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Peschici 24/lug/2007 per non dimendicare

 

 

Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

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Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 25/07/2017

Gargano /Gli Aggiornamenti da Ondaradio

Post n°19635 pubblicato il 25 Luglio 2017 da forddisseche

 
25 Luglio 2017 - 18:10:41
 DOPO INCENDIO – EMILIANO: “E’ STATA FONDAMENTALE LA SINERGIA FRA LE FORZE IN CAMPO” [Video] 
A Peschici il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano è arrivato in nottata perché, come ha spiegato, “seguire dal vivo le cose e parlare con tutti e avere una idea diretta di quanto accade è una mia vecchia abitudine professionale: ho deciso ieri sera di verificare di persona la situazione”. Qui di seguito l’intervista realizzata ad Emiliano da Saverio Serlenga.Leggi tutto...
 
 

 

25 Lug - 18:08:44
DOPO INCENDIO – IL RESOCONTO A VENTIQUATTR’ORE DAGLI INCENDI [Audio]
Lunghe ore di ansia e preoccupazione da parte dei volontari e degli addetti alle operazioni spegnimento degli incendi che da ieri 24 luglio hanno interessato diverse zone fra Peschici e Vieste. Qui di seguito il resoconto di quanto è stato fatto nel servizio di Saverio Serlenga.

 

25 Lug - 17:55:59
Incendi boschivi in agro di Vieste e Peschici: i ringraziamenti del sindaco Nobiletti
Nella giornata di ieri, lunedi 24 luglio, triste decennale dei tragici incendi del 2007, il territorio di Vieste e Peschici è stato interessato da una nuova e violenta offensiva degli incendi dolosi, appiccati da folli piromani a danno di svariate aree collinari e boschive, incutendo seri timori e rischi ad insediamenti abitati e strutture turistiche.Particolarmente intensa ed impegnativa è stata l’attività posta in…

 

 
 
25 Lug - 16:38:58
 Brucia il Gargano, distrutti ettari bosco. Emiliano a Peschici, ora situazione è sotto controllo 
Fermo restando che il fuoco in una pineta può riaccendersi continuamente, l'incendio ora è sotto controllo. I danni, secondo i sindaci, sono rilevanti. Valuteremo il tipo di danno ambientale e se dovesse essere necessaria un'attività specifica di rimboschimento, la Regione Puglia è a disposizione". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nel corso di un incontro con i giornalisti a…

 
 
 

“Chi nasce e chi more”: ecco il quinto album dei Tarantula Garganica

Post n°19634 pubblicato il 25 Luglio 2017 da forddisseche

“Chi nasce e chi more”: ecco il quinto album dei Tarantula Garganica 

 
“Chi nasce e chi more”: ecco il quinto album dei Tarantula Garganica
 

“Chi nasce e chi more. U timpe è fatte pe l’ammore” è il nuovo album della folk band pugliese uscito il 14 luglio e prodotto da Studio1. Nel quinto album sono presenti 9 brani e la voce del più grande interprete della musica popolare del Gargano, Antonio Piccininno (scomparso a 100 anni nel dicembre 2016). E parte il tour “#Chinasceechimore tour 2017”.

 

“Un album importante che arriva dopo un lungo periodo di studio e ricerca sui suoni e sulle melodie, di antichi e nuovi sonetti d’amore. Un percorso che vede da un lato la rivisitazione di brani della tradizione popolare, dall’altro un lavoro di scrittura, composizione e arrangiamenti del tutto nuovi. Filo conduttore l’amore, le serenate, i sonetti” - dichiara Peppe Totaro, produttore dell’album e leader del gruppo, che prosegue - “Il tempo è fatto per l’amore è il sottotitolo di un album che racconta il sentimento per antonomasia e invita proprio a dedicare tempo ad amarci, ad amare, all’amore in tutte le sue forme. Un album prezioso per noi poiché contiene il ricordo dell’ultimo grande cantore di Carpino, il Maestro Antonio Piccininno, voce narrante del brano ‘Pe te è perse u sonne’”. Totaro conclude: “Abbiamo voluto ricreare un vero viaggio di scoperta all’interno dei suoni e dei canti delle tarantelle del Gargano ma anche dei Monti Dauni. Un racconto inedito, dunque, di questi meravigliosi territori da ascoltare, ballare, cantare”.

