Mondo Parallelo

Ritagli di vita e di suoni

 

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Grazie Virgola ero passato sul tuo blog perché nella mia...
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BACK TO BLACK

He left no time to regret, kept his dick wet, same old safe bet. Me and my head high, and my tears dry, get on without my guy, you went back to what you knew, so far removed from all that we went through, and I tread a troubled track, my odds are stacked, I'll go back to back. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her and I go back to...I go back to us, I love you much; it's not enough, you love blow and I love puff, and life is a pipe, and I'me a tiny penny rolling up the walls inside. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her, and I go back to...

 

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SI DEVE ESIGERE PIù DA SE STESSI CHE DAGLI ALTRI

Se a un certo punto un'amicizia o un amore cessano, forse non sono mai esistiti davvero.


aquila

 

S'I' FOSSE FOCO (SONETTO DI CECCO ANGIOLIERI)

 

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SMILE: THE LIFE IS SO GOOD!

 

LOVE HER AGAIN (DAL CD "ALONE" DI G.M.)

    

 
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FIAMMELLA SEMPRE ACCESA NEI CUORI

L'importante è come si vive e non quanto.

 

THE SECRET (BY GIOV@NNI)

 

Messaggi di Giugno 2014

PARADOSSO

Post n°548 pubblicato il 30 Giugno 2014 da menegi53
 
Foto di menegi53

Troppo lungo il giorno quando aspetti il domani che ti farà felice. Troppo breve il durare del domani arrivato, felicità passata sulle ali di un gabbiano, e l'oggi è appena nato, e oggi è già domani. È pesante sentirsi preso nel turbinar del tutto se al tutto non vuoi dar te stesso, quando ti vergogni di farne parte; sì perchè sai che da solo non lo potrai cambiare, quel tormentato mondo che veder non vuoi, e davvero ti ha tediato, fatto di guerre e di corrotti sogni, con le illusioni perse dopo gli eventi noti. Fiumi di parole, oratori tanti, ma non ci sono azioni né tantomeno fatti per cui si possa dire: "suvvia, andiam tranquillamente avanti!". Nubi che passano gravide di pioggia laddove pioggia cade e ingrossa gli alvei pieni, così come il deserto: e la sabbia innalza muri, fatti di fuoco e luce, raggi che ti accecano, con arcani sogni nel gioco dei miraggi. Oasi lontana, gole assetate all'ombra delle dune; pochi ciuffi d'erba secca e gialla, e carovane da lontano stagliate all'orizzonte, che procedono piano, lentamente poi scompaiono; puntini neri segnati su fogli bianchi d'un quaderno come la sabbia bianco. E, prima fisso nel cielo, poi piano avanza uno stormo d'ali che carezzan l'aria e in un baleno sono inghiottite dal cielo sereno, di sopra la cappa di azzurro abbagliante. Ritorno a giocare con i fili del tempo, e il giorno, nel sole mi avvolge come fossi un bambino che trova riparo tra le pieghe del cielo: sogni puntati con spille dorate, sulle bianche vele spiegate d'un veliero che buca le nuvole bianche, nella sua rotta segreta, tra gli astri del firmamento, leggero, sospinto dal vento. ... Giov@nni (By Sony Xperia)

 
 
 

COME RICCIO

Post n°547 pubblicato il 28 Giugno 2014 da menegi53
 
Foto di menegi53

Mi chiudo in me stesso e non penso più a niente, mi stringo le mani e non vedo la gente. Mi passano accanto, ma non resto a guardare, faccio finta di niente. Come riccio mi chiudo gli aculei di dentro a formare una palla del mio sentimento; poi rotola via, malinconico addio, tra la polvere e il cielo, in mezzo ai tramonti e alla brezza salata che mi vuol salutare col suo amaro sapore, come nebbia di luce che s'alza dal mare; e poi, chiudo gli occhi solo un istante, li riapro per guardare di nuovo, e... tutto scompare. ... Giov@nni (By smartphone)

 
 
 

NOSTALGIA

Post n°546 pubblicato il 27 Giugno 2014 da menegi53
 
Foto di menegi53

Come un soffio di vento è silenziosa e lieve. Nulla rimane come d'incanto dello stesso colore, nell'istante che il cuore segue il suo passo e lento batte da dentro per farsi sentire, nel suo dolce avanzare, nel suo muto apparire. Nostalgia di un tramonto, di un sole che piange insieme alla pioggia che cade dal cielo macchiato di azzurro. Ma è pioggia salata di un cielo che assomiglia ai miei occhi. Sono i miei occhi macchiati di azzurro, e pioggia le stille lungo il mio volto. Sorriso velato di nostalgia, era ieri, non so! Forse... un giorno lontano, forse, sì, forse... un altro me stesso mi teneva per mano. ... Giov@nni (By smartphone)

 
 
 

LA BROCCA (Un semplice... racconto)

