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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi di Settembre 2016

Vieste/ Al “Fazzini-Giuliani” partono i corsi di Inglese e Tedesco

Post n°17421 pubblicato il 30 Settembre 2016 da forddisseche

Vieste/ Al “Fazzini-Giuliani” partono i corsi di Inglese e Tedesco


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venerdì 30 settembre 2016 ore 18:35
Come ogni anno al “Fazzini - Giuliani” sono aperte le iscrizioni per gli ex alunni dell’Istituto e per tutti i cittadini viestani che ne fossero interessati ai corsi di lingua inglese e tedesca finalizzati al conseguimento della certificazione linguistica. Per quanto riguarda la lingua inglese i corsi riguarderanno i livelli A2 (KET - Key Entry Test), B1 (PET – Preliminary English Test) e B2 (FCE – First Certificate of English). Essi avranno la durata di 50 ore ciascuno ed inizieranno nella seconda metà del mese di novembre, mentre gli esami si svolgeranno nel mese di marzo 2017. I corsi saranno tenuti dai professori Giuseppe Calderisi e Giuseppe Corso in orario pomeridiano in uno o due incontri settimanali. Per informazioni sui costi e sulle modalità di iscrizione è possibile telefonare al centralino dell’Istituto, 0884706205, oppure recarsi a scuola tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 13.30 e/o prendere contatto con i professori Calderisi e Corso.
In merito alla lingua Tedesca i corsi saranno tenuti dalle professoresse Ewa Gil e Lucia Maiorano e riguarderanno i livelli A2 e B1. Le modalità di svolgimento saranno pressoché le stesse. La novità di quest’anno è rappresentata da un corso di livello avanzato di tedesco turistico indirizzato alla figura professionale della guida turistica per Vieste e il Gargano.
Le iscrizioni resteranno aperte per tutto il mese di ottobre fino al 15 novembre.

 
 
 

CAONS “Ecco le nostre proposte per incrementare l’occupazione a Manfredonia” (II)

Post n°17420 pubblicato il 30 Settembre 2016 da forddisseche

CAONS “Ecco le nostre proposte per incrementare l’occupazione a Manfredonia” (II) "Noi meridionali non siamo abituati a pensare in grande però siamo convinti che bisogna pur cominciare a svegliarci" 

 

Di:

 
  

COMITATO ASSOCIAZIONI OPERANTI NEL SOCIALE PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO DI CAPITANATA E DEL GARGANO – C A O N S

 

TURISMO
Nel 1979 l’avv. Vincenzo D’Onofrio nel presentare “… andar per masserie…” esprimeva il nostro pensiero di oggi. “La fotografia aerea prima, ed ora gli scavi sistematici di archeologi, hanno individuato nel territorio Sipontino numerosi villaggi del periodo neolitico (Monte Aquilone, Fontanarosa, Beccarini etc.).

 

Da millenni, dunque, l’uomo ha fissato la sua dimora in quei siti, avviando quel processo di adattamento dell’ambiente naturale alle sue esigenze di sopravvivenza, e caratterizzandolo non solo nei suoi aspetti culturali, ma anche nelle sue componenti fisiche e naturali. E’ accaduto contemporaneamente che la struttura geologica e fisica della zona,il clima e le risorse naturali hanno profondamente inciso sulle abitudini, sui costumi e perfino sull’aspetto fisico di quei gruppi etnici dai quali è scaturita quella civiltà contadina, fondata sul lavoro duro e tenace, su comportamenti schietti e profondamente umani, sulla più stretta solidarietà familiare e sociale e sviluppatasi per secoli, tra le più disparate vicende, fin quasi ai nostri tempi, fin quando, cioè, la industrializzazione ha imposto un nuovo modo di vivere ed aggregarsi. I villaggi e le campagne vengono progressivamente abbandonati, molte colture si fanno sempre più rare, e con esse gli allevamenti di bestiame che ne costituivano l’attività complementare; strutture abitative, stradali, fluviali non più mantenute; declivi collinari in graduale slittamento ed impoverimento.
…….. Indietro non si torna, vero. Ma tanta ricchezza di valori, tanto patrimonio, non solo di beni materiali, ma anche di tradizioni, di capacità creative specifiche, di testimonianze artistiche, di fantasia popolare non merita almeno un tentativo di parziale salvataggio?

 
Spiaggia di Siponto  (immagine d'archivio - Comune di Manfredonia - non riferita al testo)

Spiaggia di Siponto (immagine d’archivio – Comune di Manfredonia – non riferita al testo)


Noi pensiamo che sia doveroso recuperare ciò che di quel patrimonio rimane, e trasmetterlo alle nuove generazioni perché ritrovino, in un contatto periodico e diretto con esso, valori essenziali di una vita secondo natura ed in armonia con le sue regole di sempre. Il modo ce lo insegnano quei Paesi e quelle Regioni che da tempo vanno attuando la promozione di un’attività agri-turistica rivalutando quegli aggregati e quelle residue presenze nelle nostre campagne, sia attraverso incentivi e facilitazioni in favore di vecchie e nuove iniziative agricole e zootecniche, sia, soprattutto, indirizzando verso il mondo rurale l’afflusso turistico di tipo giovanile e famigliare. …….. Occorre un sapiente piano generale di promozione, previa individuazione delle varie aree a vocazione agri-turistica, e previo accertamento di siti e costruzioni non solo idonei ad una funzione residenziale, ma che possano suscitare particolare interesse storico, artistico ed archeologico. …”

Tutto questo deve essere inserito in un quadro in cui l’archeologia costituisce una delle linee guida insieme agli aspetti naturalistici, ambientali e paesaggistici. La presenza del parco del Gargano, le aree di pregio naturalistico e i resti della civiltà Daunia presenti che da Siponto vanno fino all’oasi Lago Salso fa da sfondo e permette di far nascere orti botanici e percorsi per l’avvistamento di specie animali protette e di resti archeologici che dicono la vita dei nostri antenati. Vogliamo ricordare che in quelle zone sono tornate a nidificare le cicogne.

 

Ci fermiamo a questi aspetti perché ci sembrano dimenticati se non, addirittura, contrastati da una cultura cieca che non si alimenta con la storia e l’ambiente in cui viviamo. Questi settori, tra l’altro, portano alla nascita di un altro tipo di attività, ancora quasi assente, e cioè “la guida turistica”. Le guide turistiche dovranno essere preparate su diversi aspetti culturali relativamente al nostro territorio quali: archeologia, geologia, storia e preistoria, flora e fauna dell’ambiente marino, terrestre e di zone umide, conoscenza delle vie di comunicazione per raggiungere masserie, casini, antichi insediamenti e località di pregio naturalistico e quant’altro necessario per poter affrontare e dare risposta a ogni domanda che può essere fatta dai turisti e/o visitatori.

 
www.tuscanypeople.com (IMMAGINE D'ARCHIVIO)

www.tuscanypeople.com (IMMAGINE D’ARCHIVIO)


SENTIERI TURISTICI
Nel Gargano
Ripristinare e/o tracciare sentieri turistici che permettono di collegare Manfredonia con tutti i centri garganici e i posti di pregio naturalistico, ambientale e culturale.
Presuppone accordo con tutti i comuni garganici.
Lungo i percorsi si individueranno punti strategici dove far nascere degli “agriturismo” per permettere ai visitatori di pernottare per riprendere il cammino all’indomani.

Nella zona di Manfredonia e dintorni
In particolare citiamo tre sentieri, molto interessanti, che riguardano il territorio intorno a Manfredonia: 1) Sentiero San Leonardo – Santa Restituta – San Salvatore – Ruggiano – Madonna degli Angeli – Monte S. Angelo. Sentiero, frequentato dai pellegrini nel Medioevo, che si svolge in gran parte lungo il famoso tratturo Sessanta che partiva da Vieste e arrivava a Foggia. Era utilizzato per la
transumanza interna e per il trasferimento delle greggi alla fiera di Santa Caterina di Foggia. Fiera che una volta era la più grande del meridione. 2) Sentiero Manfredonia – Ripa di Sasso – Coppasanta – Monteleone – Tomaiuolo. Questo sentiero era frequentato da tutti i residenti della frazione Tomaiuolo fino agli anni Settanta del secolo scorso. Si snodava lungo il costone garganico di Ripa di Sasso, dal quale è possibile scorgere il più bel panorama di Manfredonia. Costeggiava il sito archeologico di Monteleone risalente al periodo dei Dauni(VII – VI secolo prima di Cristo). 3) Sentiero Polveracchio – Valle dell’Inferno per visitare i siti di Coppa Avatra e Coppa Masselli.

 

Inoltre ci sono i sentieri per visitare le Masserie che rappresentano un pezzo di storia della nostra terra. Dalla pubblicazione: “… Andar per Masserie…” –Itinerari agrituristici nel territorio Sipontino. Ricerche storiche e fotografiche di Nicola De Feudis –
Pubblicato a cura di: Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo Manfredonia Amministrazione Provinciale di Foggia Assessorato al Turismo.

