Creato da: dolcebimba.220 il 28/07/2009
Il viaggio della vita è un sentiero di decisioni. Adesso ho DECISO di prendere un'altra direzione per ri-trovare me stessa attraverso gli occhi dell'anima e le parole del cuore...

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[Ogni istante che vivrai]
Mario Nunziante


...cammini distratto tra insegne luminose e infinite attese,parole pensate a volte sussurrate sole,nel silenzio,non vedi che ora stai piangendo stai rinascendo in un secondo...
valige sognate distanze calcolate e mai superate dun
tratto ti accorgi che stai cosi partendo...

 

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cosi difficile

Post n°107 pubblicato il 19 Ottobre 2010 da dolcebimba.220

Devo buttarla fuori questa parola. Non tenermela dentro come se fosse una bestia che mi corrode l'anima. Forse solo riuscendo ad ammetterla a me stessa riesco a superarla. E' difficile  per me ammettere una cosa cosi,perchè ho sempre pensato che io ne fossi immune. Io  che non potevo vivere senza sorriso,adesso vedo questo sorriso colorarsi di nero. Non ci volevo credere. Forse solo parlandone,posso affrontare questa "parola" ... Forse confessandolo posso trovare quella luce di cui adesso sento parlare. Sto diventando passiva alla vita. Mi ripiego su me stessa. Dicono che ci si sente dei perdenti,dei falliti perchè si perdono di vista tutti gli obbiettivi. Non si riesce più a riorganizzare la propria vita,si perde interesse per ogni cosa,ci si sente spesso stanchi,ci si sente inadeguati in ogni situazione,ci si sente in colpa per cose che in realtà non esistono,non ci si riesce più a concentrare. Tutte cose verissime,che io mi sento addosso come un macinio da cui non riesco a liberarmi. Ci sono diversi effetti scatenanti come me li hanno chiamati loro... ma la causa principale è stata la perdita di mia mamma. Da sola non è facile affrontare una cosa simile,soprattutto se ci si continua a mettere da parte per l'altro pezzo della famiglia,che pretende e basta. DEPRESSIONE... una parola che ho sempre visto lontana anni luce da me,perchè per ogni cosa riuscivo a combattere e ad andare avanti. E invece,non ne sono stata cosi immune. Arriva cosi e senza nemmeno rendersene conto. Adesso mi guardo alla specchio,e non vedo più quella bambina con il sorriso stampato in faccia,ma vedo una giovane donna triste,con lo sguardo scuro... stento a riconoscermi. Non è facile vomitare questo mio disagio,ma solo qua mi sento di poter parlare liberamente. Per uscirne mi è stato detto che bisogna affrontare una cura. Prima di tutto bisogna rilassarsi. Si e come faccio a rilassarmi io che ho mille cose da fare,ma voglia di farle zero? Non vorrei nemmeno mai alzarmi dal letto,ho già il male di vivere appena messi giù i piedi. Dicono che è normale... ma a me tutto questo mi sembra assurdo. Io depressa? Subito sono scoppiata a ridere in una risata che sembrava più isterica che altro,e subito dopo mi sono messa a piangere. Ho paura di non farcela,ho paura di rimanere rinchiusa in questa vita perchè non posso fare altrimenti adesso. Non posso certo far finta che mio padre non esista... e i problemi sono tanti,tutti sulle mie spalle,e per quanto forti adesso sento il peso incombere su di me. Odio chi si piange addosso,chi fa la vittima,e adesso mi sembra di fare esattamente cosi. Le mie tensioni emotive ormai degenerano ogni giorno di più. L'ansia mi uccide,ma mi rendo conto che alla fine della giornata non ho fatto niente. Sto buttando dalla finestra la mia vita,i miei giorni. Riconoscerlo è già un passo ma non è tutto. Magari provo ad iscrivermi in palestra...cosi per sfogarmi,perchè sono proprio contro alla soluzione farmaci...la vedo come l'ultima spiaggia. Mi guardo e sospiro,questa volta so che sarà dura combattere,ma non posso mollare proprio ora. Questa parola deve uscire dalla mia vita. Devo ritornare quella persona solare e allegra che ero... e ho davvero una voglia incredibile di riscattarmi a una vita piena di ingiustizie. Adesso ho un obbiettivo. Un esame. Già è difficile concentrarmi,sento il cuore esplodere,ma devo andare avanti per piccoli obbiettivi,perchè non voglio e non posso cadere nel baratro di questa malattia che mi fa vivere cosi male. Sono stata debole,non ho saputo tirare fuori la grinta e le unghie... anche perchè forse ho combattutto cosi tanto nella vita che ormai sono all'estremo delle forze. Ho solo 26 anni,ma me ne sento 80,e è comico  invece che impatto me ne diano sempre massimo 20. E' cosi frustrante non avere stimoli,non avere più quella voglia di uscire di casa per respirare... guardarmi dentro e non trovare nulla. E se all'inizio mi vergognavo adesso credo sia per me di fondamentale importanza parlarne,parlarne perchè non si può tenere dentro una cosa simile...

forse non era il caso di scriverlo qua,ma adesso mi sembra di essermi tolta un peso non indifferente. Infondo qua è come casa mia.

"Quando il dolore nell’anima è troppo intenso, anche le lacrime non trovano sfogo…il dolore è troppo forte e non può fuoriuscire dal proprio cuore neanche piangendo…anche le lacrime muoiono e una soluzione alla ferita sanguinante non c’è. Il dolore aumenta sempre più e devi accettare di convivere con un segno indelebile per tutta la vita."

ed è per questo che sono "assente" spesso....

davvero non lo faccio apposta.

ma per ora è cosi.

[purtroppo.] 

 
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