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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 30/09/2016

Vieste/ Al “Fazzini-Giuliani” partono i corsi di Inglese e Tedesco

Post n°17421 pubblicato il 30 Settembre 2016 da forddisseche

Vieste/ Al “Fazzini-Giuliani” partono i corsi di Inglese e Tedesco


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venerdì 30 settembre 2016 ore 18:35
Come ogni anno al “Fazzini - Giuliani” sono aperte le iscrizioni per gli ex alunni dell’Istituto e per tutti i cittadini viestani che ne fossero interessati ai corsi di lingua inglese e tedesca finalizzati al conseguimento della certificazione linguistica. Per quanto riguarda la lingua inglese i corsi riguarderanno i livelli A2 (KET - Key Entry Test), B1 (PET – Preliminary English Test) e B2 (FCE – First Certificate of English). Essi avranno la durata di 50 ore ciascuno ed inizieranno nella seconda metà del mese di novembre, mentre gli esami si svolgeranno nel mese di marzo 2017. I corsi saranno tenuti dai professori Giuseppe Calderisi e Giuseppe Corso in orario pomeridiano in uno o due incontri settimanali. Per informazioni sui costi e sulle modalità di iscrizione è possibile telefonare al centralino dell’Istituto, 0884706205, oppure recarsi a scuola tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 13.30 e/o prendere contatto con i professori Calderisi e Corso.
In merito alla lingua Tedesca i corsi saranno tenuti dalle professoresse Ewa Gil e Lucia Maiorano e riguarderanno i livelli A2 e B1. Le modalità di svolgimento saranno pressoché le stesse. La novità di quest’anno è rappresentata da un corso di livello avanzato di tedesco turistico indirizzato alla figura professionale della guida turistica per Vieste e il Gargano.
Le iscrizioni resteranno aperte per tutto il mese di ottobre fino al 15 novembre.

 
 
 

CAONS “Ecco le nostre proposte per incrementare l’occupazione a Manfredonia” (II)

Post n°17420 pubblicato il 30 Settembre 2016 da forddisseche

CAONS “Ecco le nostre proposte per incrementare l’occupazione a Manfredonia” (II) "Noi meridionali non siamo abituati a pensare in grande però siamo convinti che bisogna pur cominciare a svegliarci" 

 

Di:

 
  

COMITATO ASSOCIAZIONI OPERANTI NEL SOCIALE PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO DI CAPITANATA E DEL GARGANO – C A O N S

 

TURISMO
Nel 1979 l’avv. Vincenzo D’Onofrio nel presentare “… andar per masserie…” esprimeva il nostro pensiero di oggi. “La fotografia aerea prima, ed ora gli scavi sistematici di archeologi, hanno individuato nel territorio Sipontino numerosi villaggi del periodo neolitico (Monte Aquilone, Fontanarosa, Beccarini etc.).

 

Da millenni, dunque, l’uomo ha fissato la sua dimora in quei siti, avviando quel processo di adattamento dell’ambiente naturale alle sue esigenze di sopravvivenza, e caratterizzandolo non solo nei suoi aspetti culturali, ma anche nelle sue componenti fisiche e naturali. E’ accaduto contemporaneamente che la struttura geologica e fisica della zona,il clima e le risorse naturali hanno profondamente inciso sulle abitudini, sui costumi e perfino sull’aspetto fisico di quei gruppi etnici dai quali è scaturita quella civiltà contadina, fondata sul lavoro duro e tenace, su comportamenti schietti e profondamente umani, sulla più stretta solidarietà familiare e sociale e sviluppatasi per secoli, tra le più disparate vicende, fin quasi ai nostri tempi, fin quando, cioè, la industrializzazione ha imposto un nuovo modo di vivere ed aggregarsi. I villaggi e le campagne vengono progressivamente abbandonati, molte colture si fanno sempre più rare, e con esse gli allevamenti di bestiame che ne costituivano l’attività complementare; strutture abitative, stradali, fluviali non più mantenute; declivi collinari in graduale slittamento ed impoverimento.
…….. Indietro non si torna, vero. Ma tanta ricchezza di valori, tanto patrimonio, non solo di beni materiali, ma anche di tradizioni, di capacità creative specifiche, di testimonianze artistiche, di fantasia popolare non merita almeno un tentativo di parziale salvataggio?