 

Sono descritti i seguenti itinerari:
1) Manfredonia – Masseria Santa Maria Vecchia – Masseria Scazzamuriello – Masseria Giardino – Masseria Prencipe e Vaira – Masseria Simona; 2) Manfredonia – Masseria Citra – masseria Bissanti – Masseria Fazzino – Masseria Pelusi Oliveto – Masseria Pelusi Mandorleto – Masseria Gambadoro – Masseria Scassaruote; 3) Manfredonia – Masseria La Giulia – Masseria La Castellana – Masseria Dei Cragni – Masseria Monticelli – Masseria Guerra – Masseria Mozzillo – Masseria Delle Cozzolete; 4) Manfredonia – Masseria Valente – Casino Maramarco – Casino Delli Santi – Casino Melucco – Masseria Celentani – Casino Cessa – Casino Spinelli – Casino Mazzone – Casino Mettola; 5) Manfredonia – Masseria Garzia – Masseria Torre Vecchia – Casino De Padova – Casino Delle Santi – Casino Panella – Masseria Capparelli – Masseria Garzia; 6) Manfredonia – Casino Santa Restituta – Masseria Signoritti – Posta di Polveracchio – Masseria Nappitiello – Masseria Verna – Masseria Pedicagnola; 7) Manfredonia – Basilica di Santa Maria di Siponto – Badia di S. Leonardo – Masseria Don Paolo – Masseria Giudea – Masseria Macerone – Masseria Mazzone; 8) Manfredonia – Masseria San Chirico – Masseria Cavaniglia – Posta Fossette – Masseria Santa Tecla – Masseria Fontanarosa di Frattarolo – Masseria Coppa Navigata – Masseria Santo Spirito; 9) Manfredonia – Masseria Beccarini – Masseria Correa – Feudo Della Paglia – Masseria Cutino – Masseria Ciminiera – Masseria Tressanti – Masseria Colonnelle – Masseria Fazzulo.

 
L'Ingegnere Michelangelo De Meo (statoquotidiano)

L’Ingegnere Michelangelo De Meo (statoquotidiano)


PONTE TRA LE ISOLE TREMITI
L’ing De Meo, anni fa, ha scoperto un carteggio che attesta l’esistenza di un antico ponte in legno che collegava le Isole Tremiti tra di loro e dopo aver studiato attentamente la storia delle isole, del ponte e i motivi per i quali esso non è più presente, propone un nuovo collegamento che oltre a risolvere numerosi problemi locali, rilancia e attira alle Isole Tremiti e sul Gargano il turismo internazionale. Il progetto di massima che ha elaborato ha un carattere di unicità a livello mondiale per le sue innovazioni tecniche e tecnologiche, eco-compatibile e costituisce per le Isole Tremiti, il Gargano, la Regione Puglia e il Molise un palco per presentarsi a livello mondiale.

Per uscire dalla mediocrità in cui versa, il territorio Garganico ha bisogno di grandi simboli come la Torre Eiffel, il Ponte Vecchio, il Colosseo, le Piramidi, la Tower Bridge ecc.. opere che hanno reso famosi, in tutto il mondo, quei territori e hanno attirato gente da tutte le parti del mondo. Oggi, per una visibilità internazionale, al Gargano, non bastano più le coste e un mare cristallino, serve qualcosa che altre località non hanno, un simbolo unico a livello mondiale.

 

Perché si deve puntare all’internazionalizzazione?
Perché così si determina un flusso turistico di elit che, come è noto, porta molti soldi, sviluppo occupazionale ed economico senza ostacolare altre forme di turismo. La costruzione di un nuovo ponte in legno suscita curiosità, produce reddito, fa parlare di sé, è utile ai Tremitesi, crea occupazione. Dal punto di vista dell’investimento, è un’opera che si paga da sola.

 

Sappiamo che noi meridionali non siamo abituati a pensare in grande però siamo convinti che bisogna pur cominciare a svegliarci.

 

COSTRUZIONE TRENINO A CREMAGLIERA – Manfredonia – Monte S. Angelo
Le città di Manfredonia e Monte S. Angelo, in provincia di Foggia, costituiscono, nel loro insieme e per certi aspetti, un sistema in cui la natura la fa da padrona. Manfredonia, ubicata sulla riva del mare nel golfo omonimo, è calda d’estate e tiepida d’inverno. Monte S. Angelo, accovacciata sul monte a guardia del golfo di Manfredonia, è rigida d’inverno e fresca d’estate. Se riusciamo ad articolare le caratteristiche dei due comuni, potremmo dare un notevole impulso allo sviluppo economico della zona. I nostri cittadini, da sempre, hanno un sogno ed è quello di utilizzare le giornate estive al mare e le sere in montagna al fresco. Ma anche i turisti sarebbero entusiasti di una tale opportunità. Pensare alla realizzazione di questo sogno ci pone di fronte a due domande: 1) Come è possibile? 2) L’idea regge dal punto di vista economico?

 

Per fare diventare realtà questo sogno basta costruire un sistema di trasporto che permette alla gente, in particolare ai turisti estivi, di poter albergare in montagna, al fresco, e di accedere al mare in maniera semplice e comoda. La soluzione c’è ed è rappresentata dalla costruzione di un treno dotato di cremagliera che partendo da Monte S. Angelo raggiunge la costa nella zona di Varcaro e poi prosegue fino allo stabilimento ex Enichem, dove arriva già un tronco ferroviario che, girando intorno a Manfredonia, si collega con la tratta per Foggia all’altezza di Frattarolo. Dal punto di vista tecnico la cosa è fattibile basta rivolgersi a tecnici che progettano e costruiscono tali tipi di treni. E’ comprensibile che il tempo impiegato per fare una andata e ritorno è abbastanza ridotto per cui, da questo punto di vista, potrebbe essere paragonato ad un tram di una grande città.

 

Per l’aspetto economico, già il biglietto che la gente pagherebbe sarebbe sufficiente però esso deve essere analizzato considerando che tale treno è un grosso attrattore turistico e, la sua esistenza, porta i due comuni a vedere nascere l’industria del turismo con la creazione di lavoro e prospettive di sviluppo per l’economia locale. Quest’idea non và vista con l’occhio della massimizzazione dei profitti, anche finanziari, ma con l’attenzione rivolta al “Bene comune”. L’esistenza del treno, inoltre, abbatte l’isolamento sociale di cui soffre la città di Monte S. Angelo, e non è poco se pensiamo a tutti i risvolti che questo causa. (II – fine)

 

(Per il CAONS, l’ingegnere Matteo Starace – Manfredonia, 30.09.2016)

 
 
 

Manfredonia, incarico CEI per l’Arcivescovo Castoro

Post n°17419 pubblicato il 30 Settembre 2016 da forddisseche

Manfredonia, incarico CEI per l’Arcivescovo Castoro "Nominato Presidente del Comitato per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell’edilizia di culto" 

 

Di:

 
  

Il nostro Vescovo è stato nominato: Presidente del Comitato per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell’edilizia di culto.

 

Segue il COMUNICATO FINALE del CONSIGLIO PERMANENTE della Conferenza Episcopale Italiana:

 

La via della progettualità con cui accostare il mondo del lavoro. La via del rinnovamento per avviare processi di formazione del clero a partire da alcune proposte qualificate. La via della collaborazione, passo concreto per accostare il tema del riordino delle diocesi. La via della riforma per attuare la volontà del Santo Padre nei Tribunali ecclesiastici italiani in materia matrimoniale.

 

Lungo queste ‘strade’ si è snodata la sessione autunnale del Consiglio Episcopale Permanente, riunito a Roma da lunedì 26 a mercoledì 28 settembre, sotto la guida del Card. Angelo Bagnasco. Nel rinnovare sentimenti di fraterna solidarietà ai Pastori e alle popolazioni colpite dal terremoto, la prolusione del Presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha evidenziato l’importanza di porre attenzione e cura ai piccoli centri: sono luoghi di fede e di umanità, espressione di una precisa visione della vita e di una cultura impregnata di umanesimo cristiano, la stessa che è a fondamento della Casa europea.

 

Riprendendo l’analisi del Card. Bagnasco sulla situazione del Paese, i Vescovi si sono confrontati, innanzitutto, sulle dinamiche che interessano il mondo del lavoro, dando voce alle tante persone che faticano a causa della mancanza di un’occupazione o della sua precarietà. Con sguardo ad un tempo preoccupato e propositivo hanno, quindi, messo a fuoco il tema della prossima Settimana Sociale dei Cattolici Italiani (Cagliari, 26 – 29 ottobre 2017), la metodologia e la finalità che devono animarla, nonché l’itinerario di preparazione a tale appuntamento.

 

Nell’affrontare il tema del rinnovamento del clero, il Consiglio Permanente ha condiviso la proposta di un Sussidio, che disegni i diversi tasselli della formazione permanente a partire dalla valorizzazione delle indicazioni, iniziative e buone prassi emerse nel corso del lavoro degli ultimi due anni.

 

Per attuare la riforma del processo matrimoniale introdotta da Papa Francesco, i Vescovi hanno discusso e integrato una prima proposta di aggiornamento delle Norme circa il regime amministrativo e le questioni economiche dei tribunali ecclesiastici in Italia.

 

I Vescovi hanno accolto la richiesta di unificazione dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e del Servizio Nazionale per l’edilizia di culto e dei rispettivi Comitati. Hanno, inoltre, preso in esame gli Statuti di alcune Associazioni e Movimenti.

 

Distinte comunicazioni hanno riguardato le risposte delle Conferenze Episcopali Regionali in merito al progetto di riordino delle diocesi; i primi riscontri – sempre dalle Conferenze Regionali – circa la proposta di accorpamento degli Istituti diocesani per il sostentamento del clero; una proposta di revisione delle voci dei rendiconti diocesani; alcuni aggiornamenti giuridici e legislativi su temi sociali ed etici.

 

Il Consiglio Permanente ha approvato il Messaggio per la Giornata nazionale per la Vita e ha provveduto ad alcune nomine.

