Creato da alyssa_14 il 29/03/2009

Il mondo di Alyssa

curiosando nel mondo dell'arte in tutte le sue forme...

 

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Al di là dei sogni ---- regia di Vincent Ward

Post n°12 pubblicato il 17 Aprile 2009 da alyssa_14
 

Ricordo come nel vedere

 questo capolavoro,
 fui trasportata dall'intensità che emana la colonna sonora,
che diventa protaginista facendo dimenticare come
 il film sia povero di dialogo (poichè forte di pensiero).
La fotografia, anche se ricca di effetti speciali è di alta qualità,
Robin Williams è come sempre superlativo.
 Consiglio vivamente di vedere questo film:
 ci accompagna in un mondo fantastico tenendoci  per mano
 accompagnati da una musica sublime!   Liliana

@

 

 

 (Bryan Adams)

---Trama ---

Chris e Annie si incontrano casualmente su un lago
 al confine con la Svizzera:  Annie "investe" la barca
 di Chris con la propria, poi lo ritrova e gli offre un panino.
 I due si innamorano e si sposano. Hanno anche due figli,
Ian e Marie. Chris fa il pediatra, un lavoro in cui mette un
grandissimo impegno, e Annie la restauratrice di dipinti,
ogni tanto componendone di propri. Dopo anni di gioie,
 una mattina i figli muoiono in un incidente stradale.
 Quattro anni dopo, anche Chris viene ucciso sulla strada
mentre soccorre dei feriti a causa di un incidente.
L'anima di Chris viene aiutata a prendere coscienza
 della sua morte da Albert, un professore che lo aveva seguito
quando studiava medicina e che lui considerava come un
secondo padre. Inizialmente l'anima non può fare a meno di
 stare accanto ad Annie, che intanto cade in depressione;
poi però si rende conto che deve abbandonarla per raggiungere
il "suo" paradiso. Chris si ritrova in un paesaggio montano simile
ad un quadro della moglie e simile al luogo in cui i due volevano
 passare la vecchiaia. Chris viene sempre seguito da Albert e in
seguito da una hostess (che si rivela poi essere la figlia Marie).
 Vive dei suoi ricordi (sono molto frequenti i flash-back) e impara
a stare nella nuova realtà, creata dalla sua mente.
 Quando Annie si suicida, l'equilibrio viene rotto. Albert dice a Chris
 che il suicidio obbliga all'inferno perché l'anima ha interrotto
 l'ordine della vita e non si rende conto del suo gesto.
 Il protagonista, però, non vuole arrendersi e fa in modo di poter
scendere all'inferno per salutare un'ultima volta la moglie.
Aiutati da uno psicologo, Chris e Albert scendono all'inferno
passando dai colori del paradiso agli ambienti cupi di un fiume
 pieno di anime e di un mare in tempesta. Arrivati davanti a Cerbero,
 un relitto di una nave che rappresenta la porta dell'inferno,
Chris riconosce Albert, che in realtà è il figlio Ian, ed è costretto
 a lasciarlo per evitare distrazioni nella difficile ricerca di Annie.
Salito con lo psicologo fino ad un livello popolato da facce che sbucano
 dal terreno, Chris riesce ad individuare la moglie, che si è costruita
una realtà molto simile alla casa in cui vivevano, ma in rovina.
Lo psicologo a quel punto si fa riconoscere come Albert, il vecchio
 professore, spiegando che lui potrà solo dire ciò che prova alla moglie,
 senza che essa possa riconoscerlo; e soprattutto avvertendolo che se
 rimane troppo tempo con lei, la sua anima potrebbe venire persa nella
 lugubre realtà che la moglie stessa si era costruita.
Chris entra spacciandosi per un vicino. Annie non lo riconosce e Chris
 le racconta della sua storia, di una moglie che si suicida arrendendosi.
 Annie si sente attaccata e lo respinge: Chris capisce che non c'è nulla
 da fare per salvarla. Esce dalla casa, saluta Albert e ritorna dentro
 per perdersi e poter così vivere con la moglie. Continuando a ricordare,
 però, riesce a far breccia nel cuore di Annie che capisce la sua
 situazione e salva entrambi. Entrambi si ritrovano nel paradiso di Chris,
 dove li raggiungono i figli e Albert. Dopo aver vissuto insieme, decidono
 di reincarnarsi per poter vivere. L'ultima scena del film ritrae due bambini
 che si incontrano facendo sbattere le loro barchette-giocattolo e
 scambiandosi dei tramezzini e giocano a New york.

