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Un blog creato da DarioP22 il 27/01/2010

il Borghese

rossonero

 
 

CONTROCORRENTE

I tifosi rossoneri sono in festa per la notizia che Berlusconi sta per acquistare il loro Milan. Sono convinti che in un battibaleno ne farà una squadra da scudetto, da coppa delle coppe, da tutto, e forse hanno ragione.C’è un solo pericolo: che il neo-presidente voglia fare anche il direttore tecnico, l’allenatore, il massaggiatore, il capitano e il centrattacco. Il che potrebbe andar anche bene. Ma ad una condizione: che possa fare anche l’arbitro.



Indro Montanelli
– Il Giornale, 21 dicembre 1985

 

INNO DEL CLUB PIÙ TITOLATO AL MONDO

 

INNO DEL MILAN CANTATO DA

LAURA PAUSINI

 

 

SPLENDIDA BARBARA!


Per un Milan sempre vincente nel proseguo delle tradizioni...
diamo il benvenuto a Barbara Berlusconi!
Curva Sud Milano

 

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AREA PERSONALE

 

CAPIRE TU NON PUOI, TU CHIAMALE SE VUOI EMOZIONI

AVANTI Silvio!

Finale Champion's League

Atene, 18 maggio1994

MILAN-BARCELLONA 4-0
Milan:
Rossi, Tassotti, Panucci; Albertini, F.Galli, Maldini (Nava dall'83'); Donadoni, Desailly, Boban, Savicevic, Massaro. All. Capello.
Barcellona: Zubizarreta, Ferrer, Guardiola; Baquero, Nadal, Koeman; Sergi (Estebaranz dal 72'), Amor, Romario, Stoichkov, Beguiristain (Eusebio dal 52'). All. Cruyff.
Reti: 22' e 45' Massaro, 47' Savicevic, 58' Desailly

La Finale

24 maggio 1989, Barcellona, Stadio Camp Nou

Milan - Steaua Bucarest 4-0

Reti: 18' e 39' Gullit, 27' e 46' Van Basten

Milan: G. Galli, Tassotti, Maldini, Colombo, Costacurta (74' F. Galli), Baresi, Donandoni, Rijkaard, Van Basten, Gullit (60' Virdis), Ancelotti.  Allenatore: Sacchi.

Steaua Bucarest: Lung, Petrescu, Ungureanu, Stoica, Bumbescu, Lovan, Lacatus, Minea, Piturca, Hagi, Rotariu (46' Balint). Allenatore: Lordanescu.

 

Semifinale Coppa Campioni

Milano, San Siro, 19 aprile 1989

Milan-Real Madrid 5-0

gol di Ancelotti, Rijkard, Van Basten, Gullit e Donadoni.

 

FRASI STORICHE

 

  • Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari! (Herbert Kilpin)

  • Ventuno anni fa, quando prendemmo il Milan sull'orlo del fallimento, ci prefissammo un obiettivo: portare la squadra ai vertici in Italia, in Europa e nel mondo. Ebbene ci siamo riusciti! (Silvio Berlusconi)

  • Domani sogneremo altri traguardi, inventeremo altre sfide. Cercheremo altre vittorie che valgano a realizzare ciò che di buono, di forte, di vero c'è in noi, in tutti noi che abbiamo avuto questa ventura di intrecciare la nostra vita ad un sogno che si chiama Milan. (Silvio Berlusconi)

  • Nel 1988 Silvio Berlusconi e' ricevuto da papa Wojtyla, insieme ad altri colleghi, come Presidente del Milan. Quando e' davanti al pontefice dice: "Cara Santita', mi lasci dire che lei assomiglia al mio Milan. Infatti, lei, come noi, e' spesso all'estero, cioè in trasferta, a portare in giro per il mondo un'idea vincente. Che e' l'idea di Dio".

  • La decisione [L'ingaggio di Carlo Ancelotti], della quale mi assumo la piena responsabilità, visto che Berlusconi ha dato il via libera a una scelta da me caldeggiata, è maturata in una notte insonne ed è stata presa per il bene del Milan. I tifosi hanno visto come ha giocato la squadra fino a oggi... Ecco, si tratta di una squadra che come organico non ha nulla da invidiare a qualsiasi club europeo. Sulla carta è fortissima: anche sul campo deve dimostrare di esserlo. (Adriano Galliani)

  • "il Milan non è solo la squadra del miglior calcio, ma la squadra da ammirare per la sensibilità e la sportività" (dopo partita con il Siviglia-morte di Puerta..)