 

Lavoro, la via della progettualità

 

La scelta del tema della 48ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani (Cagliari, 26 – 29 ottobre 2017) si è rivelata per i membri del Consiglio Permanente l’occasione per un partecipato confronto in merito alla situazione del Paese. Già la prolusione del Card. Bagnasco, nel “dare voce a chi non ha voce o ne ha troppo poca”, ne aveva tratteggiato il volto: la fatica di tanti a mantenere la propria famiglia, l’aumento della distanza fra ricchi e poveri, l’impoverimento del ceto medio, il disagio – se non la disperazione – legato alla disoccupazione e, più in generale, all’incertezza, la sfiducia e la rassegnazione di molti giovani rispetto a un futuro dal quale si sentono esclusi, mentre per vivere sono costretti a rimanere aggrappati a genitori e nonni.

 

Su questo sfondo, i Vescovi hanno sottolineato l’importanza di maturare una piena consapevolezza dei cambiamenti radicali che attraversano il mondo del lavoro: conoscerne le dinamiche appare decisivo per evitare il rischio di fermarsi ad analisi datate o, al più, alla drammatica realtà di quanti ne pagano le conseguenze. Nell’esperienza dei Pastori, la Chiesa – impegnata a ridurre una certa lontananza dal mondo del lavoro – sul territorio rimane un interlocutore credibile nella sua capacità di attivare una rete solidale tra i diversi soggetti. Anche nelle realtà più piccole, infatti, essa costituisce un riferimento a tutela e promozione di tutti.

 

Carichi di tale responsabilità, i membri del Consiglio Permanente hanno rimarcato come la prossima Settimana Sociale non possa né pensarsi né rivolversi secondo le logiche della convegnistica, ma debba puntare ad essere un’esperienza ecclesiale che apre alla progettualità: dalla denuncia di ciò che non va nel mercato della domanda e dell’offerta – e che dice la necessità di un’etica dell’impresa – al racconto dell’esperienza e del senso del lavoro; dal rilancio di pratiche rivelatesi feconde all’individuazione di proposte per la creazione di lavoro nel Paese.

 

In questa luce si colgono anche le ragioni che hanno portato a individuare il tema di fondo dell’appuntamento di Cagliari: “Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo e solidale”. Il cammino di preparazione – curato dal Comitato Organizzatore – vede, in particolare, la partecipazione al Festival della Dottrina Sociale a Verona (24-27 novembre 2016) e al Convegno promosso dai Presidenti delle cinque Regioni ecclesiastiche del Sud a Napoli (gennaio/febbraio 2017); un Seminario nazionale della Pastorale Sociale del Lavoro a Firenze (23 – 25 febbraio 2017) e alcune iniziative messe in campo da Retinopera a Roma (aprile – maggio 2017).

 

Clero, la via del rinnovamento

 

Un Sussidio che consegni a Diocesi e Conferenze Episcopali Regionali alcune proposte qualificate e lasci intravedere i percorsi di comunione necessari a realizzarle; un testo che suggerisca piste per il confronto e l’avvio di processi concreti di rinnovamento del clero.

 

Sulla base del mandato dell’Assemblea Generale dello scorso maggio – che ha affidato al Consiglio Permanente il compito di valorizzare il lavoro svolto a più livelli negli ultimi due anni – i Vescovi hanno condiviso la proposta di realizzare entro la primavera un testo che affronti i diversi tasselli del mosaico della formazione permanente.

 

Al riguardo, ecco le dimensioni maggiormente evidenziate: il percorso assicurato dal Seminario, i criteri di ammissione e di valutazione, l’investimento nella qualità degli educatori; le modalità di esercizio da parte dei Vescovi della paternità nei confronti dei presbiteri, l’impegno a favorirne il senso di appartenenza al presbiterio e la cura per la vita fraterna; la vita interiore, questione essenziale, che precede e sostanzia il servizio ministeriale, che vive all’insegna della piena disponibilità al popolo di Dio; una più convinta promozione degli organismi di partecipazione, che – oltre a favorire una più piena esperienza ecclesiale – partecipi più efficacemente alla responsabilità amministrativa del sacerdote.

 

Il filo conduttore del Sussidio è individuato nel discorso con cui il Santo Padre ha aperto l’Assemblea Generale della CEI lo scorso maggio. Sulla base di tale testo verranno ripresi e rilanciati suggerimenti, iniziative, proposte e buone prassi emerse nel lavoro che negli ultimi due anni ha coinvolto Conferenze Episcopali Regionali, Consiglio Permanente e Assemblea Generale.

 

Il desiderio dei Vescovi – è stato evidenziato – è quello di assumere con sacerdoti e diaconi percorsi che favoriscano la comunione e la ministerialità, il cammino spirituale e il rinvigorimento dell’attività missionaria, insieme a una migliore e più snella gestione delle questioni economiche e amministrative. Tutto questo nel quadro di un’etica dei rapporti infra-ecclesiali, che aiuti il sacerdote a interpretarsi nell’appartenenza al presbiterio e alla comunità cristiana.

 

Tribunali, la via della riforma

 

L’attuazione della riforma del processo matrimoniale, introdotta dal Motu Proprio di Papa Francesco, comporta una revisione delle Norme circa il regime amministrativo dei Tribunali ecclesiastici italiani. Al riguardo, la scorsa Assemblea Generale aveva messo a fuoco alcune scelte determinanti, sulla base delle quali ha affidato al Consiglio Permanente il compito di predisporre una proposta di aggiornamento: condivisa dai Vescovi nel corso dei lavori di questa sessione, a giorni sarà inviata alla consultazione delle Conferenze Episcopali Regionali, per ritornare quindi a gennaio in Consiglio Permanente ed essere infine sottoposta ad approvazione nel corso della successiva Assemblea Generale.

 

Tra le questioni affrontate, i soggetti di imputazione dei rapporti giuridici; la definizione dell’entità del contributo della CEI per l’attività dei Tribunali e i criteri di ripartizione; l’attenzione dei Vescovi ad evitare che i fedeli siano distolti dall’accedere ai Tribunali della Chiesa a causa delle spese.

 

Su queste linee e con l’attenzione a favorire l’omogeneità delle procedure, il Consiglio Permanente predisporrà anche un Regolamento per l’organizzazione amministrativa.

 

Diocesi, la via della collaborazione

 

Ai Vescovi è stato presentato il quadro – ancora parziale – delle risposte fornite dalle Conferenze Episcopali Regionali in merito al progetto di riordino delle Diocesi. Tra i criteri di valutazione viene evidenziata l’importanza della prossimità del Vescovo al clero e alla popolazione, nonché la custodia del patrimonio e della storia di fede. Diffusa è la disponibilità a continuare a rafforzare forme di collaborazione tra Diocesi vicine o in ambito regionale, nell’ottica di una condivisione che qualifichi servizi e strutture. In alcuni casi si considera utile una revisione e razionalizzazione dei confini delle Diocesi esistenti, al fine di assicurare un migliore servizio pastorale.

 

Una volta complete, le risposte delle Conferenze Regionali saranno inoltrate per competenza alla Congregazione per i Vescovi.

 

Varie

 

Un campo nel quale il Consiglio Permanente ha avvertito l’opportunità di sviluppare una maggiore collaborazione tra le Diocesi concerne la valorizzazione del patrimonio. Nel merito i Vescovi – oltre a rilanciare la via delle offerte liberali per il sostentamento dei sacerdoti – si sono confrontati sulla proposta di accorpamento degli Istituti Diocesani Sostentamento Clero, a partire dai primi riscontri giunti dalle Conferenze Episcopali Regionali. Il tema troverà approfondimento nella prossima Assemblea Generale, ma fin d’ora è stata rilevata la disponibilità al ripensamento della distribuzione degli Istituti sul territorio nazionale. Muove in tale direzione la volontà di favorire una gestione più virtuosa e razionale, che in un’economia di scala consenta un significativo abbattimento dei costi di gestione.

 

Tra le altre questioni poste all’ordine del giorno, il Consiglio Permanente ha costituito l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto, accogliendo la proposta di unificazione dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici con il Servizio Nazionale per l’edilizia di culto. Di conseguenza, ha pure riunito i rispettivi Comitati in uno solo, articolandolo in due sezioni in base alle competenze. In tal modo, il nuovo Ufficio può svolgere il suo servizio in modo integrato, attraverso modalità univoche, offrendo alle Diocesi la capacità di ‘vedere insieme’ l’intero patrimonio e di considerarlo secondo le finalità essenziali della missione della Chiesa.

 

Ai membri del Consiglio Permanente è stata presentata una proposta di revisione delle voci dei rendiconti diocesani; sono stati, inoltre, offerti alcuni aggiornamenti giuridici e legislativi su temi sociali ed etici, in merito ai quali verrà diffusa ai Vescovi una comunicazione periodica.

 

I Vescovi hanno approvato il Messaggio per la 39ª Giornata nazionale per la Vita (12 febbraio 2017), dal titolo: “Donne e uomini per la vita nel solco di Santa Teresa di Calcutta”.

 

Infine, il Consiglio Permanente ha esaminato e approvato le richieste di modifica di Statuto dell’Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI), dell’Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari (ARIS), del Movimento Apostolici Ciechi (MAC), del Movimento ecclesiale di impegno culturale (MEIC), della Federazione tra le Associazioni del Clero in Italia (FACI) e dell’Associazione nazionale Familiari del Clero.

 

Nomine

 

Nel corso dei lavori, il Consiglio Episcopale Permanente ha provveduto alle seguenti nomine:

 

– Membro della Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi: S.E. Mons. Alceste CATELLA, Vescovo di Casale Monferrato.

 

– Membro della Commissione Episcopale per il laicato: S.E. Mons. Francesco MANENTI, Vescovo di Senigallia.

