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Post N° 221

Post n°221 pubblicato il 24 Agosto 2008 da Totolino7
 
Tag: erotica

Tutte le volte con lei (me)

Seduta sul letto ad un soffio da me...il tuo bel viso avvolto da una cornice di capelli neri  e su tutto i tuoi stupendi occhi scuri e il  tuo  incantevole sorriso…
Le tue mani, belle e  affusolate, giocavano con le mie…

Io ti guardavo come si osserva un bambino appena nato, con quella dolcezza che illumina gli occhi, sfiorandoti appena la pelle del viso, con delicatezza, come se le mie dita temessero di lasciare tracce indelebili…
Ed ecco  la tua mano lasciare lentamente la mia per  risalire piano  verso il mio volto…Sentivo le tue  dita sottili  sfiorare  le mie labbra, tracciando quelle promesse tanto desiderate…nei tuoi occhi un lago di  tenerezza, dolcezza, amore….e le tue dita che scorrevano piano sulla mia bocca disegnando quel bacio a lungo desiderato…nel bagliore dei tuoi occhi le profondità degli abissi in cui avrei voluto annegare…eri lì, eri vera, eri accanto a me, e mi accendevi i sensi…donna…femmina…mia!!!

 
Ho fermato  la tua mano  baciandoti le dita senza nascondere la mia commozione...il mio amore per te…ho letto nei tuoi occhi le stesse cose che tu leggevi nei miei, mentre le mie labbra si accostavano lentamente alle tue  fino a sfiorarle…ho sentito il tuo sapore  percorrere la mia pelle, ho capito che il mio Mondo era lì, eri tu, era in quel bacio....
Le tue labbra…sapore di more...le ho avvolte tra  le mie, le ho assaggiate, succhiate, mangiate fino a  sprofondare nella tua bocca, nel calore della tua lingua, rimanendo a lungo sospeso tra terra e cielo, in quel vortice dolcissimo che poteva portare solo all’amore.

Le mie mani ti accarezzavano il viso, il collo, scivolavano tra i capelli, scendevano sul tuo seno, sfiorando i tuoi capezzoli che sbucavano maliziosi  sotto quella maglietta leggera.
Quanto tempo è passato? Secondi, minuti, ore?…Sono riemerso ebbro di te, mi sono perso a lungo nei tuoi  occhi, ho letto la tua vita in quelle nere ciliegie,  ho capito che in quel momento avevo attraversato la tua anima come un vento caldo…

Ho cercato con lo sguardo il tuo muto consenso…poi  ho insinuato  piano  le mie mani  sotto la tua gonna...nessuna resistenza…solo il tuo abbandono dolce e femminile…e le mie mani sulle tue cosce tornite, sode, lisce, fresche…Avrei voluto stringerle con tutta la forza, quasi che la pressione delle mani potesse dirti quanta voglia avevo di te…nella mia pelle si espandeva quel  piacere sottile di scoprirti lentamente…muovevo le dita  lasciandole  scorrere sulle tue autoreggenti con esasperante lentezza come a volermi gustare   tua femminilità goccia a goccia…
Sentivo sotto le mie dita la tua pelle scorrere e il mio desiderio salire…ho lasciato scivolare le tue calze fino a toglierle del tutto, con gesti volutamente lenti e preziosi per  godere di ogni  millimetro della tua pelle nuda,  accarezzando  le tue gambe, risalendo dai piedi fino alle tue cosce...era come muoversi  su due colonne d’ebano, era come vivere la tua femminilità attraverso la flessuosità delle tue belle gambe…come entrarci dentro e inebriarmi della tua essenza…ero incredulo…mi sembrava impossibile che  io fossi lì, in ginocchio davanti a te, con le mie mani che ti percorrevano fino a sfiorare il bordo di quel pizzo nero…la soglia…l’abisso…
Le mie labbra accompagnavano quelle carezze percorrendo  languidamente la tua pelle...
Sentivo i tuoi occhi su di me, i tuoi pensieri nelle mie dita, nelle mie labbra, mentre in quel tuo silenzio pieno di desiderio, solcavo  lentamente il morbido velluto delle tue splendide gambe...
 

