Il Gargano disse che

Vince e diverte l’Atletico Vieste nella prima uscita stagionale, rifilando un netto 3-1 al Bitonto nella gara di andata del primo turno di Coppa Italia. Padrone del campo per l’intero match, l’undici di Bonetti ha saputo ribaltare lo svantaggio iniziale meritando ampiamente il successo, tra gli applausi dei propri sostenitori.

Partenza sprint per i padroni di casa che nei primi due minuti di gioco andavano vicini al gol con Compierchio e Triggiani, ma entrambe le conclusioni da buona posizione finivano di poco al lato. Al decimo rispondevano gli ospiti con Genchi il cui tiro dal limite era troppo debole per impensierire Innangi. Dopo un tiro strozzato del centravanti argentino Matias Brianese, facilmente bloccato da Addario, i bitontini si affacciavano in area viestana con uno slalom di capitan Modesto la cui conclusione veniva fermata col corpo da Lucatelli in scivolata.

Al 38mo giungeva l’episodio che cambiava il risultato: sulla battuta troppo lunga di un calcio d’angolo si avventavano tre giocatori che tentavano il colpo di testa; nel rimpallo tra di loro, la palla finiva involontariamente contro il braccio di Ranieri. Per il sig. Peres della sezione di Barletta c’erano gli estremi per assegnare il calcio di rigore, realizzato da Terrone nonostante Innangi era riuscito ad intuire.

Ad iniziio ripresa mister Bonetti cambiava lo scacchiere tattico dei suoi lasciando nello spogliatoio proprio Ranieri (apparso il più pesante ed impacciato) e lanciando nella mischia Matteo De Vita, al suo ritorno nell’Atletico Vieste dopo aver concluso la scorsa stagione furoreggiando in terza categoria. Il 4-3-3 dei viestani diventava, così, un 4-2-3-1, con Triggiani, Compierchio e lo stesso De Vita a supporto di Brianese, Coria e Di Nardo sulla linea mediana, e Lucatelli, Caruso, Sollitto e Vulcano (positivo l’esordio in prima squadra del classe 2001, approdato direttamente dagli allievi) in difesa.

Brianese faceva sentire il suo fisico alla difesa avversaria e si procurava una punizione dal limite dopo appena 3 minuti dal rientro in campo; la batteva Triggiani che esaltava i riflessi di Addario, bravo a mettere in angolo. Ancora Brianese apriva per Vulcano il cui servizio al centro veniva calciato da De Vita, mandando al lato. Al 16mo Compierchio dalla bandierina trovava l’incornata in anticipo di Triggiani, ma la palla non inquadrava lo specchio della porta.

Il forcing viestano veniva coronato al 20mo proprio da Matteo Triggiani che girava col piattone verso il primo palo un pallone giunto da sinistra. Non contenti del pari, i padroni di casa ribaltavano il risultato in appena 5 minuti con un super-goal di Antonio Compierchio: riconquistava l’ennesimo pallone sulla tre quarti avversaria, si liberava del marcatore diretto e dall’altezza del vertice dell’area di rigore faceva partire un tiro a giro che superava Addario e faceva esplodere di gioia la gradinata viestana. Un gol da “fine del mondo”... e infatti sul “Riccardo Spina” si abbatteva pochi istanti dopo un violento acquazzone che faceva scappare tutti gli spettatori, tranne i venti ultras giunti da Bitonto che proseguivano l’incitamento ai proprio giocatori. L’ottimo drenaggio del manto in erba sintetica consentiva lo svolgimento della gara che aveva un paio di sussulti solo attorno al novantesimo: prima Terrone si procurava un rosso diretto per aver colpito con una gomitata sul volto il viestano De Vita, e poi Brianese coronava la sua ottima prestazione col gol del 3-1, in una azione che ricordava molto la segnatura di Triggiani.