 

RASSEGNA MILAN



 

 

Messaggi del 09/04/2012

Altro giro, altra emergenza

Post n°812 pubblicato il 09 Aprile 2012 da DarioP22

da MilanNews.it
 di Matteo Calcagni

La scure dell'emergenza, settimana dopo settimana, è capitolata regolarmente su tutti i reparti della rosa milanista. Un pacchetto, finora risparmiato dalla moria infortunistica, si ritrova per la prima volta coi numeri contatissimi: quello dei terzini. Ai problemi(ni) di Antonini e Mesbah, ancora fuori per fastidi muscolari, si aggiunge l'indisponibilità di Ignazio Abate, fermatosi per un dolore al polpaccio. Daniele Bonera, factotum della retroguardia rossonera, non potrà vestire i panni dell'esterno basso, squalificato dopo l'ammonizione rimediata sabato pomeriggio contro la Fiorentina. L'unico terzino di ruolo è Gianluca Zambrotta, alla seconda partita consecutiva dopo tempo immemore. Da chi verrà occupata l'altra corsia? L'unica soluzione plausibile, a questo punto, sarà arretrare Urby Emanuelson sulla fascia sinistra. L'orange lascerà un vuoto sulla trequarti, vista la solita assenza di Boateng: un vuoto che sarà probabilmente colmato dall'utilizzo del tridente d'attacco. Oltre a Ibrahimovic, due tra El Shaarawy, Maxi Lopez e Robinho saranno quindi schierati dal primo minuto. L'altra grana sarà a centrocampo: resta da capire chi interpreterà il ruolo di mediano davanti alla difesa, considerando la concomitante assenza di Ambrosini e van Bommel. I tre selezionati saranno quasi certamente Muntari, Nocerino e Seedorf: per il ruolo centrale, in questo caso, se la giocheranno il ghanese e l'olandese.

 
 
 

Scusate, una domanda: ma il campionato è finito?

Post n°811 pubblicato il 09 Aprile 2012 da DarioP22

da MilanNews.it
di Luca Serafini

Al gol di Amauri, sabato San Siro si è svuotato. Nelle dichiarazioni post-partita a Milano e Palermo, il sorpasso è parso prima ineluttabile, poi definitivo. Nei servizi televisivi celebrativi da una parte e funerei dall'altra, lo scudetto è stato assegnato. I giornali - uscendo il giorno dopo - hanno compilato meticolosi elenchi di meriti e di colpe, da una parte gli invincibili del condottiero impavido con i capelli al vento, dall'altra gli sciancati dello sfigato acciughino, condannato al patibolo. Infine, la parola alle tifoserie, una già in piazza per la festa, l'altra in piazza per una sommossa di protesta. Trionfo e resa.
Increduli, abbiamo voluto ridare un'occhiatina al sito della Lega Calcio: dice Juve a +1 sul Milan a 7 giornate dalla fine. E' davvero così o a Pasqua ci siamo persi qualcosa?

 
 
 

DIAVOLO SVUOTATO: DALLA CHAMPIONS, DALLE ASSENZE...DAI TERZINI (E DA MEXES)