 

LINK ITUNES - https://itunes.apple.com/it/album/chi-nasce-e-chi-more-u-timpe-%C3%A8-fatte-pe-lammore-feat/id1253215621?l=en

 

QUINTO ALBUM - Dopo “Sope a na muntagne” (2004), “Quelle strette vie del Sud” (2005), “Chi non capisce l’amore abbastanza” (2006) e “Nda nu litte d’amore” (2012) il quinto album arriva anche dopo diverse tournèe internazionali che hanno portato il gruppo pugliese nelle principali capitali europee, da Parigi a Bruxelles, da Berlino a Londra passando per Cambridge, Barcellona e Vancuover.

 

I BRANI – “U timpe è fatte pe l’ammore”, “Cèntemilia” (tradizionale di San Giovanni Rotondo), “Pe te è pérse u sonne” con la voce di Antonio Piccininno, “Tarantella di Sannicandro”, “Garofano d’ammore”, “Chi ruba donne”, “Rodianella” (tradizionale di Carpino), “Facime la pace” (tradizionale di Pietramontecorvino), “Montanara” (tradizionale di Carpino).

 

LA COPERTINA – “Il guerriero e la guerriera”. L’artista Maddalena Gatta in quest’opera unica trae ispirazione da figure e simboli delle stele dell’antica civiltà Dauna, reinterpretando il tema dell’amore universale tra l’uomo e la donna. Il guerriero e la guerriera creano il loro legame indissolubile, si contemplano e ammirano in un luogo senza tempo, specchi l’uno dell’altra nella naturale evoluzione dell’essere.

 

“CHI NASCE E CHI MORE TOUR” - Domenica 15 luglio è partito da Foggia il “#Chinasceechimore tour 2017” per proseguire sabato 22 luglio a Troia nel primo appuntamento del Carpino Folk Festival special edition sui Monti Dauni. Il 29 luglio tappa a Sissa (PR) al Guinnes Party, il 6 agosto presso l’Abbazia di Santa Maria di Pulsano per la settima edizione del Raduno dei Suonatori di Tarantella. Il 9 agosto a Caprileone (ME), l’11 agosto a Montemarano (AV) per il “Tarantella For Africa”, il 12 agosto a Volturino (FG), il 13 agosto a Cagnano Varano – “Sagra del Pesce”, il 14 agosto ad Avigliano Umbro (TR).

 

I TARANTULA GARGANICA - Nell’album - prodotto da Studio1, agenzia che cura il management anche della Coquette band, dei Cantori di Monte Sant’Angelo e di Budino&Zerodue – i suoni e le voci di Peppe Totaro (voce /chitarra francese / chitarra acustica / chitarra battente / mandola / bouzouki / zampogna / percussioni), Marta Dell’Anno (voce / violino / viola), Luigi Guerra (chitarra battente / oud / bouzouki / mandola), Andrea Stuppiello (tammorra / percussioni), e la partecipazione di Roberto Menonna, Francesca De Miglio, Pierre Pouëssel e il Maestro Antonio Piccininno. Carmela Taronna la danzatrice. Le foto sono di Angelo Totaro.

www.facebook.com/Tarantula.Garganica _ mobile: 3402280861 _ tarantulagarganica@gmail.com

 
 
 

Incendi boschivi in agro di Vieste e Peschici: i ringraziamenti del sindaco Nobiletti

Post n°19633 pubblicato il 25 Luglio 2017 da forddisseche

Incendi boschivi in agro di Vieste e Peschici: i ringraziamenti del sindaco Nobiletti 

 
Incendi boschivi in agro di Vieste e Peschici: i ringraziamenti del sindaco Nobiletti
 
 

