Messaggi di Novembre 2005

Casini

Post n°54 pubblicato il 27 Novembre 2005 da monari

La Margherita ha convocato un «Big Talk». Come hanno scritto su «Repubblica» di oggi domenica 27 novembre Alberto Arbasino e Filippo Ceccarelli, nel parlare inglese «Big Talk» significa «fanfaronata» oppure «vana chiacchiera». Per un convegno sulle prossime elezioni, non c'è male. Più tranquillo sotto il profilo linguistico oggi domenica 27 è apparso l'on. Casini sostenendo che «dobbiamo stringere la cinghia». Sembrava Prodi. Entrambi sono di Bologna, che male c'è se dicono la stessa cosa: basta con gli «illusionisti». Se maggioranza ed opposizione concordano sulla diagnosi, si sta avverando la nostra ipotesi d'un governo a targhe alterne fra Berlusconi e Prodi, nei giorni pari l'uno in quelli dispari l'altro.

Tempo fa, non ricordiamo quando, scrivemmo che Casini aveva posto il cappello sulla poltrona di Palazzo Chigi. Se gli riuscisse l'impresa, gradiremmo un pubblico riconoscimento, ci accontenteremmo della nomina a cavaliere di gran cordone. Sulla quale ci giochiamo tutto, aggiungendo che però la sua frase «Viviamo sopra le nostre possibilità» è addirittura un reperto archeologico, essendo stata pronunciata da Ugo La Malfa (padre di Giorgio) una trentina d'anni fa, quando Casini portava i calzoni corti ed andava al campeggio.

Parliamo di un'altra parola non troppo elegante che appare a nostro avviso in modo inopportuno ed inappropriato nel sottotitolo («Le stagioni dell'odio») dell'ultimo libro di Bruno Vespa, dedicato a «Vincitori e vinti», e che vuol essere un viaggio nella Storia «dalle leggi razziali a Prodi e Berlusconi». Per quello che ci risulta né il Cavaliere né il Professore si son fatti promotori di campagne politiche finite con l'eliminazione fisica degli avversari. Pure se sul «Corriere della Sera» di domenica 27 novembre ci è accaduto di leggere quanto ha detto inavvertitamente Berlusconi alla «convention» (poteva non esserci la parolina inglese?) di Forza Italia: non dobbiamo cedere Palazzo Chigi all'opposizione, cioè ai «comunisti». I quali, «anche se si spacciano per socialisti, per liberali», ha precisato, «sono da eliminare, anche se non fisicamente, politicamente». Anche se non, dunque. Forse è colpa di Bruno Vespa e dell'«odio» teorizzato in quel sottotitolo infelice. Se Vespa vuole occuparsi di Storia, lo faccia non tanto per rendere ridicoli i contemporanei (che possono riuscirci da soli con i «Big Talk»), ma per rispettare i morti del 1938 frutto del vero odio antico.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Gli Ebrei a Rimini

Post n°53 pubblicato il 26 Novembre 2005 da monari

Gli Ebrei a Rimini (1015-1799)

Nel 1548 Rimini anticipa il ghetto ebraico
Sette anni dopo c’è la «bolla» di Paolo IV.

L'articolo prosegue qui.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Cultura a Rimini

Post n°52 pubblicato il 24 Novembre 2005 da monari

Lettera aperta inviata al settimanale
«il Ponte» di Rimini

Caro direttore,
ho letto con grande piacere ed interesse la lettera della signora Monica Gallerani («il Ponte» del 20 novembre) sulla questione del «concetto di cultura». Questione che mi affascina sin dai primi approcci agli studi superiori e poi in quelli successivi sino a questa mia vecchiaia rallegrata dalla partecipazione alla vita redazionale del 'nostro' foglio.
Mi soffermo, per non farla lunga, soltanto sulla conclusione («l'offerta genera la domanda»), che è un tormentone sul quale bene o male in tanti anni su queste colonne ho scritto cose che sono poi apparse anomale e che mi hanno attirato conseguenti antipatie.
Sarebbe bello che ci fosse una piccola tavola rotonda (sai che mi accontento di poco: anche un tavolino basterebbe) nella nostra redazione (e chissà dove, sennò) con la signora Gallerani, il marito, tu, qualche altro lettore, nessun esperto (per carità) e pure il sottoscritto (per non essere accusato di lanciare il sasso e nascondere il braccio), sul tema: «La gestione della cultura a Rimini».
Ovviamente non garantisco che poi si possa pubblicare il testo stenografico.
Se la proposta redazionale non è praticabile, troviamoci al caffè una domenica pomeriggio. Offro io, tanto gli intervenuti saranno molto pochi.
Antonio Montanari