 
Spiaggia di Siponto  (immagine d'archivio - Comune di Manfredonia - non riferita al testo)

Spiaggia di Siponto (immagine d’archivio – Comune di Manfredonia – non riferita al testo)


Noi pensiamo che sia doveroso recuperare ciò che di quel patrimonio rimane, e trasmetterlo alle nuove generazioni perché ritrovino, in un contatto periodico e diretto con esso, valori essenziali di una vita secondo natura ed in armonia con le sue regole di sempre. Il modo ce lo insegnano quei Paesi e quelle Regioni che da tempo vanno attuando la promozione di un’attività agri-turistica rivalutando quegli aggregati e quelle residue presenze nelle nostre campagne, sia attraverso incentivi e facilitazioni in favore di vecchie e nuove iniziative agricole e zootecniche, sia, soprattutto, indirizzando verso il mondo rurale l’afflusso turistico di tipo giovanile e famigliare. …….. Occorre un sapiente piano generale di promozione, previa individuazione delle varie aree a vocazione agri-turistica, e previo accertamento di siti e costruzioni non solo idonei ad una funzione residenziale, ma che possano suscitare particolare interesse storico, artistico ed archeologico. …”

Tutto questo deve essere inserito in un quadro in cui l’archeologia costituisce una delle linee guida insieme agli aspetti naturalistici, ambientali e paesaggistici. La presenza del parco del Gargano, le aree di pregio naturalistico e i resti della civiltà Daunia presenti che da Siponto vanno fino all’oasi Lago Salso fa da sfondo e permette di far nascere orti botanici e percorsi per l’avvistamento di specie animali protette e di resti archeologici che dicono la vita dei nostri antenati. Vogliamo ricordare che in quelle zone sono tornate a nidificare le cicogne.

 

Ci fermiamo a questi aspetti perché ci sembrano dimenticati se non, addirittura, contrastati da una cultura cieca che non si alimenta con la storia e l’ambiente in cui viviamo. Questi settori, tra l’altro, portano alla nascita di un altro tipo di attività, ancora quasi assente, e cioè “la guida turistica”. Le guide turistiche dovranno essere preparate su diversi aspetti culturali relativamente al nostro territorio quali: archeologia, geologia, storia e preistoria, flora e fauna dell’ambiente marino, terrestre e di zone umide, conoscenza delle vie di comunicazione per raggiungere masserie, casini, antichi insediamenti e località di pregio naturalistico e quant’altro necessario per poter affrontare e dare risposta a ogni domanda che può essere fatta dai turisti e/o visitatori.

 
www.tuscanypeople.com (IMMAGINE D'ARCHIVIO)

www.tuscanypeople.com (IMMAGINE D’ARCHIVIO)


SENTIERI TURISTICI
Nel Gargano
Ripristinare e/o tracciare sentieri turistici che permettono di collegare Manfredonia con tutti i centri garganici e i posti di pregio naturalistico, ambientale e culturale.
Presuppone accordo con tutti i comuni garganici.
Lungo i percorsi si individueranno punti strategici dove far nascere degli “agriturismo” per permettere ai visitatori di pernottare per riprendere il cammino all’indomani.

Nella zona di Manfredonia e dintorni
In particolare citiamo tre sentieri, molto interessanti, che riguardano il territorio intorno a Manfredonia: 1) Sentiero San Leonardo – Santa Restituta – San Salvatore – Ruggiano – Madonna degli Angeli – Monte S. Angelo. Sentiero, frequentato dai pellegrini nel Medioevo, che si svolge in gran parte lungo il famoso tratturo Sessanta che partiva da Vieste e arrivava a Foggia. Era utilizzato per la
transumanza interna e per il trasferimento delle greggi alla fiera di Santa Caterina di Foggia. Fiera che una volta era la più grande del meridione. 2) Sentiero Manfredonia – Ripa di Sasso – Coppasanta – Monteleone – Tomaiuolo. Questo sentiero era frequentato da tutti i residenti della frazione Tomaiuolo fino agli anni Settanta del secolo scorso. Si snodava lungo il costone garganico di Ripa di Sasso, dal quale è possibile scorgere il più bel panorama di Manfredonia. Costeggiava il sito archeologico di Monteleone risalente al periodo dei Dauni(VII – VI secolo prima di Cristo). 3) Sentiero Polveracchio – Valle dell’Inferno per visitare i siti di Coppa Avatra e Coppa Masselli.

 

Inoltre ci sono i sentieri per visitare le Masserie che rappresentano un pezzo di storia della nostra terra. Dalla pubblicazione: “… Andar per Masserie…” –Itinerari agrituristici nel territorio Sipontino. Ricerche storiche e fotografiche di Nicola De Feudis –
Pubblicato a cura di: Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo Manfredonia Amministrazione Provinciale di Foggia Assessorato al Turismo.

