EnodasIl mio mondo... |
... " Non si conoscono che le cose che si addomesticano", dissela volpe." gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!" ...
... "Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo",disse la volpe.
"Ma allora ch eci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".
soggiunse: "Va a rivederele rose. Capirai che la tua è unica al mondo". ...
... "Addio",disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
"L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"
Tutte le foto contenute in questo blog, se non specificato diversamente, sono mie e come tali sono protette da diritto d'autore. Rappresentano un momento, un istante, un'idea un'emozione.
Ho costruito un sito per raccoglierne alcune, e condividere una passione nata e cresciuta negli ultimi anni. Il sito é raggiungibile cliccando l'immagine qui sotto:
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ultimo aggiornamento: 20 Febbraio 2014
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l’ipocrisia, l’opportunismo, chi indossa una maschera solo per piacere a qualcuno, l’arroganza, chi pretende di dirmi cosa devo fare, chi giudica, chi ha sempre un problema più grosso del mio, sentirmi tradito, le offese gratuite, i luoghi affollati, essere al centro dell’attenzione, chi non ascolta, chi parla tanto ma poi…, l’invidia, il passato di verdura
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Post n°700 pubblicato il 15 Giugno 2017 da enodas
27-28 Maggio
Questo è davvero un cammino sospeso. Il vuoto sotto i miei passi, letteralmente, ed una discesa da brividi, che non riesco a seguire con lo sguardo. Oltre la Porta del Paradiso, oltre un serpente di strada che si arrampica su se stesso, e che dall’alto di una funicolare sembra una linea a zigzag graffiata nella roccia, questo suolo è sacro. Lo è nella tradizione, nei nomi, e nei luoghi, così come nel silenzio che come ovatta si lascia dietro di se’ l’eco caotico di una città lontana, come se la montagna fosse un’isola fluttuante nell’aria, nei ponti sospesi che oscillano al passo come al filo di vento, un altro slanciato balzo nel vuoto in questo paesaggio che sembra affiorare su un pianeta sconosciuto. E poi, ci sono i nastri legati agli alberi, semplici come il loro oscillare al passaggio, allo sguardo, al respiro: caratteri segnati con un pennarello che sono disegni, nomi incomprensibili per me, promesse silenziose consegnate ad un angolo di eternità.
"Va su in cima il tortuoso sentiero, (Du Mu)
“Dal pendio dei monti vedo venire della nebbia, (Wu Jun)
Forse questa fiaba sarà davvero realtà, una volta salito, oltre le nuvole, o almeno dove immagini delle nuvole dovrebbero stare. C’è un cielo limpido fino a spremere gli occhi. Sarà una fiaba i cui capitoli saranno scritti come pilastri, quelli di roccia, che dalla cima sembrano affondare nel vuoto, scomparire in un precipizio inghiottito nel verde. Vegetazione rigogliosa, che da quelle radici nascoste sembra arrampicarsi lungo pareti impossibili e riappare, sulla cima, magari modellando profili impossibili del profilo di una donna, di amanti che si fronteggiano o di animali che popolano la tradizione cinese. Ognuna di queste sommità è come un piccolo mondo nascosto sotto le fronde verdi sgargiante, frastagliato ed irraggiungibile, se non con la vista, o con il volo, salti pindarici della mente che balza da un costone all’altro, su un vuoto vertiginoso verso l’ignoto, verso il pilastro di roccia che si erge un po’ più in là, fino a dissolversi in una linea accecante di luce. Fino a quel punto, oltre, arriverà questo racconto che acque ed aria hanno scolpito nella pietra.
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