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La mia vita dopo la tossicodipendenza

 

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Un esempio vale più di mille parole

Post n°215 pubblicato il 03 Luglio 2015 da mygangsta

 

A volte per spiegare la follia di un errore, il perchè di una sofferenza e per allontanare (si spera) qualcuno dal pensiero di commettere quello stesso errore non servono tanti discorsi, bensì il racconto di un solo esempio ma che sia come un pugno nello stomaco.

Così ho fatto con mio cugino, passato da me oggi per consigli di grafica. Ha la stessa età che avevo io quando iniziai la folle dipendenza e conosce i miei trascorsi solo per sentito dire.

Ha iniziato lui il discorso dicendomi che ha già detto di no un paio di volte a offerte di sostanze varie e che, per questo, è stato escluso da un po' di gente. Mi ha detto "So che la droga è pericolosa, i miei mi hanno sempre messo in guardia parlandomi anche molto male di te che ne hai fatto uso, però allora perchè sembra quasi un gioco, quanti miei coetanei la usano tranquillamente anche a scuola e se ne fanno quasi un vanto...Ed è per divertimento e mica sempre..." E, dalle sue parole e atteggiamento, sembrava quasi lasciare una porta aperta a "quella più leggera".

Al che io, senza scompormi e senza perdermi in mille parole, gli ho soltanto riportato, con dovizia di particolari, un episodio della mia esperienza, un episodio che mi colpì profondamente e che ora mi porto dentro come un pensiero di angoscia. Perchè le sostanze pongono fine all'esistenza più di quanto si creda. E io lo vidi, con i miei occhi, in un'arida serata estiva, in un luogo dove, con altri, ero caduto così in basso da rifugiarmi per avere quei maledetti trip.

Senza descrivere il degrado di quella situazione, qua dirò soltanto che uno prese un cocktail micidiale di roba e, dopo poco, cadde a terra a pochi metri da me e dagli altri. Ricordo che un ragazzo disse "Ecco, tanto finiremo tutti così un giorno o l'altro".

 

Mio cugino è rimasto molto scosso da questo racconto, dal sapere veramente qual'è il lato oscuro di questa roba, dal pensare che io abbia vissuto certe cose e che, ancora oggi, io debba vivere con certe scene impresse a fuoco nella memoria e che io stesso abbia rischiato la vita sul serio e non come in un film.

Le sue parole: "Non accetterò mai roba simile, mai in tutta la mia vita".

Mi ha fatto bene sentirgli dire così, mettendo in guardia lui mi è sembrato per un momento di redimere me stesso che, invece, a quella stessa età ho purtroppo compiuto la scelta opposta.

 

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Commenti al Post:
manuelazen
manuelazen il 04/07/15 alle 16:25 via WEB
Ciao Massimo. Mi chiedevo come mai tu non scrivessi e se stessi bene. Mi fa piacere leggere che hai riportato un'azione efficace. Mi auguro che tu sia riuscito davvero a rendere l'effetto di un pugno nello stomaco a tuo cugino. Non perchè io gli voglia del male; ma perchè sono convinta che sia la sola misura per avvicinarlo in qualche modo alla tragicità di un'esperienza che potrebbe distruggere la sua vita, il solo modo per rendere efficace la rabbia e la paura che anche lui possa compiere un gesto idiota, il solo modo per esprimere concretamente l'affetto per lui. Spero che lui ne rimanga scosso per un bel po', che non se ne dimentichi. Mi auguro che questo contribuisca alla stima nei tuoi conronti e che quello che ti è accaduto anzichè venir dimenticato, rimanga come una pietra miliare. Se non può essere rimosso e cancellato almeno rimanga per prendere figuratamente a pugni la superficialità. Mi ha fatto piacere leggere che ci sei ancora. Manuela
 
 
mygangsta
mygangsta il 04/07/15 alle 23:34 via WEB
Ciao, spesso durante i mesi estivi mi prendo delle pause e me ne vado in montagna per meditare e non pensare a ciò che ho fatto perchè era luglio e tutto mi ricorda quell'inizio. In quanto al post, credo che mettere in guardia duramente e senza mezzi termini sia l'unico modo per, si spera, prevenire l'inizio di esperienze terribili. Spero davvero gli serva per riflettere e non fare il mio stesso errore. Massy
 
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Data di creazione: 18/05/2008
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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