DarkSoul

La mia vita dopo la tossicodipendenza

 

ORA SONO LIBERO

Il mio passato ed il mio errore sono sepolti senza nome e senza ricordo.

 

PENTIMENTO

         

Io rimpiango

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 16
 

ULTIME VISITE AL BLOG

CherryslMaheocassetta2karen_71g.paolo05mygangstaMiele.Speziato0anastomosidisabbiaQuartoProvvisoriodony686marabertowbryseide2010lucylla_sdigor_2007sparusola
 

ULTIMI COMMENTI

Un saluto dal 2024
Inviato da: cassetta2
il 14/01/2024 alle 03:31
 
grazie mille! spero tutto bene,
Inviato da: mygangsta
il 21/12/2023 alle 22:10
 
Se il tuo compleanno ti ha riportato su questa pagina è...
Inviato da: Cherrysl
il 05/12/2023 alle 16:57
 
sì è sicuramente come essere in vacanza però per quanto...
Inviato da: mygangsta
il 22/07/2023 alle 22:41
 
Però stare dove stai tu è quasi come essere in vacanza...
Inviato da: Cherrysl
il 16/07/2023 alle 19:18
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« L'amore ai tempi delle sostanzeSe le sostanze vincono. »

"Voglio smettere"

Post n°191 pubblicato il 23 Gennaio 2015 da mygangsta

 

Ho un amico (uno dei pochissimi) "al capolinea" a causa della droga e delle sue "complicazioni" possibili.

Sorte che a me è stata risparmiata ma potevo benissimo esserci io al suo posto, per cui ogni volta che vado a trovarlo mi assale grande tristezza, malinconia e domande su domande.

Giovane e in salute, ha perso tutto per la tossicodipendenza e ora non sa quanto tempo gli rimane. Pazzesco.

E mi tornano in mente quei maledetti e oscuri giorni in cui, insieme, vivevamo quella follia.

E pensavo a quando, una volta, dopo che eravamo stati malissimo la sera a causa delle sostanze, mi disse: "Voglio smettere".

E sia, ero d'accordo. Dovevamo smettere, in quei momenti di lucidità ci saltava agli occhi tutto il male gratuito che ci stavamo facendo.

Ma si è ridicoli a pensare questo "Io smetto adesso" perchè non è così. Ormai la roba ha preso il controllo e tu da solo non ce la farai mai (e ricordo l'inferno che attraversai in comunità per disintossicarmi, altro che smettere da soli...)

Ok, provammo a smettere per un giorno. Ci credevamo quasi." Possiamo farcela, siamo in due, abbiamo toccato il fondo, ora possiamo uscirne."

"Non lo farò mai più, ieri è stata l'ultima dose, ok?"

"Come siamo caduti in basso, stare male così... Per cosa poi?"

Poi la notte, quasi di comune accordo, ci telefonammo. Era impossibile resistere, non ce l'avremmo mai fatta. Il corpo richiedeva la sua dose e anche presto.

E così ci ritrovammo a camminare per una tangenziale, al buio, pensando solo alla dose, con brividi pazzeschi, capogiri, crampi allo stomaco...

E di questa vicenda ho già scritto in un precedente post.

 

Ok, fondamentalmente è questo:

- non smetterai da solo

- rischierai la vita

- ti potresti trovare con le ore contate a pensare "ma perchè mai ho fatto questo? avevo la salute e ora..."

 

Triste notte di pensieri.

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/dark666/trackback.php?msg=13081290

