Mondo Parallelo

Ritagli di vita e di suoni

 

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BACK TO BLACK

He left no time to regret, kept his dick wet, same old safe bet. Me and my head high, and my tears dry, get on without my guy, you went back to what you knew, so far removed from all that we went through, and I tread a troubled track, my odds are stacked, I'll go back to back. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her and I go back to...I go back to us, I love you much; it's not enough, you love blow and I love puff, and life is a pipe, and I'me a tiny penny rolling up the walls inside. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her, and I go back to...

 

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SI DEVE ESIGERE PIù DA SE STESSI CHE DAGLI ALTRI

Se a un certo punto un'amicizia o un amore cessano, forse non sono mai esistiti davvero.


aquila

 

S'I' FOSSE FOCO (SONETTO DI CECCO ANGIOLIERI)

 

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SMILE: THE LIFE IS SO GOOD!

 

LOVE HER AGAIN (DAL CD "ALONE" DI G.M.)

    

 
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FIAMMELLA SEMPRE ACCESA NEI CUORI

L'importante è come si vive e non quanto.

 

THE SECRET (BY GIOV@NNI)

 

Messaggi di Novembre 2014

AQUILONE SENZA FILO

Post n°636 pubblicato il 18 Novembre 2014 da menegi53
 
Foto di menegi53

 

 

 

 

 

 

Navigo, tra i colori del cielo,

fluttuo nel vento e su questa terra

senza tempo, nello spazio che la contiene,

ove il divenire su di me protende le sue mani.

Il nulla abbraccia il silenzio,

sabbie mobili ingoiano

chimere fatte di vento

che tacciono per non soccombere

sotto il peso del mio sentimento.

Navigo, ondeggio senza peso alcuno,

dietro il mio passo non scorgo nessuno.

Pace quotidiana, da ricercare non so dove,

impietosa pace dal rostro nascosto.

Vorrei essere come un airone bianco,

vorrei, come aquilone senza filo,

perdermi nell’immensità del cielo,

senza alcun freno e di volare mai stanco,

nel mistero di tempi remoti

per avere risposte, celate nelle clessidre di vetro.

E intanto, il tempo mi passa accanto e corre

sfuggendo alle mie mani,

troppo piccole per trattenerlo.

Magari, di certo, ci riuscirò… domani.

 

                                                                 Giov@nni

 
 
 

NUDITA'

Post n°635 pubblicato il 16 Novembre 2014 da menegi53
 
Foto di menegi53

Era solo ieri, no, forse oggi, insomma, l’ora era quella. Magari sarà anche domani, probabilmente capiterà di nuovo! Mi guardava con sfida, fiera della propria nudità, una vergine in trepida attesa, che aspettava un mio gesto. Mi guardava ricordo, ed io non sapevo che fare, forse avevo timore di sporcare il suo cuore. Tentennavo, temevo di ferirla, sporcarla, deluderla. E avevo una miriade di pensieri che avevo paura sfuggissero per non ritornare più. Volevo fermare quel momento di incanto con parole che a tratti mi balzavano innanzi ma non sapevo quali scegliere per placare la mia sete di affrontare quel nudo, bianco e pulito. Qualche imperfezione qua e là, ma si sa, nulla è perfetto, e qualche piccolo neo spiccava tra il bianco, ma non dava fastidio, anzi risalto a quel candore invitante. E pensavo, un poco nervoso: “E se fosse finita male? E se non l’avessi mai più rivista? E se le mie mani l’avessero sgualcita?”, ecco, sì avevo tanti pensieri, indugiavo, prendevo tempo. L’orologio era senza lancette e non vedevo le ore passare. Lei mi fissava, io abbassavo gli occhi e mi vergognavo, perché mi sentivo vuoto di pensieri e nel cuore. Finché mi decisi, con grande fatica, uno sforzo assai grande ma poi ero contento, si avevo ripreso il coraggio!  Così, avvicinai lentamente la penna e la scrissi. La pagina bianca si sentì, così, appagata, e nel suo bianco portava finalmente di me un ricordo profondo, così che ancora oggi posso leggere il frutto d’un pensiero lasciato per sempre intatto nel tempo. Un foglio bianco con poche parole, piccoli punti di nero caduti dal cuore.