Nella giornata di ieri, lunedi 24 luglio, triste decennale dei tragici incendi del 2007, il territorio di Vieste e Peschici è stato interessato da una nuova e violenta offensiva degli incendi dolosi, appiccati da folli piromani a danno di svariate aree collinari e boschive, incutendo seri timori e rischi ad insediamenti abitati e strutture turistiche.
Particolarmente intensa ed impegnativa è stata l’attività posta in essere per il contenimento e lo spegnimento dei roghi, dalle autorità preposte e dalle organizzazioni di coadiuvo, durata per molte ore e in condizioni climatiche particolarmente sfavorevoli segnate da roventi temperature gonfiate da intense raffiche di libeccio.
I Carabinieri Forestali, gli attivisti volontari dell’Associazione Pegaso, delle Giacche Verdi, gli organici dell’Arif, i Vigili del Fuoco, la Polizia Municipale, la Guardia di Finanza e i Carabinieri in stretto contatto con il Soup di Bari e la Prefettura di Foggia, hanno evitato che il dilagare delle fiamme assumesse connotati da calamità naturale ed hanno preservato la sicurezza di cose e persone pericolosamente minacciate dalle fiamme.
La presenza sul territorio del Presidente della Regione Michele Emiliano, i due assessori regionali Leonardo Di Gioia e Raffaele Piemontese ed il vicepresidente della Provincia di Foggia Rosario Cusmai, hanno garantito che gli interventi si svolgessero a stretto contatto con gli apparati della protezione civile regionale e nazionale, garantendone una maggiore incisività.
Ritengo, pertanto, più che doveroso ringraziare il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il Vicepresidente della Regione Antonio Nunziante, gli Assessori Regionali Leonardo Di Gioia e Raffaele Piemontese, i responsabili del Soup di Bari, della Prefettura, i Carabinieri Forestali, gli attivisti volontari dell’Associazione Pegaso e delle Giacche Verdi, gli operatori dell’Arif, gli uomini e i corpi dei Carabinieri, della Polizia Municipale e Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, per l’instancabile impegno profuso nella grave emergenza incendi di ieri, ad un passo dal segnare un nuovo tragico capitolo alla commemorazione del 24 luglio.

 

Il Sindaco
F.to Giuseppe Nobiletti

 
 
 

Parco/ Il Gargano brucia/ Costanzucci: “Una brutta ferita che si riapre”

Post n°19632 pubblicato il 25 Luglio 2017 da forddisseche

Parco/ Il Gargano brucia/ Costanzucci: “Una brutta ferita che si riapre” 

 
Parco/ Il Gargano brucia/ Costanzucci: “Una brutta ferita che si riapre”
 
 

Il Parco Nazionale del Gargano perde ancora una volta centinaia di ettari di bosco e macchia mediterranea a causa delle fiamme che a distanza di dieci anni esatti sono tornate in quegli stessi luoghi già duramente colpiti proprio il 24 luglio del 2007. “È una brutta ferita che si riapre – dichiara Claudio Costanzucci, presidente f.f. del Parco del Gargano - e che impone a tutti di non abbassare la guardia. Sono enormemente grato ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile, all’Arif, ai Carabinieri Forestali, ai piloti dei canadair e a tutti i volontari che da più di 24 ore sono impegnati nell’opera di spegnimento delle fiamme e grazie al cui tempestivo intervento si è evitato il peggio. Fortunatamente le previsioni del tempo giocano in nostro favore, ma il nostro polmone verde porterà addosso ancora una volta quei segni provocati da chi meriterebbe pene ben più dure. Il Parco Nazionale del Gargano metterà in campo tutte le proprie forze per evitare che questo accada ancora. È importante però l’opera di vigilanza di tutti perché il Parco del Gargano è un bene comune. Vogliamo che i nostri cittadini e i tanti turisti che scelgono la nostra terra per trascorrere le proprie vacanze estive si sentano sicuri e sereni”.

 
 
 

Peschici / Canile a rischio durante l'incendio. Riceviamo e pubblichiamo.

Post n°19631 pubblicato il 25 Luglio 2017 da forddisseche

Peschici / Canile a rischio durante l'incendio. Riceviamo e pubblichiamo. 

 
Peschici / Canile a rischio durante l'incendio. Riceviamo e pubblichiamo.
 
 

