DarkSoulLa mia vita dopo la tossicodipendenza |
L'abuso della droga non è una malattia, ma una decisione, come quella di andare incontro ad una macchina che si muove. Questo non si chiama malattia, ma mancanza di giudizio. (Philip Dick, da “Un oscuro scrutare”, 1977)
Comprare droga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico, ma il prezzo di questo biglietto è la vita.
ORA SONO LIBERO
Il mio passato ed il mio errore sono sepolti senza nome e senza ricordo.
PENTIMENTO
Io rimpiango
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Un mese dopo
Post n°213 pubblicato il 04 Giugno 2015 da mygangsta
Mi è sembrato di non poter esimermi da scrivere due righe proprio oggi, un mese dopo. 31 giorni senza. Senza un amico, senza colui che era davvero un amico. Non mi vergogno a dire di non aver potuto trattenere le lacrime passando davanti ai bar dove spesso andavamo insieme. E so che non potrò fare a meno di commuovermi ogni volta che passerò davanti a luoghi che frequentavamo insieme o che vedrò oggetti legati alla sua figura. O quando mi verranno alla mente pensieri legati a lui. Non posso fare a meno di pensare alla sua vitalità, alle sue parole, ai suoi consigli, alla sua amicizia. Alle nostre vacanze, alla sua risata contagiosa, alla sua spensieratezza, all'amicizia che ci legava. A tutto ciò che non c'è più e che non ci sarà mai più, almeno non in questa vita. Mi è ancora impossibile credere davvero che se ne sia andato. Ho temuto quel momento per un anno e quando è accaduto ho sentito come il sangue gelarsi, ho provato cosa voglia dire non poter fare nulla per cambiare le cose. Perdere una persona cara è come precipitare di colpo in un baratro oscuro. E' come una doccia ghiacciata in un giorno d'inverno. E' incredulità totale. E' come ritrovarsi senza meta, soli in un bosco in una notte senza luna. E' claustrofobia, panico, dolore. Un mese senza. Un mese in cui ho pensato milioni di volte cose del tipo "Ora lo dico a F.", "Ora condivido questo pensiero con F.", "Ora telefono a F.", "Ora mando un messaggio a F.", "Ora vedo cosa sta facendo F.", "Ora chiedo a F. se vuole uscire a bere qualcosa stasera"... Ma F. non è qui. E non ci sarà mai più. Conseguenze dovute alla maledetta tossicodipendenza hanno fatto sì che se ne andasse per sempre. Qualcuno mi ha detto "Passerà". Qualcun altro ha detto "Il tempo cancella ogni dolore". Altri ancora "Troverai un altro amico sincero". Qualcuno ha persino detto "Dimentica". Ma non si può. Non si cancella un'amicizia vera ne il dolore provocato dalla sua perdita. E non si cancella neppure tenendo presente la filosofia in cui credo. In questo mese ho pensato tanto, sono stati giorni difficili nonostante la mia vita sia continuata, all'apparenza, come sempre. Ma quel dolore è sempre stato accanto a me. E lo sarò ancora questo mese, e quello dopo ancora. E nessuno potrà nominare F. senza che io mi commuova, anche tra 20 anni.
Voglio ricordare una sua frase. Una volta mi disse: "Non lasciare che il dolore sia più forte di te. Vai avanti sempre anche quando tutto ti sembrerà perduto. Vai avanti anche per me".
E' proprio vero, mai potrò pensare o sentire nominare F. senza commuovermi.
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