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La mia vita dopo la tossicodipendenza

 

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Un mese dopo

Post n°213 pubblicato il 04 Giugno 2015 da mygangsta

 

Mi è sembrato di non poter esimermi da scrivere due righe proprio oggi, un mese dopo.

31 giorni senza.

Senza un amico, senza colui che era davvero un amico.

Non mi vergogno a dire di non aver potuto trattenere le lacrime passando davanti ai bar dove spesso andavamo insieme. E so che non potrò fare a meno di commuovermi ogni volta che passerò davanti a luoghi che frequentavamo insieme o che vedrò oggetti legati alla sua figura. O quando mi verranno alla mente pensieri legati a lui.

Non posso fare a meno di pensare alla sua vitalità, alle sue parole, ai suoi consigli, alla sua amicizia. Alle nostre vacanze, alla sua risata contagiosa, alla sua spensieratezza, all'amicizia che ci legava. A tutto ciò che non c'è più e che non ci sarà mai più, almeno non in questa vita.

Mi è ancora impossibile credere davvero che se ne sia andato. Ho temuto quel momento per un anno e quando è accaduto ho sentito come il sangue gelarsi, ho provato cosa voglia dire non poter fare nulla per cambiare le cose.

Perdere una persona cara è come precipitare di colpo in un baratro oscuro. E' come una doccia ghiacciata in un giorno d'inverno. E' incredulità totale. E' come ritrovarsi senza meta, soli in un bosco in una notte senza luna. E' claustrofobia, panico, dolore.

Un mese senza. Un mese in cui ho pensato milioni di volte cose del tipo "Ora lo dico a F.", "Ora condivido questo pensiero con F.", "Ora telefono a F.", "Ora mando un messaggio a F.", "Ora vedo cosa sta facendo F.", "Ora chiedo a F. se vuole uscire a bere qualcosa stasera"...

Ma F. non è qui. E non ci sarà mai più. Conseguenze dovute alla maledetta tossicodipendenza hanno fatto sì che se ne andasse per sempre.

Qualcuno mi ha detto "Passerà". Qualcun altro ha detto "Il tempo cancella ogni dolore". Altri ancora "Troverai un altro amico sincero". Qualcuno ha persino detto "Dimentica".

Ma non si può. Non si cancella un'amicizia vera ne il dolore provocato dalla sua perdita. E non si cancella neppure tenendo presente la filosofia in cui credo.

In questo mese ho pensato tanto, sono stati giorni difficili nonostante la mia vita sia continuata, all'apparenza, come sempre. Ma quel dolore è sempre stato accanto a me. E lo sarò ancora questo mese, e quello dopo ancora. E nessuno potrà nominare F. senza che io mi commuova, anche tra 20 anni.

 

Voglio ricordare una sua frase. Una volta mi disse: "Non lasciare che il dolore sia più forte di te. Vai avanti sempre anche quando tutto ti sembrerà perduto. Vai avanti anche per me".

 

E' proprio vero, mai potrò pensare o sentire nominare F. senza commuovermi.

 

 

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Commenti al Post:
Cherrysl
Cherrysl il 04/06/15 alle 10:12 via WEB
Commuove molto anche me tutto questo...Penso di avere capito veramente solo ora quanto tu fossi legato a lui. La tua sofferenza l'hai descritta così bene che esce fuori dalle parole scritte e si può toccare...
 
 
mygangsta
mygangsta il 04/06/15 alle 23:24 via WEB
credo che le amicizie nate nei momenti difficili (come la nostra nel tunnel della dipendenza) abbiano qualcosa di molto più profondo che le altre; se hai condiviso il dolore insieme a qualcuno, in un modo o nell'altro il legame sarà più saldo e vero. e per me e F. fu proprio così, riuscivamo a comprendere le difficoltà dell'altro senza neanche doverne parlare. per questo era un'amicizia davvero forte... e tutto quello che ho scritto si è scritto da solo senza che io abbia dovuto rifletterci sopra...
 
manuelazen
manuelazen il 04/06/15 alle 21:03 via WEB
I miei genitori sono morti entrambi, sette anni fa mia madre, tre anni fa mio padre. Erano anziani; ma per me non lo erano: erano semplicemente mio padre e mia madre. Deceduti entrambi di cancro. Nella loro casa ci abita mia sorella, io le ho ceduto la mia parte dell'abitazione; ma ho ancora le chiavi. Quando vado da lei, entrando mi annuncio: "Sono io", non vorrei si spaventasse. In realtà provo una sensazione assurda: è come se aspettassi di sentire la voce di mia madre rispondere dalla cucina e aprendo la porta trovo strano che non ci sia lei seduta alla macchina da cucire, la sua Singer... Poi scendo la scala interna e mi sembra che mio padre debba essere al piano sottostante ad armeggiare coi suoi cento lavori iniziati e mai portati a conclusione, la sua "collezione" di occhiali da lettura rotti, riaggiustati coll'attaccatutto, il nastro adesivo, lo stagno fuso. Mi stupisco che là sotto sia tutto buio e silenzioso. Tempo fa una delle strade che portano al paese dei miei era chiusa, non c'erano segnalazioni. Subito ho pensato: "Devo avvisare papà altrimenti si ritrova ai piedi del cavalcavia e gli tocca tornare indietro dopo aver percorso una decina di chilometri invano." Lo pensavo e sapevo che papà era morto, che già due anni prima di morire non aveva rinnovato la patente, eppure mi sembrava comunque urgente avvisarlo anche se sapevo che era impossibile farlo. Anche ora mi sembra che potrei telefonare a casa e uno dei miei genitori mi risponderebbe. Mi sembra di aver avuto o, meglio ancora, di avere tutt'ora quattro genitori: due madri e due padri, una coppia di genitori con l'aspetto di quando erano malati e poi morti, e una coppia di genitori vivi e sani. Non sono veri nè gli uni nè gli altri perchè non esistono più per il mondo; ma per me esistono tutti e quattro: è come se la mia vita dopo di loro (e di cose ne ho fatte molte) sia fatta anche di un colloquio con tutti loro, un colloquio che non si è mai interrotto. So di non essere schizzata. Il punto è i valori che mi hanno insegnato quando erano sani; ma anche quando erano malati, quei valori fanno parte di me e continuano ad essere efficaci. (Vorrei ringraziarti, Massimo, perchè i tuoi post mi danno l'opportunità di ripensare cose importanti a volte trascurate e perchè accogli i miei commenti sproporzionati)
 
 
mygangsta
mygangsta il 04/06/15 alle 23:32 via WEB
posso comprendere perfettamente quanto da te descritto perchè sta accadendo anche a me. certi legami non si spezzano mai e la mente e il cuore lo sanno, nonostante l'evidenza e quest'evidenza sembra falsa e anormale. tutto si ricorda e tutto si custodisce. mi fa piacere se i miei post possono arrivare a chi legge e mi fa piacere commentare
 
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Data di creazione: 18/05/2008
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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