Post n°810 pubblicato il 09 Aprile 2012 da DarioP22

L'EDITORIALE del lunedì di Dario Pregnolato

Per il Milan non ci poteva essere partita migliore dopo Barcellona e l'eliminazione dalla Champions: in casa, a San Siro, contro una Fiorentina in crisi e per giunta con diversi indisponibili, su tutti Montolivo squalificato.
Le sconfitte di Champions pesano sempre sulla testa, sulle gambe e sullo spirito dei giocatori. La Champions ti svuota.
Il Milan è una squadra esperta e di carattere, ma con una situazione infortunati preoccupante che sta costringendo i presenti, Ambrosini su tutti, ad un tour de force. Il Milan nella ripresa è apparso una squadra svuotata nell'anima, senza idee, senza forze. Ma soprattutto il Diavolo ha dato l'impressione di aver staccato la spina. Il Maestro Sacchi alla vigilia ha voluto ricordare che il calcio prima che con i piedi si gioca con la testa, sottolineando che quando questa viene a mancare le gambe ne risentono.
Questo è successo al 1' della ripresa, con la difesa schierata in linea e Abate un metro dietro a tenere in gioco Jovetic che lanciato a rete batte Abbiati e segna un gol che interrompe una striscia di vittorie rossonere per 1-0 nelle ultime tre stagioni a San Siro e interrompe un digiuno viola che durava dal 2007.
A quel punto anche una partita come Milan-Fiorentina può complicarsi e diventare tremendamente difficile se sul groppone e sulle gambe pesa ancora la fatica psico-fisica di Barcellona, e il centrocampo inossidabile (Ambrosini, Nocerino e Muntari) comincia a sentire il bisogno di rifiatare.
E sul più bello, nel momento di bisogno disperato di spinta sugli esterni riemergono ancora una volta tutti i limiti dei terzini: Zambrotta è finito, ma questo lo diciamo da diverse stagioni, non è più Zambrotta del mondiale 2006 questo è chiaro ed evidente a tutti, come è altrettanto chiaro ed evidente il fatto che non ce la faccia più a reggere certi ritmi.
Abate è stato esemplare per 45' per attaccamento agonistico, sembrava tornato ai livelli della scorsa stagione, ma come spesso accade, un suo errore compromette la gara. Evidentemente è un ottimo giocatore, ma non ancora da Milan.
Ancora una volta è stato palese e lampante: i terzini non sono all'altezza del resto della struttura della squadra. Non contribuiscono al gioco in fase offensiva, non garantiscono appoggio e non forniscono palloni con una certa continuità agli attaccanti. Basti pensare che Ibra nella ripresa ha giocato esterno destro perché Zambrotta non era in grado di supportare l'azione offensiva, e quando ha cercato di farlo, non ha più avuto la forza per recuperare e tornare a difendere. E i terzini nel 2012 questo devono fare: attaccare e difendere con la giusta intensità e la giusta spinta. Soprattutto, devono essere più presenti nella manovra e, una volta tanto, puntare quella dannata porta. Tra Zambrotta, Abate, Antonini, Mesbah non ho mai visto nessuno puntare dritto verso la porta. Il Presidente Berlusconi a fine partita ha dichiarato “le assenze non devono essere una scusante […] evidentemente alcuni giocatori non sono da Milan”. Apriti cielo. A.A.A Cercasi terzini disperatamente. Ieri due validi terzini avrebbero cambiato la vita al Milan.
A cambiare la vita al Milan, in peggio, ci sta pensando Mexes: nel giro di quattro giorni due farneticazioni che hanno compromesso un'intera stagione, perché perdere palla ai danni di Messi a campo aperto è istigazione al suicidio e quell'intervento goffo di testa al 90' meriterebbe la censura. Due pagliacciate che rischiano di oscurare l'ottima stagione finora disputata da Mexes come sostituto di Nesta. A salvarsi dietro rimane Bonera, evidentemente maturato e illuminato da Thiago Silva.
Davanti, Ibra torna a vestire i panni del cannibale siglando al 30' del primo tempo il 30esimo gol stagionale, il 23esimo gol in 25 partite, con un rigore (Maxi Lopez affossato in area da Nastasic) tecnicamente perfetto: massima angolazione, spiazzato Boruc. Nove minuti più tardi, il palo di Maxi Lopez chiude il primo tempo e la partita del Milan.

 
 
 