Post n°545 pubblicato il 25 Giugno 2014 da menegi53
 
Foto di menegi53

Nel grande regno di Id, il signore e la signora Kers, pur essendo ricchi e rispettati, non avevano figli. Grande allora fu la gioia di tutti, quando la signora Kers si accorse di aspettare un bambino. Ma il giorno della nascita del bimbo fu un giorno tristissimo, che lasciò  tutti esterrefatti. Perché invece del bambino tanto atteso nacque una… brocca, sì, uno di quei vasi di terracotta che hanno la forma di una donnina e che servono per contenere l’acqua. Che fare? Abbandonarono la casa, lasciandovi dentro quel mostro indesiderato. Ma la brocca, poverina, li seguiva rotolando e gridava: “Papà e mamma della brocca, aspettate la vostra figlia brocca!”. Ma più gridava, più gli altri avevano paura e scappavano correndo a perdifiato. La brocca rotolava e piangeva. Finalmente il vento ne ebbe pietà e, intenerito, la sollevò in aria e la portò nel cuore della foresta su un soffice tappeto d’erba e foglie. La famiglia Kers tirò un sospiro di sollievo e, sentendosi liberata per sempre da quell’incubo, chiese ospitalità al potente principe della regione. Un po’ di anni dopo, proprio quel principe, che oramai era divenuto re, cavalcava nella foresta. Arrivato nella radura scese da cavallo per schiacciare un pisolino sull’erba soffice e vide tra i cespugli la brocca abbandonata. “Com’è bella!”, pensò. La prese in braccio e la portò nel suo palazzo d’avorio e diamanti. Era un palazzo molto bello, certo, ma anche sporco ed impolverato. Si sentiva, tangibile, la mancanza di una regina che badasse alla casa. Ma dal momento in cui la brocca entrò nel palazzo tutto cambiò. I servitori cominciarono a trovare tutto spazzato, spolverato e riordinato. E non riuscivano a capire come succedesse, anche se ne erano felici. Pure il re, quando si trovò a sedere su un trono lucidato e splendente, si incuriosì. Una notte, invece di andare a dormire, si nascose dietro una porta e cominciò a spiare la brocca. A mezzanotte in punto, dalla brocca sbucò una bellissima fanciulla che si mise subito a spolverare e a pulire i mobili. Fu un colpo di fulmine. Il re si innamorò pazzamente della bella e giudiziosa fanciulla. La prese per mano e disse: “Esci immediatamente dal regno dei morti ed entra in quello dei vivi”. Poi la fece sedere sul trono accanto a sé perché diventasse la sua sposa. Fu organizzata una festa come non si era mai vista da quelle parti. Tutti i sudditi dovevano venire a rendere omaggio alla nuova bellissima regina del regno di Id. Fu così che arrivò anche la famiglia Kers. Quando la regina li vide arrivare tornò a nascondersi nella brocca  e gridò: “Papà e mamma della brocca, aspettate la vostra figlia”. I Kers rimasero a bocca aperta, ma poi la regina uscì dalla brocca e li abbracciò, aumentando così la confusione del signore e della signora Kers che di colpo scoprivano di avere una figlia e di essere suoceri del re. Poi, la regina, seria e col visino un po’ cupo soggiunse: “Non abbandonate mai il vostro rampollo! E’ un essere umano che va trattato come gli altri. Quella che a voi sembra solo una brocca, può contenere una regina!”.

 

Giov@nni (By Sony Xperia)

 
 
 