 

– Membro della Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo: S.E. Mons. Orazio SORICELLI, Arcivescovo di Amalfi – Cava de’ Tirreni.

 

– Membro della Commissione Episcopale per le migrazioni: S.E. Mons. Domenico CORNACCHIA, Vescovo di Molfetta – Ruvo – Giovinazzo – Terlizzi.

 

– Direttore dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto: Don Valerio PENNASSO (Alba).

 

– Presidente del Comitato per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell’edilizia di culto: S.E. Mons. Michele CASTORO, Arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo.

 

– Assistente ecclesiastico nazionale dell’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali (UNITALSI): S.E. Mons. Luigi BRESSAN, Arcivescovo emerito di Trento.

 

– Rappresentante della CEI presso la Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontariato (FOCSIV): S.E. Mons. Luigi BRESSAN, Arcivescovo emerito di Trento.

 

– Assistenti nazionali dell’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici (AIGSEC):

 

* per la Branca Lupetti: Don Angelo BALCON (Belluno – Feltre);

 

* per la Branca Esploratori: Don Marco DECESARIS (Terni – Narni – Amelia);

 

* per la Branca Rover: Don Nicola Felice ABBATTISTA (Molfetta – Ruvo – Giovinazzo – Terlizzi);

 

* per la Branca Coccinelle: Padre Peter DUBOVSKY, sj;

 

* per la Branca Guide: Don Giovanni FACCHETTI (Bolzano – Bressanone);

 

* per la Branca Scolte: Padre Andrea COVA, ofm cap.

 

– Consulente ecclesiastico nazionale della Federazione Italiana Scuole Materne (FISM): Don Gesualdo PURZIANI, (Senigallia).

 

– Coordinatore nazionale della pastorale dei cattolici cinesi in Italia: Don Paolo Kong XIANMIMG (Napoli).

 

– Coordinatore nazionale della pastorale dei cattolici filippini in Italia: Padre Paulino BUMANGLAG, svd (Balanga – Filippine).

 

Nel corso dei lavori, inoltre, il Presidente ha dato comunicazione della nomina in data 22 luglio 2016 del Vice Assistente Generale dell’Azione Cattolica Italiana: Don Antonio Mastantuono (Termoli – Larino) e delle seguenti nomine della Presidenza del 15 giugno 2016:

 

– Presidente Nazionale Maschile della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI): Gianmarco Mancini.

 

– Presidente dell’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali (UNITALSI): Dott. Antonio Diella.

 

Nella riunione del 26 settembre 2016, la Presidenza ha proceduto alle seguenti nomine:

 

– Membri del Comitato per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell’edilizia di culto: Don Valerio PENNASSO (Alba).

 

sezione beni culturali

 

– Mons. Federico PELLEGRINI (Brescia), Don Luca FRANCESCHINI (Massa Carrara – Pontremoli), Don Nunzio FALCICCHIO (Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti), Don Roberto GUTTORIELLO (Sessa Aurunca), Don Fabio RAIMONDI (Caltagirone).

 

sezione edilizia di culto

 

– Don Stefano ZANELLA (Ferrara – Comacchio), Massimiliano BERNARDINI, Ing. Giorgio Rocco DE MARINIS, Don Franco MAGNANI (Direttore Ufficio Liturgico Nazionale), Mons. Liborio PALMERI (Trapani).

 

– Assistenti Pastorali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore :

 

– sede di Milano: Don Fabrizio INFUSINO (Locri – Gerace);

 

– sede di Roma: Don Francesco DELL’ORCO (Trani – Barletta – Bisceglie).

 

Roma, 29 settembre 2016

 
 
 

Puglia, Giunta approva i bandi per guida e accompagnatore turistico

Post n°17418 pubblicato il 30 Settembre 2016 da forddisseche

Puglia, Giunta approva i bandi per guida e accompagnatore turistico 

 

Di:

 
  

Bari. La Giunta regionale ha approvato, nella seduta del 28 settembre, i bandi di concorso di esame per il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio della professione di Guida Turistica e Accompagnatore Turistico (delibera n.1510). Il provvedimento è in corso di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia.

 

Tra i punti più importanti dei bandi:

 

– l’accesso con diploma di istruzione secondaria di secondo grado (quinquennale) o di diploma conseguito all’estero per il quale sia stata valutata la corrispondenza dalla competente autorità italiana;

 

– l’obbligo dell’esame in almeno una lingua straniera a scelta del candidato;

 

– il superamento di una prova scritta (con quesiti a risposta multipla) e una prova orale.

 

Inoltre, tutti coloro che hanno già conseguito l’abilitazione e vogliono ottenere l’abilitazione ad esercitare in lingua, potranno sostenere l’esame di lingua straniera (solo orale).

 

La domanda di ammissione all’esame di abilitazione per l’esercizio della professione di guida turistica e di accompagnatore turistico deve essere presentata con modalità esclusivamente telematica alla Regione Puglia, attraverso la piattaforma raggiungibile
all’indirizzo www.bandiregionaliturismo.viaggiareinpuglia.it entro il termine perentorio del 10 novembre 2016, ore 23.59.

 

IL SISTEMA SARÀ ATTIVO DALLE ORE 12.00 DEL GIORNO 11 OTTOBRE 2016

 
 
 

Buona Scuola/ Esodo “forzato” per 1000 docenti

Post n°17417 pubblicato il 30 Settembre 2016 da forddisseche

Buona Scuola/ Esodo “forzato” per 1000 docenti

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venerdì 30 settembre 2016 ore 10:06
Ma 3000 ce l’hanno fatta a restare in Puglia. 500 posti per i colleghi della GAE.

 

 Oltre 4000 docenti pugliesi avevano fatto richiesta di mo­bilità, sperando in una sede più vicina ai propri affetti. Ci sono riusciti in 3000, per gli altri 1100 resta la cattedra fuo­ri regione. Al termine delle operazioni di assegnazione provvisoria, che si chiuderan­no entro il 5 ottobre, la sod­disfazione della Direttrice dell'Ufficio Scolastico regiona­le Anna Cammalleri, numeri alla mano, è palese. “Non ren­de felici tutti ,ma non infelice una categoria. Non ci sono state categorie privilegiate rispetto alle altre. Le assegna­zioni provvisorie sono state fatte rispettando la legge. Per i docenti delle Gae - continua Cammalleri - ci sono posti sul sostegno che dovrebbero es­sere assegnati con le supplenze.

 
 
 

A Vico questa sera un convegno su come salvare il Centro Storico

Post n°17416 pubblicato il 30 Settembre 2016 da forddisseche

A Vico questa sera un convegno su come salvare il Centro Storico


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venerdì 30 settembre 2016 ore 11:44
“Le pietre del Centro Storico di Vico del Gargano: le nostre radici, il nostro futuro. Quali prospettive per salvare il nostro centro storico”.

 

 Venerdì 30 settembre alle ore 18:00 nella Sala Consiliare di Vico del
Gargano, le sezioni locali di Sinistra Italiana e Partito Democratico hanno
organizzato il dibattito pubblico: “Le pietre del Centro Storico di Vico del
Gargano: le nostre radici, il nostro futuro. Quali prospettive per salvare il
nostro centro storico”.
Quest'estate alcuni interventi edilizi effettuati nel centro storico hanno
fatto scaturire una discussione sulle condizioni del centro storico e la
sua valorizzazione.
Sinistra Italiana e Partito Democratico cercano di riportare il dibattito tra
i cittadini coinvolgendoli sulle scelte da adottare, con un incontro capace
di divulgare informazioni e raccogliere opinioni.
All’incontro parteciperanno il prof De Maso, che attraverso immagini,
illustrerà il centro storico e le sue trasformazioni, soffermandosi
brevemente sulle disposizioni regolamentari di tutela e conservazione.
Saverio Lamariucciola, già Sindaco di Pietra Montecorvino e membro del
direttivo nazionale dell’associazione Borghi Più Belli d’Italia, racconterà il
compito delle amministrazioni locali per la valorizzazione dei centri
storici e il ruolo che può svolgere l’associazione dei Borghi Belli. Il prof.
Franco Salcuni, direttore di Festambiente Sud, ci aiuterà a comprendere
come il recupero della parte antica della città significhi anche valorizzare
la propria identità locale.
Alla conclusione degli interventi degli ospiti, i cittadini potranno
partecipare al dibattito, previa iscrizione, contribuendo con le proprie
pensieri a costruire un percorso partecipato per la valorizzazione del
centro storico di Vico del Gargano.
Questo dibattito vuole essere il punto di partenza di una serie di azioni e
appuntamenti, da costruire sulle istanze della cittadinanza, manifestate
sul tema.
L’incontro sarà moderato dal giornalista de “L’Attacco” Michele Gemma.
La cittadinanza tutta è invitata
Contatti Facebook: Sinistra Italiana Vico del Gargano – PD Circolo di Vico
del Gargano

 
 
 

De Leonardis: “Trovare una soluzione per i lavoratori della ‘San Michele'”

Post n°17415 pubblicato il 29 Settembre 2016 da forddisseche

De Leonardis: “Trovare una soluzione per i lavoratori della ‘San Michele'” 

 

Di:

 
  

Bari. Di seguito, una nota del Presidente del Gruppo Area Popolare, Giannicola De Leonardis. “La vertenza che dal 2012 vede – loro malgrado – impegnati 22 lavoratori della Cooperativa Sociale ‘San Michele’ (che svolgevano un servizio poi internalizzato direttamente dall’azienda) in un contenzioso con Sanitaservice e l’Asl Foggia è stata oggi oggetto di audizione nella VI Commissione consiliare, dove le controparti hanno avuto modo di esporre le loro rispettive posizioni.