Qualcosa deve cambiare e Berlusconi deve agire sul mercato

Post n°809 pubblicato il 09 Aprile 2012 da DarioP22

da MilanNews.it
MILANELLO IN ROSA di Marilena Albergo

Assenze (tante), e stanchezza potrebbero essere delle ottime giustificazioni per il recente rendimento del Milan. Al contrario dei rossoneri, la Juventus corre e non si ferma, vince e non subisce. Ancora imbattuti, i bianconeri sono riusciti nell'impresa di superare in classifica la squadra di Allegri, che adesso dovrà giocarsi il tutto per tutto nelle ultime 7 partite di campionato. Indipendente da come finirà la stagione, il Milan alla fine dovrà tirare le somme. Intanto bisognerà capire il perchè di così tanti infortuni; dall'inizio del campionato tutta la rosa, (nessuno escluso, se non i ragazzi della Primavera, forse) è rimasta vittima di infortuni e stop di breve o lunga durata. Con il Chievo non saranno a disposizione di Allegri nemmeno Bonera, Ambrosini e Aquilani perchè squalificati, mentre gli indisponibili rimangono sempre tanti: Boateng, Van Bommel, Thiago Silva, Pato, Nesta e Inzaghi. Una lista infinita di giocatori troppo importanti per questo Milan. Forse la forza della Juve è stata anche questa; Conte ha avuto sempre tutti a disposizione, ed è riuscito a costruire la squadra a suo piacimento. Insomma, qualcosa dovrà cambiare, spesso ha infatti influito anche l'età di certi giocatori, Galliani dovrà quindi ringiovanire la rosa regalando ad Allegri qualche forza fresca. Per il centrocampo sembra già fatta per Riccardo Montolivo. Il mediano viola sembra la pedina perfetta per il tecnico toscano: qualità e quantità, piedi buoni e quel fisico giusto per la fase d'interdizione. Colui che da sempre è considerato l'erede di Andrea Pirlo (al momento un paragone un po' eccessivo), dovrebbe quindi vestire la maglia del 'Diavolo' a partire da giugno. La società di via Turati dovrà poi fare il punto sui contratti in scadenza di molti big e soprattutto scoprire nuovi talenti per il futuro rossonero. Un misto tra esperienza e gioventù, è da sempre stato il segreto del Milan che ha sempre voluto accostare piccoli talenti alla grande saggezza di uomini come Seedorf e Gattuso. L'enigma Pato poi, verrà risolto solo alla fine di questa stagione. Carlo Ancelotti continua a lanciare segnali d'amore verso questo giocatore, nonostante i suoi innumerevoli infortuni. L'allenatore del Psg ha infatti dichiarato che nel club francese arriveranno presto 3-4 campioni e magari uno di questi potrebbe essere proprio il 'papero'. Il Milan, si sa, è già alla caccia del sostituto perfetto. Il desiderio di vedere Tevez a Milano non è tramontato, e presto anche Berlusconi dovrà esprimere le sue preferenze. Attenzione però a Massimiliano Allegri. C'è chi dice che senza scudetto, il mister rossonero potrebbe ricevere il ben servito proprio dal numero uno milanista, ma il Milan non è tradizionalmente un club che si comporta in questa maniera. Ricordiamoci che Allegri è un allenatore giovane, alla prima esperienza in una grande società e che il primo anno alla guida del 'Diavolo' è riuscito a portare a casa uno scudetto e la Supercoppa Italiana.

 
 
 

Milan, il vero caso è Boateng

Post n°808 pubblicato il 09 Aprile 2012 da DarioP22

da MilanNews.it
Fonte: di Enrico Currò per Repubblica.it

Il vero caso si sta però rivelando Boateng. Punto di forza lo scorso anno, quando fu decisivo per lo scudetto come trequartista atipico forgiato da Allegri, in questa stagione ha avuto sprazzi di genio e di potenza, che ne hanno confermato l'indispensabilità tattica, ma in generale ha giocato pochissimo: era l'uomo in più, è stato l'uomo in meno. Recuperarlo per le ultime sette giornate del campionato sarebbe fondamentale, ma si intuisce dalle parole di Allegri ("spero di riaverlo") come il suo ritorno resti un'incognita. Così, mentre l'allenatore si scaglia contro il campo di San Siro ("è un ostacolo per noi"), già criticato pesantemente da Guardiola, i suoi detrattori lo prendono di mira per i cambi con la Fiorentina e in particolare per avere tenuto in panchina El Shaarawy, inserendo nel finale Cassano, la cui freschezza fisica era inferiore, dopo i cinque mesi di assenza dall'agonismo. La replica fa leva sull'opportunità tattica ("Cassano è più forte in area e in quel momento mi serviva di più") e su un dato di fatto: l'attaccante della Nazionale stava quasi per conquistarsi il rigore del potenziale 2-2. Piuttosto, sono gli errori difensivi, soprattutto quelli di Mexès, già disastroso a Barcellona, a fare arrabbiare Allegri: "La Fiorentina ha segnato per colpa nostra. Il secondo gol, quello di Amauri, è nato addirittura da un rilancio del portiere".

