essenceoflife

Abbraccio lontano

Gelido sibila un nuovo vento, indurisce i tratti, spazza le strade piene di foglie morte.

Un flebile sole sorride a stento, piccolo ricordo di un'estate che non esiste più, ma che è chiusa nel cuore.

Vola nella brezza il mio pensiero, delicato penetra nel tuo intimo, facendoti rabbrividire son nuove sensazioni.

M'insinuo tra le pieghe del tuo cuore, lì voglio continuare a vivere, respirando di te l'essenza, la parte più vera, quella che amo.

La clessidra scorre lenta, il mio cuore accelera nella speranza che arrivi presto sera.

Il dolce ricordo di un abbraccio, di mille notti insieme, il pensiero di te che ridi, che ti arrabbi o che sogni, illumina questo triste sole.

Insieme..sempre

Giunge una carezza al mio cuore, le tue mani che, dolcissime, guidano il mio animo troppo spesso in subbuglio. La tua voce sussurra al mio orecchio, il tuo cuore urla forte nel mio, racconta di momenti intensi, del silenzio che urla il nostro sentimento. Cresce ogni momento di più il desiderio di te. Chiudo gli occhi, sei qui con me, sento le tue braccia stringermi, emozioni che esplodono dentro me, che tu riesci a percepire, ne sono certa, sensazioni che vorrei urlare al cielo. Sento forte il bisogno di te, come so che è forte il bisogno di me; due anime che si sono incontrate, che non vogliono lasciarsi mai più, due cuori che si amano, due essere uniti nonostante ogni difficoltà quotidiana. Noi, nati per crescere insieme.

Parlo di te

Il vento freddo di questa giornata sembrava entrar-gli dentro, come lama che scalfisce ogni sua certezza. Lui che agli occhi di molti sembra un giganta ad ogni passo  pare diventare sempre più piccolo, quasi a volersi nascondere, quasi a voler scomparire nella luce. Il sole negli occhi, il vento che lo ferisce e la voglia di scomparire sempre più pressante, non poteva essere una buona giornata quella. Lavorare da sempre gli serviva per tenere l'attenzione lontana dalle cose che il suo cuore gli raccontava e gli ricordava, ma oggi nemmeno quello riusciva a distrarlo, a farlo sentire meno solo. Ore passate a pensare e a riflettere, le persone che entrano ed escono dalla sua vita, le parole dette, urlate a volte, e tutte quelle non dette per paura o per pudore, tutto si mescolava nell'enorme uragano di emozioni che abitava la sua anima. Quante cose doveva affrontare da solo, quanta tragica realtà passata e presente gli si mostrava innanzi, quante gelosie immotivate, quanta stupidità, quanta indifferenza, tutte cose che nutrivano la sua personale tempesta. Nell'occhio del ciclone, dove regna la pace sovrana, solo una voce, mani di donna che accarezzano delicatamente la sua anima.  Oggi questa tempesta interiore di cattive emozioni, di sensazioni devastanti è più forte del solito, più di quanto il suo animo abbia voglia di resitergli. Nel breve momento d'un respiro inizia a lasciarsi trasportare dai feroci venti mentre la sua anima finalmente tace, mentre le guerre tra ciò che è giusto e ciò che desidera tacciono, finalmente non si sente più in colpa, non sente più il bisogno impellente di affrontare tutto a muso duro, ora deve solo lasciarsi cullare dal vento della distruzione. Immerso in questa finta serenità apre gli occhi e vede quelli di lei, quelli che ama più di ogni altra cosa; istintivamente capisce d'aver sbagliato tutto, comprende che avrebbe dovuto lottare, tenere duro, stringere e battere i pugni, rivoltarsi a questa vita che non gli appartiene. Inizia allora a divincolarsi, cercando un modo per uscire da quel vento,  si muove smaniando, sentendo il corpo scosso dalle raffiche che lo infilano con le loro unghie acuminate.  Orrmai rassegnato alla sua fine sente due mani, fredde e tremolanti, che stringono con forza le sue; capisce che non hanno mai lasciato le sue ma che non riusciva più a sentirle, rinchiuso nell'abisso delle sue tristezze. Lentemente, delicatamente, questa presa lo riporta a terra, dove può guardare il suo personale uragano da fuori, dove può controllare quello che succede, dove, anche se la sua tristezza e il suo dolore sono presenti, può godere di piccoli istanti di diamante. Ancora scosso e visibilmente turbato si chiede a chi appartengono quelle mani che, magicamente, sono scomparse nel momento in cui ha toccato terra. Sorride e ricorda che, quel tocco, quelle sensazioni, appartengono al suo mondo da sempre, fanno parte di lui, del suo essere, vivono nella parte che ancora sogna e spera.Sono le mani della donna che ama, che desidera più di se stesso, sono le mie.

