Mondo Parallelo

Ritagli di vita e di suoni

 

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BACK TO BLACK

He left no time to regret, kept his dick wet, same old safe bet. Me and my head high, and my tears dry, get on without my guy, you went back to what you knew, so far removed from all that we went through, and I tread a troubled track, my odds are stacked, I'll go back to back. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her and I go back to...I go back to us, I love you much; it's not enough, you love blow and I love puff, and life is a pipe, and I'me a tiny penny rolling up the walls inside. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her, and I go back to...

 

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SI DEVE ESIGERE PIÙ DA SE STESSI CHE DAGLI ALTRI

Se a un certo punto un'amicizia o un amore cessano, forse non sono mai esistiti davvero.


aquila

 

S'I' FOSSE FOCO (SONETTO DI CECCO ANGIOLIERI)

 

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SMILE: THE LIFE IS SO GOOD!

 

LOVE HER AGAIN (DAL CD "ALONE" DI G.M.)

    

 
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FIAMMELLA SEMPRE ACCESA NEI CUORI

L'importante è come si vive e non quanto.

 

THE SECRET (BY GIOV@NNI)

 

Messaggi di Settembre 2015

TI CHIESI PERCHE'

Post n°859 pubblicato il 29 Settembre 2015 da menegi53
 

Ti chiesi perché i tuoi occhi

si soffermavano spesso nei miei

come una stella del cielo

in un’onda riflessa.

Mi hai guardato a lungo

cercavi una risposta che non veniva

o che non volevi trovare;

come si saggia un bimbo con lo sguardo,

mi hai detto poi, con gentilezza:

non so, forse perché sei così…  forse perché

attraverso i tuoi occhi vedo riflessi i miei,

e ti voglio bene, sì, perché sei tanto triste.

Non avevo parole,

ho contemplato il silenzio

perché parlasse per me,

ho chiuso gli occhi

perché mi scendevano le lacrime,

ma davvero, la mia

non era tristezza,

era uno stato di melanconica

essenza come quando cerchi dentro

qualcosa che ti turba e non sai cos’è.

Poi ho aperto gli occhi,

mi sono guardato attorno

per capire se ancora eri china su di me

per respirare il mio sentimento,

e accanto a me ho raccolto

soltanto un frammento… della tua

ombra, un coccio che apparteneva

al mio cuore, solo... un piccolo

frammento d’amore.

 

Giov@nni

 
 
 

ANONOMO SPARTITO

Post n°858 pubblicato il 29 Settembre 2015 da menegi53
 

Ogni notte lo trovo in ginocchio,

il corpo proteso in avanti a toccare il suolo

sul tappeto rosso scuro

posato sulla scalinata

come volesse farsi perdonare

colpe che non hanno tempo.

Nella penombra un velo di fumo

come di incenso, da un vaso piatto di coccio,

posato sul pavimento di marmo rosa

mi irrita la gola, e il mio sguardo

si posa di fronte alla finestra aperta,

su un'erma di marmo bianco

illuminato da una proiettore

che svela il suo fascio

ad ogni zaffo di fumo.

Sento l’aria che fredda entra a tratti sibilando

e alzando sulla fronte i neri capelli

di quell’uomo chino in mezzo alla stanza.

Non so, sono colpito dall’immobilità della scena.

Resto a contemplare in silenzio tra i mobili

che proiettano le loro ombre

ai lati della finestra ancora aperta.

Un eterno vapore ristagna sul palazzo;

strani fantasmi sorgono:

sono rami d’albero secchi protesi nel vuoto

quando s'innalza la bruma.

Paurosi, come sogni d'eremita nell'ombra stregata.

O chiari come visioni di fanciulle vaganti,

ora abbaglianti lampi e fuochi avvolti in spire,

pallidi visi, nascosti nell’ombra e fuochi purpurei.

Stanotte si sente una tiepida brezza.

Mi abbraccia in questa ora tarda della notte,

in una terra sconosciuta.

Terra piena di fascino e storia.

Una melodia che vive nei miei pensieri.

La sento giungere,

con le dolci note, trasportate dal vento.

In un sussurro, in una parola.

Sento la sua presenza e la sua dolcezza

alzo gli occhi al cielo e vedo la mia luna.

E’ lì ad aspettarmi per coccolarmi,

per farmi percepire il suo abbraccio.