LA GIOIA E' LI' CHE ASPETTA

Post n°544 pubblicato il 24 Giugno 2014 da menegi53
 
Foto di menegi53

Stelle e silenzi ascolto, senza parole, dove tutto si manifesta senza fare rumore: scivolare lieve del tempo che smorza i pensieri. La luna galleggia nel buio ed abbraccia sospiri e dimenticando gli affanni ci conduce di fronte allo specchio del sogno: dolce carezza senza preavviso alla porta della mia anima. Tutti sognano, e, come diceva Shakespeare, noi siamo stati creati dalla stessa sostanza dei sogni. Purtroppo i sogni non durano mai abbastanza a lungo da realizzarsi per davvero, per farci almeno osservare quello stralcio di vita pura e di felicità che solo essi sono in grado di donarci. Ecco, un sogno che vorrei sempre sognare. E poi c’è un sogno che a volte sembra talmente reale da non sembrare nemmeno un sogno. E’ un sogno in cui la noia si scontra con la felicità. La noia è l'abitudine, è la monotonia e a volte è anche tristezza. La felicità non è altro che gioia di vivere. La noia è spesso invidiosa della felicità. Essa è così sterile, spesso così viscida, che la felicità non può che sfuggire dalle sue tetre mani. Eppure a volte è la noia a vincere su di noi, è lei a devastare con la compagnia dell'invidiosa e pungente malinconia ogni attimo della nostra tanto fragile quanto effimera esistenza. La noia si avvicina con passi lenti e felpati alla felicità. La attacca, dapprima con piccoli e lenti colpi. La bombarda di domande. "Cosa ti rende così? Sai che prima o poi tutto finisce e sai benissimo che sarebbe meglio soffrire poco adesso, piuttosto che successivamente, perché il tempo scorre e macchia i tuoi ricordi fino quasi a cancellarli". Poi dopo aver succhiato tutta la tua felicità fino all'ultima goccia, dopo aver devastato quasi tutta la sua corteccia, sferra l'ultimo attacco. La felicità crolla, inerme, ormai senza vita e tu ti ritrovi solo a piangere steso su un gelido pavimento, guardando un cielo, che, nonostante tutti i tuoi sforzi, non ti appare più azzurro. Allora vorresti gridare, urlare, morderti le labbra, le mani, prenderti a schiaffi, solo per scrollarti di dosso tutta quell'ansia, tutta quella malinconia, quella noia che hanno preso il posto, in un attimo, di quella felicità tanto attesa e così poco goduta. Ormai sei completamente fuori dal mondo, fuori da ogni prospettiva. Così passi ore a chiederti cos'è che non ti lascia più in pace, anche se lo sai benissimo dentro di te, e passi giorni a domandarti se vai veramente bene così come sei. Guardi il mondo da lontano e ti accorgi di quanto siano svelti i passi della gente, della disattenzione di troppe persone, riconsideri tante di quelle parole dette senza umiltà, senza cuore, così solo per far rumore. Allora ecco che ripensi a quei momenti in cui ti bastava solo un salto per raggiungere la felicità e ti rendi realmente conto che non è passato tanto tempo da allora. Il tempo non si dimentica, la storia non si cancella, soprattutto la nostra. Ti accorgi che non hai mai cercato niente, forse perché niente hai mai avuto o apprezzato. Ti rialzi, guardi l'azzurro del cielo, il verde degli alberi, illuminati da quel sole, che riscaldando quel pavimento su cui eri caduto, ti ha dato la forza di rialzarti e di scoprire che la noia non potrà mai sostituire la tua felicità, perché essa non potrà mai scomparire, siamo solo noi che la creiamo e distruggiamo. E allora ecco che il sogno finisce. Svegliati! Era solo e nient’altro che un brutto sogno, un piccolo incubo. E adesso che ti stiracchi e guardi i raggi di luce che filtrano dalle persiane socchiuse, adesso che il cuore batte più piano, adesso metti le mani dietro la testa e socchiudi gli occhi respirando il rumore del mattino prima di alzarti. Urla e strilla quanto vuoi, nessuno può fermare la tua voglia di gridare al mondo che sei di nuovo felice, perché tu sei tu, la tua vita ti appartiene e la gioia è dentro di te pronta da assaporare quando e come vuoi! Prendila, è lì che aspetta! Ma... sei ancora lì? Sbrigati e corrile incontro! Sì, afferrala e non lasciarla andare tanto presto perché è solo tua! Solo tua!

 

Giov@nni (by smartphone)

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: menegi53
Data di creazione: 23/11/2011
 

L'IGNORANZA E' MENO ODIOSA DELLA PRESUNZIONE

 

NON FARE DEL BENE SE NON ACCETTI L'INGRATITUDINE

 

CI VUOLE TUTTA UNA VITA PER IMPARARE A VIVERE

 

LA FELICITA' E' FATTA DI POCHI ISTANTI

aquila-immagine-animata-0012

 
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INCONTRIAMO IL DESTINO SULLA VIA PER EVITARLO

L'amicizia: gli amici ti aiutano, i conoscenti ti salutano!

 

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A VOLTE UN PO' DI SOLITUDINE CI FA STARE BENE

Chissà perchè certe donne e certi uomini non cambiano mai! Com'è squallida l'umanità, e io ne faccio parte!

 

RONDINI (DAL CD "TIME OFF" DI G.M.)

 

Volano, come rondini volano

poi nel cielo scompaiono

i miei sogni così.

Tornano come rondini tornano

anche se non vorrei...

I miei sogni così.

Chi non ama ricordi non ha...

sempre solo restare dovrà...

Una vita vissuta così...

non vorrei...non vorrei.

Meglio ridere e piangere se...

se l’amore ora viene ora va...

fa soffrire, ma è meglio così:

solo non sarai...no mai!

I ricordi verranno da te

come gocce di pioggia...

cadranno giù...

dai tuoi occhi dal cuore e poi tu,

sognerai... Di tornar tra le braccia di chi... se ne andò..

senza dirti nemmeno perché...

Sognerai... Di fermare quel bacio... così,

che hai rubato alle labbra di chi...mai t’amò... mai t’amò.

 

NOTHING MORE

 

Alcuni si ricordano dell'educazione

solo quando la pretendono dagli altri

 

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FELICITà

Non parlate della vostra felicità a chi è meno felice di voi.

La felicità è come la febbre poichè tutti ci sono intorno per farcela passare.Felicità

 

SCENDI! (A SONG BY GIOV@NNI)

 

TURBOLENZE D'ONDE

Senza il tuo consenso nessuno potrà mai farti sentire inferiore.

 

 

POLVERE DI STELLE SULLE MANI

Io sono più importante dei miei problemi.

 

COME SPIGHE DI GRANO

Il falso amico è come l'ombra che ci segue finché dura il sole

 
 

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