 

Non era e non è certo nelle prerogative e nelle possibilità dei commissari e dei consiglieri regionali esprimersi nel merito sulla mancata applicazione della clausola sociale, ma mi permetto, anche e soprattutto alla luce delle azioni legali intraprese e ancora pendenti, e delle loro possibili conseguenze e ripercussioni, di ricordare la professionalità acquisita e il servizio reso negli anni da queste persone, un patrimonio di risorse ed esperienze che non andrebbe disperso. Per questo invito ancora una volta il direttore generale dell’Asl Foggia, il presidente della Sanitaservice Foggia e i dirigenti della ‘San Michele’, supportati dai loro staff legali, a cercare ancora una possibile e auspicabile mediazione e soluzione, all’insegna del buonsenso e dell’equità nel rispetto delle normative vigenti, che permetta il ritorno al lavoro da un lato, la piena efficienza e qualità delle prestazioni erogate dall’altro”.

 


 
 
 

Ecco "Rio Bo", a Foggia la prima libreria interamente dedicata a bambini e ragazzi

Post n°17414 pubblicato il 29 Settembre 2016 da forddisseche

Ecco "Rio Bo", a Foggia la prima libreria interamente dedicata a bambini e ragazzi


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giovedì 29 settembre 2016 ore 10:27
Il primo ottobre aprirà a Foggia la prima libreria per ragazzi della città. Si tratta di “Rio Bo” in via Giacomo Matteotti 74 che aprirà i battenti alle ore 17 per accogliere grandi e piccini in una visita alla libreria con
una dolcissima merenda di “Sweet Lab”. Alle 18 sarà la volta di Enzo Covelli con il suo “Biblioapecar”e le sue magiche storie.

All’interno della nuova attività commerciale di Stefano Consiglio, libri,
giochi creativi, gadget handmade, eventi, incontri, laboratori per lettori
e lettrici da 0 a 14 anni.

“Una impresa avvincente in una realtà culturalmente feconda e che si
rivolge ad una fascia di età a cui l’editoria di settore, in crescita
trainante rispetto ad altri comparti editoriali, si rivolge costantemente
offrendo una proposta vasta sotto il profilo quantitativo e decisamente
eccelsa sotto l’aspetto qualitativo. – spiega Stefano Consiglio che
aggiunge – Collaboreremo fin da subito con il Festival della lettura per
ragazzi "Buck", ormai giunto alla sesta edizione, che si terrà nel
capoluogo dauno dal 16 al 23 ottobre. Siamo certi – conclude Stefano
Consiglio – che la nostra città e la Capitanata vorranno apprezzare questa
nuova iniziativa così come profonderemo il massimo impegno per garantire
sempre un’offerta culturale, letteraria e ludica all’altezza delle
aspettative dei nostri “piccoli” lettori e non solo”.

 
 
 

Marathon del Bosco Quarto, le ruote grasse di nuovo nel Gargano

Post n°17413 pubblicato il 29 Settembre 2016 da forddisseche

Marathon del Bosco Quarto, le ruote grasse di nuovo nel Gargano


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giovedì 29 settembre 2016 ore 08:48
In casa Team Eurobike Corato e Mtb Monte Sant’Angelo si lavora senza sosta per infiocchettare la seconda edizione della Marathon del Bosco Quarto: quello di domenica 2 ottobre si conferma uno tra i più importanti
appuntamenti di fine stagione con l’Iron Bike 2016 all’ombra dello Sperone d’Italia.

Situato nel cuore del Gargano, il Bosco Quarto è, assieme alla Foresta
Umbra, il polmone verde della Puglia. Qui ci si immerge in una natura
fortunatamente ancora incontaminata, ricca di flora e fauna. Al suo interno
si divincolano una serie di stradine sterrate, collegate ad aree pic-nic,
ideali per facili percorsi in mountain bike o a piedi.

Scendendo da Monte Sant’Angelo nella Valle Carbonara e poi risalendo verso
San Giovanni Rotondo, si raggiunge una strada sterrata che attraversa il
bosco. Ciò che maggiormente lo caratterizza è un’estesa cerreta di ottomila
ettari, con esemplari antichissimi e colossali, che permettono di vivere
una fantastica esperienza avvolti nel silenzio della natura.

Tra stradine sterrate e passaggi nel sottobosco, salite tecniche e
pietraie, alla vista dei bikers si apre un panorama unico sul suggestivo
golfo di Manfredonia per chi sceglie di fare la marathon sulla distanza di
57 chilometri in alternativa al percorso granfondo di 35 chilometri, mentre
solo per gli esordienti e gli allievi la piccola gravel di 20 chilometri.

Quote di iscrizione: 25 euro entro le ore 20:00 di sabato 1 ottobre, 30
euro la mattina prima della gara (comprensiva di pacco gara e pasta party),
ulteriori info al link di Tempogara http://www.icron.it/services/i
cronGO/elencoiscrittipubblico.php?idgara=2016117.

 
 
 

La festa degli Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele

Post n°17412 pubblicato il 29 Settembre 2016 da forddisseche

La festa degli Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele


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giovedì 29 settembre 2016 ore 08:50
Festa grande sul Gargano, a Monte Sant'Angelo. La chiesa cattolica, infatti, celebra oggi la festa degli Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele. Come noto, Monte Sant'Angelo ospita il primo e più antico Santuario in Italia dedicato a San Michele. Il programma dei festeggiamenti, come da copione, è molto intenso e nutrito. La chiesa resterà aperta ai fedeli dalle cinque del mattino sino alle ventidue della sera ( è infatti previsto l' arrivo di moltissimi pellegrini). La prima messa è alle 6,00 ( riservata ai pellegrini locali), seguono le liturgie alle 7,00, 8,00, 9,00 12,00 e 13,00 ( per i pellegrini che giungono dal Nord del Gargano). La messa solenne delle 10,30 sarà celebrata dall'arcivescovo di Manfredonia- Vieste- San Giovanni Rotondo Monsignor Michele Castoro. Nel pomeriggio alle 16,40 circa si tiene il tradizionale prelievo della spada dell' Arcangelo dalla Grotta e, a seguire, la processione per le vie del paese. Come dicevamo, si annuncia l' afflusso di tantissimi pellegrini da ogni parte della Puglia, d’Italia e anche dall’estero, specialmente dalla Polonia con un gruppo di circa 500 persone. In Polonia, infatti, San Michele è molto popolare. Abbiamo intervistato Padre Ladislao Suchy, polacco, rettore del santuario.

Padre Ladislao, qual è l’importanza di San Michele?

"Direi quella di aiutare e favorire la conservazione della fede, specialmente in un momento storico nel quale,soprattutto in Europa, questa traballa o peggio è in declino"

E la festa di San Michele, che senso ha?

"Il messaggio dell'Arcangelo è quello, sempre attuale, di mettere al centro di tutto Dio. Da questo punto di vista, il pellegrinaggio al Santuario, che è il più famoso e antico d’Italia dedicato al santo, aiuta molto. Aspettiamo fedeli e pellegrini a braccia aperte, come sempre"

Sul culto micaelico, abbiamo interpellato il professor Giorgio Otranto, uno degli studiosi più affermati e autorevoli: "Il culto verso San Michele è molto radicato tra i cristiani e risiede fondamentalmente nella Sacra Scrittura. Quanto al Santuario di Monte Sant'Angelo, possiamo tranquillamente affermare che è certamente il primo grande tempio cristiano in Italia consacrato a San Michele e centro importante di fede".

Bruno Volpe

 
 
 

LA FORZA DEL DIALETTO Quattro chiacchiere con l’autore di «‘A grammàtëca pëschëciànë» e «Paràulë dë Peschë

Post n°17411 pubblicato il 29 Settembre 2016 da forddisseche

LA FORZA DEL DIALETTO

Clicca per Ingrandire Quattro chiacchiere con l’autore di «‘A grammàtëca pëschëciànë» e «Paràulë dë Peschëcë», Paolo Labombarda, in occasione della manifestazione “Saperi e Sapori” tenuta il 20 aprile scorso. All’incontro hanno partecipato gli allievi dell’Istituto “Libetta” nella sala Consiliare del Comune di Peschici.

-Quale il “nocciolo” del suo intervento?

Due parole sulle modalità di scrittura del dialetto peschiciano, anzi su una modalità definita. Mi è infatti capitato di scrivere, insieme a Rocco Tedeschi, peschiciano doc, e a Patrizia Ugolotti, anglofona consigliere di “Italia Nostra”, «‘A grammàtëca pëschëciànë» e «Paràulë dë Peschëcë», una raccolta di circa 5mila termini peschiciani con traduzioni in italiano e in inglese.

-Cosa l'ha spinta a dedicarsi a un'opera riguardante il nostro dialetto?

Beh, qualche tempo fa, nel 2009, ho dato vita a “Venti di grecale”, un romanzo il cui sottotitolo è “Peschici anni ‘40”. Il romanzo racconta la vita di Bianca, non peschiciana, a Peschici dal 1940 al 1946. Lo scritto, permeato di percezioni, ricordi della mia prima infanzia, racconti successivi, delinea, sullo sfondo della storia di Bianca, le realtà di un paese arroccato sulle ultime vestigia del Medioevo, realtà descritte con episodi, con immagini, con odori, con suoni, con suoni di voci… Sì, con suoni di voci, anche con frasi, con dialoghi in dialetto, con intercalari dialettali. Ho voluto scrivere frasi in dialetto peschiciano, io, che trovo già piuttosto intricato scrivere in Italiano figuriamoci in peschiciano. Ho cercato naturalmente di documentarmi: ho letto scritti in dialetto (non ne ho trovati moltissimi, ma quelli che ho letto - di Angela Campanile, Michel’Antonio Piemontese e altri – erano piacevolissimi). Ho dipanato studi di dialettologi regionali (Clemente Merlo, Giacomo e Michele Melillo), oltre che di Michel’Antonio, la memoria sacra del dialetto peschiciano. Ho attivato discussioni coi locali attraverso “New Punto di Stella”, il giornale on line diretto da Piero Giannini.