A schiena nuda

Il letto mi accoglie, le lenzuola fresche di bucato mi avvolgono, sento il freddo dei primi giorni di ottobre sulla pelle.

Sto aspettando te.

Vestita solo di un paio di slip mi sdraio a pancia sotto, i capelli sciolti  invadono il cuscino, il braccio sinistro appoggiato di fianco al viso,  il destro affiancato al mio corpo. Sento chiudersi la porta, lenti i tuoi passi si avvicinano al letto, indugi un poco sulla soglia, mi guardi e sorridi, un sorriso compiaciuto, un sorriso che non nasconde né desideri né passioni; ti sdrai accanto a me e mi scopri leggermente la schiena, rabbrividisco sentendo il tuo respiro su di me, le tue labbra che mi sfiorano appena il collo. Delicata la tua mano inizia ad accarezzarmi piano, partendo dal fondo della schiena fino ad arrivare allo sprazzo si seno che, schiacciato, s'intravede; le tue labbra, sempre più appassionate, percorrono il sentiero inverso e dal collo scendono verso il bordo degli slip assaporando ogni centimetro della mia pelle. Il mio corpo reagisce a tanto desiderio, la mia passione, mai completamente silente, si accende con fervore. Mi giro lentamente permettendoti di avvicinare il tuo corpo al mio; un bacio, dolce come fragola matura, intenso come temporale estivo, potente come un uragano, fa in modo che le nostre anime si tocchino, che i nostri corpi, divisi dalla realtà, si uniscano in un'unica magica creatura d'amore puro. Uniamo in nostri corpi in una straordinaria danza di passione, d'unione e condivisione, di un amore pieno, che non lascia spazio né alla distanza né al tempo. Ora ci siamo solo noi, il nostro fare l'amore, le nostre schiene nude.

Abbracciati alle nuvole

Il fremito della passione pervade i nostri corpi accaldati, un leggero affanno, le piacevoli sensazioni che accarezzano la pelle, il sentirci ancora l'uno dentro all'altra, il desiderio di non staccarci mai, la voglia incontrollabile di tenerci stretti, coccolandoci, raccontando in silenzio le felicità che esplode dentro l'anima. Il cuore che batte irregolare, forte, un richiamo per il mio, le labbra che si sfiorano, la pelle sussulta lambita dalle tue mani, guardarti e sentire tutto quello che provi, chiudere gli occhi e scoprire che è ancora più forte, più intenso di quanto io possa immaginare. L'anima, il corpo, la ragione tutto mi riporta a te, rimanere così, stretti,senza avere desiderio di lasciarci, chiedendosi perché il tempo fugga inesorabile, avvertire l'immenso desiderio di tornare ad essere tua, di ascoltare quel respiro fondo, il tuo corpo muto urlare, le nostre anime unirsi; stringere forte le nuvole e sentirle danzare sotto di noi.

Io e te

Il tuo corpo caldo, stancamente adagiato accanto al mio, il tuo respiro veloce, piccoli ansimi che a poco a poco si normalizzano. Mi appoggio al tuo petto ed un brivido mi pervade, chiudo gli occhi ed ascolto il tuo cuore correre all'impazzata senza aver alcuna voglia di rallentare un poco. Appoggi il mento alla mia fronte, un sorriso percorre i miei sensi,ti stringo a me e questa volta è la tua pelle a rabbrividire, mi guardi e mi baci la fronte, inizi ad accerezzarmi delicatamente i capelli, mentre le mie sensazioni volano sempre più alte. I momenti appena passati sono ancora vividi nelle nostre menti e nei nostri corpi, sensazioni che restano immutate nel tempo, quasi uniti in questo abbraccio stessimo facendo nuovamente l'amore, quasi il nostro silenzio urlasse ogni nostro desiderio; anche se, forse, il restare stretti stretti, insieme, è tutto ciò di cui abbiamo bisogno, ciò che veramente sognamo. Apro gli occhi e vedo che ancora mi stai guardando, imbarazzata li richiudo, ti lascio ai tuoi pensieri, ai tuoi dolci occhi che mi stanno accarezzando il viso. Mi avvicino un poco e ti bacio, passione e dolcezza si mescolano, desiderio ed amore si uniscono. Adoro i nostri baci.