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Periferie

Post n°51 pubblicato il 20 Novembre 2005 da monari

Non per nulla ci crediamo, ognuno di noi, al centro dell'universo. Millenni di vicende belle o brutte sembrano darci ragione, se pensiamo di essere i padroni di tutto. Il bello degli errori logici è che sono così virtuosamente affascinanti da mostrarsi come perle di saggezza. Insomma quel «fatti più in là che passo io», non è una fesseria qualsiasi uscita di bocca, vergognosamente e per caso. L'idea della superiorità razziale ad esempio è nata, cresciuta ed è stata convalidata in ovattate ed eleganti stanze, dove il minimo disordine era evitato perché avrebbe potuto sconvolgere le sicurezze mentali anche più folli di chi stava seduto a tavolino ad emettere sentenze, disegnare mappe ideologiche, sacrificare il meglio per migliorarsi non attraverso un tirocinio personale, e quindi fatica propria, ma scacciando una fetta del proprio prossimo, considerandola composta di individui spregevoli da cancellare in maniera indelebile dalla faccia della terra.

Adesso che si parla tanto di periferie, delle esplosioni sociali avvenute in altri Paesi europei, e delle minacce che immaginiamo anche per il nostro, dovremmo fare attenzione a guardare dentro noi stessi per poter osservare meglio chi ci sta vicino e che tentiamo di allontanare da noi. Siamo tutti periferici. Nella vita, nel mondo, nella geografia. Nella storia. Siamo spesso e volentieri anche periferici a noi stessi. Siamo pure meticci. L'importante è saperlo per non disprezzare gli altri.
Le certezze filosofiche cedono facilmente il passo alla più rabbiosa reazione. Nel 1764 Voltaire scriveva sugli Ebrei: «Insomma non troverete in essi che un popolo ignorante e barbaro, che unisce da molto tempo la più sordida avarizia alla più detestabile superstizione e al più tenace odio per tutti i popoli che li tollerano e li arricchiscono. Tuttavia non bisogna bruciarli». Grazie per quel filosofico «tuttavia». Anche questo è Illuminismo, una sua parte soltanto, ma comunque una parte. Basta ricordarsene al bisogno.

Il male del vivere sociale è sottile. Marco Valsania su «Il Sole 24 ore» di domenica 20 novembre ha raccontato «la città fantasma di New Orleans» dopo il disastro dell’uragano Katrina di agosto: «Congresso e Casa Bianca cercano di frenare sulla spesa, adducendo il timore di sprechi e piani inadeguati». La città può ospitare 250 mila persone, ne sono tornate soltanto 100 mila delle 500 mila residenti: «quasi tutti bianchi e benestanti». Però sta per riaprire lo zoo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Periferie

Post n°50 pubblicato il 18 Novembre 2005 da monari

Siamo tutti periferici. Nella vita, nel mondo, nella geografia. Nella storia. Siamo spesso e volentieri anche periferici a noi stessi. Siamo pure meticci. L'importante è saperlo per non disprezzare gli altri.
Antonio Montanari

Post inviato al blog di Michele Marziani 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Pari & dispari