-E ha trovato qualcuno… qualcosa che potesse venire in suo aiuto?

Non sono riuscito a trovare regole definite di scrittura del dialetto peschiciano. Il dialetto, si sa, si tramanda essenzialmente per tradizione orale. E, di quei pochi che scrivono, ognuno scrive a modo suo: tanto scrivono per i peschiciani, che il peschiciano lo sanno leggere, in qualunque modo lo trovino scritto. M’è venuta allora l’idea di provare a definire regole di scrittura del dialetto. E ho avuto la fortuna di incrociare due baldi amici, Rocco e Patrizia, che l’idea hanno voluto condividerla. Sono così nate “‘A grammàtëchë” e “Paràulë”.

-Dev’essere stato un lavoro complicato, lungo.

Un lavoro del genere è tutt’altro che banale, va affrontato in 4 passi:
- analisi dei suoni del dialetto (la fonetica, l’identificazione dei “fonemi”, i suoni elementari),
- definizione di un sistema di scrittura del dialetto (l’ortografia, l’identificazione dei “grafemi”, i simboli grafici),
- messa a punto di regole grammaticali,
- verifica dell’applicabilità del tutto nei contesti correnti: parole, modi di dire…
Il sistema di scrittura proposto è mantenuto per quanto possibile prossimo al sistema di scrittura della lingua italiana: l’alfabeto è composto di 25 lettere, le 21 dell’alfabeto italiano classico, più la vocale muta ‘ë’, diffusissima nei dialetti del meridione, le due semiconsonanti ‘j’ e ‘w’, anche loro molto frequenti, la consonante ‘š’ (pronunciata come il digramma ‘sc’ della parola italiana ‘scena’), necessaria per la rappresentazione di accoppiamenti consonantici (esempio: vùšchere lucertola). I grafemi ‘ë’ e ‘š’, piuttosto comuni tra i dialettologi, sono presenti nei sistemi di scrittura delle genti slave adiacenti, cugine dei peschiciani (esempi: Shqipëria Albania, Priština Pristina).

-E adesso il peschiciano ha una sua propria modalità di scrittura…

Noi ne abbiano proposta una. E l’abbiamo verificata in vari contesti.Riterrei comunque opportuno sottolineare che la modalità di scrittura da noi proposta non è certamente l’unica pensabile, è presumibilmente (ma non necessariamente) suscettibile di modifiche (il modificare risulta comunque meno arduo del creare), potrebbe ambire a divenire “ufficiale”, qualora l’“intellighenzia” e/o i giovani del paese l’adottassero, la ritenessero propria, la gestissero (come fa l’“Accademia della Crusca” con la nostra bella lingua, la lingua italiana).

-Il dialetto, a suo parere, è segno di ‘ignoranza’ (o come più spesso viene definita, maleducazione) o un patrimonio da preservare?

Il dialetto o la lingua, entra in noi insieme con il latte di mammina: vive in noi, fa parte di noi, ci modella, ci forma.Di lingue, di altri dialetti, se ne possono imparare, se ne imparano. Ma, quando siamo in intimità con noi stessi, quando parliamo solo con noi stessi, e non abbiamo bisogno di maschere… o quando usciamo di senno, e le maschere s’infrangono… allora, come ci esprimiamo? L’ignorare il nostro dialetto, sì, può far pensare a ‘ignoranza’, ‘ignoranza’ di una parte di noi stessi!

-Potrebbe dirci qualche parola in dialetto poco usata o molto diversa dalla sua traduzione in italiano?

Tutti voi di parole di questo genere ne conoscete certamente più di me: come, per esempio, culàcë tarallo, jalë spiaggia, jubìzzë violetta, murìtëchë ombra, salambàchё ramarro, scazëcavàzzë cavalletta, scёsciàrchё pigna secca, sciùcchё gonna, sciùšchё frusta, sessë sorella, smurìcëchë ginepro, stingë lentischio, tacchёrё legnetto, totërë pannocchia, vùšchere lucertola… Le conoscete, vero? Molte di esse - lo sapete - hanno radice slava.

Gianluca Marino

 
 
 

Pesca Laguna Varano, al via incontri per regolamento unitario

Post n°17410 pubblicato il 29 Settembre 2016 da forddisseche

Pesca Laguna Varano, al via incontri per regolamento unitario


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giovedì 29 settembre 2016 ore 10:29
Regolamentare la pesca nella Laguna di Varano partendo dalle esigenze condivise del territorio. Questo l’obiettivo del tavolo tecnico convocato dal Parco nazionale del Gargano e a cui hanno partecipato i Comuni che si affacciano sul Lago (Cagnano Varano, Ischitella e Carpino), tecnici ed esperti in materia giuridica. Nel corso dell’incontro si è discusso di aspetti normativi legati all’esercizio dell’uso civico della pesca e dell’acquacoltura nel lago. Da tempo la legislazione sulla materia presenta lacune che rendono complicata la corretta applicazione delle regole, in particolare sul numero delle concessioni e delle licenze di pesca che i Comuni possono rilasciare. Di qui l’esigenza di formulare un regolamento unitario che tenga conto delle necessità di un territorio la cui economia è visceralmente legata alle risorse del lago, ma che allo stesso tempo sia compatibile con la conservazione ambientale, fornendo -con il supporto di studi scientifici ad hoc- indicazioni precise sul numero massimo di concessioni, sulla tipologia di attività da realizzare e sugli strumenti da utilizzare. Il tutto tenendo conto del Regolamento di pesca già approvato dalla Regione Puglia nel dicembre del 2009.

“Il nostro obiettivo – spiega il presidente del Parco del Gargano Stefano Pecorella - è arrivare quanto prima ad un regolamento che sia lo stesso per tutti, un unico documento in cui si vada a disciplinare ogni dettaglio - usi civici, sforzo di pesca, Piano Sic (Sito di importanza comunitaria) - e che sia normativamente e territorialmente condiviso per valorizzare economicamente, nel rispetto della legalità, quel patrimonio naturalistico ed ambientale che è la nostra Laguna di Varano”.

Sulla collaborazione inter-istituzionale punta anche il Comune di Cagnano Varano: “L’interlocuzione che si è aperta fra i comuni lagunari e il Parco del Gargano – ha dichiarato il sindaco Claudio Costanzucci Paolino – mira a superare quei campanilismi che di fatto hanno indebolito l’autorevolezza degli Enti locali di fronte alle legittime aspettative del mondo produttivo e del lavoro. La condivisione politica e normativa renderà più efficace l’azione di tutela ambientale e di sviluppo economico ecosostenibile della Laguna”.

D’accordo sulla necessità di impegnarsi tutti nel fare gioco di squadra anche il Comune di Carpino: “Il Lago è uno soltanto e non è un bene frazionabile - ha dichiarato il sindaco Rocco Manzo - ecco perché credo sia giustissimo lavorare su un regolamento unitario che possa scongiurare corse solitarie che non gioverebbero allo sviluppo del territorio”.

Unire le rispettive competenze e conoscenze per giungere ad un risultato concreto è l’auspicio del Comune di Ischitella e del suo Commissario Straordinario Giuseppe Vivola: “L’avvio di un percorso che porterà in tempi brevi all’adozione di un unico regolamento che disciplini tutti gli aspetti connessi al Lago di Varano ed all’uso delle sue risorse costituisce un esempio della volontà e della capacità degli Enti territoriali coinvolti e del Parco Nazionale del Gargano di risolvere problematiche complesse lavorando insieme allo stesso obiettivo”.

 
 
 

Emiliano: soddisfazione recupero tradizione pellegrinaggio Micaelico

Post n°17409 pubblicato il 29 Settembre 2016 da forddisseche

Emiliano: soddisfazione recupero tradizione pellegrinaggio Micaelico 

 

Di:

 
  

Foggia. “Esprimo felicità e soddisfazione per il recupero del tradizionale pellegrinaggio Micaelico che il prossimo 29 settembre partirà dai quattro punti cardinali della Puglia di notte (Vieste, San Marco in Lamis, Manfredonia e Mattinata) per arrivare, dopo 35 chilometri di cammino, alla Basilica di San Michele Arcangelo. Questo percorso antichissimo ed identitario della nostra regione è stato recuperato e speriamo possa diventare nuovamente appuntamento fisso per tutti i fedeli e cultori della tradizione”. Lo dichiara il presidente della regione Puglia Michele Emiliano con riferimento al pellegrinaggio del 29 settembre organizzato dai padri Micheliti del santuario di San Michele Arcangelo (Fg).

 
 
 

A Milano Golosa la sfida dei Panini del Mare alle migliori paninoteche italiane

Post n°17408 pubblicato il 28 Settembre 2016 da forddisseche

A Milano Golosa la sfida dei Panini del Mare alle migliori paninoteche italiane


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mercoledì 28 settembre 2016 ore 15:44
Creare tre panini in abbinamento a tre bibite vintage. La premiazione lunedì 17 ottobre a Palazzo del Ghiaccio. Presenti i Panini del Mare di Vieste e Peschici.