Il tuo respiro si colorava delle tinte più calde...intuivo la tua schiena flettere leggermente avanti e indietro, dando la sensazione che il tuo desiderio percorresse le mie stesse strade…muto assenso  a continuare il viaggio verso la tua dolce  profondità.
Ascoltavo il tuo silenzio, la voce del tuo respiro, mordendo piano con le labbra umide le tue cosce…ormai non c’erano più freni né pudori, né limiti da oltrepassare…sentivo che eri mia…
Il percorso che ci aveva visti per giorni e giorni entrare nelle nostre anime si stava completando penetrando anche la nostra pelle...

Pizzo  tra le dita…un varco tra la seta,  e  le mie labbra che cominciano a scorrere piano su un morbido cespuglio, fili neri di  velluto…carezze sulla tua carne rosea, labbra contro altre “labbra”…carezze lente…baci …chiavi per l’ingresso…il tuo abbandono sempre più completo sotto la mia bocca….baci sempre più profondi…una delizia averti così…la mia testa che sprofonda  tra le tue gambe e le mie mani leggere che ti aprono tutta…un varco per la mia bocca per gustare il tuo sapore, il  tuo profumo, per lasciare  scorrere la mia lingua lentamente dentro di te e sentirmi terribilmente eccitato da  quel gusto di  mandorle e miele... "possederti" con la mia lingua con una una intensità ed una profondità sempre maggiore…”scoparti” con quella tenerezza, con quella passionalità, con quella partecipazione emotiva che non avevo usato mai...

La mia lingua scorreva  sul tuo clitoride, lo circondava, lo lambiva, batteva per sentirlo pulsare, per rincorrere i tuoi gemiti, aumentando ogni tanto la pressione e il ritmo per  far salire il tuo piacere, per sentire urlare la tua voglia...rallentando fino a fermarmi quando sentivo  il tuo corpo fremere di desiderio, e la tua voce calda ansimare:  “non fermarti…continua…. ancora, ancora….”…la tua pelle vibrava nell’attesa, le  tue parole e  il sangue impazzivano nelle mie vene…sentivo pulsare il tuo clitoride sotto le dita, le labbra, la lingua...avvertivo le ondate emozionali che ti  percorrevano,  e più sentivo fremere il tuo corpo più saliva la mia voglia di te, il mio immenso desiderio di farti godere, godere di me, come se i tuoi orgasmi fossero anche i miei, come se mi tu mi dessi un piacere infinito solo comunicandomi il tuo godimento profondo  e il tuo appagamento totale.

La mia lingua impazziva tra i tuoi umori e il tuo piacere, mentre le mie mani avvolgevano teneramente il tuo seno ancora coperto, sfioravano i tuoi capezzoli turgidi, scivolavano dentro le tue cosce, sui tuoi fianchi, si stringevano a volte con ferma dolcezza alle tue gambe…
Vedevo il tuo corpo proteso completamente verso la mia lingua, percorso dai quei  brividi che fermavo nella mia bocca…finalmente eri mia….totalmente mia.

Ti sei allungata sul  letto, sfuggendo per un attimo  alle carezze della mia bocca…ho aperto le tue braccia, ho stretto con più forza le tue mani incrociando le dita con le mie e ti ho baciata a lungo, assaporando dalle tue labbra il nettare delle stelle.
Non c’era più niente, né terra né cielo, solo la soffice luce dei tuoi occhi e la sensualità dei tuoi baci, dei mie baci, la voglia della tua lingua calda, la voglia di te…

Ho vissuto  a lungo nel tuo respiro e tu nel mio,  e quando  tornavo a galla da quelle voluttuose profondità, posavo con fermezza lo sguardo contro il tuo come a voler leggere nei tuoi occhi la conferma che quei baci non vivevano solo in superficie, ma erano penetrati nella tua anima e nel tuo cuore, colorando una storia d’amore.

Ci sono state poche frasi, i gesti e gli sguardi parlavano da soli, ma ogni tanto avvertivo il bisogno di scandire queste tre parole sussurrandole  sul  tuo viso: io ti amo…e sentivo l’eco della mia voce che sembrava una musica,  come se invece delle corde vocali in quel momento vibrassero corde di violino.
Dalle mie mani uscivano fiori di tenerezza, le mie dita scorrevano leggere sul tuo volto, sul tuo collo, fra i tuoi capelli, accompagnate da quei baci che si posavano dolcemente sulla tua fronte, suoi tuoi occhi, su tutto il tuo viso, per poi di nuovo precipitare sulle tue labbra.