 

Sono descritti i seguenti itinerari:
1) Manfredonia – Masseria Santa Maria Vecchia – Masseria Scazzamuriello – Masseria Giardino – Masseria Prencipe e Vaira – Masseria Simona; 2) Manfredonia – Masseria Citra – masseria Bissanti – Masseria Fazzino – Masseria Pelusi Oliveto – Masseria Pelusi Mandorleto – Masseria Gambadoro – Masseria Scassaruote; 3) Manfredonia – Masseria La Giulia – Masseria La Castellana – Masseria Dei Cragni – Masseria Monticelli – Masseria Guerra – Masseria Mozzillo – Masseria Delle Cozzolete; 4) Manfredonia – Masseria Valente – Casino Maramarco – Casino Delli Santi – Casino Melucco – Masseria Celentani – Casino Cessa – Casino Spinelli – Casino Mazzone – Casino Mettola; 5) Manfredonia – Masseria Garzia – Masseria Torre Vecchia – Casino De Padova – Casino Delle Santi – Casino Panella – Masseria Capparelli – Masseria Garzia; 6) Manfredonia – Casino Santa Restituta – Masseria Signoritti – Posta di Polveracchio – Masseria Nappitiello – Masseria Verna – Masseria Pedicagnola; 7) Manfredonia – Basilica di Santa Maria di Siponto – Badia di S. Leonardo – Masseria Don Paolo – Masseria Giudea – Masseria Macerone – Masseria Mazzone; 8) Manfredonia – Masseria San Chirico – Masseria Cavaniglia – Posta Fossette – Masseria Santa Tecla – Masseria Fontanarosa di Frattarolo – Masseria Coppa Navigata – Masseria Santo Spirito; 9) Manfredonia – Masseria Beccarini – Masseria Correa – Feudo Della Paglia – Masseria Cutino – Masseria Ciminiera – Masseria Tressanti – Masseria Colonnelle – Masseria Fazzulo.

 
L'Ingegnere Michelangelo De Meo (statoquotidiano)

L’Ingegnere Michelangelo De Meo (statoquotidiano)


PONTE TRA LE ISOLE TREMITI
L’ing De Meo, anni fa, ha scoperto un carteggio che attesta l’esistenza di un antico ponte in legno che collegava le Isole Tremiti tra di loro e dopo aver studiato attentamente la storia delle isole, del ponte e i motivi per i quali esso non è più presente, propone un nuovo collegamento che oltre a risolvere numerosi problemi locali, rilancia e attira alle Isole Tremiti e sul Gargano il turismo internazionale. Il progetto di massima che ha elaborato ha un carattere di unicità a livello mondiale per le sue innovazioni tecniche e tecnologiche, eco-compatibile e costituisce per le Isole Tremiti, il Gargano, la Regione Puglia e il Molise un palco per presentarsi a livello mondiale.

Per uscire dalla mediocrità in cui versa, il territorio Garganico ha bisogno di grandi simboli come la Torre Eiffel, il Ponte Vecchio, il Colosseo, le Piramidi, la Tower Bridge ecc.. opere che hanno reso famosi, in tutto il mondo, quei territori e hanno attirato gente da tutte le parti del mondo. Oggi, per una visibilità internazionale, al Gargano, non bastano più le coste e un mare cristallino, serve qualcosa che altre località non hanno, un simbolo unico a livello mondiale.

 

Perché si deve puntare all’internazionalizzazione?
Perché così si determina un flusso turistico di elit che, come è noto, porta molti soldi, sviluppo occupazionale ed economico senza ostacolare altre forme di turismo. La costruzione di un nuovo ponte in legno suscita curiosità, produce reddito, fa parlare di sé, è utile ai Tremitesi, crea occupazione. Dal punto di vista dell’investimento, è un’opera che si paga da sola.

 

Sappiamo che noi meridionali non siamo abituati a pensare in grande però siamo convinti che bisogna pur cominciare a svegliarci.

 

COSTRUZIONE TRENINO A CREMAGLIERA – Manfredonia – Monte S. Angelo
Le città di Manfredonia e Monte S. Angelo, in provincia di Foggia, costituiscono, nel loro insieme e per certi aspetti, un sistema in cui la natura la fa da padrona. Manfredonia, ubicata sulla riva del mare nel golfo omonimo, è calda d’estate e tiepida d’inverno. Monte S. Angelo, accovacciata sul monte a guardia del golfo di Manfredonia, è rigida d’inverno e fresca d’estate. Se riusciamo ad articolare le caratteristiche dei due comuni, potremmo dare un notevole impulso allo sviluppo economico della zona. I nostri cittadini, da sempre, hanno un sogno ed è quello di utilizzare le giornate estive al mare e le sere in montagna al fresco. Ma anche i turisti sarebbero entusiasti di una tale opportunità. Pensare alla realizzazione di questo sogno ci pone di fronte a due domande: 1) Come è possibile? 2) L’idea regge dal punto di vista economico?