Premio OSCAR

Migliori effetti speciali a

  Joel Hynek, Nicholas Brooks, Stuart Robertson, Kevin Scott Mack

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Commenti al Post:
LAFANC1ULLASENZAMAN1
LAFANC1ULLASENZAMAN1 il 17/04/09 alle 22:45 via WEB
Buonasera...Chiedo scusa se disturbo ma volevo metterti a conoscenza che continua sul mio blog la raccolta di firme per l'iniziativa "No Videosex nelle classifiche e nel Portale di Libero"...HAnno già aderito più di 300 utenti della Community...Se non hai ancora aderito e se interessato http://blog.libero.it/LAFANC1ULLASENZA/commenti.php?id=231129&msgid=6906082#comments Grazie dell'attenzione...Gabriella
 
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                                                                                                              @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@                                     Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò li
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni
Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmi
Vorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sarà di sognare me
Ti amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c’è di bello
Dimmi dove sei stanotte
ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso
arrivare fino al cuore
Vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo
Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.

 IL BACIO  Pablo Neruda

@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

 

@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

   Amo in te l'avventura della nave che va verso il polo.
     Amo in te l'audacia
   dei giocatori delle grandi scoperte.
    Amo in te le cose lontane
    Amo in te l'impossibile
   entro nei tuoi occhi come
  in un bosco pieno di sole
  e sudato affamato infuriato
  ho la passione del cacciatore
   per mordere nella tua carne.
  Amo in te l'impossibile
   ma non la disperazione.

   AMO IN TE    Nazim Himet
  

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Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.
IL PIU' BELLO DEI MARI
Nazim Himet
 


@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

Il girasole piega a occidente
e già precipita il giorno
 nel suo occhio in rovina
e l'aria dell'estate s'addensa
 e già curva le foglie e il fumo
dei cantieri.
 S'allontana con scorrere
secco di nubi e stridere di fulmini
quest'ultimo gioco del cielo.
 Ancora, e da anni, cara,
ci ferma il mutarsi degli alberi
 stretti dentro la cerchia
dei Navigli.
Ma è sempre il nostro giorno
e sempre quel sole che se ne va
con il filo del suo raggio affettuoso.
Non ho più ricordi,
non voglio ricordare;
la memoria risale dalla morte,
la vita è senza fine.
 Ogni giorno è nostro.
 Uno si fermerà per sempre,
e tu con me, quando ci sembri tardi.
Qui sull'argine del canale, i piedi
in altalena, come di fanciulli,
guardiamo l'acqua,
 i primi rami dentro
il suo colore verde che s'oscura.
E l'uomo che in silenzio s'avvicina
non nasconde un coltello fra le mani,
ma un fiore di geranio.  

QUASI UN MADRIGALE

Salvatore Quasimodo

@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

 

            @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

"Andai nei boschi perché
desideravo vivere con saggezza,
 
 per affrontare solo i fatti essenziali della vita,
 e per vedere se non fossi capace di imparare
 quanto essa aveva da insegnarmi,

 e per non scoprire, in punto di morte,
 che non ero vissuto.

Non volevo vivere quella che non era una vita,
 a meno che non fosse assolutamente necessario.
 
Volevo vivere profondamente,
 e succhiarne tutto il midollo..." 
 

ANDAI NEI BOSCHI

 Henry David Thoreau

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