I roghi hanno messo a serio rischio la vita di circa 50 cani. Rosati: occorrono maggiori controlli da parte dello Stato e pene più severe. La Protezione Civile Animale deve diventare realtà al più presto. A dieci anni esatti dal terribile incendio che aveva già distrutto vaste aree della località garganica, le fiamme sono tornate a seminare terrore e devastazione a Peschici e nelle zone limitrofe. Anche in questo caso ci sono pochi dubbi sulla natura dolosa di questa ennesima tragedia ai danni della natura. Oltre a ridurre in cenere ettari di area protetta, questa volta i roghi hanno messo a rischio un canile che ospita circa 50 cani. Francesca Toto, delegata LNDC per la provincia di Foggia nonché volontaria di Protezione Civile, racconta quei drammatici momenti: “Le fiamme erano ovunque e abbiamo avuto davvero paura per gli animali custoditi nel canile. La cosa positiva è stata vedere come il mondo del volontariato si è mosso per prestare soccorso. Nel giro di mezz’ora avevamo a disposizione i mezzi per spostare i cani e, grazie al coordinamento provinciale che racchiude varie associazioni nazionali e locali, avevamo trovato le strutture pronte ad accogliere questi cani.”Purtroppo però qualcuno non ha dato l’autorizzazione a spostare gli animali nell’immediato, considerando il pericolo ormai passato, e i mezzi sono stati mandati via. In seguito il vento è cambiato e il fuoco è tornato a lambire il canile e a quel punto l’unica soluzione è stata aprire i recinti e lasciare che i cani scappassero. Una decisione che ha messo a serio rischio la vita degli animali e che poteva essere evitata, scegliendo l’evacuazione preventiva in sicurezza come suggerito dalle associazioni di volontariato. Fortunatamente i cani sono rimasti tutti illesi e hanno fatto ritorno al canile una volta passato l’incendio. LNDC comunque cercherà di fare chiarezza e individuare le responsabilità di chi non ha autorizzato l’evacuazione preventiva della struttura.La Presidente di LNDC Piera Rosati, rimasta fino a tarda sera in contatto telefonico con la volontaria presente sul posto per avere aggiornamenti e monitorare la situazione, dichiara: “Questi avvenimenti mostrano sempre più la necessità di istituire un corpo di Protezione Civile Animale che possa intervenire in maniera efficiente in queste calamità. Ad oggi mancano piani di evacuazione e una progettualità per le strutture di ricovero di animali minacciate da terremoti, alluvioni e incendi e tutto ricade sempre sulle spalle delle associazioni di volontariato presenti sul posto. Questi atti criminali rappresentano un pericolo per tutti. Causano danni incalcolabili alla biodiversità, all’ambiente e agli animali. Lo Stato deve impegnarsi di più per monitorare le aree più a rischio e assicurare pene concrete per chi si macchia di questi gesti atroci”. Nei giorni scorsi LNDC, insieme con altre Associazioni, ha partecipato al primo incontro che si è tenuto a Roma con la Protezione Civile per discutere proprio di un corpo dedicato agli animali con l’auspicio che si lavori in fretta affinché anche le creature non umane possano avere le tutele che meritano dalle istituzioni preposte alla gestione di queste catastrofi.

 

Fonte Lega del Cane
Scarica il comunicato stampa
Ufficio Stampa Lega Nazionale per la Difesa del Cane

 
 
 

La pala vichese non è del Tomajoli (ritardi e sviste cromatiche)

Post n°19630 pubblicato il 25 Luglio 2017 da forddisseche

La pala vichese non è del Tomajoli (ritardi e sviste cromatiche) 

 
La pala vichese non è del Tomajoli (ritardi e sviste cromatiche)
 
 

Vico ci riserva il piacere di riscoprire l’autore e la bellezza della “Madonna del Suffragio”, presentata il 17 Giugno nella chiesa del Purgatorio.

 

A restauro avvenuto, nemmeno sotto tortura potremmo citare il nome precedentemente azzardato del Tomajoli: tavolozza ed esecuzione pittorica smentiscono la paternità del viestano. L’opera è firmata da Nicola Maria Rossi, uno dei “protagonisti” del ‘700 napoletano. Anche se di convenzionale composizione, era chiaro che fosse un dipinto di notevole fattura ancor prima del restauro.

 

 

 

 

 

 

 

Scivolare per eccesso di campanilismo non è elegante – sono sempre appostate sentinelle accorte - così come il precipitarsi smembra l’attenzione: non è consueto incontrare grandi personalità della storia tra le nostre periferie culturali.

 

Le vicende storiche le lasciamo a chi sa muoversi tra archivi e catalogazioni; a noi la pretesa di assaggiare l’arte tramite i suoi ferri, scongiurando sindromi stendhaliane, obbligate o curriculari.

 

Ciò che legittima la nostra appartenenza ad un opera è l’affinità interiore con quell’espressione, che va oltre qualunque trasporto estetico. La certezza “scientifica” non può risolvere in un dato unitario gli aspetti variegati di un individuo. Un recupero vivo di pensieri, gesti e bisogni spirituali, potrà garantire quella comunione in una attualità palpitante, annullando il limite cronologico. A tale prodigio si predisponeva l’arte.