 

 Le migliori paninoteche italiane in gara per Milano Golosa. In occasione dell’evento dedicato al cibo artigiano organizzato da Il Gastronauta Davide Paolini, sono state selezionate cinque importanti paninoteche per partecipare al contest Panino, passione italiana: la sfida è quella di creare tre panini in abbinamento a tre bibite vintage di Spumador Passione Italiana. La ricetta migliore sarà premiata nella finale di lunedì 17 ottobre 2016, ultimo giorno di Milano Golosa in programma dal 15 al 17, a Palazzo del Ghiaccio a Milano.

Milano Golosa ha voluto dare risalto a un prodotto italiano, il panino, che da spuntino quotidiano ora è diventato un alimento in grado di far tendenza, conquistando le copertine delle riviste di enogastronomia e milioni di foto su Instagram. Per questo è nato il contest Panino, passione italiana, coinvolgendo le più importanti paninoteche italiane che si distinguono in termini di qualità e apprezzamento di pubblico. Le paninoteche selezionate sono: Panini Durini (Milano), Panini di Mare (Vieste, Peschici, Milano, Torino, Firenze), All’Antico Vinaio (Firenze), Quinto Quarto (Cesenatico), La Prosciutteria (Milano). Tutte e cinque si sono cimentate nella preparazione di tre panini in abbinamento a tre bibite vintage di Spumador Passione Italiana: tonica, spuma e chinotto.

Le ricette dei panini e gli abbinamenti verranno pubblicati nell’ultima settimana di settembre sul sito www.gastronauta.it e alla redazione del Gastronauta spetterà il compito di scegliere l’abbinamento più riuscito di ogni paninoteca. Le cinque ricette scelte saranno presentate a Milano Golosa dalle paninoteche stesse lunedì 17 ottobre di fronte a una giuria di professionisti che decreterà il vincitore. A seguire la premiazione.

Milano Golosa sarà aperto al pubblico sabato 15 ottobre (dalle 13 alle 21), domenica 16 ottobre (dalle 10 alle 20) e lunedì 17 ottobre (dalle 10 alle 17). Tanti gli eventi che coinvolgeranno anche altri luoghi – ristoranti ed enoteche del centro – con il programma di Fuori Milano Golosa. Il biglietto d’ingresso, come nelle passate edizioni sarà di 10 euro a persona, 5 euro per i bambini dai 6 ai 12, bambini minori di 6 anni gratuito. Il programma sarà presto disponibile sul sito della manifestazione (www.milanogolosa.it).

 
 
 

Peschici: associazionismo d'autunno!

Post n°17407 pubblicato il 28 Settembre 2016 da forddisseche

Peschici: associazionismo d'autunno!


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mercoledì 28 settembre 2016 ore 15:40
Siamo entrati ufficialmente nella stagione autunnale e le Associazioni locali non stanno certo a guardare, anzi sono già partite con le numerose attività sportive e culturali, che animeranno la "quiete" dopo la "tempesta"... estiva.

Al "caldo" per tirarle fuori "al freddo", ci sono un mare di iniziative: dai concerti alle rappresentazioni teatrali; dalle sagre ai convegni; fino a passare dal fitto calendario natalazio lungo un mese all'atteso "Carnual", giunto alla sua nona edizione.

Peschici c'è e...ci sarà SEMPRE!!!

Francesco D'arenzo

 
 
 

Tremiti/ Arrivano 20 milioni di euro per far rinascere l'isola

Post n°17406 pubblicato il 28 Settembre 2016 da forddisseche

Tremiti/ Arrivano 20 milioni di euro per far rinascere l'isola


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mercoledì 28 settembre 2016 ore 09:09
Aiuti Cipe a S. Nicola domani firma a Roma. Interessati porticciolo, abbazia, castello, abitato, pianoro e cimitero libico.

 

 Domani, gio­vedì 29 settembre alle ore 15 a Roma, presso il Ministero dei Beni cul­turali e del Turismo di via del Collegio Romano, il sindaco dell'ar­cipelago diomedeo Antonio Fentini - convocato per l'occasione - sarà presente per un atto molto impor­tante riguardante il futuro dell'arcipelago in generale e dell'isola di San Nicola in particolare. E' infatti in programma la firma a quattro - Regione, Ministero, De­manio e Comune - della conven­zione riguardante la gestione dei 20 milioni di euro di fondi Cipe stan­ziati dal governo per la rinascita dell'isola di San Nicola. Individuate ben cinque macro aree di intervento per utilizzare quella nutrita pioggia di soldi in arrivo: ovvero portic­ciolo, abbazia e castello, centro abi­tato, pianoro la Tagliata e cimitero. Una "manna dal cielo" per riqualificare la seconda delle cinque isole che for­mano l'arcipelago.

Francesco Trotta

 
 
 

Giro d’Italia, due le tappe in Puglia: Peschici e Alberobello

Post n°17405 pubblicato il 28 Settembre 2016 da forddisseche

Giro d’Italia, due le tappe in Puglia: Peschici e Alberobello


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mercoledì 28 settembre 2016 ore 09:07
Nel prossimo mese di maggio la Puglia ospiterà due tappe dell’edizione del centenario del Giro d’Italia di ciclismo.

La corsa rosa non è stata ancora presentata, benché già sia stata svelata la sede di partenza della corsa rosa: Alghero, in Sardegna. Però, proprio nella giornata di ieri, l’indiscrezione è stata confermata: la Puglia sarà teatro del traguardo di due tappe. La prima ad Alberobello, dopo aver circumnavigato tra gli incantevoli percorsi della Valle d’Itria. La seconda a Peschici, che ha già ospitato il Giro nel 2000 e nel 2006, con partenza prevista da Molfetta e tragitto lungo la costa adriatica con approdo sui saliscendi garganici. I sindaci delle due città: “per noi è motivo di orgoglio”.

 
 
 

Foggia Festival Sport Story: libri, teatro e film

Post n°17404 pubblicato il 28 Settembre 2016 da forddisseche

Foggia Festival Sport Story: libri, teatro e film


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martedì 27 settembre 2016 ore 17:28
Da Gimondi a Zorzi, passando per Condò e Riva - Al via domani, mercoledì 28 settembre, ore 18, Fondazione Banca del Monte: proiezione di “Aurora”. Sabato 1° ottobre, al Teatro U. Giordano, la chiusura. E poi libri, spettacoli e foto in mostra.
 

 

 

 Il racconto sportivo al centro di una rassegna che fa della città di Foggia un “unicum” in tutta Italia. Una manifestazione letteraria, giornalistica e teatrale, con incursioni nell’arte delle immagini, tutta giocata attorno allo sport e alle sue storie, con tanto di grandi personalità della scena nazionale, tra professionisti dello sport e del racconto sportivo. È la prima edizione di Foggia Festival Sport Story, in programma da mercoledì 28 settembre sino a sabato 1° ottobre, organizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Foggia in collaborazione con l’Amministrazione comunale, la libreria Ubik e la Piccola Compagnia Impertinente. La rassegna, pertanto, è stata presentata ufficialmente lunedì 26 settembre, nella Sala Fedora del Teatro U. Giordano, alla presenza del presidente della Fondazione, Saverio Russo, e dell’assessore alla Cultura del Comune, Anna Paola Giuliani, con moderazione da parte del giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, Filippo Santigliano. Presidente onorario del Comitato organizzativo di Foggia Festival Sport Story è il noto giornalista foggiano Franco Ordine, ormai da molti anni uno dei volti televisivi più importanti della scena sportiva nazionale. Del Comitato fanno parte anche il direttore artistico della Piccola Compagnia Impertinente, Pierluigi Bevilacqua, e il responsabile eventi della libreria Ubik, Alessandro Galano.
 
SI COMINCIA CON IL “GOALBALL”. Ad aprire la rassegna è la proiezione di un documentario incentrato sulla tematica della disabilità nello sport, in programma mercoledì 28 settembre, alle ore 18, nella Sala “Rosa del Vento” della sede della Fondazione Banca del Monte. Aurora, un percorso di creazione: questo il titolo del lavoro del 43enne regista bitontino Cosimo Terlizzi, autore di documentari premiati in prestigiose rassegne internazionali. L’opera prende le mosse dall’intenso lavoro del coreografo Alessandro Sciarroni, la cui ricerca parte dal Goalball, sport praticato da non vedenti e ipovedenti: una pellicola di 60 minuti in cui i singoli atleti e le prove dello spettacolo diventano strumenti espressivi di nuove dimensioni artistiche. Al termine del film, avrà luogo un dibattito a cura di Michele Carelli, giornalista e ideatore di Turista per Calcio, nel quale verranno chiamate in causa quelle realtà che, nel territorio, si occupano di disabilità nello sport, affrontando, tra i vari spunti, la delicata questione delle barriere architettoniche nelle città italiane – argomento di stringente attualità anche al Comune di Foggia. Tra gli interventi previsti: Costanzo Mastrangelo, presidente dell'Assori, e Francesca Rondinone, presidente del comitato paraolimpico di Foggia.
 