Post n°49 pubblicato il 13 Novembre 2005 da monari

Avevamo il proporzionale. Gettato alle ortiche come causa d’ingovernabilità politica. Si diceva: troppi partiti, cambiamo il sistema e tutto andrà meglio. Detto e fatto. Abbiamo introdotto il maggioritario. Due blocchi. A destra ed a sinistra. Così saremo felici e soprattutto ricchi, hanno creduto in molti. I partiti si sono moltiplicati come funghi. Anzi molti sono stati (e sono) soltanto dei partitini. La definizione ricorre ad un vezzeggiativo pieno di affetto o compassione: «poverino, il partitino», oppure «quanto ti amo partitino mio, con i soldini che procuri». Ci siamo scoperti non ricchi e non felici, per cui hanno deciso di gettare nella pattumiera il maggioritario e meditare il ritorno al proporzionale.
Il maggioritario si basa sul potere (strapotere) di un leader. Il proporzionale era (ed è) la giungla in cui ognuno corre per conto proprio. Soltanto il proporzionale italiano delle elezioni del 2006 dovrebbe fare eccezione, all’insegna del motto: dividiamoci, ma facciamo finta di essere uniti. Fini e Casini ad esempio sanno che chi prende più voti rispetto al passato può pretendere di sedere a palazzo Chigi se le urne sono favorevoli al loro schieramento. Berlusconi pretende che i due monelli stiano zitti ed in castigo. Non si è forse accorto che la sua pensata di tornare al proporzionale può essere l’arma fatale fornita ai suoi pupilli contro di lui.
Il ministro Tremonti ritiene che le urne del 2006 non permettano un governo solido, per cui ha lanciato la proposta di una grande coalizione alla tedesca. Lo ha seguìto soltanto Follini ovviamente per far dispetto al Cavaliere, immaginandolo seduto a trattare con Prodi e Bertinotti. Meraviglia che l’economista Tremonti non sappia come un programma di grande coalizione alla tedesca sia impossibile nell’Italia che vuol continuare a diminuire le tasse ed a favorire i grandi capitali. La signora Merkel ha proposto alla controparte ed al suo Paese tra le altre cose l’aumento dell’Iva, la tassa sui ricchi e l’abbandono del nucleare. Se a Roma leggessero i progetti della signora Merkel si accorgerebbero che sono più rivoluzionari di quelli dell’Ulivo, e quindi lascerebbero perdere la grande coalizione. Alla quale forse si arriverà lo stesso. Siamo abituati ai contrasti logici. Forse dopo le convergenze parallele ed il partito di lotta e di governo, avremo le dissonanze incrociate a circolazione alternata. Nei giorni pari Prodi, in quelli dispari Berlusconi.


[Tama Tama n. 937, il Ponte 20.11.2005]
Antonio Montanari

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Benestanti

Post n°48 pubblicato il 13 Novembre 2005 da monari

Silvio Berlusconi: «Darò una casa a tutti i poveri».

Ma, ha aggiunto, «da domani non ci saranno più poveri».

 
 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Contessina a merenda

Post n°47 pubblicato il 12 Novembre 2005 da monari

La contessina Alessandra Borghese (quella che contestava in tivù il cardinal Tonini), sul mensile Style del Corriere della Sera, ha spiegato che Dio parla anche (lo speriamo per lei) attraverso i cavoli.
L'importante, cara contessa, è non fare discorsi del cavolo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Ebrea col cuore palestinese

Post n°46 pubblicato il 09 Novembre 2005 da monari

“MIRACOLO” A  JENIN
E' ebrea: vivrà col cuore
di un bambino palestinese
I genitori di Ahmed hanno detto si alla donazione degli organi senza distinzione di fede.
Ahmed, un piccolo palestinese di appena 12 anni è morto a Jenin sotto i colpi dei soldati israeliani. Unica sua colpa è stata quella di trovarsi per strada a giocare alla guerra. Per finta. Aveva in mano l’imitazione di un M-16, un’arma lunga un metro. E i soldati, a poco più di cento metri, non hanno capito che si trattava di un bimbo. Un colpo alla testa, la corsa al Haemed Hospital di Afula e poi al Rambad Hospital di Haifa, più attrezzato. Sabato Ahmed è morto. Il miracolo atteso non è arrivato. Ma il cuore di Ahmed continua a battere. E i suoi polmoni, il suo fegato, i suoi reni continuano a vivere, divisi fra un bimbo di sei mesi e due giovani ebree. Questa la scelta dei genitori del bambino, accompagnata da queste parole: “Vogliamo dimostrare la differenza fra noi e le forze di occupazione. Loro hanno scelto la morte per Ahmed. Noi continuiamo a cercare la vita. Siamo felici che i suoi organi possano salvare un ebreo o un arabo. Dopo tutto, siamo tutti esseri umani”. Una grande lezione di umanità.  
Dal sito «lapagina.it»

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Stefania Craxi

Post n°45 pubblicato il 07 Novembre 2005 da monari

Stefania Craxi (ospite di Fabio Fazio domenica 6 novembre 2005) ha
detto all'incirca che ora si vive peggio di (tanto) tempo fa.
Purtroppo Stefania ha scelto di appoggiare chi fa stare peggio.
Contenta lei.
Antonio Montanari

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

 

Contatta l'autore

Nickname: monari
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 81
Prov: RN
 

Archivio messaggi

 
 << Novembre 2005 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Ultime visite al Blog

M4ggioilriminomontanariantoniomonariantoniomontanarimonari1emanuele.valenzacervia64cerviaPeter0panluloski1vivaiopesaresiriminig.marchisellachiacristofagraKoblet
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963