 

In un’epoca dominata dall’ossessione storica, infatuati romanticamente dall’arte e dall’artista, insieme alla confezione estetizzante dello spirito creativo, ci si strozza con l’aura tronfia della modernità: la griffe e tutti i suoi corollari, distorcendo la facoltà contemplativa. Nella bancarotta del consumismo estetico-culturale, l’occhio acuminato è chimera. L’esperto e la platea di anime paganti si crogiolano nella suggestione dei nomi, nomi già consolidati e nomi da pompare, otturando la voce autonoma delle opere. Ecco, si ipoteca la soddisfazione parassita.

 

Tramite l’amorevole dedizione per la pratica pittorica – la critica è morta al seguito delle astrazioni sull’arte - preferiamo riversare le nostre forze sull’aspetto ristretto di un’intera esistenza individuale, ma che si rivela ben superiore al suo creatore: l’opera, e il suo anelare ad una realtà superiore.

 

Il restauro della tela di Nicola Maria Rossi, è l’occasione per riparlare - a Vieste lo facciamo dal 2001 inascoltati – della nostra ultima finestra di luminosità culturale, il ‘700 napoletano.

 

Se il pittore viestano è considerato un minore tra i seguaci del Solimena (giudizio ancora in attesa di verifica), il pittore napoletano è stato tra quelli più accreditati e di successo, proponendo i modelli del maestro fino ad assumere aspetti di “mimesi”: basta osservare la sua pala nella chiesa di San Nicola alla Carità a Napoli e la Trinità del Solimena a Salisburgo (modello evidente di quella del Tomajoli collocata nella Cattedrale di Vieste).

 

 

 

 

 

 

Nella letteratura artistica il balletto delle attribuzioni spesso inciampa tra le scolaresche dell’abate Ciccio. Si dice che lo stesso maestro invitasse i suoi migliori discepoli a duplicare le sue invenzioni pittoriche; lo riconfermiamo “ispiratore di uno squadrone di garbatissimi e monotoni pittori, sciame e delizia delle province”.

 

La restauratrice Maria Elena Lozupone ha ridato alla pala di Vico, fortunatamente asfaltata dall’uomo e dal tempo, tutta la sua ricchezza cromatica, chiara e immediata. I volumi emergono distribuiti in ritmo monocorde. La staticità viene riscattata dall’opulente tavolozza, dalla velocità magistrale dell’esecuzione – meravigliosi i mezzitoni risolti direttamente sulla tela - e dalla sicura presa emozionale della pantomima sacra. Ne deriva una vaga impressione di assente profondità spaziale, a vantaggio di una rabescatura cromatica. Manca del tutto l’impiego delle velature, cerniere tonali - le trasparenze sono risolte alla prima e a corpo. I maestri non hanno limiti, se non imposti dall’esterno, e Nicola Maria ne avrà subiti alcuni. Nel dipinto l’artista non tralascia nessun pigmento a disposizione, facendone un vasto caleidoscopio dell’esercitazione pittorica. Una perplessità da spettatori appassionati la riserviamo alla “colonnina” alata, erroneamente battezzata “San Michele psicopompo”, declassato dopo restauro a semplice angelo traghettatore; il panneggio di prezioso vermiglio trattato con semplicità grafica, e le lumeggiature zigzagate bianco-cerulee fanno sospettare più impazienza che freschezza, qualcosa di non risolto. Tutta la parte inferiore della figura, come alcuni brani ritrattistici della quinta celeste, soffre di eccessiva rapidità esecutiva (i toni delle penombre – magnifici – sono resi in stesure piatte ed omogenee; pennellate sfregate su alcuni lembi). Molte anatomie sono contornate a mo’ di pennarello per distaccarle da altri lacerti e da piani cromatici contigui. In definitiva, l’angelo resta una delle più belle invenzioni del maestro, di fatto ritroviamo il suo gesto teatrale in una delle figuranti della tela La liberazione di Andromeda a Beauvais.

 

 

 

 

 

 

Sensibile a soluzioni di misurata ed elegante mondanità, il suo influsso porterà a quegli epigoni di garbatezza rococò, di cui il giovanissimo allievo Giaquinto sarà mago insuperato rivendicato dall’Europa. L’incanto della grazia decorativa si dissolverà presto, secondo destino, ad un mondo che schiude orizzonti meno dilettevoli.