TUTTO IL TEATRO CHE C’E’. Ma Foggia Festival Sport Story riserva un ampio spazio soprattutto al teatro che, di fatto, chiude la rassegna con lo spettacolo Avventuroso viaggio a Olimpia con – tra gli altri – il grande pallavolista Andrea Zorzi, punta di diamante del “dream team” anni ’90 della nazionale italiana. Quello di sabato 1° ottobre, ore 21, al Teatro U. Giordano, è di certo uno dei momenti più attesi della rassegna, praticamente offerto alla città in forma gratuita (si accede su invito da ritirare al Teatro Giordano, al Piccolo Teatro Impertinente e alla libreria Ubik) dalla Fondazione Banca del Monte con il supporto del Comune di Foggia. Con Zorzi, sulla scena, anche l’attrice Beatrice Visibelli e i danzatori di “Accademia Kataklò”, con le eccezionali coreografie di Giulia Staccioli (anche lei atleta olimpica azzurra, nella ginnastica, ai Giochi di Los Angeles ‘84 e Seoul ‘88). Un viaggio di avventure e storie in cui Zorzi, novello Ulisse in cerca dell’oro perduto, viene guidato dalla sua ironica compagna, a volte maga incantatrice, a volte guida profetica, alla scoperta di quanto profonda sia l’eredità culturale che ci deriva dall’antica Grecia. Ad anticipare la serata finale al Teatro Giordano, c’è la produzione della compagnia foggiana guidata da Pierluigi Bevilacqua, Power Point, di scena nelle serate di mercoledì 28 e giovedì 29 settembre (ore 21), sul palco del Piccolo Teatro Impertinente di via Castiglione (ingresso gratuito su prenotazione). La storia allestita dalla Piccola Compagnia Impertinente – a firma di Enrico Cibelli con Umberto J. Contini e Antonio Diurno, per la regia di Pierluigi Bevilacqua – è quella, vera, di Matthias Steiner, vincitore alle Olimpiadi di Pechino 2008 nella disciplina del sollevamento pesi, categoria 105 kg. Insieme alla medaglia d’oro, l’atleta strinse sul podio la foto della moglie, scomparsa un anno prima a causa di un incidente stradale: quello che va in scena, pertanto, in una drammaturgia sospesa tra cronaca e immaginazione, è lo sforzo vissuto anzitutto dall’uomo e poi dall’atleta, chiamato a sollevare un peso ben più gravoso di quello rappresentato dai chili del bilanciere.
 
GIMONDI, MERCKX, GUARDIOLA, MOURINHO.. E MARADONA: I LIBRI. Di rilevante levatura, inoltre, i libri e gli autori in rassegna. A spiccare è Felice Gimondi, coautore insieme con Maurizio Evangelista del libro che racconta proprio la sua straordinaria vicenda sportiva e umana – uno dei sei ciclisti ad aver vinto tutti e tre i grandi Giri: quello d'Italia per tre volte (1967, 1969 e 1976), il Tour de France (nel 1965) e la Vuelta spagnola (nel 1968) – dal titolo Da me in poi (Mondadori Electa, 2016). L’ex campionissimo italiano, che il mitico Gianni Brera aveva soprannominato “Felix de mondi” e “Nuvola rossa”,  presenta il libro venerdì 30 settembre alle ore 19.30 in via Lanza (spazio antistante la libreria Ubik): una storia che non può non intrecciarsi con quella del “cannibale” Eddy Merckx, storico avversario del corridore italiano e autore della prefazione al testo, a conferma di una rivalità esclusivamente sportiva che negli anni è maturata in una importante amicizia. Un rapporto di sano antagonismo che forse non si ritrova tra Pep Guardiola e Josè Mourinho ma che, probabilmente, appassiona ancora di più il pubblico, soprattutto se la parabola descritta è quella delle quattro partite in diciotto giorni vissuta nel 2011 dai due allenatori (il primo al Barcellona, il secondo al Real Madrid) e se a raccontarla è una delle penne – e dei volti Sky – più importanti d’Italia, quella di Paolo Condò, vice direttore della Gazzetta dello Sport e autore del libro Duellanti (Baldini & Castoldi). Il noto giornalista – esperto di calcio internazionale e unico professionista italiano a votare per il Pallone d’Oro – sarà ospite della rassegna sempre nella serata di venerdì 30 settembre, alle ore 18.30, ad anticipare l’incontro con Gimondi ed Evangelista (in caso di maltempo, entrambi gli appuntamenti avranno luogo nella sede della Fondazione Banca del Monte, in via Arpi). Infine, sabato 1° ottobre, alle ore 18.30, ancora una volta nella cornice centralissima di Via Lanza, Gigi Riva presenta il terzo e ultimo libro in rassegna: L’ultimo rigore di Faruk, edito da Sellerio. E qui, tra guerra, mondiali di calcio, grande e piccola Storia, il discorso si fa delicato, com’è nell’esergo che apre questo splendido libro, il quale cita proprio le parole che Diego Armando Maradona rivolse, anni fa, all’autore: “Occupati di politica internazionale, il calcio è una cosa troppo seria”. Caporedattore dell’Espresso e inviato durante la guerra nei Balcani, attraverso la vicenda dell’ultimo capitano della Jugoslavia, Faruk Hadžibegić, Riva racconta la storia della dissoluzione slava durante l’ultima partecipazione “unita” al Mondiale italiano del ’90 (in caso di maltempo, l’incontro di sabato avrà luogo nello spazio interno della Ubik). Per la levatura degli ospiti in programma, va precisato, l’Ordine Nazionale dei Giornalisti ha accreditato gli incontri con gli autori come momenti validi alla formazione continua dei giornalisti.
 
LA MOSTRA. Infine, negli spazi interni della Ubik di Foggia, è stata allestita una mostra fotografica con gli scatti di Gerardo Parrella del Foto Cine Club. L’esposizione fa riferimento ad alcuni significativi momenti vissuti dalla città nel corso di manifestazioni sportive di rilievo, con particolare attenzione agli anni del Foggia di Zeman, riproponendo immagini che ritraggono i protagonisti di quella straordinaria stagione calcistica. Sempre in libreria, ampio spazio è stato dato ai libri sportivi, compresi gli autori locali.
 
IL PROGRAMMA DI FOGGIA FESTIVAL SPORT STORY
 
MERCOLEDÌ 28 SETTEMBRE
ore 18
Fondazione Banca del Monte di Foggia - Sala “Rosa del Vento”
Proiezione del documentario Aurora, un percorso di creazione, di Cosimo Terlizzi
Segue dibattito a cura di Michele Carelli (giornalista, ideatore di Turista per Calcio)
 
ore 21
Piccolo Teatro Impertinente
Power Point, di Enrico Cibelli
con Umberto J. Contini e Antonio Diurno
regia Pierluigi Bevilacqua
una produzione Piccola Compagnia Impertinente
 
GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE
ore 21
Piccolo Teatro Impertinente
Power Point, di Enrico Cibelli
con Umberto J. Contini e Antonio Diurno
regia Pierluigi Bevilacqua
una produzione Piccola Compagnia Impertinente
 
VENERDÌ 30 SETTEMBRE
ore 18.30
Via Lanza (spazio antistante la libreria “Ubik”):
Paolo Condò presenta Duellanti (Baldini & Castoldi, 2016)
 
ore 19.30
Felice Gimondi e Maurizio Evangelista presentano Da me in poi (Mondadori Electa, 2016)
(in caso di maltempo i due incontri si terranno alla Fondazione Banca del Monte)
 
SABATO 1 OTTOBRE
ore 18.30
Via Lanza (spazio antistante la libreria “Ubik”)
Gigi Riva presenta L’ultimo rigore di Faruk. Una storia di calcio e di guerra (Sellerio, 2016)
(in caso di maltempo l’incontro si terrà all’interno della libreria “Ubik”)
 
ore 21
Teatro “Umberto Giordano”
Avventuroso viaggio a Olimpia, testo e regia Nicola Zavagli
con Andrea Zorzi e Beatrice Visibelli e i danzatori di “Accademia Kataklò
coreografie Giulia Staccioli
una produzione Compagnia Teatri d'Imbarco
Porte ore 21. Sipario ore 21.30

 
 
 

Emiliano: "Ulteriori risorse per le strade del Gargano"

Post n°17403 pubblicato il 28 Settembre 2016 da forddisseche

Emiliano: "Ulteriori risorse per le strade del Gargano"


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mercoledì 28 settembre 2016 ore 09:11
"Anche se il Patto per la Puglia non prevede fondi per il completamento e l'ammodernamento delle strade garganiche, abbiamo trovato ulteriori risorse per finanziare il completamento della SSV del Gargano e per sistemare la rete viaria del Promontorio". Lo ha detto il presidente della Regione, Michele Emiliano, in una intervista rilasciata a Saverio Serlenga, durante la sua presenza ad un convegno a Manfredonia. "Se ci sono progetti aggiornati, senza impatto ambientale, che ben vengano".

 
 
 

Vieste – OGGI FA TAPPA IL CAMPER DEL “REDDITO DI DIGNITA’” (2)

Post n°17402 pubblicato il 28 Settembre 2016 da forddisseche

Vieste – OGGI FA TAPPA IL CAMPER DEL “REDDITO DI DIGNITÀ’” (2)

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mercoledì 28 settembre 2016 ore 13:01

L'assessore comunale ai Servizi Sociali Graziamaria Starace spiega come le imprese possono partecipare al progetto.


   
Il RED è una misura della Regione Puglia di contrasto alla povertà ed esclusione sociale, attivo per tutti i richiedenti che si trovino, anche temporaneamente, al di sotto della soglia economica necessaria per un’esistenza accettabile. La misura prevede un percorso di inclusione sociale attiva poiché offre, oltre a un trasferimento economico ad integrazione del reddito familiare, la partecipazione a tirocini e progetti di sussidiarietà, nonché l’attivazione di servizi di sostegno al nucleo familiare, quali ad esempio, asili nido e assistenza domiciliare educativa. Elemento importante per capire lo spirito di questa misura regionale è che nel partecipare a questo programma il cittadino aderisce a un Patto di inclusione che comporta diritti e doveri verso il proprio Comune/Ambito territoriale sociale.
 

 
 
 
 
 

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