 

Per fare diventare realtà questo sogno basta costruire un sistema di trasporto che permette alla gente, in particolare ai turisti estivi, di poter albergare in montagna, al fresco, e di accedere al mare in maniera semplice e comoda. La soluzione c’è ed è rappresentata dalla costruzione di un treno dotato di cremagliera che partendo da Monte S. Angelo raggiunge la costa nella zona di Varcaro e poi prosegue fino allo stabilimento ex Enichem, dove arriva già un tronco ferroviario che, girando intorno a Manfredonia, si collega con la tratta per Foggia all’altezza di Frattarolo. Dal punto di vista tecnico la cosa è fattibile basta rivolgersi a tecnici che progettano e costruiscono tali tipi di treni. E’ comprensibile che il tempo impiegato per fare una andata e ritorno è abbastanza ridotto per cui, da questo punto di vista, potrebbe essere paragonato ad un tram di una grande città.

 

Per l’aspetto economico, già il biglietto che la gente pagherebbe sarebbe sufficiente però esso deve essere analizzato considerando che tale treno è un grosso attrattore turistico e, la sua esistenza, porta i due comuni a vedere nascere l’industria del turismo con la creazione di lavoro e prospettive di sviluppo per l’economia locale. Quest’idea non và vista con l’occhio della massimizzazione dei profitti, anche finanziari, ma con l’attenzione rivolta al “Bene comune”. L’esistenza del treno, inoltre, abbatte l’isolamento sociale di cui soffre la città di Monte S. Angelo, e non è poco se pensiamo a tutti i risvolti che questo causa. (II – fine)

 

(Per il CAONS, l’ingegnere Matteo Starace – Manfredonia, 30.09.2016)

 
 
 

Manfredonia, incarico CEI per l’Arcivescovo Castoro

Post n°17419 pubblicato il 30 Settembre 2016 da forddisseche

Manfredonia, incarico CEI per l’Arcivescovo Castoro "Nominato Presidente del Comitato per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell’edilizia di culto" 

 

Di:

 
  

Il nostro Vescovo è stato nominato: Presidente del Comitato per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell’edilizia di culto.

 

Segue il COMUNICATO FINALE del CONSIGLIO PERMANENTE della Conferenza Episcopale Italiana:

 

La via della progettualità con cui accostare il mondo del lavoro. La via del rinnovamento per avviare processi di formazione del clero a partire da alcune proposte qualificate. La via della collaborazione, passo concreto per accostare il tema del riordino delle diocesi. La via della riforma per attuare la volontà del Santo Padre nei Tribunali ecclesiastici italiani in materia matrimoniale.

 

Lungo queste ‘strade’ si è snodata la sessione autunnale del Consiglio Episcopale Permanente, riunito a Roma da lunedì 26 a mercoledì 28 settembre, sotto la guida del Card. Angelo Bagnasco. Nel rinnovare sentimenti di fraterna solidarietà ai Pastori e alle popolazioni colpite dal terremoto, la prolusione del Presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha evidenziato l’importanza di porre attenzione e cura ai piccoli centri: sono luoghi di fede e di umanità, espressione di una precisa visione della vita e di una cultura impregnata di umanesimo cristiano, la stessa che è a fondamento della Casa europea.

 

Riprendendo l’analisi del Card. Bagnasco sulla situazione del Paese, i Vescovi si sono confrontati, innanzitutto, sulle dinamiche che interessano il mondo del lavoro, dando voce alle tante persone che faticano a causa della mancanza di un’occupazione o della sua precarietà. Con sguardo ad un tempo preoccupato e propositivo hanno, quindi, messo a fuoco il tema della prossima Settimana Sociale dei Cattolici Italiani (Cagliari, 26 – 29 ottobre 2017), la metodologia e la finalità che devono animarla, nonché l’itinerario di preparazione a tale appuntamento.

 

Nell’affrontare il tema del rinnovamento del clero, il Consiglio Permanente ha condiviso la proposta di un Sussidio, che disegni i diversi tasselli della formazione permanente a partire dalla valorizzazione delle indicazioni, iniziative e buone prassi emerse nel corso del lavoro degli ultimi due anni.

 

Per attuare la riforma del processo matrimoniale introdotta da Papa Francesco, i Vescovi hanno discusso e integrato una prima proposta di aggiornamento delle Norme circa il regime amministrativo e le questioni economiche dei tribunali ecclesiastici in Italia.

 

I Vescovi hanno accolto la richiesta di unificazione dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e del Servizio Nazionale per l’edilizia di culto e dei rispettivi Comitati. Hanno, inoltre, preso in esame gli Statuti di alcune Associazioni e Movimenti.

 

Distinte comunicazioni hanno riguardato le risposte delle Conferenze Episcopali Regionali in merito al progetto di riordino delle diocesi; i primi riscontri – sempre dalle Conferenze Regionali – circa la proposta di accorpamento degli Istituti diocesani per il sostentamento del clero; una proposta di revisione delle voci dei rendiconti diocesani; alcuni aggiornamenti giuridici e legislativi su temi sociali ed etici.