 
 
 

Aprile e chiudile: un anno fa era record ora amarcord

Post n°807 pubblicato il 09 Aprile 2012 da DarioP22

da MilanNews.it
di Francesco Specchia

Un anno dopo. Aprile dolce dormire. La scorsa stagione l'accelerata vincente arrivò proprio nel mese numero 4, nel quale i rossoneri collezionarono un en plein di vittorie. Inter, Fiorentina, Sampdoria e Brescia. Mese numero 4, 4 partite, 4 vittorie e 12 punti, senza considerare il quinto successo consecutivo giunto in casa con il Bologna per uno a zero (era il primo di maggio). Per ora questo aprile ha consegnato due sconfitte e un pareggio, un record negativo che rifletto lo stato d'animo di una squadra che ha bisogno di una sterzata decisiva di tendenza.
Ci si accorge di quanto qualcuno o qualcosa sia importante proprio quando quest'ultima manca. Senza Ibra il Milan si è comportato sempre egregiamente in virtù di un reparto offensivo sovraffollato di talento e classe. Manca Thiago Silva e viene meno il punto di riferimento, l'unico insostituibile di questo Milan campione d'Italia. I campionati si vincono attraverso l'impenetrabilità difensiva come accaduto la scorsa stagione e non sempre riesce il colpo low cost. Mexes ha steccato in maniera decisiva le ultime due uscite confermandosi meno in forma di un Bonera in condizione più che sufficiente. La prossima stagione bisogna provvedere a rimpolpare un reparto che senza il brasiliano numero 33 è in perenne difficoltà e si presenterebbe così: Abate -Bonera-Mexes-Antonini.

 
 
 

La rabbia di Berlusconi e quella di Ibrahimovic

Post n°806 pubblicato il 09 Aprile 2012 da DarioP22

da MilanNews.it 
di Luca Serafini

Il testa-coda del sabato pasquale del Milan contro una Fiorentina che si annunciava derelitta, ha scoperchiato un pentolone di rabbia. Alzano la voce i tifosi riformisti che manderebbero alla gogna tutti i senatori, la alzano i conservatori che considerano i nuovi non all'altezza della situazione. Non si puo' fare un repulisti ad ogni risultato negativo, ma gli ultimi 3 da Catania in poi - che rischiano di compromettere drammaticamente la stagione - hanno fatto partire l'embolo a Berlusconi. Non perdona ad Allegri la mancanza di un'identita' di gioco che rispetti la sua filosofia, nonche' l'assenza di una certa duttilita' tattica. Abbiamo gia' detto e scritto che il presidente ha accettato passivamente il ricambio di Ronaldinho e Pirlo con Robinho e Van Bommel (poi, a scalare, Emanuelson e Muntari), ora e' intenzionato a rimetterci le mani non soltanto cambiando l'allenatore, tollerato fino alla sopportazione, ma gli interpreti. Nessuno si illuda pensando a un mercato faraonico: non sara' una questione di soldi, ne' di nomi altisonanti, bensi' di idee che questa volta passeranno al setaccio di Berlusconi in prima persona. In questo momento del campionato non e' molto salubre parlare di rivoluzioni, ma la rabbia che sta montando in queste ore ad Arcore lascia sfuggire molto piu' di qualche spiffero.
Esattamente come quelli che sabato hanno fatto sbattere porte e finestre di San Siro dopo la partita: Ibrahimovic ha investito Allegri e il preparatore atletico Tognaccini, esasperato dalla formaziobe e dai troppi infortuni che devastano la squadra. Ibra vorrebbe probabilmente una squadra piu' creativa e meno muscolare (chissa', con Emanuelson terzino e Aquilani trequartista per esempio). Magari gradirebbe anche una soglia del dolore un pochino piu' alta da parte di qualche suo compagno un po' troppo avvezzo a chiamarsi fuori... Quanto a Tognaccini e' al Milan da 3 lustri: possibile che all'improvviso abbia stravolto tutto senza capirci piu' niente? Una domanda cui urge una risposta chiara e circostanziata: con i risultati, sta finendo anche la pazienza.