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
manuelazen
manuelazen il 24/01/15 alle 02:42 via WEB
Ti chiedo scusa se ciò che ti sto per chiedere fosse troppo indiscreto. Io lavoro in una farmacia di paese, era un po' di tempo che non ricevevo più richeste di siringhe da insulina e fiale d'acqua; ma da un po' di tempo c'è una persona che le chiede sempre più spesso e con esse anche lacci emostatici. Le prime volte diceva che fossero per una parente diabetica; non so se lo facesse con la convinzione che noi farmacisti ci potessimo credere o per fingere con sè prima che con gli altri. Quando ci sono io al banco consegno ciò che chiede "ignorando" le sue giustificazioni: mi costringo a non pensare a quello che sto facendo. Mi guarda negli occhi e il suo sguardo sembra chiedere qualcosa: forse normalità o credibilità o accoglienza o perdono o forse la domanda è: "Mi riconosci ancora come essere umano degno di rispetto? Fingi di credermi, per favore.". Non lo so cosa chiede implicitamente, non lo so e non so cosa potrei fare: rifutare quello che chiede? Chiamare i carabinieri? Non si tratta di un adolescente, penso abbia superato la quarantina. Inoltre io sono solo una dipendente e non la titolare della farmacia, però mi sembra di aiutare una persona ad uccidersi e mi sento in colpa, mi sembra di essere un'ipocrita mentre fingo di non sapere. L'unica cosa che mi riesce di fare, quando mi trovo tra persone che parlano di droga o con degli adolescenti, è raccontare quello leggo nel tuo blog sostenendolo con le reminiscenze dei miei studi universitari, e cerco quasi di fare del terrorismo psicologico e di descrivere la droga come un'arma con cui si può solo distruggere la propria vita ed uccidere se stessi. Anche oggi la mia collega appena laureata si è trovata a consegnare acqua, siringhe e laccio emostatico, mi sembrava disorientata e imapurita. C'erano anche altri miei colleghi, dopo ho raccontato proprio di questa cosa, del tuo amico che pur avendo cercato di riappropriarsi della sua vita ora per ironia la sta perdendo. Nessuno parlava, mi ascoltavano ammutoliti. Qualcuno mi ha chiesto: "Sta morendo di AIDS?", ho risposto che credo di no, che sia "semplicemente" per gli effetti tossici delle sostanze stupefacenti. Quello che ti chiedo, se ti riesce, è raccontare non del tuo amico in particolare; ma degli effetti irrevocabili della droga che tu sai condannano a morte. Non voglio essere indiscreta, se ti sembra che lo sia , perdonami. Ma il fantasma di questa domanda mi perseguita fin da quando ne scrivesti l'altra volta. Credo che sia giusto che le persone più giovani sappiano la verità sulle sostanze supefacenti senza sconti, senza addolcimenti. Magari non ci crederanno, non servirà. Non lo so; ma se servisse a servire anche una sola persona già sarebbe utile. Mi ricordo di un ragazzo che ebbe una crisi di astinenza in farmacia, lavoravo da poco, eravamo solo io ed una signora che rimase sconvolta; io dietro il bancone in un certo senso ero distante, protetta; ma la signora non era molto lontana da lui. Egli aveva la pelle grigia che neppure il cemento è altrettanto grigio, e giallastra che neppure chi ha la febbre altissima ha lo stesso pallore. Cadde a terra che sembrava morto e vivo allo stesso tempo. Non era morto, era come se il suo sistema nervoso fosse entrato in corto circuito e si stesse per staccare l'interruttore generale. Poi sapemmo che la famiglia facoltosa era riuscita a farlo entrare in una comunità; ma alcuni anni dopo a Londra morì per colpa della droga. La sua famiglia fu distrutta, se ne andarono perfino ad abitare altrove...
 
 
mygangsta
mygangsta il 25/01/15 alle 00:53 via WEB
il mondo della droga è un mondo devastante. ci si arriva per i motivi più svariati ma una cosa che accomuna è il fatto che nulla sarà più come prima. il malessere che si prova è talmente potente, le crisi d'astinenza, il vivere soltanto con il pensiero fisso di soddisfare il corpo delle sue dosi quotidiane... e tutte le sostanze provocano effetti devastanti immediati e a lungo termine per cui si rischia la fine, e io stesso l'ho rischiata per overdose. per non parlare di incubi, allucinazioni, inquietudine, attacchi di panico... ne so qualcosa, ancora oggi spesso mi sveglio con incubi tremendi e sensazione di instabilità. il fatto è uno solo: comunque sia, sai che ti rovinerai, per quanto la tua vita si ricostruisca. ci sono miliardi di esperienze shock che ho vissuto e, piano piano, troverò senz'altro la forza di accennarle in tutta la loro crudezza. si finisce in un tunnel crudele. in quel mondo ho visto disperazione, dolore, malattia, violente crisi, ho visto gente cadere a terra a pochi metri da me e non rialzarsi. eppure è tanto bella la vita, è folle ridursi così, lo ripeterò sempre.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: mygangsta
Data di creazione: 18/05/2008
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Campagna Say No To Drug     

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963