 

Il Consiglio Permanente ha approvato il Messaggio per la Giornata nazionale per la Vita e ha provveduto ad alcune nomine.

 

Lavoro, la via della progettualità

 

La scelta del tema della 48ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani (Cagliari, 26 – 29 ottobre 2017) si è rivelata per i membri del Consiglio Permanente l’occasione per un partecipato confronto in merito alla situazione del Paese. Già la prolusione del Card. Bagnasco, nel “dare voce a chi non ha voce o ne ha troppo poca”, ne aveva tratteggiato il volto: la fatica di tanti a mantenere la propria famiglia, l’aumento della distanza fra ricchi e poveri, l’impoverimento del ceto medio, il disagio – se non la disperazione – legato alla disoccupazione e, più in generale, all’incertezza, la sfiducia e la rassegnazione di molti giovani rispetto a un futuro dal quale si sentono esclusi, mentre per vivere sono costretti a rimanere aggrappati a genitori e nonni.

 

Su questo sfondo, i Vescovi hanno sottolineato l’importanza di maturare una piena consapevolezza dei cambiamenti radicali che attraversano il mondo del lavoro: conoscerne le dinamiche appare decisivo per evitare il rischio di fermarsi ad analisi datate o, al più, alla drammatica realtà di quanti ne pagano le conseguenze. Nell’esperienza dei Pastori, la Chiesa – impegnata a ridurre una certa lontananza dal mondo del lavoro – sul territorio rimane un interlocutore credibile nella sua capacità di attivare una rete solidale tra i diversi soggetti. Anche nelle realtà più piccole, infatti, essa costituisce un riferimento a tutela e promozione di tutti.

 

Carichi di tale responsabilità, i membri del Consiglio Permanente hanno rimarcato come la prossima Settimana Sociale non possa né pensarsi né rivolversi secondo le logiche della convegnistica, ma debba puntare ad essere un’esperienza ecclesiale che apre alla progettualità: dalla denuncia di ciò che non va nel mercato della domanda e dell’offerta – e che dice la necessità di un’etica dell’impresa – al racconto dell’esperienza e del senso del lavoro; dal rilancio di pratiche rivelatesi feconde all’individuazione di proposte per la creazione di lavoro nel Paese.

 

In questa luce si colgono anche le ragioni che hanno portato a individuare il tema di fondo dell’appuntamento di Cagliari: “Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo e solidale”. Il cammino di preparazione – curato dal Comitato Organizzatore – vede, in particolare, la partecipazione al Festival della Dottrina Sociale a Verona (24-27 novembre 2016) e al Convegno promosso dai Presidenti delle cinque Regioni ecclesiastiche del Sud a Napoli (gennaio/febbraio 2017); un Seminario nazionale della Pastorale Sociale del Lavoro a Firenze (23 – 25 febbraio 2017) e alcune iniziative messe in campo da Retinopera a Roma (aprile – maggio 2017).

 

Clero, la via del rinnovamento

 

Un Sussidio che consegni a Diocesi e Conferenze Episcopali Regionali alcune proposte qualificate e lasci intravedere i percorsi di comunione necessari a realizzarle; un testo che suggerisca piste per il confronto e l’avvio di processi concreti di rinnovamento del clero.

 

Sulla base del mandato dell’Assemblea Generale dello scorso maggio – che ha affidato al Consiglio Permanente il compito di valorizzare il lavoro svolto a più livelli negli ultimi due anni – i Vescovi hanno condiviso la proposta di realizzare entro la primavera un testo che affronti i diversi tasselli del mosaico della formazione permanente.

 

Al riguardo, ecco le dimensioni maggiormente evidenziate: il percorso assicurato dal Seminario, i criteri di ammissione e di valutazione, l’investimento nella qualità degli educatori; le modalità di esercizio da parte dei Vescovi della paternità nei confronti dei presbiteri, l’impegno a favorirne il senso di appartenenza al presbiterio e la cura per la vita fraterna; la vita interiore, questione essenziale, che precede e sostanzia il servizio ministeriale, che vive all’insegna della piena disponibilità al popolo di Dio; una più convinta promozione degli organismi di partecipazione, che – oltre a favorire una più piena esperienza ecclesiale – partecipi più efficacemente alla responsabilità amministrativa del sacerdote.

 

Il filo conduttore del Sussidio è individuato nel discorso con cui il Santo Padre ha aperto l’Assemblea Generale della CEI lo scorso maggio. Sulla base di tale testo verranno ripresi e rilanciati suggerimenti, iniziative, proposte e buone prassi emerse nel lavoro che negli ultimi due anni ha coinvolto Conferenze Episcopali Regionali, Consiglio Permanente e Assemblea Generale.