Tante le note positive giunte da questa prima uscita ufficiale della squadra viestana: la forma smagliante di Antonio Compierchio che ha consumato la fascia di sua competenza, l’intesa e la concretezza a centrocampo di Coria e dell’under Di Nardo, la tenuta del reparto difensivo, la fantasia e il ritmo di De Vita, il dinamismo di Triggiani, e la fisicità da centravanti puro di Brianese. Per contro, deludente è stata la prestazione del Bitonto, nonostante la presenza in campo di giocatori di esperienza come De Santis, l'ex Camasta, Bonasia, Piperis, Modesto e Terrone.

Il ritorno, in terra barese, si giocherà giovedì 14 settembre. Domenica prossima, invece, inizierà il campionato, e per l’undici viestano ci sarà un altro importante banco di prova, dovendo ospitare il Corato, neopromossa di ferro, allestita per tentare il salto di categoria: nella gara odierna di Coppa Italia, la squadra di mister Scaringella ha battuto l’altra squadra bitontina, l’Omnia, nel big match della domenica. A fissare il punteggio sul 4-2 per i coratini è giunta la rete su punizione di Colella che domenica prossima tornerà a giocare contro la squadra viestana in cui ha militato per quasi dieci anni.

Atletico Vieste - US Bitonto 3-1

Atletico Vieste: Innangi, Lucatelli, Vulcano, Coria, Sollitto, Caruso, Ranieri (1st De Vita), Di Nardo, Triggiani (38st Albano), Compierchio (45st Cilenti), Brianese. A disposizione Tucci, Prencipe, Conversano, Langi. Allenatore Francesco Bonetti

Bitonto: Addario, Aprile, Elia, De Santis, Camasta, Bonasia, Modesto, Piperis, Terrone Genchi, Pagone. A disposizione Caiati, Antonacci, Somma, Marcellino, Giancaspero, Terrevoli, Mongiello. Allenatore Girolamo Zinfollino

Arbitro il sig. Nicola Maria Peres della sezione di Barletta. Assistenti Antonio Gambarotta e Vincenzo Vitobello, entrambi di Barletta.

Reti: 38pt Terrone (B) su rigore, 20st Triggiani (V), 25st Compierchio (V), 45st Brianese (V).

Espulso Terrone (B) al 43st per aver dato una gomitata ad un avversario

Alle 16 di questo pomeriggio avrà inizio ufficialmente la stagione 2017/18 per le squadre iscritte al campionato di Eccellenza Pugliese, con la gara di andata del primo turno di Coppa Italia. L'Atletico Vieste, per l'ennesima volta unica squadra a rappresentare la provincia di Foggia nella massima categoria regionale, ospiterà il Bitonto, reduce dalla svanita promozione in serie D ai play-off della scorsa stagione. Nella rosa a disposizione di mister Zinfollino oltre all'ex Camasta, spiccano i nomi degli esperti attaccanti Manzari, Terrone e Moscelli, oltre a quello di Piperis, Lorusso e Bonasia.

Un banco di prova insidioso, quindi, per mister Bonetti e per la formazione viestana, avvolta da un alone di curiosità per la rivoluzione avvenuta nel mercato estivo: alle partenze dei giocatori che hanno militato nell'Atletico per numerosi campionati (su tutti Colella e i gemelli Augelli accasatisi rispettivamente a Corato e a Barletta, e al forfait di Matteo Silvestri) ha fatto seguito l'arrivo di numerosi giovani talentuosi, compresi alcuni argentini. Proprio questi ultimi sono i più attesi alla “prima” stagionale: l'attaccante Matias Brianese, Nicolas Olaberri (alle spalle ha un'esperienza nel River Plate), Damian Soria e Gonzalo Sebastian Garcia. Quest'ultimo ha già attirato su di se gli occhi di molti osservatori e tecnici (compreso quelli del mister del Foggia Giovanni Stroppa) sia per le sue qualità tecniche e sia per il suo curriculum: ha, infatti, giocato nella massima serie argentina e indossato la maglia della nazionale under 20 giocando assieme a Sergio Romero, Mauro Zarate, Maxi Moralez e Alejandro "Papu" Gomez. Gli ultimi due hanno voluto mandare un saluto a cittadini e giocatori viestani tramite dei video mostrati nel corso della presentazione della squadra svoltasi venerdì sera in piazza Vittorio Emanuele.