 
 
 

Meno zero e più zeri

Post n°805 pubblicato il 09 Aprile 2012 da DarioP22

da MilanNews.it
di Matteo Calcagni

L'insoddisfazione del Presidente Berlusconi, manifestata pubblicamente dagli spalti durante Milan-Barcellona, è coincisa con questo inammissibile mini-periodo di crisi: un punto raccolto tra Catania e Fiorentina, intramezzate dalla sconfitta (in parte preventivata) al Camp Nou. La proprietà contesta un gioco non avvezzo ai fasti berlusconiani, lontano dal calcio spumeggiante dei tempi che furono. Furono... Esattamente! E' difficile trovare su questa terra, ma forse anche su qualche pianeta lontano, un tecnico che possa competere fino alla fine con questa rosa e questi infortuni. E' innegabile che l'undici titolare, in piena forma e con tutti i tasselli al loro posto, potrebbe battagliare (e magari vincere) contro qualsiasi avversario. La formazione riserve può resistere, può metterci il cuore e lottare ai vertici per mesi, ma alla lunga deve obbligatoriamente pagare dazio. La sconfitta contro la Fiorentina è figlia di un calo fisico di un undici privo di idee: Ibrahimovic, anche se spesso lo si scorda, è umano e non può risolvere 60 gare a stagione. Allegri ha delle colpe, ieri principalmente individuabili nei cambi in corsa, ma non può e non deve essere l'unico a portare la croce. Quando un club, per rinforzarsi, spende solo 500.000 euro per Antonio Nocerino, inanellando prestiti e parametri zero in tutta Europa, le responsabilità del tecnico iniziano piano piano a scemare. Nessuno ha mai chiesto colpi da 40 milioni, improponibili per il nostro calcio, ma è inammissibile che il Milan non possa portare a casa giocatori di sicuro avvenire, a cifre certamente non proibitive: ripensiamo a Danilo, la vera arma del Santos campione di Libertadores, acquistato dal solito Porto per 12 milioni; riportiamo la memoria a Nuri Sahin, ingaggiato dal Real per 10 milioni, poi cercato a gennaio (in prestito) dagli stessi rossoneri. Il parametro zero può portare affari inaspettati, ma non è la soluzione definitiva per vincere. Galliani è sempre stato maestro nello scovare affari in giro per il mondo, ma se nelle ultime finestre di calciomercato avesse avuto a disposizione più zeri, a quest'ora il Milan sarebbe ancora in cima alla classifica. E' vero che il Diavolo, anche in condizioni precarie, con guardalinee più "attenti" sarebbe primo nonostante il recente capitombolo...

 
 
 

Addio sogni di gloria: ci sono giocatori non da Milan

Post n°804 pubblicato il 09 Aprile 2012 da DarioP22

L'EDITORIALE di Tiziano Crudeli

Sconfitta pesantissima che oltretutto non fa una grinza. Ancora una volta sono emersi i limiti fisici e tecnici del Milan attuale.
La stanchezza del match col Barcellona è soltanto una parziale giustificazione. Berlusconi in tribuna vip aveva detto: "Ci sono giocatori che non sono da Milan!" E' verissimo. Inutile fare nomi e cognomi, ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità in campo e fuori. Di sicuro contro i viola sono stati commessi gravi errori. In europa il Milan ha dimostrato di non essere competitivo ad alti livelli; sabato pomeriggio a San Siro abbiamo visto un complesso privo di lucidità, di idee, generoso, ma troppo arruffone. Il Milan è crollato anche nel campionato italiano dove, a detta di molti, era la favorita del torneo. Addio sogni di gloria. Stagione che si avvia a un finale molto deludente. A sette partite dal termine del campionato la squadra di Allegri stanca e spossata alza la bandiera bianca e si arrende. Adesso solo un miracolo ci può salvare da un'impensabile,fino a ieri, totale debacle. I numerosi infortuni hanno pesato, ma non possono essere una valida giustificazione. Inutile recriminare anche su certi episodi sfavorevoli. Noi tifosi siamo delusi, arrabbiati, anzi incavolati neri. E' difficile accettare l'evidenza dei fatti. Ci eravamo illusi di avere la squadra più forte e invece ci siamo resi conto che la realtà è ben diversa. Che tristezza!!