 

Il desiderio dei Vescovi – è stato evidenziato – è quello di assumere con sacerdoti e diaconi percorsi che favoriscano la comunione e la ministerialità, il cammino spirituale e il rinvigorimento dell’attività missionaria, insieme a una migliore e più snella gestione delle questioni economiche e amministrative. Tutto questo nel quadro di un’etica dei rapporti infra-ecclesiali, che aiuti il sacerdote a interpretarsi nell’appartenenza al presbiterio e alla comunità cristiana.

 

Tribunali, la via della riforma

 

L’attuazione della riforma del processo matrimoniale, introdotta dal Motu Proprio di Papa Francesco, comporta una revisione delle Norme circa il regime amministrativo dei Tribunali ecclesiastici italiani. Al riguardo, la scorsa Assemblea Generale aveva messo a fuoco alcune scelte determinanti, sulla base delle quali ha affidato al Consiglio Permanente il compito di predisporre una proposta di aggiornamento: condivisa dai Vescovi nel corso dei lavori di questa sessione, a giorni sarà inviata alla consultazione delle Conferenze Episcopali Regionali, per ritornare quindi a gennaio in Consiglio Permanente ed essere infine sottoposta ad approvazione nel corso della successiva Assemblea Generale.

 

Tra le questioni affrontate, i soggetti di imputazione dei rapporti giuridici; la definizione dell’entità del contributo della CEI per l’attività dei Tribunali e i criteri di ripartizione; l’attenzione dei Vescovi ad evitare che i fedeli siano distolti dall’accedere ai Tribunali della Chiesa a causa delle spese.

 

Su queste linee e con l’attenzione a favorire l’omogeneità delle procedure, il Consiglio Permanente predisporrà anche un Regolamento per l’organizzazione amministrativa.

 

Diocesi, la via della collaborazione

 

Ai Vescovi è stato presentato il quadro – ancora parziale – delle risposte fornite dalle Conferenze Episcopali Regionali in merito al progetto di riordino delle Diocesi. Tra i criteri di valutazione viene evidenziata l’importanza della prossimità del Vescovo al clero e alla popolazione, nonché la custodia del patrimonio e della storia di fede. Diffusa è la disponibilità a continuare a rafforzare forme di collaborazione tra Diocesi vicine o in ambito regionale, nell’ottica di una condivisione che qualifichi servizi e strutture. In alcuni casi si considera utile una revisione e razionalizzazione dei confini delle Diocesi esistenti, al fine di assicurare un migliore servizio pastorale.

 

Una volta complete, le risposte delle Conferenze Regionali saranno inoltrate per competenza alla Congregazione per i Vescovi.

 

Varie

 

Un campo nel quale il Consiglio Permanente ha avvertito l’opportunità di sviluppare una maggiore collaborazione tra le Diocesi concerne la valorizzazione del patrimonio. Nel merito i Vescovi – oltre a rilanciare la via delle offerte liberali per il sostentamento dei sacerdoti – si sono confrontati sulla proposta di accorpamento degli Istituti Diocesani Sostentamento Clero, a partire dai primi riscontri giunti dalle Conferenze Episcopali Regionali. Il tema troverà approfondimento nella prossima Assemblea Generale, ma fin d’ora è stata rilevata la disponibilità al ripensamento della distribuzione degli Istituti sul territorio nazionale. Muove in tale direzione la volontà di favorire una gestione più virtuosa e razionale, che in un’economia di scala consenta un significativo abbattimento dei costi di gestione.

 

Tra le altre questioni poste all’ordine del giorno, il Consiglio Permanente ha costituito l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto, accogliendo la proposta di unificazione dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici con il Servizio Nazionale per l’edilizia di culto. Di conseguenza, ha pure riunito i rispettivi Comitati in uno solo, articolandolo in due sezioni in base alle competenze. In tal modo, il nuovo Ufficio può svolgere il suo servizio in modo integrato, attraverso modalità univoche, offrendo alle Diocesi la capacità di ‘vedere insieme’ l’intero patrimonio e di considerarlo secondo le finalità essenziali della missione della Chiesa.

 

Ai membri del Consiglio Permanente è stata presentata una proposta di revisione delle voci dei rendiconti diocesani; sono stati, inoltre, offerti alcuni aggiornamenti giuridici e legislativi su temi sociali ed etici, in merito ai quali verrà diffusa ai Vescovi una comunicazione periodica.

 

I Vescovi hanno approvato il Messaggio per la 39ª Giornata nazionale per la Vita (12 febbraio 2017), dal titolo: “Donne e uomini per la vita nel solco di Santa Teresa di Calcutta”.

 

Infine, il Consiglio Permanente ha esaminato e approvato le richieste di modifica di Statuto dell’Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI), dell’Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari (ARIS), del Movimento Apostolici Ciechi (MAC), del Movimento ecclesiale di impegno culturale (MEIC), della Federazione tra le Associazioni del Clero in Italia (FACI) e dell’Associazione nazionale Familiari del Clero.