 

Giov@nni

 
 
 

ASPETTANDO UN ANGELO CADERE

Post n°634 pubblicato il 15 Novembre 2014 da menegi53
 
Foto di menegi53

I suoi occhi, non abbastanza brillanti per essere azzurri, ma di un intenso che mi penetrava dentro, nemmeno erano abbastanza scuri per essere grigi. E io ero lì, seduto a guardare, a far finta di niente, ad aspettare in una sala d’attesa un’attesa infinita. Ma avrei voluto che davvero fosse infinita; tra le mani il numero cento. Le chiesi che numero avesse nel mare di voci che mi tormentavano i timpani. Lei non rispose, soltanto mi sorrise e mi mostrò il suo foglietto triangolare. Era di due unità superiore al mio. “Meglio così”, mi dissi, magari poi potevo fermarmi ad aspettare che un angelo cadesse dal cielo. I suoi occhi, troppo tristi, troppo seri, per essere quelli di una donna fiera. Quegli occhi che da anni forse si allenavano a rimanere impassibili davanti a tutto, ora sembravano piangere perché sparivano dietro le ciglia. Si cingeva la vita con le lunghe braccia ancora abbronzate, come a proteggersi da un colpo improvviso, o a far capire che era stanca di aspettare. Era accovacciata sulla sedia, sembrava fosse seduta sulla rena di una spiaggia con la risacca delle onde che faceva da sottofondo ai suoi pensieri che sembravano solidi. Ho poi scoperto che l’azzurro che spiccava, erano le lacrime represse di anni che finalmente trovavano sfogo, sotto le ciglia, in un impeto di rabbia; Io la guardavo da lontano, in modo distante, e con la mente pensavo ad altro. Quante volte mi passò per la testa di andare a parlare o di avvicinarmi a quella ragazza, la ragazza dagli occhi di ghiaccio. Ma ogni volta il gelo che sprigionavano mi paralizzava il cuore in una morsa di freddo e non avevo il coraggio di turbare i suoi pensieri da dietro la montagna di gelo che faceva di lei filtrare solo il rosa di un incarnato perfetto; lì, dietro gli occhi del colore del cielo come nei giorni in cui il vento ti sferza ed escon le lacrime senza che lo vuoi. Occhi fissi, occhi come la pietra, senza vita né movimento, occhi che non hanno età, occhi d’una ragazza di un’età indefinita così come l’angelo che aspettavo e mai cadde quel giorno dal cielo.

 

Giov@nni

 
 
 

IMMAGINE

Post n°633 pubblicato il 15 Novembre 2014 da menegi53
 
Foto di menegi53

Là appoggiato al muro, grande con la sua cornice sottile di argento, lo specchio dorme dopo che ha riflesso il mio viso stanco; gli occhi delle finestre sono chiusi, i camini sul tetto fumano lanciando nel cielo l’ultima boccata di nero. Sui marciapiedi dormono gli aceri e i tigli; la nuvola si stiracchia nel cielo stringendosi al petto una stella rubata nella casa del sole. Qui, subito fuori di casa, appoggiato alla parete, dorme un suo raggio  ma adesso che mi sono destato, scintille di farfalle dorate si precipitano da un angolo all’altro. E poi in giardino, gocce di pioggia hanno disegnato sul fango strani fiori che hanno aperto i loro petali rossi. Ecco, lo specchio si è risvegliato per raccoglier i frammenti della mia immagine mentre le finestre hanno spalancato immensi occhi azzurri. I camini sui tetti vicini si son messi a fumare più in fretta, sbuffi di fumo bianco e rosa; gli aceri ed i tigli han cominciato a chiacchierare sui marciapiedi raccontando di come perdono veloci le foglie, e non sanno che lozione anti caduta usare; alcuni dicono che è meglio adoperare quella della primavera. Persino la nuvola si è svegliata ed ha lanciato con un soffio una stella nella mia stanza per farmi destare. E fuori da dietro le tende filtra la luce che si è fatta abbagliante e si è versata sui miei capelli, mi è colata tra le palme delle mani che l’hanno accarezzata, ed ha lasciato sopra la seggiola di faggio, un disegno a forma di cuore fatto di petali bianchi. E il mattino si inerpica lento, dentro di me e tutt’intorno alla stanza, mi stropiccio gli occhi piano: “è già tardi”, mi dico, “svegliati, andiamo!”.