 
 
 

Milan, harakiri scudetto. Troppo stanco per lottare

Post n°803 pubblicato il 09 Aprile 2012 da DarioP22

di Franco Ordine,
il Giornale, 08/04/2012

Milano. Devono prepararsi ad alzare un monumento dalla parti di Vinovo. Non a Conte e nemmeno ai nuovi eroi della Juve. Meglio dedicarlo a quell'attaccante trattato come un lebbroso, Amauri, sì proprio lui, spedito a Firenze a gennaio per riacquistare un po' di credito e considerato una sorta di sabotatore del mercato più recente di Marotta. Appena entrato a San Siro, al posto di un Ljalic svuotato di vitamine, Amauri ha la palletta giusta per far saltare il tappo del campionato e mandare ko il Milan. Certo, l'errore in partenza, è del solito Mexes che sbava un banale rinvio con la testa, la cui carambola si trasforma per Jovetic in un bell'invito, corretto al volo sui piedi del brasiliano di passaporto italiano, incapace di sbagliare. È il suo primo gol stagionale dopo una vita e una striscia di stenti: arriva proprio nel giorno più atteso del duello tricolore. Solo il calcio è capace di regalare questi riscatti improvvisi, basta saper attendere il momento propizio e inseguirlo con la fede necessaria. Decisiva la scelta di Delio Rossi, abile nel riproporlo non in partenza, su un prato traditore, ma nel finale quando il Milan è sulle gambe e la stanchezza oltre che la delusione della Champions stanno lavorando ai fianchi i campioni d'Italia. Quella zampata di Amauri può regalare alla Juve lo scudetto e al Milan una rovinosa delusione.
Amauri a parte, c'è da riferire di una Fiorentina viva e vegeta, nonostante i noti limiti, fisici e anche tecnici del gruppo restituito, sul piano psicologico, a una condizione più che accettabile. Stupisce proprio questo dei viola: non perde mai la testa nemmeno quando va sotto, nel primo tempo, su un rigore discutibile (Nastasic trattiene in modo quasi impercettibile Maxi Lopez), anzi sgabbia meglio del Milan, sfiora il bersaglio e nella ripresa, invece di consegnarsi al contropiede altrui, colpisce subito il Milan al petto appena c'è una distrazione collettiva. Incredibile la modalità con cui De Silvestri fa a fette la metà-campo rossonera scatenando la corsa di Jovetic che si ritrova solo davanti ad Abbiati senza nemmeno un dribbling.
A quel punto il Milan paga tutti i conti in sospeso. Paga il conto con la condizione fisica tradendo un deficit vistoso specie nel suo uomo simbolo, Ibrahimovic cioè, appesantito nella seconda frazione dalla stanchezza evidente. Paga il conto con una precaria salute della sua rosa: Zambrotta, messo in campo per sopperire agli acciacchi di Antonini e Mesbah, ne è lo specchio deformato, il ricorso a Cassano, non ancora abile ma arruolato per necessità, e allo stesso Aquilani (per la resa del coraggioso capitano Ambrosini) la conferma solenne. Paga il conto infine con una difesa meno puntuale di altre circostanze: ancora una volta Mexes risulta l'anello debole. Per tacere dello scadimento improvviso di alcune pedine: Emanuelson, per esempio, che in alcuni snodi precedenti fu capace di giocate decisive; Robinho che continua a collezionare una prova più deludente dall'altra, non tanto davanti alla porta, ma nelle semplici giocate, nel dribbling. La sconfitta rimediata ieri, la quinta della stagione, è la spia del tracollo fisico e anche psicologico del gruppo: troppe 5 sconfitte per sperare di recuperare per la terza volta nel campionato. Forse è lo scivolone decisivo prima di cedere il passo alla Juventus. Anche perch´ martedì prossimo, col Chievo, il Milan ha davanti uno scenario scoraggiante: ben tre gli squalificati annunciati, e cioè Ambrosini, Aquilani e Bonera, due centrocampisti e un difensore, uno dei pochi a reggere ancora botta dinanzi alle cadenze dei rivali.
Sono tanti i rimorsi dei milanisti e anche le censure alle scelte di Allegri, una tra tutte, l'utilizzo di Maxi Lopez in attacco al fianco di Ibra. Alla fine ha ragione il livornese: l'argentino è il più vivo della compagnia, respinto da un palo nel primo tempo. Non ci sono salvatori della patria in giro per Milanello.