Alla cerimonia hanno partecipato anche il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, l'assessore allo sport Dario Carlino e Maurizio Iorio, attuale presidente e selezionatore della Italia Beach Soccer, oltre che ex calciatore di serie A (Roma, Inter, Fiorentina Verona e Foggia, solo per citare qualche squadra in cui ha giocato). In quella occasione è stato annunciato l'ultimo colpo di mercato, messo a segno a poche ore dalla chiusura delle trattative: ritorna all'Atletico Vieste il portiere Rocco Tucci, dopo aver vissuto da protagonista la cavalcata che ha portato il Foggia Calcio in serie B. A queste novità, si affiancano le conferme di capitan Sollitto, Innangi, Caruso, Triggiani e Compierchio, e l'approdo in prima squadra di tanti giovani viestani provenienti dai settori giovanili.

Obiettivo dei tre presidenti, Michele D'Aprile, Michele Prencipe e Lorenzo Spina Diana, è la conquista della salvezza in tempi brevi, per poi rincorrere il sogno di approdare ai play-off.

Questo il tabellone del primo turno di Coppa Italia (il ritorno è previsto per il prossimo 14 settembre):

Molfetta Calcio - Barletta 1922 (3-1 giocata ieri)
Unione Calcio Bisceglie - Vigor Trani
Atletico Vieste - Us Bitonto
Omnia Bitonto - Corato
Fasano - Pro Italia Galatina
Avetrana - Novoli
Otranto - Gallipoli
Atletico Aradeo - Casarano

Notte d’estate, notte di afa e insonnia, notte buia, senza stelle, notte gonfia di nubi. L’aria, dal balcone su cui Dante esce per trovare scampo dal caldo, è carica del profumo dei fiori di agave già appassiti, delle spezie il cui olezzo sale dalle strade affollate sotto l’hotel Metropol, il pepe di Cayenna, l’olivello, il finocchio. Gli odori pungono, fanno girare la testa, nemmeno l’acqua fresca dà sollievo alla gola riarsa. Solo conversare, forse, può distrarre da questa notte che non passa. E il caso vuole che sul balcone a fianco sia tornato chi già era stato: Friedrich Nietzsche. Dante lo incontra, ne ascolta le tante storie, i racconti sempre diversi.
Con Nietzsche sul balcone presenta una vertiginosa galleria di personaggi in precario equilibrio tra delizia e paranoia: due fratelli di sangue nei campi opposti dello spazio politico, tre fratelli spirituali uniti dalla passione rivoluzionaria, feroci criminali, uomini qualunque, bambine violentate, donne fatali, madri ed ermafroditi, in un caleidoscopio di storie dette e ridette e mentite da ciascun personaggio, tutte vere e tutte false e tutte dolorose – perché la verità non è mai vera, come la letteratura.
Con Nietzsche sul balcone – che il Saggiatore per la prima volta offre al lettore italiano – è l’opera ultima di Carlos Fuentes: dichiarazione di poetica e risultato della più limpida maturità artistica; una delle più alte espressioni del suo simbolismo barocco e visionario; un estremo soffi o narrativo delicatamente in conversazione con l’acume della filosofia. È il testamento letterario e spirituale del massimo scrittore messicano del xx secolo, maestro indiscusso della letteratura in lingua spagnola di ogni tempo.

Carlos Fuentes (1928-2012) è stato il più importante scrittore messicano del XX secolo. Tra le sue opere pubblicate dal Saggiatore figurano Gli anni con Laura Díaz (2008), Aura (2011), Il trono dell’aquila (2011), La morte di Artemio Cruz (2012) e Il gringo vecchio (2015).