Estasi

Sfiora lentamente la mia pelle calda regalandomi brividi di passione.

Segui delicatamente le curve del mio corpo con le labbra, assapora il mio corpo che vibra per te.

Lascia che le mie mani si nutrano del tuo profilo, dei tuoi occhi socchiusi dal piacere.

Sfiorerò con le labbra il tuo universo, il tuo cuore tremante di paura.

Stringiamoci nell'abbraccio che AMORE ci chiede, come diversi colori dello stesso arcobaleno.

Liberiamoci dallo spazio e dal tempo, dalla distanza e dai timori, restiamo vestiti solo di noi stessi.

..io e te..nient'altro...

Pomeriggio indolente

Una prima parte di giornata frenetica come quella di oggi non mi capitava  da molto tempo, oltre i soliti impegni mi sono ritrovata a correre a destra e a manca senza un secondo di respiro. Finalmente a casa. Mi spoglio, mi rinfresco velocemente ed altrettanto velocemente mi sdraio sul letto, le tapparelle abbassate creano la giusta miscela di luce, una brezza fresca accarezza delicatamente la mia pelle umida e provoca qualche brivido. Inizio il mio zapping alla ricerca di un qualcosa che non so, scorro velocemente tutti i canali e poi spengo, annoiata dai soliti programmi e forse anche dalla stessa televisione. Mi giro e prendo il libro sul comodino, forse leggendo qualche capitolo la stanchezza e la noia che mi hanno assalito dopo la doccia si sposteranno un poco più in la, lasciando spazio ad una sensazione di serenità. Mi tuffo nella lettura e, come sempre, entro in un mondo magico, dove le parole diventano immagini, suoni e sapori, profumi che entrano sotto pelle ed iniziano a fare parte di me. Un paio di capitoli, nulla di più, mi ridonano la carica per superare l'indolente inizio di pomeriggio e mi salvano sicuramente la giornata. Accendo il pc, sto aspettando te, anche se non so se riusciremo a sentirci questo pomeriggio, nel caso contrario leggerò ancora un poco, non voglio che tristezza e stanchezza mi assalgano nuovamente.

Giardino Zen

Sabbia ferma, muta, attornia il mio corpo, piccole onde mi spingono verso una riva che non ha soluzione di continuità, il buio dei miei pensieri avvolge l'anima. Come un piccolo sasso spostato dalla mano dell'uomo mi lascio trasportare verso l'ignoto, verso un paradiso o un inferno che non hanno nulla di mistico, ma che sprigionano tutta la loro tangibilità in calde lacrime. Gli occhi si chiudono, l'animo si apre, le mani aspramente si serrano, la forza mi spinge avanti, i polmoni ritrovano aria pulita, le emozioni galleggiano in me. Forse, semplicemente, non riesco a vedere il disegno d'insieme, il mio occhio è rubato da un piccolo particolare, mentre mi sfugge l'intero giardino. Mi chiudo in me stessa e rifletto..

Pensieri, parole e profumi

La luce incerta del tardo pomeriggio filtra rara delle tapparelle abbassate, accarezzando i miei pensieri.

Il profumo zuccherino della mia pelle fresca mi porta, volando, tra le tue braccia.

Un unico, profondo respiro, mentre mi accarezzi dolcemente; rabbrividisco e sorrido di felicità.

Le tue labbra sfiorano le mie, i nostri corpi si uniscono, le nostre anime si conoscono.

Profuma un'arcobaleno in cielo mentre tutto, al mondo, parla di noi.