 

Giov@nni

 
 
 

FOGLIE GIALLE

Post n°631 pubblicato il 14 Novembre 2014 da menegi53
 
Foto di menegi53

Veder cadere le foglie mi lacera dentro soprattutto le foglie dei viali, soprattutto se sono ippocastani, soprattutto se passano dei bimbi, soprattutto se il cielo è sereno, soprattutto se ho avuto, quel giorno, una buona notizia, soprattutto se il cuore, quel giorno, non mi fa male per i fatti angosciosi accaduti, soprattutto se credo, quel giorno, che quello che amo mi appartenga, soprattutto se quel giorno mi sento d'accordo con gli uomini e con me stesso; veder cadere le foglie mi lacera dentro, soprattutto le foglie dei viali d'ippocastani. I giorni son sempre più brevi le piogge non smettono mai. La mia porta, spalancata, ha fatto entrare un soffio di vento. Ma ecco sui rami, maturi, profondi dei frutti carichi di miele. Stavano per cadere senz’essere colti se solo un raggio di sole avesse tardato ancora un poco. I miei occhi quante volte hanno pianto davanti a chi senza di me s’è sentito perduto, e di più fare avrei voluto, ma di più non ho potuto. I rami protesi nel cielo sono rimasti nudi, i miei occhi, spogli e immensi come gli occhi di un bimbo ma non un giorno han perso il loro sole; quegli stessi occhi che quando fissano altri occhi s’illanguidiscono un poco, nel vederne di gioiosi, immensamente intelligenti, perfetti: allora saprò far echeggiare il mondo del mio sentimento. Grandi occhi, gli occhi del cielo. Così come sono d’autunno i castagni con le foglie lustre dopo la pioggia, con spicchi di azzurro dipinti, in ogni stagione, in ogni ora. Occhi grandi, occhi gonfi di pianto, e certo verrà giorno che gli uomini si guarderanno l’un l’altro fraternamente con quegli occhi dipinti, quelli dei castagneti e dell’autunno che avanza, ed anche i passeri in volo, si guarderanno stupiti, tra i colori iridati degli arcobaleni; con i miei occhi fissi nei tramonti e nelle albe di fuoco, nel vento che sibila tra le canne ormai secche dei fossi, mentre tu cielo fatto di silenzi nascosti, porta vicino al mio cuore, ai miei occhi, i tuoi occhi.

 

Giov@nni

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: menegi53
Data di creazione: 23/11/2011
 

L'IGNORANZA E' MENO ODIOSA DELLA PRESUNZIONE

 

NON FARE DEL BENE SE NON ACCETTI L'INGRATITUDINE

 

CI VUOLE TUTTA UNA VITA PER IMPARARE A VIVERE

 

LA FELICITA' E' FATTA DI POCHI ISTANTI

aquila-immagine-animata-0012

 
Citazioni nei Blog Amici: 39
 

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INCONTRIAMO IL DESTINO SULLA VIA PER EVITARLO

L'amicizia: gli amici ti aiutano, i conoscenti ti salutano!

 

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A VOLTE UN PO' DI SOLITUDINE CI FA STARE BENE

Chissà perchè certe donne e certi uomini non cambiano mai! Com'è squallida l'umanità, e io ne faccio parte!

 

RONDINI (DAL CD "TIME OFF" DI G.M.)

 

Volano, come rondini volano

poi nel cielo scompaiono

i miei sogni così.

Tornano come rondini tornano

anche se non vorrei...

I miei sogni così.

Chi non ama ricordi non ha...

sempre solo restare dovrà...

Una vita vissuta così...

non vorrei...non vorrei.

Meglio ridere e piangere se...

se l’amore ora viene ora va...

fa soffrire, ma è meglio così:

solo non sarai...no mai!

I ricordi verranno da te

come gocce di pioggia...

cadranno giù...

dai tuoi occhi dal cuore e poi tu,

sognerai... Di tornar tra le braccia di chi... se ne andò..

senza dirti nemmeno perché...

Sognerai... Di fermare quel bacio... così,

che hai rubato alle labbra di chi...mai t’amò... mai t’amò.

 

NOTHING MORE

 

Alcuni si ricordano dell'educazione

solo quando la pretendono dagli altri

 

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FELICITà

Non parlate della vostra felicità a chi è meno felice di voi.

La felicità è come la febbre poichè tutti ci sono intorno per farcela passare.Felicità

 

SCENDI! (A SONG BY GIOV@NNI)

 

TURBOLENZE D'ONDE

Senza il tuo consenso nessuno potrà mai farti sentire inferiore.

 

 

POLVERE DI STELLE SULLE MANI

Io sono più importante dei miei problemi.

 

COME SPIGHE DI GRANO

Il falso amico è come l'ombra che ci segue finché dura il sole

 
 

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