In un sussurro, in una parola.

I pensieri dalla mente

volano via e si innalzano in cielo

come una farfalla dalle ali blu,

per una nuova danza

di fiori, coi fiori.

Una danza risvegliata dalle note di un valzer.

Scritto tra mille righe,

di un anonimo spartito.

Portate dal vento, note lievi

e malinconiche

che infrangono le onde del lago

della mia solitudine.

Da una parola, che giunge

alle mie orecchie e al mio cuore,

il suono di voci lontane,

sussurrate al vento; niente di più

affascinante d’un batter d’ali

tradotto in musica,

e, posati su un filo mille

passeri fermi a leggere

le note che io gli detto,

racchiuse nel petto.

Ed io in silenzio che ascolto

e al tremolar delle stelle,

le mani tra le ginocchia,

io… aspetto.

 

Giov@nni

 
 
 

L'AIRONE

Post n°857 pubblicato il 22 Settembre 2015 da menegi53
 

Ed ecco me ne vado come sono venuto. Ti saluto mare, mi porto un po’ della tua ghiaia, un po’ della tua sabbia, un po’della tua luce e della tua tristezza, un pugno di sale disciolto nell’acqua da asciugare al sole della mia ebbrezza. Mi hai saputo dire molte cose sul tuo destino, su quello di noi tutti, scritto tra le onde incessanti nel loro andirivieni. Con un po’ più di speranze e con un po’ più di saggezza me ne vado come sono venuto, arrivederci a presto allora, a quando la tua furia si sarà placata, a quando la mia sete di sapere si sarà stancata di farmi domande cui non ho risposta alcuna. Cercherò il tuo respiro calmo, calmo come un lieve sussurro e così, piano, piano lo accompagnerò al mio. Quante volte, nei giorni di burrasca, ho accettato il tuo invito e mi sono immerso nelle tue acque fredde, e subito ogni pensiero stanco si è allontanato; istante infinito di solitudine azzurra unita al cielo in subbuglio travolto da nuvole nere piene di pioggia. Ma eravamo solo noi due, nelle prime ore di un mattino ancora da definire, ancora in fasce. Brividi. Il tuo continuo movimento cullava i miei battiti nel petto, li accarezzava e li portava laggiù, dove l'orizzonte si confonde con il cielo, dove il pensiero è così travolgente che cerco il naufragio e non l’approdo. E’ tutto così fuggente e straordinario da essere eterno, così intenso ed impetuoso da essere amore, movimento sincrono della mente, lo stesso che adesso sento dolce nel  cuore.

 

Giov@nni

 
 
 

AZZURRO

Post n°856 pubblicato il 21 Settembre 2015 da menegi53
 

Nacque l’azzurro,

con un'ala bianca

in mezzo al cielo.

Giunse la luce

all'immobilità dei pioppi,

là dove il mio cuore

per un attimo si è fermato.

Esseri minuscoli

sbucarono sull'orlo di una foglia

o sulla chiazza del sole su una pietra.

E il giorno rimarrà azzurro

finché entrerà la notte

come un fiume

e farà tremare la mia ombra

con le sue acque chiare,

questo giorno, il mio giorno.

Non appena da lontano, nel sogno,

l'ho presagito e non appena

mi ha sfiorato il suo tessuto

di rete incalcolabile,

ho pensato: domani ancora,

domani, sarò con me stesso

domani troverò la strada che

ho perso per cercare un pensiero

nascosto tra gli arcobaleni sospesi

in mezzo ai confini di cielo e mare.

Ed io con loro a dondolarmi

tra un battito d'argento,

d’ali d’un gabbiano

su in alto, che volava

come fosse un contatto

di sabbie abbaglianti,

quasi il volo d'una freccia

che tra il cielo e la terra

attraversa il mio cuore;

come un raggio di sole rubato alle stelle

mi perdo adesso, naufrago

nello straripante splendore del giorno.

Con un lampo azzurro

la mia mente d’un balzo

si ferma trafitta

ai bordi di un rivo vicino

che gorgoglia

come una corolla d'acqua tremante.

Ed io, mi ritrovo gli occhi fissi

ad osservare, tra finestre

di spazio e di tempo,

mille migranti che tendon

le mani, rami protesi secchi, desiderio

di verde, di pace, di vita.

Tutto questo giorno,

con il suo grappolo azzurro

di chicchi trasparenti.

