, dopo averle provate, sentirsi al sicuro al 100% da certe cose. Temi che possa bastare un passo falso e che l'inferno possa ricominciare. Soprattutto se, come me, hai provato un bel po' di sostanze, mica una sola. E se sei arrivato a pochi centimetri dal limite. Ma non è un dogma. Non è una condanna. Non è detto che debba per forza accadere. Non è scritto da nessuna parte. Eppure per l'immaginario collettivo sei sempre in forse. E prendo a esempio, tra i tanti, il padre di lei. Oltre a essere pesantemente infastidito dal mio passato in sè (e lo capisco, si arriva al peggio) il suo pensiero fisso è che io, un giorno o l'altro, magari tra pure dieci anni o più, possa ricominciare, distruggendo la vita della figlia e della famiglia. E a questo pensiero granitico è dovuta la sua feroce opposizione a un'eventuale relazione tra me e lei. Prima di sapere del mio passato, invece, era molto contento di me.
Certo, sono questioni delicate, stiamo parlando di qualcosa che devasta e che fa paura ma, forse, bisognerebbe imparare a distinguere, a valutare con serenità e criterio, a capire che non sempre aver commesso un errore vuol dire che si ripeterà.
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Inviato da: cassetta2
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