 

Nomine

 

Nel corso dei lavori, il Consiglio Episcopale Permanente ha provveduto alle seguenti nomine:

 

– Membro della Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi: S.E. Mons. Alceste CATELLA, Vescovo di Casale Monferrato.

 

– Membro della Commissione Episcopale per il laicato: S.E. Mons. Francesco MANENTI, Vescovo di Senigallia.

 

– Membro della Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo: S.E. Mons. Orazio SORICELLI, Arcivescovo di Amalfi – Cava de’ Tirreni.

 

– Membro della Commissione Episcopale per le migrazioni: S.E. Mons. Domenico CORNACCHIA, Vescovo di Molfetta – Ruvo – Giovinazzo – Terlizzi.

 

– Direttore dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto: Don Valerio PENNASSO (Alba).

 

– Presidente del Comitato per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell’edilizia di culto: S.E. Mons. Michele CASTORO, Arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo.

 

– Assistente ecclesiastico nazionale dell’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali (UNITALSI): S.E. Mons. Luigi BRESSAN, Arcivescovo emerito di Trento.

 

– Rappresentante della CEI presso la Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontariato (FOCSIV): S.E. Mons. Luigi BRESSAN, Arcivescovo emerito di Trento.

 

– Assistenti nazionali dell’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici (AIGSEC):

 

* per la Branca Lupetti: Don Angelo BALCON (Belluno – Feltre);

 

* per la Branca Esploratori: Don Marco DECESARIS (Terni – Narni – Amelia);

 

* per la Branca Rover: Don Nicola Felice ABBATTISTA (Molfetta – Ruvo – Giovinazzo – Terlizzi);

 

* per la Branca Coccinelle: Padre Peter DUBOVSKY, sj;

 

* per la Branca Guide: Don Giovanni FACCHETTI (Bolzano – Bressanone);

 

* per la Branca Scolte: Padre Andrea COVA, ofm cap.

 

– Consulente ecclesiastico nazionale della Federazione Italiana Scuole Materne (FISM): Don Gesualdo PURZIANI, (Senigallia).

 

– Coordinatore nazionale della pastorale dei cattolici cinesi in Italia: Don Paolo Kong XIANMIMG (Napoli).

 

– Coordinatore nazionale della pastorale dei cattolici filippini in Italia: Padre Paulino BUMANGLAG, svd (Balanga – Filippine).

 

Nel corso dei lavori, inoltre, il Presidente ha dato comunicazione della nomina in data 22 luglio 2016 del Vice Assistente Generale dell’Azione Cattolica Italiana: Don Antonio Mastantuono (Termoli – Larino) e delle seguenti nomine della Presidenza del 15 giugno 2016:

 

– Presidente Nazionale Maschile della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI): Gianmarco Mancini.

 

– Presidente dell’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali (UNITALSI): Dott. Antonio Diella.

 

Nella riunione del 26 settembre 2016, la Presidenza ha proceduto alle seguenti nomine:

 

– Membri del Comitato per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell’edilizia di culto: Don Valerio PENNASSO (Alba).

 

sezione beni culturali

 

– Mons. Federico PELLEGRINI (Brescia), Don Luca FRANCESCHINI (Massa Carrara – Pontremoli), Don Nunzio FALCICCHIO (Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti), Don Roberto GUTTORIELLO (Sessa Aurunca), Don Fabio RAIMONDI (Caltagirone).

 

sezione edilizia di culto

 

– Don Stefano ZANELLA (Ferrara – Comacchio), Massimiliano BERNARDINI, Ing. Giorgio Rocco DE MARINIS, Don Franco MAGNANI (Direttore Ufficio Liturgico Nazionale), Mons. Liborio PALMERI (Trapani).

 

– Assistenti Pastorali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore :

 

– sede di Milano: Don Fabrizio INFUSINO (Locri – Gerace);

 

– sede di Roma: Don Francesco DELL’ORCO (Trani – Barletta – Bisceglie).

 

Roma, 29 settembre 2016

 
 
 

Puglia, Giunta approva i bandi per guida e accompagnatore turistico

Post n°17418 pubblicato il 30 Settembre 2016 da forddisseche

Puglia, Giunta approva i bandi per guida e accompagnatore turistico 

 

Di:

 
  

Bari. La Giunta regionale ha approvato, nella seduta del 28 settembre, i bandi di concorso di esame per il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio della professione di Guida Turistica e Accompagnatore Turistico (delibera n.1510). Il provvedimento è in corso di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia.