 
 
 
 

IL PRESIDENTE BERLUSCONI A MILAN CHANNEL

"Apriremo un nuovo ciclo"


"Non volevamo cedere entrambi i giocatori, ma con questo sacrificio abbiamo messo i conti a posto per i prossimi 3-4 anni"


"Siamo il club piu' titolato al Mondo"


"Ho fiducia nel mio Milan"



MILAN-NOVARA2-1
13 MAGGIO2012, STADIO SAN SIRO, MILANO

GRAZIE DI CUORE!
IL SALUTO COMMOSSO A FINE GARA


L'ultimo supergol di SuperPippo sotto la curva rossonera


L'ultimo gol di Pippo Inzaghi commentato da Carlo pellegatti


MILAN 2-1 NOVARA, commento Mauro Suma (Audio)

 

PIERMARIO UN RAGAZZO BEN AL DI SOPRA DELLA MEDIA


«...Sono cose che ti segnano e ti cambiano la vita, ma che allo stesso tempo ti mettono in corpo tanta rabbia e ti aiutano a dare sempre tutto per realizzare quello che era un sogno anche dei miei genitori. Vorrei diventare un buon calciatore soprattutto per loro, perché so quanto li farebbe felici. Per questo so di avere degli stimoli in più».
[Intervista a Piermario Morosini, realizzata da Guido Maconi del Guerin Sportivo il 5 luglio 2005]

-IL RICORDO. PIERMARIO, UN RAGAZZO BEN AL DI SOPRA DELLA MEDIA Clicca sul titolo per leggere l'intervista integrale

 

ARTICOLI & OPINIONI

 

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EXCLUSIVE New ACMilan Jersey 2012-2013 (part1)

"I nostri colori saranno il rosso, perché saremo dei diavoli, e nero, come la paura che incuteremo nei nostri avversari". Herbert Kilpin, 1899.

MANGIAMOLI, coreografia Curva Sud Milano Milan-Barcellona


La coriandolata della curva sud rossonera prima di Milan-Roma


Il patron del Milan Silvio Belrusconi, presente allo stadio Tardini
"Ricordo sempre, siamo il club più titolato al mondo"



Galliani: "Grande quarto di finale"


Van Bommel, piccolo incidente durante un'intervista a Milanello

Ibra a una giornalista:"Che c.. guardi?" il Giornale.it
Irriverente e trascinatore. Geniale e sfacciato, fino all'esagerazione. di

 

 

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CHI SONO

Nato a Vicenza, vivo a Vicenza.
Diplomato al Liceo scientifico-tecnologico,
studio giurisprudenza a Verona.
Cultore di lettere, storia e filosofia,
nutro una forte passione per la cosmologia.
Scrivo di sport, attualità e politica.
Appassionato tifoso del Milan, mi definisco un milanista di "ferro".
Il Sabato seguo il Vicenza Calcio, 
la Domenica il Club più titolato al mondo.
Da qualche anno seguo appassionatamente le prestazioni sportive della squadra di pallavolo
Norda Foppapedretti Bergamo.

 

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CON IL MILAN NEL CUORE
di Carlo Pellegatti


IBRA, NATO PER VINCERE


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Uscita di sicurezza
di Giulio Tremonti


Farla franca. La legge è uguale per tutti?
di Gherardo Colombo; Franco Marzoli


PIENE DI GRAZIA. I volti delle donne nell'arte.
di Vittorio Sgarbi.



Il diavolo, certamente
di Andrea Camilleri


Il vittorioso. Confessioni del direttore che ha inventato il gioco delle copie
di Vittorio Feltri e Stefano Lorenzetto.


Il Cuore e la spada. Storia politica e romantica dell’Italia unita. 1861-2011
di Bruno Vespa.


Il cimitero di Praga.
di Umberto Eco.

 

OMAGGIO ALLA CURVA SUD MILANO

DI MILANO SIAMO I PADRONI INCONTRASTATI...













 





...VOI, DAL 1908, SIETE LA VERA COMMEDIA

 

LA VOCE DEL MILAN-CARLO PELLEGATTI

 

OMAGGIO A TIZIANO CRUDELI

 

 

 

 

GLI EROI DI ATENE

Milan-Liverpool 2-1

Atene, 23 maggio2007

Telecronaca Piccinini-Pellegatti

Atene, 23 maggio2007

Tiziano Crudeli

 

EMOZIONI MILAN

Milan-Ajax 3-2 (INCREDIBILE!) Champion's League 2002-2003

23 aprile 2003
Commento di Sandro Piccinini & Aldo Serena

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