Tu…il tuo corpo era lì, da spogliare, da scoprire completamente…ho tolto la tua maglietta lentamente e ti ho liberata dal  reggiseno... ho finalmente avuto tra le mani il tuo seno nudo, liscio, sodo, quasi da adolescente… l’ho avvolto nel cavo delle mani, l’ho ammorbidito, l’ho baciato, l’ho leccato, ho guardato con amore  i tuoi  capezzoli turgidi, eretti…in attesa…. li ho stretti fra le dita, li ho sfiorati,  li ho leccati piano con la punta della lingua  per poi succhiare a lungo tutta la dolcezza che era custodita nel tuo seno. 

Ho goduto dei tuoi respiri, dei tuoi sospiri, dei tuoi piccoli gemiti, ho goduto della tua pelle ambrata, dolce, morbida…ho goduto del tuo sapore, del tuo odore, ho goduto di te, di ogni sfumatura, di ogni particolare, di ogni centimetro, di ogni piega del tuo giovanile corpo di donna.
Ho mangiato il tuo collo,  le tue spalle, stringendo  forte a me il tuo seno,  ho  percorso da cima a fondo i filo della tua schiena,  con le labbra, con la lingua, con le dita, lasciando poi scivolare la tua  gonna e lo slip sul pavimento...nuda…vestita solo dei miei occhi, della mia voglia…nuda... tutta da leccare, succhiare, stringere fra le labbra...
Ho percorso la tua pelle  vellutata, gustandola con la sensibilità delle mia mani…le mie carezze sempre più intense e profonde…..le mie mani ti percorrevano tutta e le mie dita attraversavano ogni angolo, ogni piega, accompagnate dalla mia bocca, dalla mia lingua…mai sazio…mai pago…

Ho divorato la tua pelle, il tuo corpo caldo, voglioso, abbandonato alle mie mani e alle mie dita…i morsi sulla tua schiena…violino da percorrere fino a raggiungere colline di velluto, morbide dune da abbracciare, stringere,  sfiorare...e farti ancora mia, penetrarti così, scoparti tutta, in tutti i modi…averti…scoparti senza remore, senza limiti…desideri in libertà, senza freni…il piacere intenso di affondare delicatamente con un dito bagnato di te in quel solco profondo, per cercare di farti impazzire ancor più di piacere…Era una meraviglia dei sensi non sentire alcuna resistenza…e molto coinvolgente il tuo totale abbandono alle mie voglie…allora ho messo di nuovo  le mie mani  tra le tue cosce per  accarezzare  ancora tutta  la tua calda  femminilità…hai allagato le mie dita mentre entravano dentro di te, bagnandole  ancora …hai goduto ancora di me, con amore, per amore.

Ti ho amata per tutta la notte, fino a che un’ora indecente ci ha sorpresi del tutto incantati...all’improvviso ci siamo resi conto che erano passate tante ore da quando ci siamo seduti sul letto tenendoci per mano,  ore che a noi sono sembrate pochi minuti, come se il tempo si fosse fermato sui nostri abbracci...
Ti ho salutata con un bacio profondo, il più bello che avevo in serbo per te,  gustando ancora per un po’ il tuo sorriso, i lampi caldi dei tuoi occhi, l’abbraccio delle tue mani, guardando il tuo corpo ancora una volta, accarezzandolo con gli occhi, scopandolo ancora tutto con lo sguardo…eri nuda e lanciavi segnali di femminilità da ogni poro, ed eri così bella amore, talmente bella e composta che non sembrava neanche in quel letto ci fosse una donna completamente nuda…. “nuda sei semplice come una delle tue mani.. liscia… terrestre.. minima… rotonda… hai linee di luna… nuda sei sottile come il grano nudo”

- preso da un blog il cui autore non me lo ricordo più - stilizzato da me. Qualora lo vorrai, lo cancellerò. Fino ad allora, sarò dentro questo testo, così come imaginatomi dalla mente e anima.

 

 

 
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Tutte quelle lacrime amare

E alla fine ti rendi conto

che tutte quelle lacrime

spese per lui...

Non valevano niente

 

Quanto t'ho amato

 

Scrigno del cuore

Ti terrò nascosto, in quel pezzo di cuore
dove ho racchiuso i miei sogni di ragazza...
dove la ruggine del tempo non attecchisce
così come fa col mio viso,
lasciandovi ogni giorno una ruga in più...
Ti terrò nascosto in quel pezzo di cuore fanciullo
che palpita in un corpo logoro ed esausto...
Nulla ho di te se non questi ricordi celati.
Nulla ho di te se non lacrime che tu non sai.

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