E una lacrima segreta di sangue

racchiusa in ognuno di essi

poi ricadrà e la troverò sulla terra,

davanti ai miei occhi.

No, mente mia, oggi non divagare!

Oggi voglio restare soltanto a guardare.

Non mi accecherà il buio

né la luce abbagliante:

di questo intrigo umano

sono fatte le vite, come una folata

di vento freddo

che porta alla mia finestra

affacciata sul cuore

le sofferenze del mondo.

E non coglierò solo la luce del cielo

ma anche il rosso dei tramonti

e il nero della notte,

sì, poi lo lascerò cadere

tra le mani e tra i capelli,

per farne un velo di trine

e attraverso le sue maglie

di fronte agli occhi

lo poserò per non dover capire,

per non dover… vedere.

 

Giov@nni

 
 
 

STATI D'ANIMO

Post n°855 pubblicato il 17 Settembre 2015 da menegi53
 

Corse al vento

ali d’aquilone,

sogni sospesi.

E tu vento

porti bugie,

sorrisi mi sfiorano

poi scompari.

Forme, angoli

contorni, rilievi.

Voci, silenzio.

Il foglio di carta

stretto in mano.

lo guardo, scuoto

la testa: palla

da cestinare

scarabocchiata.

Non sono in vena,

le note non appaiono

sul pentagramma.

Sole basso,

e sabbia oro in mano

il mio silenzio.

Deserto muto

oltre la china

del mio sentire,

come delle vigne,

gli ultimi grappoli d’uva,

gocce di sole,

zucchero giallo.

Più in là,

come un’esplosione:

campi di girasoli

che mi sorridono

lungo la strada e

l’auto che morde

l’asfalto.

Lontana

sul navigatore

la via di casa.

Domani, domani…

parto,

treno di latta,

senza binari…

cuore di piombo

tra papaveri rossi

come labbra

di donne dai

sorrisi di miele

a baciar della

notte le stelle

più accese.

 

Giov@nni

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: menegi53
Data di creazione: 23/11/2011
 

L'IGNORANZA E' MENO ODIOSA DELLA PRESUNZIONE

 

NON FARE DEL BENE SE NON ACCETTI L'INGRATITUDINE

 

CI VUOLE TUTTA UNA VITA PER IMPARARE A VIVERE

 

LA FELICITA' E' FATTA DI POCHI ISTANTI

aquila-immagine-animata-0012

 
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INCONTRIAMO IL DESTINO SULLA VIA PER EVITARLO

L'amicizia: gli amici ti aiutano, i conoscenti ti salutano!

 

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A VOLTE UN PO' DI SOLITUDINE CI FA STARE BENE

Chissà perchè certe donne e certi uomini non cambiano mai! Com'è squallida l'umanità, e io ne faccio parte!

 

RONDINI (DAL CD "TIME OFF" DI G.M.)

 

Volano, come rondini volano

poi nel cielo scompaiono

i miei sogni così.

Tornano come rondini tornano

anche se non vorrei...

I miei sogni così.

Chi non ama ricordi non ha...

sempre solo restare dovrà...

Una vita vissuta così...

non vorrei...non vorrei.

Meglio ridere e piangere se...

se l’amore ora viene ora va...

fa soffrire, ma è meglio così:

solo non sarai...no mai!

I ricordi verranno da te

come gocce di pioggia...

cadranno giù...

dai tuoi occhi dal cuore e poi tu,

sognerai... Di tornar tra le braccia di chi... se ne andò..

senza dirti nemmeno perché...

Sognerai... Di fermare quel bacio... così,

che hai rubato alle labbra di chi...mai t’amò... mai t’amò.

 

NOTHING MORE

 

Alcuni si ricordano dell'educazione

solo quando la pretendono dagli altri

 

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FELICITÀ

Non parlate della vostra felicità a chi è meno felice di voi.

La felicità è come la febbre poichè tutti ci sono intorno per farcela passare.Felicità

 

SCENDI! (A SONG BY GIOV@NNI)

 

TURBOLENZE D'ONDE

Senza il tuo consenso nessuno potrà mai farti sentire inferiore.

 

 

POLVERE DI STELLE SULLE MANI

Io sono più importante dei miei problemi.

 

COME SPIGHE DI GRANO

Il falso amico è come l'ombra che ci segue finché dura il sole

 
 

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