 

Tra i punti più importanti dei bandi:

 

– l’accesso con diploma di istruzione secondaria di secondo grado (quinquennale) o di diploma conseguito all’estero per il quale sia stata valutata la corrispondenza dalla competente autorità italiana;

 

– l’obbligo dell’esame in almeno una lingua straniera a scelta del candidato;

 

– il superamento di una prova scritta (con quesiti a risposta multipla) e una prova orale.

 

Inoltre, tutti coloro che hanno già conseguito l’abilitazione e vogliono ottenere l’abilitazione ad esercitare in lingua, potranno sostenere l’esame di lingua straniera (solo orale).

 

La domanda di ammissione all’esame di abilitazione per l’esercizio della professione di guida turistica e di accompagnatore turistico deve essere presentata con modalità esclusivamente telematica alla Regione Puglia, attraverso la piattaforma raggiungibile
all’indirizzo www.bandiregionaliturismo.viaggiareinpuglia.it entro il termine perentorio del 10 novembre 2016, ore 23.59.

 

IL SISTEMA SARÀ ATTIVO DALLE ORE 12.00 DEL GIORNO 11 OTTOBRE 2016

 
 
 

Buona Scuola/ Esodo “forzato” per 1000 docenti

Post n°17417 pubblicato il 30 Settembre 2016 da forddisseche

Buona Scuola/ Esodo “forzato” per 1000 docenti

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venerdì 30 settembre 2016 ore 10:06
Ma 3000 ce l’hanno fatta a restare in Puglia. 500 posti per i colleghi della GAE.

 

 Oltre 4000 docenti pugliesi avevano fatto richiesta di mo­bilità, sperando in una sede più vicina ai propri affetti. Ci sono riusciti in 3000, per gli altri 1100 resta la cattedra fuo­ri regione. Al termine delle operazioni di assegnazione provvisoria, che si chiuderan­no entro il 5 ottobre, la sod­disfazione della Direttrice dell'Ufficio Scolastico regiona­le Anna Cammalleri, numeri alla mano, è palese. “Non ren­de felici tutti ,ma non infelice una categoria. Non ci sono state categorie privilegiate rispetto alle altre. Le assegna­zioni provvisorie sono state fatte rispettando la legge. Per i docenti delle Gae - continua Cammalleri - ci sono posti sul sostegno che dovrebbero es­sere assegnati con le supplenze.

 
 
 

A Vico questa sera un convegno su come salvare il Centro Storico

Post n°17416 pubblicato il 30 Settembre 2016 da forddisseche

A Vico questa sera un convegno su come salvare il Centro Storico


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venerdì 30 settembre 2016 ore 11:44
“Le pietre del Centro Storico di Vico del Gargano: le nostre radici, il nostro futuro. Quali prospettive per salvare il nostro centro storico”.

 

 Venerdì 30 settembre alle ore 18:00 nella Sala Consiliare di Vico del
Gargano, le sezioni locali di Sinistra Italiana e Partito Democratico hanno
organizzato il dibattito pubblico: “Le pietre del Centro Storico di Vico del
Gargano: le nostre radici, il nostro futuro. Quali prospettive per salvare il
nostro centro storico”.
Quest'estate alcuni interventi edilizi effettuati nel centro storico hanno
fatto scaturire una discussione sulle condizioni del centro storico e la
sua valorizzazione.
Sinistra Italiana e Partito Democratico cercano di riportare il dibattito tra
i cittadini coinvolgendoli sulle scelte da adottare, con un incontro capace
di divulgare informazioni e raccogliere opinioni.
All’incontro parteciperanno il prof De Maso, che attraverso immagini,
illustrerà il centro storico e le sue trasformazioni, soffermandosi
brevemente sulle disposizioni regolamentari di tutela e conservazione.
Saverio Lamariucciola, già Sindaco di Pietra Montecorvino e membro del
direttivo nazionale dell’associazione Borghi Più Belli d’Italia, racconterà il
compito delle amministrazioni locali per la valorizzazione dei centri
storici e il ruolo che può svolgere l’associazione dei Borghi Belli. Il prof.
Franco Salcuni, direttore di Festambiente Sud, ci aiuterà a comprendere
come il recupero della parte antica della città significhi anche valorizzare
la propria identità locale.
Alla conclusione degli interventi degli ospiti, i cittadini potranno
partecipare al dibattito, previa iscrizione, contribuendo con le proprie
pensieri a costruire un percorso partecipato per la valorizzazione del
centro storico di Vico del Gargano.
Questo dibattito vuole essere il punto di partenza di una serie di azioni e
appuntamenti, da costruire sulle istanze della cittadinanza, manifestate
sul tema.
L’incontro sarà moderato dal giornalista de “L’Attacco” Michele Gemma.
La cittadinanza tutta è invitata
Contatti Facebook: Sinistra Italiana Vico del Gargano – PD Circolo di Vico
del Gargano

 
 
 
 
 

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