 

Nell’articolo del 13 Gennaio 2017 pubblicato su Ondaradio, avevamo descritto un altro quadro, deviati sia dallo stato di conservazione sia dalle figure “rubate”. L’ossidazione impediva di decifrarne il tocco, la pennellata, tracce risolutive per riabilitare paternità smarrite.

 

Dopo la passeggiata nell’affollato belvedere dei solimeneschi, il Tomajoli si riconferma figura ambigua e complessa, da un sentire religiosamente più autentico, ma artisticamente meno alla moda.

 

Una nuova acquisizione per la palingenesi del Gargano, non solo gite ed evocazioni enogastronomiche.

 

 

 

P.S. Una piccola preghiera agli amici vichesi: vista l’importanza e il recupero dell’opera nel suo splendore, sarebbe opportuno ricollocare la tela nel suo spazio originario: l’altare centrale. Come emblemata dedicatoria della chiesa, non può essere scaricata su una parete laterale (inoltre la luce della finestra frontale può provocare seri problemi di conservazione).

 

 

 

Francesco Lorusso (ass. Camera Cromatica)

 
 
 

A Vieste il 1° raduno estivo di poesia dialettale

Post n°19629 pubblicato il 25 Luglio 2017 da forddisseche

A Vieste il 1° raduno estivo di poesia dialettale 

 
A Vieste il 1° raduno estivo di poesia dialettale
 

L’Ora dei Poeti..era ora! Torna d’estate, sempre alla Lega Navale, sezione di Vieste, per il primo raduna di poeti dialettali. L’appuntamento per la serata di ascolto delle poesie è domenica 30 luglio ore 20,30. Lega Navale Vieste. Molo sud.
Sarà una serata particolare e satura di belle composizioni. Inoltre avremo l’onore di ospitare un poeta della bianca Ostuni che ci leggerà una sua composizione molto interessante in quanto spiegherà agli ascoltatori cos’è la poesia.
Non mancate se volete aggiungere qualcosa di nuovo e di interessante alle vostre conoscenze, perciò arrivederci a domenica sera presso mla Lega Navale Molo Su Vieste..

 
 
 

«Puglia365» sotto i fari del Consiglio il piano regionale del turismo. Audizione dell'assessore Capone in commissione

Post n°19628 pubblicato il 25 Luglio 2017 da forddisseche

«Puglia365» sotto i fari del Consiglio il piano regionale del turismo. Audizione dell'assessore Capone in commissione: formazione, innovazione, nuovi settori e marketing. 

 
«Puglia365» sotto i fari del Consiglio il piano regionale del turismo. Audizione dell'assessore Capone in commissione: formazione, innovazione, nuovi settori e marketing.
 

Il Piano strategico del tu­rismo della Regione è stato oggetto di audizione in IV Commissione presieduta da Donato Pentassuglia. La ri­chiesta di ascoltare l'assessore regio­nale al Turismo Loredana Capone in merito agli obiettivi preposti per la redazione del Piano turistico regionale, è stata avanzata dai consiglieri regio­nali del M5S Cristian Casili e Rosa Barone.
«Il Piano Puglia 365 - ha spiegato l'assessore - contiene le linee guida nelle quali sono specificati i cinque obiettivi principali per migliorare l'offerta tu­ristica che non deve puntare solo sul prodotto mare, .ma anche sulla cultura puntando sulla valorizzazione e cono­scenza dei borghi, paesaggi e tutte le attività connesse allo sport che tende a portare i turisti stranieri». Obiettivo è anche quello di segmentare il prodotto in vari ambiti tra cui Mice e Wedding e fondamentale sarà fare il punto sulle nuove tendenze di prodotto per i nuovi mercati. Si punterà molto sulle azioni di marketing e comunicazione, con la for­mazione degli operatori nella filiera turistica, ma anche sull'offerta alberghiera per i vacanzieri, «Saranno af­frontati i temi delle tecnologie applicate al turismo pugliese per renderlo più efficiente ed attrattivo».

 
 
 

Vico/ Rinviato il concerto di Eugenio Bennato

Post n°19627 pubblicato il 25 Luglio 2017 da forddisseche

Vico/ Rinviato il concerto di Eugenio Bennato 

 
Vico/ Rinviato il concerto di Eugenio Bennato
 

Le previsioni meteo per la giornata di oggi, che prevedono forti precipitazioni piovose sul Gargano Nord, hanno indotto l’organizzazione della rassegna “Terra Battente” promossa dalle Ferrovie del Gargano a rinviare al 2 agosto (sempre alle ore 21 in Piazza San Domenico) a Vico il concerto di Eugenio Bennato.

 
 
 

Monte S.Angelo/ All’Abbazia di Pulsano la scuola di iconografia

Post n°19626 pubblicato il 25 Luglio 2017 da forddisseche

Monte S.Angelo/ All’Abbazia di Pulsano la scuola di iconografia 

 
Monte S.Angelo/ All’Abbazia di Pulsano la scuola di iconografia
 

Presso l’Abbazia di S. Maria di Pulsano, uno dei luoghi simbolo della spiritualità del Gargano è attiva una scuola di iconografia che durante l’estate avvicina l’immenso patrimonio teologico-spirituale delle sante icone. Il prossimo mese di agosto la comunità monastica S. Maria di Pulsano, con la direzione dei maestri iconografi: Alfonso Caccese, organizza tre nuovi corsi di iconografia presso l’abbazia: il corso di doratura a bolo; dal 23 al 30 il corso avanzato rivolto a coloro che abbiano acquisito una sufficiente competenza nell’arte iconografica.

 
 
 

Gargano, domani pioggia e calo temperature Seguirà un nuovo ritorno dell'anticiclone, del bel tempo

Post n°19625 pubblicato il 25 Luglio 2017 da forddisseche

Gargano, domani pioggia e calo temperature Seguirà un nuovo ritorno dell'anticiclone, del bel tempo con temperature in ripresa 

 

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Bari, 24 luglio 2017. METEO: martedì un flusso di correnti più fresche in discesa da Nord favorisce una prima attenuazione del caldo ed innesca a partire dal pomeriggio della nuvolosità tra Molise e alta Puglia responsabile di rovesci e qualche temporale. Fenomeni più sporadici verso la Puglia centrale; qualche piovasco sul potentino ed il Pollino, ampie schiarite altrove. Temperature in calo nei valori massimi. Ventilazione in graduale rinforzo, inizialmente da OSO ma tendente a provenire da NO entro la serata. Mari generalmente mossi.

 

CALDO INTENSO NELLE PROSSIME ORE, POI CALO TERMICO E DECISA RINFRESCATA TRA MARTEDI’ E MERCOLEDI’. Fase caratterizzata dall’alta pressione nord-africana su Puglia, Basilicata e Molise che garantirà condizioni di tempo stabile e soleggiato con caldo intenso. Le temperature saliranno progressivamente con punte di 38-40 gradi sulle zone interne, afoso lungo le coste. Poi da martedì/mercoledì correnti meno calde di Maestrale favoriranno un generale calo termico, con valori più consoni alle medie del periodo, in un contesto tuttavia maggiormente nuvoloso ed occasione per qualche rovescio a tratti temporalesco. Seguirà un nuovo ritorno dell’anticiclone, del bel tempo con temperature in ripresa.

 

fonte: 3bmeteo.com

 
 
 

Emergenza incendi - Domato nella notte anche quello della Resega

Post n°19624 pubblicato il 25 Luglio 2017 da forddisseche

Emergenza incendi - Domato nella notte anche quello della Resega 

 
Emergenza incendi - Domato nella notte anche quello della Resega
 
 

Le prime luci dell'alba hanno restituito nei luoghi colpiti dall'incendio una situazione decisamente meno drammatica di quella vissuta nelle ore precedenti. L'ottimo lavoro svolto dagli addetti allo spegnimento ha consentito di domare le fiamme scongiurando il rischio di evacuare una serie di strutture turistiche presenti a poca distanza. 

 

Ma le prime luci del giorno hanno anche mostrato lo scenario spettrale dei luoghi interessati dalle fiamme, dove il verde dei pini e della macchia mediterranea ha dovuto lasciare il posto a cenere e tronchi di albero bruciati. Spettacolo triste come quello a cui abbiamo dovuto assistere per tante, troppe volte, e che fa ancora più male se si considera la coincidenza con la commemorazione dei 10 anni dai tragici incendi del 2007.

 

Dalla Prefettura sono giunte rassicurazioni sull'arrivo, nelle primissime ore del mattino, di due Canadair che provvederanno a spegnere definitivamente gli ultimi focolai. 

 
 
 
 
 

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